Manaus: una citta’ immersa nella foresta

E' stata la mia prima volta in Brasile, e non poteva essere altrimenti considerato che ho sposato Marcia, nativa di Manaus. Situata in mezzo alla foresta amazzonica Manaus è una città con 1,5 milione di abitanti ed é la capitale dello stato Amazonas, la regione più grande del Brasile. Manaus è una città particolare, che conobbe il massimo...
Scritto da: luciano
manaus: una citta' immersa nella foresta
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
E’ stata la mia prima volta in Brasile, e non poteva essere altrimenti considerato che ho sposato Marcia, nativa di Manaus. Situata in mezzo alla foresta amazzonica Manaus è una città con 1,5 milione di abitanti ed é la capitale dello stato Amazonas, la regione più grande del Brasile. Manaus è una città particolare, che conobbe il massimo splendore nel periodo del caucciù, ed il teatro Amazonas ne è la massima espressione delle ricchezze passate; tutt’oggi bellissimo con i suoi marmi italiani, i lavori e gli arredi in legno europeo.

oggi Manaus offre contrasti imponenti, dai grattacieli alle baracche in legno senza soluzioni di continuità. Il clima raggiunge con facilità i 40° gradi ed un elevato tasso di umidità rende l’aria quasi irrespirabile; nel periodo dicembre-maggio è molto probabile imbattersi in abbondanti temporali. Bagnata dal Rio delle Amazzoni, Manaus è costruita al centro della foresta amazzonica.

A Manaus è possibile alloggiare in strutture internazionali situate in varie zone della città, ma anche nei più esotici resort in mezzo alla foresta. Ho personalmente sperimentato un tour nella foresta; ho prenotato in una agenzia locale un 3giorni 2notti in un resort ed è stata una esperienza unica, fuori dal mondo, senza corrente, tv e telefonino. Nel tragitto in barca per raggiungere il resort, abbiamo assistito al fenomeno naturale dell’Incontro delle Acque, provocato dalla confluenza delle acque scure del fiume Rio Negro con le acque marrone-chiaro del fiume Rio Solimões, che si incontrano per formare il fiume Rio Amazonas. Può sembrare incredibile ma per molti km le acque dei due fiumi non si mescolano a causa della diversità di densità e velocità delle acque. Dopo 5 ore di navigazione. Abbiamo raggiunto il resort, l’Acajatuba Jungle Resort, dove siamo stati accolti dallo staff in maniera molto cordiale, e subito abbiamo avuto l’oppurtunità di vedere e fotografare i coloratissimi pappagalli ara. Nel resort c’erano pochi ospiti oltre noi, una famiglia svedese, un ragazzo tedesco ed un ragazzo svizzero. Ci siamo divertiti nelle escursioni organizzate dal resort, abbiamo avuto la possibilità di vedere alcune delle specie animali presenti nell’eco-sistema amazzone: numerosi e coloratissimi uccelli, delfini (boto), coccodrilli (jacaré). L’incontro più “tenero” l’abbiamo avuto con un cucciolo di bradipo. La nostra guida, un rude ragazzo del posto, ci ha portato nella foresta alla ricerca della temibile formica “tucandera”, una formica grande come una falange di un dito (sono riuscito a rendere l’idea?) la cui puntura è estemamente dolorosa (dicono) più della puntura di una medusa. Gli indios utilizzavano il veleno rilasciato da questa formica per rendersi immuni a molte malattie tra cui la malaria. Ancora oggi le tribù indigene presenti nella foresta, fanno fare una specie di prova di coraggio ai giovani, gli chiedono di farsi pungere da queste formiche, per “certificare” il passaggio dalla pubertà alla condizione di uomo e solo chi supera la prova può considerarsi degno di stare nella tribù.

Siamo andati anche a visitare una famiglia di “cabocolos”: abbiamo avuto l’oppurtunità di vedere come vive una famiglia all’interno della foresta, in una modesta casa di legno, coltivando la terra e pescando dal ricco Rio delle Amazzoni. In realtà, il contatto con i turisti, ha un pò modificato le abitudini di questa gente che ne approfitta per vendere ai visitatori oggetti prodotti artigianalmente.Una bellissima esperienza che però non sarà gradita da chi non riesce a staccarsi dalle comodità moderne. Ma è anche possibile alloggiare nel resort più famoso al mondo (dotato di moltissimi confort) che è l’Ariau Amazon Tower, frequentato da moltissimi giapponesi e che ha ospitato personaggi del calibro di Sting, Bill Gates, Micheal Jackson ed il Presidente degli Stati Uniti.

Un luogo particolare è il mercato grande… Un insieme di bancarelle che vendono di tutto, carne, pesce, frutta, artigianato, spezie e tutto quello che è possibile vendere. In certi banchi (quelli che vendono carne e pesce) l’igiene è ben lontana dai nostri standard.

Manaus sta lentamente rinascendo, turisticamente parlando, ed è possibile effettuare crociere sul Rio delle Amazzoni in moderne navi da crociera. Come in tutto il Brasile, le strutture sanitarie pubbliche lasciano un pò a desiderare, mentre quelle private sono ottime ma molto costose. Vi consiglio di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario d’emergenza o il trasferimento in altro Paese (controllate se esiste la franchigia). Prima di partire per Manaus ho fatto la vaccinazione contro la febbre gialla e l’epatite A (seppur non obbligatorie sono consigliate). Ho iniziato anche la profilassi antimalarica ma l’ho abbandonata poichè il mio stomaco non riusciva a sopportare la forza delle pasticche da prendere (Lariam) ma se possibile (previo parere medico) è senz’altro opportuno farla. In caso di stati febbrili, non assumere aspirina o prodotti derivati (controindicati in caso di dengue) senza aver prima consultato un medico al riguardo.

Posso sicuramente dire, che l’Amazzonia merita una visita, magari da inserire in un tour che comprende le altre bellezze del Brasile.



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