Una settimana a Salvador Bahia

Una settimana a Salvador Bahia, la città più brasiliana Salvador Bahia, la prima capitale del Brasile, grande metropoli ma molto diversa da Rio o San Paolo che sono due città “internazionali”. A Bahia c’è un’altra atmosfera, è una città più brasiliana, più genuina dove si sente fortemente l’influenza africana. Siamo arrivati a...
Scritto da: Eduardo Nievas
una settimana a salvador bahia
Partenza il: 27/08/2003
Ritorno il: 03/09/2003
Viaggiatori: in coppia
Una settimana a Salvador Bahia, la città più brasiliana Salvador Bahia, la prima capitale del Brasile, grande metropoli ma molto diversa da Rio o San Paolo che sono due città “internazionali”. A Bahia c’è un’altra atmosfera, è una città più brasiliana, più genuina dove si sente fortemente l’influenza africana.

Siamo arrivati a Bahia provenienti da Buenos Aires dove abbiamo contrattato aereo + albergo in una delle tante agenzie di turismo della città (sono molto specializzati sui viaggi in Brasile).

Arrivati all’ aeroporto di Bahia ci siamo sorpresi perche i nostri cellulari funzionavano! E’ così che durante il soggiorno abbiamo mandato un po’ di sms all’Italia…Per telefonate all’estero conviene comunque farlo dai telefoni pubblici utilizzando le carte pre pagate.

Forse Bahia non possiede il miglior mare del Brasile ma il mare c’è e per goderselo conviene pernottare negli alberghi vicini alle spiagge di Flamengo o Itapoà (quella della canzone di Vinicius de Moraes) se non volete allontanarvi troppo dalla città. Comunque per muoversi c’è un buon servizio di taxi che non costa molto, le corse brevi costano sui 3 euro, quelle più lunghe difficilmente superano i 7 euro. Portate sempre cambio, tutti fanno una fatica terribile a cambiare banconote di grosso taglio. L’altra cosa da godersi è la Bahia storica, ricca di bellezze e tradizioni.

La prima cosa che abbiamo fatto è stata il city tour che si concentra sul centro storico o Pelourinho. Vale veramente la pena girare le stradine strette guardando le case coloniali multicolore. E’ suggestivo passare davanti alla scuola di capoeira (una sorte di ballo – lotta tipico del posto) con la sua musica che invade tutta la strada. Osservate attentamente certi personaggi curiosi che si trovano in giro e che fanno parte dello speciale ambiente bahiano. Da non perdere il fantastico convento di San Francesco!! Un avvertimento: bisogna avere molta pazienza con gli innumerevoli ragazzi che si avvicinano cercando di vendere souvenirs o qualsiasi cosa, sono molto insistenti e anche pesanti, vi chiederanno soldi anche le mulatas coi vestiti tipici del posto per farsi fotografare.

A Bahia abbiamo fatto un po’ di gite, per noi la più bella è stata quella a “Praia do Forte” (Spiaggia della fortezza), ti portano a vedere una riserva ecologica dove le “stars” sono le tartarughe marine. Il posto è incantevole, a fianco alla riserva ci sono dei villaggi turistici con bar, ristoranti, negozi ma tutto molto tranquillo o a “misura d’uomo” per non entrare in contrasto con le bellezze naturali del luogo, il posto merita per fermarsi per un po’ di giorni. A parte le tartarughe ci sono vasche con diverse specie di pesci, il tutto con lo sfondo di un mare splendido. All’uscita della riserva c’è un negozio dove si possono acquistare magliette, zaini, marsupi, felpe, e souvenir relativi alle tartarughe contribuendo così al sostegno del Progetto Tamar per la protezione di questi animali. La gita a Praia do Forte dura tutta la giornata e si ferma più di due ore per pranzare in un ristorante. Noi invece di stare con le gambe sotto il tavolo abbiamo preferito scendere sulla spiaggia e goderci il sole e il mare, mangiando nel frattempo qualche spuntino nei baretti che si trovano sempre sulla spiaggia. In realtà non c’è bisogno di avvicinarsi ai bar, sono loro che vengono da te a servirti. Non dimenticate che è d’obbligo la mancia, se qualcuno se lo dimentica ci pensano loro ad aggiungerla sul conto… Un’altra gita che ci ispirava era quella all’isola di Itaparica che dura anche tutta una giornata. La gita non è male ma veramente ci aspettavamo di più, il problema è che la miglior parte dell’isola l’ha presa il Club Med, per tanto i turisti che arrivano in gita devono accontentarsi con la parte meno bella dell’isola. Partendo da Bahia ti portano in una barca tipica su una spiaggia molto carina (Praia do Frades) dove chi vuole può mangiare, bere o semplicemente fare il bagno. Di lì si naviga ancora fino a Itaparica, la nave si ferma a cento metri dalla spiaggia, chi è capace può arrivare a riva nuotando, altrimenti ci sono piccole barchette che ti caricano e portano sulla spiaggia. La fermata dura tutto il pomeriggio iniziando col pranzo durante il quale si esibiscono giovani ballerini di capoeira. Nota: Se siete “delicati di stomaco” fate attenzione col cibo dato che ci sono condimenti ai quali non siamo proprio abituati, inoltre le condizioni igieniche non sono sempre le migliori, per tanto state attenti. Durante il nostro soggiorno abbiamo sentito più di un turista (in genere quarantenni come noi) che si è sentito male dovuto al mangiare.

Dopo pranzo c’è una gitarella facoltativa e anche un po’ improvvisata al paese principale dell’isola. Mia moglie ha preferito rimanere sulla spiaggia ad abbronzarsi e a chiacchierare con delle signore argentine che aveva conosciuto, io invece sono andato a fare la gita. In paese regnava una grande tranquillità, le strade erano di ciottolato, c’era una zona con delle incantevoli case in stile coloniale ma si fermano pochissimo tempo per poter apprezzarle. Si visita (solo dall’esterno) anche una piccola fortezza fiancheggiata da cannoni di fronte alla quale ricordo che c’era una casa dove dei ragazzi facevano una festa (questa era la nota più colorita di tutto). Ti portano anche alla fontana della gioventù che non è altro che un grosso lavabo con dei rubinetti come quelli di casa dai quali esce l’acqua che ti dovrebbe fare rimanere per sempre giovane (tra qualche anno vi racconto…). Tornato sulla spiaggia trovo mia moglie alle prese con dei bambini del posto che volevano soldi, poi ho saputo che aveva dato una moneta a un bambino il quale aveva sparso la voce e quindi sono arrivati in cinquanta… Consiglio vivamente di andare ad una serata di danza tipica bahiana, ti portano in una vecchia centrale elettrica riciclata e allestita come ristorante – sala spettacoli dove si cena (self service) e col dolce inizia lo spettacolo. E’ tutta musica e ballo afro – brasiliano iniziando dalle danze tribali, seguendo con quelle del carnevale di Bahia fortemente influenzate dal Candomblè, poi c’è l’immancabile capoeira e finisce con balli dei giorni nostri. Ci sono due orari per andare: 19.30 e 22.00, meglio quello più tardi dato che quelli che iniziano prima fanno tutto di corsa per arrivare in tempo al secondo spettacolo.

Continuando col divertimento vi consiglio di fare un giro all’Aeroclube, ci sono negozi, ristoranti, bar, cinema multisa, luna park e spettacoli dal vivo, è un appuntamento obbligato della notte bahiana. Mi ha colpito in particolare il caffè Baradero, suggestivo locale con delle bellissime poltrone in yute di inconfondibile stile cubano.

Per fare lo shopping il migliore mall è senz’altro Iguatemi, dove si possono trovare bei negozi e con articoli di qualità.

Per mangiare, se volete farlo all’italiana sicuramente il miglior ristorante italiano è “Alfredo di Roma” (a 100 metri dall’albergo Othon Palace), costa di più degli altri ma si mangia veramente bene. Altre proposte valide sono “Il panzone” o “Cosa Nostra”.

Della cucina brasiliana a noi piace il rodizio di carni e ci sono bei ristoranti di questo genere, forse Rincon Gaucho è quello più consigliabile.

Un colpo di vita: tante donne italiane vengono in Brasile per comprare gioielli (in particolare l’acqua marina) a prezzi minori che in Italia. A Bahia (a parte della solita Stern) c’è una possibilità interessante ma non troverete pubblicità in giro. Semplicemente telefonate allo 71-245.5313 e vi verranno a prendere in albergo, senza alcun impegno vi porteranno in un bellissimo posto dove vi faranno vedere le pietre preziose più vendute in Brasile, vi spiegheranno le loro caratteristiche e vi presenteranno una grande varietà di gioielli in vendita (si può chiedere lo sconto…). Il posto si trova nella zona del morro di Ipiranga, il padrone è un emigrato italiano che vive lì da circa vent’anni, per tanto Vi offriranno anche un caffè all’italiana.

Lasciando le cose materiali, chi è credente faccia un salto alla chiesa di “Nostro Signore di BomFin”. Da lì provengono delle strisce colorate che ti regalano dappertutto ma che hanno un significato più profondo: allacciandola al polso di una persona cara questa deve conservarla fino a quando si rompe.

Per noi è stato il terzo viaggio in Brasile, per tanto non erano una novità cose come l’acqua di cocco, il pao do queixo, la magnifica frutta, l’aria condizionata a manetta dappertutto, i taxi che viaggiano a una velocità strepitosa, i coloriti programmi TV, i bravi surfisti sulle spiagge, o la caratteristica cordialità brasiliana. Invece è stata tutta una novità l’impronta afro – brasiliana del posto ma che bisogna viverlo per sentirla.

Eduardo – Rosy



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