Tour del Brasile con bambini

Allo scoperta di tucani, piranha, delfini rosa, città coloniali e deserti bianchi e splendide cascate, coccolati da persone col sole dentro ed il cuore grande.
Scritto da: daniluca
tour del brasile con bambini
Partenza il: 13/08/2019
Ritorno il: 04/09/2019
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
Voli: Intercontinentale KLM Bologna – Amsterdam – Rio – Fortaleza – Amsterdam – Bologna 670€ a testa (compresi 2 bagagli in stiva) comprato ad ottobre per dicembre. Parcheggio P4 a bologna prenotato ad aprile e saldato all’arrivo. Facendo presente che avete tessera coop vi fanno sconto 10%. Noi abbiamo pagato 88€ vs 98€ per 23 gg

Interni: 3 GOL e 1 latam 314€ a testa x 4 voli 2 adulti e 2 bambini (2 e 5 anni) con 2 valige in stiva. Biglietti prenotati entro i primi di dicembre.

Nota sui voli interni: con GOL prenotando in portoghese ci siamo risparmiati circa 200€. In inglese le tariffe erano più alte. Per fortuna il cpf (cf brasiliano non era richiesto). Non abbiamo potuto fare la stessa cosa con latam in quanto non faceva finalizzare l’acquisto sul sito in portoghese (a prezzi più bassi). Aggiungo anche il servizio assistenza GOL è agevole solo via Messenger, diversamente occorre chiamare in Brasile. Il sito non è fatto molto bene, ma soprattutto, cosa che abbiamo scoperto a pochi giorni dalla partenza perché …coi brasiliani mai dare nulla x scontato. Sempre meglio chiedere!! Dicevo a pochi giorni dalla partenza ho scoperto che GOL per i bimbi che hanno oltrepassato i 2 anni chiede 60 reais (14€) x imbarcare il passeggino. Se lo avessimo scoperto in aeroporto questa “novità” x noi ci sarebbe costata il doppio, ossia 120 reais a tratta, considerando che avevamo 3 tratte, quasi 50€ in più. Dato che comunque il nostro 2 enne è sempre stato particolarmente dinamico ed a 1 anno e mezzo ha abbandonato il passeggino siamo partiti senza e solo il nostro emeibaby, scelta azzeccatissima, in quanto il passeggino non solo ci sarebbe stato di ingombro ma proprio scomodo in alcune zone (tipo Amazzonia) Comunque tornando alle compagnie aeree ex post posso dire che con GOL ci siamo trovati divinamente, molto meglio che con latam. Per i bimbi fino a 3 anni si ha gratuitamente imbraco prioritario, sono stra puntuali e puliti, organizzati davvero bene (a parte l’assistenza clienti estera), con cui si può sopperire via Messenger, e con i loro tempi, non propriamente veloci.

Il nostro itinerario è stato: RIO – IGUAZU’ – SALVADOR DE BAHIA – AMAZZONIA – ROTTA DELLE EMOZIONI (da sao luis a jericoacoara)

Il costo della vita non è alto, uber costa poco (la metà in generale rispetto ai taxi, anche un terzo negli orari non di punta), gli alloggi hanno cifre quasi asiatiche (alloggi di pari categoria , nel nostro caso ostelli) ed il mangiare costa comunque meno che da noi. Quello che incide tanto su un viaggio in Brasile sono gli spostamenti perché per vederlo anche un minimo in un arco temporale di 23 giorni 4 voli interni li prendi, l’Amazzonia ha un costo importante perché non ci si può andare da soli se non si sa il portoghese, per cui prendendo il pacchetto confezionato la cifra lievita, ed anche alcune zone non servite dai mezzi o uber come la rotta delle emozioni incidono notevolmente sul costo finale del viaggio. Delineato il giro con gli interni abbiamo prenotato gli alloggi. Se ci si accontenta i prezzi non sono assurdi come nel nord america, ma neanche favolosi come in Asia. Mediamente abbiamo cercato di stare sui 60€ a notte per la quadrupla

Sim: ero confusa, nei forum giravano mille voci sulla possibilità di poter fare una sim senza CPF, ossia il codice fiscale brasiliano… dopo essermi spulciata milioni di post in merito. a maggio finalmente mi risponde su Tripadvisor un ragazzo di Salvador che lavora per il turismo e mi illumina sulla Tim visitor prepaid sim, una carta prepagata per gli stranieri (ottenibile mostrando solo passaporto) a delle tariffe davvero ottime (25 reais, circa 5,60€ a settimana x 1,5 giga… wind a 12€ me ne proponeva 1/3 di giga, cioè 500 mega e chiamate nazionali a tipo 10 cents al minuto). Questo il link: https://www.tim.com.br/para-voce/atendimento/international-visitors. NB quando si entra in negozio occorre chiedere una CHIP prepago, altrimenti se si dice sim non capiscono e vi potreste trovare in difficoltà (sim in portoghese significa SI).

Il Brasile per tanti aspetti ci ha stupito e lasciato un segno indelebile. Non sto a raccontarvi giorno per giorno cosa abbiamo fatto e visto, vi possiamo però dire lasciandovi qualche foto che secondo noi il Brasile è un paese che merita di essere visto. Certo non è un paese facile per alcuni aspetti, soprattutto di natura logistica e di “mentalità imprenditoriale” e noi l’abbiamo visitato in un momento un po’ particolare dell’età dei nostri bimbi con il piccolo (alias terminator) nel pieno dei suoi terribili 2, sempre dietro a correre a qualsiasi cosa si muovesse con un dinamismo che spesso faceva scoppiare dal ridere i brasiliani (un po’ meno noi soprattutto quando ad Iguazù ha acchiappato per la coda un coati rosso – una sorta di procione che morde), e una 5 enne oppositivo provocatoria (alias wanna marchi la vendetta 2.0). Però dato che viaggiare fa bene a tutti gambe in spalla siamo partiti non senza timori per la sicurezza sociale notoriamente bassa. Ex post dopo aver letto tanto ed esserci stata devo dire che molti dei miei timori erano infondati. Esiste per certo un problema di sicurezza, ma da quello che noi abbiamo percepito più per i locali che per i turisti. Con un minimo di buon senso (no fedi, marsupio porta soldi piatto decathlon, nessun tipo di gioiello se non un Casio da 8€ anni ’80 comprato su amazon) e rispetto delle regole non ho percepito mai pericoli. Cioè per intenderci, io personalmente a Johannesburg mi sono sentita costantemente molto a disagio (nb Joburg non SA in generale) e percepivo una costante minaccia, a Rio o nelle altre città da noi viste mai proprio ed assolutamente. Tanto che per la Farnesina USA il Brasile ha lo stesso livello di rischio dell’Italia per quello che riguarda il pericolo di scippi o rapine a danno dei turisti. Al di là della fonte io posso dire che ci siamo sempre sentiti a nostro agio, e noi siamo tipi generalmente piuttosto fifoni.

Il Brasile è un paese con un enorme potenziale, davvero immenso in termini di ricchezze naturali, ma anche architettoniche lasciate dal triste passato coloniale. Ma la mala politica ne fa di esso un paese depotenziato, seppur molto forte tra i mercati emergenti, imbrigliato in una matassa di corruzione e incapacità gestionale (che da italiana comprendo bene) che porta i brasiliani allo stremo delle loro forze, tra lavori precari e “informali”, istruzione e sanità pubblica con pochi fondi (in tal senso alcuni distretti federati hanno compiuto un encomiabile lavoro) a favore delle istituzioni private che hanno aumentato il divario di ricchezza e benessere tra la popolazione. Con il recente decreto di Bolsonaro che rende poi più facile acquistare armi si può bene immaginare che situazione ci si trovi di fronte una volta atterrati. Nonostante tutto questo noi abbiamo trovato persone splendide, con il sole negli occhi ed il cuore grande, soprattutto quando abbiamo avuto bisogno di aiuto. Aiuto non perché ci avevano derubato, ma presente quei piccoli imprevisti che capitano in viaggio? Tipo tuo figlio che si schianta la faccia e si spacca il labbro quando il primo ospedale più vicino è 5 h di auto? E allora c’è la pousada che ti rimedia gratis un buggy per andare sulle dune a una sorta di pronto soccorso (in un container, grande, ma pur sempre container) in modo che possano ricucire il tuo piccolo tarzan delle amache, oppure quando uber non funziona e tu non hai potuto prelevare (per un problema di linea su tutte le banche) per cui un taxista ti prende a cuore e si fa pagare facendogli la benzina con la carta di credito, o tua figlia dimentica il suo zainetto nell’auto e il taxista si fa 40 minuti per riportartelo. Ecco sono solo piccole cose che però ci hanno riscaldato il cuore, un po’ come quando l’ultimo giorno al ristorante ci siamo trovati a ballare e cantare con i camerieri tutti insieme… ecco forse è quello che cerco quando viaggiamo. Il ritrovare quell’invisibile agli occhi di cui parla il piccolo principe, il ritrovare il buono negli altri, che almeno nel mio lavoro o quando vedo pseudo governanti impassibile di fronte a bambini innocenti morire in mare mi manca tremendamente.

Consigli:

– Il CristoRedentore per la luce è meglio fotografarlo al mattino. Se si vogliono evitare file si può comprare il biglietto direttamente da app http://www.tremdocorcovado.rio/. Qui si può scegliere se salire col trenino o col bus. Se si vuole andare col trenino bisogna prenotare con almeno 2 o 3 giorni di anticipo, se invece si va col bus anche il giorno prima. Il bus fa una sosta gratuita anche al mirador dona marta, da cui si ha una vista molto carina di Rio e davvero poco battuta, soprattutto le prime ore del mattino. Noi ve la consigliamo

– Il Pan di zucchero meglio vederlo di pomeriggio per le luci, da cui si può assistere anche ad un bel tramonto. In entrambi i siti non mancano luoghi in cui rifornirsi di cibo o bagni (puliti).

– Per la parte brasiliana il marsupio per i bimbi più piccoli è d’obbligo perché non è molto agevole con passeggino

– I rodizios brazileros sono all you can eat che vi permettono di risparmiare molto, in genere i bimbi fino ai 4 o in alcuni casi 6 anni non pagano. Esistono anche ristoranti che effettuano la formula rodizio solo in alcuni giorni della settimana, altri tutti i giorni.

– Copacabana è una zona strategica per Rio, piena di negozi e ristorantini e vicina a tutte le principali attrazioni, noi la consigliamo più di ipanema o leblon, soprattutto coi bambini.

– A Copacabana ci sono i migliori negozi (con più scelta e prezzi più bassi) per comprare le hawaianas.

– Noi abbiamo visto 2 favelas: Tavares bastos e Rocinha, a me Rocinha ha emozionato tantissimo. A Rocinha avrei preso un tour privato e non delle classiche 3 h, costa un po’ di più ma si riesce ad entrare meglio in questo micro mondo di Rio. Mi sarebbe piaciuto conoscere la nostra guida prima, di cui comunque mi è rimasto il contatto su whatsapp e che vi consigliamo caldamente. Una persona seria professionale e davvero gentile. Forse col senno di poi ci avrei pure dormito una notte. Ma il terrorismo psicologico che mi era stato fatto sulla sicurezza mi ha impedito la realizzazione di quest’idea.

– Ad iguazù siamo stati nella parte brasiliana, è una cittadina bruttina ma molto molto tranquilla Non è il massimo per farsi una passeggiata la sera ma è strategica per arrivare in entrambi i versanti e costa meno che la parte argentina. Noi vi consigliamo caldamente il clh suites – che lagarto, ottimo ostello in posizione strategica, vicino ad un supermercato molto grande, una lavanderia (molto economica) e diversi ristorantini. Il ns preferito il rodizio “Churrascaria do Gaúcho” dove con 39 reais (bevande escluse) si mangia in versione all you can eat e si ha modo di assaggiare tanti piatti che magari da soli non si assagerebbero

– A Salvador de Bahia il Pelurinho è la miglior zona per stare, molto presidiata e tranquilla. Occhio che i taxi partono tutti dalla piazza principale, quindi se avete la partenza in piena notte meglio prendere un taxi normale (che ha il permesso di entrare nel pelurinho) o che sia quasi attaccato alla piazza Largo terreiro de jesus.

– Amazzonia: capitolo interessante. Manaus è la base da cui partono le escursioni. Da Manaus in giornata si fanno solo le escursioni più commerciali, ma non le escluderei, per noi l’escursione in cui ci hanno portato a nuotare coi delfini rosa e vedere le scimmie è stata bellissima. Noi ve la stra consigliamo. Se si parla in portoghese si può andare anche a contrattare al porto, ma se non lo si sa bisogna per forza appoggiarsi ad un’agenzia locale- leggete bene le recensioni su TripAdvisor. In Amazzonia non c’è molta fauna, e non vi troverete dei veri indigeni a meno che non abbiate a disposizione almeno 8/9 giorni e vi addentriate tanto (per i veri indigeni servono poi permessi speciali). È un’esperienza molto rilassante in cui possono pescare piranha e vedere caimani, nuotando in queste acque scure (a me ha fatto un po’ impressione). In agosto anche se è stagione secca un minimo di zanzare ci sono. Può essere interessante dormire in amaca ma non vi aspettate cieli stellati e milioni di animali. Noi coi bimbi abbiamo scelto una sistemazione spartana e devo dire che la nostra guida è stata molto brava, per fortuna non si sono annoiati tanto. 3 giorni pieni compresa l’escursione commerciale (ed esclusi i trasferimenti) per noi sono un tempo più che sufficiente.

– Rotta delle emozioni: straordinaria, la parte dei grandi Lencois è stupenda, verso Jerico deludente, ma se la si fa da Jerico a Barrerinhas sicuramente rende di più. Noi consigliamo almeno 3 giorni pieni a Barrerinahs (paese di accesso ai grandi Lencois), ex post ne avremmo inserito un quarto a santo amaro, e magari tolta la piacevolissima Jeri ed aggiunto una notte a Sao luis con tappa ad Alcantara. Jerico è carina e super piacevole, ma per natura i grandi Lencois sono straordinari e molto più belli. Da Sao Luis saremmo quindi poi avremmo volato altrove. Questo ovviamente ex post. Un’altra cosa che mi sarebbe tanto piaciuto fare, data la sicurezza della zona sarebbe stato anche noleggiare un’auto e fare questi tragitti con una vettura mia per fermarmi nei vari e splendidi paesini molto caratteristici e fuori dal tempo. In questa zona infatti o ci si sposta per lo più in bus ma bisogna avere molto tempo o si organizza il transfer con agenzie private (pochissime ancora, a sao luis abbiamo visto solo la tigre tour) o le pousadas, che vengono a prendere alla pousada di partenza e portano alla pousada di destinazione.

Speriamo con questo racconto di aver aiutato qualcuno che ha ancora dubbi se visitare questo immenso e splendido paese!!



  • Giusy Giusy
    Ciao il tuo racconto è ricco di spunti e siccome faremo lo stesso itinerario a luglio voglio chiederti consigli sui voli interni date le difficoltà che stiamo incontrando nella prenotazione…avete suggerimenti? Grazie Giusy"
Commenti

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