S…freccia rossa a Bologna

Diario di una gita in treno nella città dei portici
Scritto da: Mara Speedy
s…freccia rossa a bologna
Partenza il: 12/02/2011
Ritorno il: 12/02/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Mi piacerebbe provare il Freccia Rossa disse papà… perché non lo prendiamo per il tuo compleanno e andiamo a Bologna? Risposi io. Così, una sera d’inverno prenotai su www.trenitalia.com per il 12.02.2011 l’andata alle 09.15 con arrivo ore 10.20, da Milano Centrale a Bologna Centrale e il ritorno alle ore 19.40, con arrivo ore 20.45 (82 euro a testa, ma sulle tratte più lunghe ci sono offerte per andata e ritorno in giornata).

Il paesaggio si sfuma sotto i nostri occhi, il video dice che viaggiamo a una velocità di crociera di 300 km all’ora… se non fosse che a fianco abbiamo l’autostrada, non ce ne renderemmo neanche conto. Come se fossimo in aereo, il video ci mostra il nostro percorso, ma questa non è l’unica tecnologia a nostra disposizione, c’è anche il wi-fi che ci permette di comunicare con il lento mondo che ci circonda.

La stazione di Bologna non è lontana dal centro, quindi decidiamo di incamminarci da P.za Medaglie d’Oro a P.za XX Settembre, dove al centro si trova Porta Galliera del 1661. Di fronte a noi una bella scalinata dell’800 porta alla Montagnola, un parco ricco di vita, dedicato al pubblico passeggio già a partire dalla seconda metà del ‘600.

Prendiamo via Galliera, su cui si affacciano diversi palazzi antichi, come il Torfanini, l’Aldrovandi o il Dal Monte; prendendo una stradina che passa davanti al Museo Medioevale, arriviamo in via dell’Indipendenza. Indecisi su cosa visitare per primo, veniamo avvicinati da un signore bolognese, che ci offre il suo aiuto per visitare “la dotta, la grassa, la rossa” e una cultura architettonica ben al di sopra della media… il bello del viaggiare è anche conoscere personaggi così ricchi ed innamorati della propria città!

Poco distante si apre P.za Maggiore, dove tra un nugolo di turisti si intravede la statua del Nettuno, che torreggia tra delfini e sirene, con alle spalle la chiesa di San Petronio; sugli altri lati della piazza, il palazzo dei Notai, quello del Podestà, quello Comunale e il Museo Civico.

Purtroppo per lavori, la facciata di San Petronio, non è visibile se non su un telo che la riproduce, per fortuna però possiamo visitare gli interni. La chiesa, iniziata nel XIV sec. E terminata nel XVII sec., è ricca di affreschi, sculture e tele, tra cui il San Rocco del Parmigianino. In un piccolo museo vicino all’altare si possono vedere paramenti sacri e “arredamento” da altare, mentre vicino alla porta principale, sul pavimento, è stata tracciata una meridiana.

Bologna la si gira riparandosi sotto numerosissimi portici, ma alzate la testa, perché qua e là sono riccamente affrescati o adornati da vecchi porta lampade.

Dietro a San Petronio, troviamo diverse viette medioevali, percorrendo una delle quali arriviamo alla Torre Galluzzi, racchiusa in una piazzetta, dove la fa da padrone il colore rosso del mattone.

Prendendo via M. D’Azeglio prima e via Marsili poi, raggiungiamo la chiesa del XIII sec. Dedicata a San Domenico, all’interno l’arca di San Domenico, alla cui lavorazione partecipò anche Michelangelo. All’esterno particolari tombe sopraelevate e un chiostro dove passeggiano frati domenicani.

Ritornando verso il centro e su consiglio di altri TpC, pranziamo da Tamburini, un’antica salsamenteria in Via Caprarie, 1: per due primi (pasta allo speck e tortellini), due contorni e bevande, abbiamo speso 22,80 euro. Prima di mettersi in coda al self-service, si attraversa il negozietto, dove si possono acquistare le delizie della zona.

Andando verso l’Università entriamo nel Cortile dei Gentili: semplicemente magnifiche le decorazioni dei portici. Superiamo P.za Maggiore, ogni scorcio è una meraviglia e prendendo via Clavature e via Castiglione ci ritroviamo davanti ai 97 m della torre degli Asinelli, leggermente pendente, e la torre della Garisenda di “soli” 48 m, anch’essa pendente.

Con via Rizzoli e via Bassi arriviamo alla chiesa di San Francesco, XIII sec., dove all’esterno si apre un vasto sagrato e si trovano diverse tombe sopraelevate.

Ritorniamo in centro e arriviamo fino a porta San Donato, passando davanti alla Pinacoteca Nazionale, dove è ospitata una ricca collezione, non solo di capolavori del rinascimento e dell’età barocca.

Poco lontano da Tamburini, prendiamo un gelato da Venchi… assolutamente da provare! Paradiso per le papille!!!

Passeggiamo per le vie del centro, nonostante sia una città piuttosto grande, è molto tranquilla ed è piacevole anche attardarsi guardando le vetrine del centro.

Ritorniamo su via Dell’Indipendenza fino alla Montagnola, facciamo due passi nel parco e poi ci perdiamo tra i colori di un mercato multietnico, prima di cenare al poco bolognese Mc Donald’s della stazione.

Il nostro Freccia Rossa arriverà puntuale a Milano Centrale, ma la nostra giornata non è finita, a casa ci aspetta la torta con tanto di candeline… 66 anni di cui più di 50 passati da Turista per Caso… 100 di questi viaggi papy!!!

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Ristorante Tamburini

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Palazzo Dal Monte

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Portici

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Freccia Rossa

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San Domenico, interno

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San Domenico

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Fontana di Nettuno

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Palazzo del Podestà

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Cortile dei Gentili

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Torre degli Asinelli e della Garisenda



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