Il viaggio in paradiso

Ho iniziato a gustare questo splendido viaggio appena ho sentito nominare la parola Botwsana e poi abbinarla alla natura rigogliosa e incontrastata della sua terra. Amo l’africa con i suoi paesaggi mozzafiato. Dopo la prima esperienza di safari ecco cercarne subito un’altra , come per riuscire a respirare quell’aria di libertà e di natura...
Scritto da: Marica C
il viaggio in paradiso
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Ho iniziato a gustare questo splendido viaggio appena ho sentito nominare la parola Botwsana e poi abbinarla alla natura rigogliosa e incontrastata della sua terra.

Amo l’africa con i suoi paesaggi mozzafiato. Dopo la prima esperienza di safari ecco cercarne subito un’altra , come per riuscire a respirare quell’aria di libertà e di natura viva che ormai i tuoi polmoni e il tuo cuore non riescono più a farne a meno.

La nostra occasione si è presentata con il nostro viaggio di nozze. Siamo partiti per una settimana di safari in Botswana, 2 giorni alle Vittoria falls e una settimana a Mauritius.

Ma qui voglio raccontarvi solo la magnifica esperienza in questa zona ricca di contrasti.

Non esiste volo diretto dall’Italia al Botswana, quindi , per recuperare qualche giorno abbiamo fatto la tratta Milano – Francoforte, Johannesburg- Maun.

Passare da questi grandi aeroporti e poi atterrare a maun è come arrivare nel deserto. L’aeroporto è piccino, la pista anche , e su di essa solo piccoli velivoli a 4/ 6 posti.

Aspettiamo il nostro piper che ci porterà al nostro primo lodge.

Il volo è una cosa entusiasmante ( quando si ha la fortuna di non prendere vuoti d’aria) , ti fa vedere che cos’è il territorio sottostante. Partendo da maun ( che vista dall’alto sembra un insieme di piccole capanne) si attraversa una piccola parte del deserto del kalahari ( solo la parte più esterna) e si arriva sulla savana della moremi riserve.

Era la nostra luna di miele, e non abbiamo badato a spese ( anche perché qui non ci sono mezze misure , o vai in tenda o alloggi negli splendidi lodge), ci accolgono al Kwai river lodge, bellissimo, della catena dell’Orient express. Una favola il posto, con gli chalet che danno sul fiume e davanti ai tuoi occhi gli ippopotami giocano tra loro.

Abbiamo passato 2 giorni a visitare la riserva.

A differenza delle immense praterie del Serengeti ( che amo profondamente) qui la natura è caratterizzata da alti alberi di Sicomoro e folti cespugli bassi, quindi è abbastanza diffide scorgere da lontano gli animali. E’ necessario avere un buon driver e tanta fortuna.

Nonostante tutto abbiamo visto la mandria dei bufali, giraffe, elefanti, kudu ( bellissimo animale) ippopotami, impala ecc. E l’ultimo giorno, grazie alle indicazioni dello staff del lodge ( che ha sentito il ruggito provenire dall’altra parte del fiume) e la bravura del ranger abbiamo visto 2 bei leoni, giovani , ma molto belli, che ci hanno fatto scorrazzare un po per la savana prima di fermarsi e lasciarsi fotografare! Di nuovo sul piper per lo spostamento verso il delta dell’Okawango.

Già dall’aereo vedi come cambia il paesaggio sotto di te. L’arida savana dai colori spenti cambia e si trasforma in un arcobaleno di gradazioni di verdi e di azzurri.

Il fiume okawango, con i suoi mille canali, le piccole isole ricoperte d’acqua per la piena, tutto rende meraviglia agli occhi.

Anche qui siamo stati ospiti dell’Oriente Express, al Eagle Island camp. Quando siamo arrivati Janine, la nostra ospite , ci ha accolti dicendoci “ Benvenuti in paradiso”, …Sono le parole più giuste per descrivere la visione della laguna di Xaxaba sulla quale si affaccia il lodge.

Non posso descrivere la pace e la serenità di questi luoghi, dove le macchine sono negate, e si ci sposta con le barche, dai veloci motoscafi ai lenti mokoro, che ti fanno gustare appieno la meraviglia di questo posto. Abbiamo passato 2 giorni all’insegna del relax e della pace con la natura. A caccia di uccelli per i canali, coi nostri teleobiettivi pronti per il prossimo volo. Con negli occhi la meraviglia dei teneri gigli d’acqua che sbucano all’improvviso tra le canne e i papiri. Alle magnifiche aquile che volteggiano maestose sulle nostre teste. Abbiamo avuto anche il piacere di partecipare ad un safari a piedi, molto emozionante. Ti senti piccolo nei confronti di questa natura , che non sai cosa la prossima curva ti potrà portare: un incontro con una gazzella o con un leone? Nessun leone per noi, solo elefanti, gazzelle zebre, gnu, topi ( un tipo d’antilope) e tanti meravigliosi uccelli come la colorata Jacana.

Ancora in volo, questa volta per il Chobe national Park.

Abbiamo scelto la zona del Serondela, ai bordi dello Zmbesi che segna il confine con la Zambia.

E’ purtroppo la zona più turistica, quindi ti ritrovi tutto ad un tratto riportato ad una realtà piena di gente.

Comunque anche qui la natura è imperiosa, dalle solenni acque dello Zambesi che scorrono placide, alla savana dell’interno dove puoi trovare le giraffe, le impala, le zebre e i leoni.

Sono comunque gli incontri sull’acqua quelli più belli, quando non c’è il rumore della macchina che innervosisce l’animale, e allora vedi i branchi di ippopotami o di elefanti che si abbeverano.

Che dire dell’emozione di vedere un ippopotamo appena nato, con ancora il cordone ombelicale? O di due giovani elefanti che giocano come bambini? O di potenti leoni che si accoppiano? Questa è la meravigliosa Africa che voglio ricordarmi, questa è l’Africa che voglio tornare a veder, perché quando la vedi per la prima volta , allora inizi a sentire il suo battito, il battito della terra, il battito degli animali, e allora ti prende e vuoi tornare…

Spero di tornare presto… Marica



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