Balcani

Si parte una caldissima mattina d'agosto da Roma alla volta di Ancona,tutti stipati su un treno intercity che alle prime,roventi ore del pomeriggio si ferma,non si sa perchè in mezzo alla campagna umbra!Con l'acqua alla gola si arriva ad Ancona e di corsa sul traghetto per Hvar,una delle più famose isolette croate,senza neanche una cuccietta in...
Scritto da: ari 902
balcani
Partenza il: 01/08/2005
Ritorno il: 14/08/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Si parte una caldissima mattina d’agosto da Roma alla volta di Ancona,tutti stipati su un treno intercity che alle prime,roventi ore del pomeriggio si ferma,non si sa perchè in mezzo alla campagna umbra!Con l’acqua alla gola si arriva ad Ancona e di corsa sul traghetto per Hvar,una delle più famose isolette croate,senza neanche una cuccietta in cui dormire.Tra il pontile e i divanetti riusciamo a chiudere occhio per poche ore,prima che le luci dell’alba, insieme ad un magnifico profumo di natura e lavanda,ci annunciano che siamo arrivati!Alla stazione principale dei bus ci assalgono improbabili vecchietti affittacamere assieme ad organizzatissimi agenti per gli affittacamere;mi affido ad una di questi:50 euro a notte per un mini appartamento con vista sul mare a circa 10 min. A piedi dal centro. Decidiamo per una settimana,poi si vedrà!Al 6 giorno la cittadina,le spiagge scogliose,un pò troppo per i nostri gusti,e le solite facce della piazzetta ci stancano un pò e decidiamo di anticipare la partenza:la signora dell’appartamento pretende il pagamento anche per l’ultima notte e non ammette ragioni:la accontentiamo e non abbiamo scelta,trattiene i nostri documenti.Questa lì è la prassi,quindi decidete bene all’arrivo,i ripensamenti dell’ultim’ora a quanto pare non sono graditi!Da Hvar,prendiamo un catamarano per Spalato e,mal di mare a parte,ci sembra finalmente di essere riapprodati alla “vita”:a Spalato c’è movimento,caos,gente,mercati…E com’è ovvio al porto ci assalgono affittacamere agguerritissimi,anche qui attenzione all’offerta!un ragazzo ci propone una “good location and beautiful room” a 20 euro e ci ritroviamo in una specie di topaia minuscola,con bagno in comune e scaldabagno elettrico a zero!Scappiamo anche da Spalato,cambiamo decisamente i nostri orizzonti:alle 5 di mattina partiamo in pullman per Mostar,in Bosnia.L’impatto non è dei migliori,anzi tutt’altro e siamo quasi un pò spaventati…Un tassista ci porta nel centro storico,cioè nei pressi del famoso ponte,(attenzione alle tariffe,per meno di 1 km ci ha chiesto poco meno dell costo di una camera,ovvero 7 euro,ma appena arrivati non potevamo saperlo!) e lì scopriamo una città che ormai mi è nel cuore:i segni della guerra sono evidenti,ma la città ha pian piano ripreso a vivere e l’atmosfera è magica.Le moschee con le preghiere in arabo dagli altoparlanti,i turisti data la vicina Medgjugorje, e le piccole botteghe per questi adibite,gli occhi della gente che ha sofferto ,le montagne tutt’attorno,le stesse che sembrano proteggerla e racchiuderla,le stesse da cui piovevano un giorno bombe,tutto qui sembra aver qualcosa di dirti.Ci fermiamo presso un mini appartamento del signor Ossa,i prezzi sono stracciati,per dormire ,per mangiare,per tutto.Visita al ponte con relativi,pazzi,tuffatori,cena e la mattina successiva si va a Sarajevo:la periferia è inquietante,anche qui i segni della guerra sono ancora piuttosto evidenti,palazzi bombardati base militare(italiana),ex edifici del governo e della televisione completamente pesantemente scalfiti e segnati,targhe commemorative…Ma il centro storico rimane anche qui ben conservato e mantenuto,sempre per accontentare la presenza turistica.Siamo in una grande città e la gente sui boulevard(pochi ma ci sono)commerciali ce lo fa notare!ottimo pranzetto di carne a 5 euro e ottimo caffè arabo a pochi centesimi;arrampicata sul punto più alto della città per vederla nel complesso e via di nuovo a Mostar.Le distanze non sono eccessive ma la qualità delle strade e soprattutto l’offerta inesistente di autostrade rende i tragitti interminabili.Ma ne vale la pena,il paesaggio impervio della Bosnia rimane ben fisso nella memoria per la sua bellezza , asperità e per la povertà.Cena e la mattina si ritorna a Spalato,con l’intenzione di riprendere la vacanza delle origini,quella marittima.Ma dopo la Bosnia,accontentarsi delle cementose e sovraffolate spiagge di Spalato è impossibile.Anche da qui ce ne andiamo via un giorno prima,questa volta per l’Italia,questa volte senza storie da parte dell”affittacamere.Un viaggio inusuale,non programmato,nato dal niente, a cui devo moltissimo per le sensazioni che mi ha regalato e che credo mi abbiano reso una persona migliore…E forse è anche questo lo scopo di ogni viaggio!


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