La festa della zucca a Venzone

E la visita di Udine con una guida speciale
Scritto da: valemac82
la festa della zucca a venzone
Partenza il: 26/10/2012
Ritorno il: 28/10/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Nella prima parte del suo diario di viaggio in provincia di Udine, Valentina ci racconta il fascino di Cividale del Friuli e… gli abbinamenti perfetti con il Piccolit! Continuiamo il suo percorso “TASTE”!

Al nostro arrivo percepiamo immediatamente il fascino di Venzone, paese raso al suolo dal terremoto del 1976 e completamente ricostruito grazie agli aiuti e alla tenacia della popolazione. La giornata di oggi è particolare: c’è la festa della zucca e in contemporanea le viuzze di Venzone saranno animate da giullari, giocolieri e mangiafuoco per la rievocazione medievale.

Prima di lasciarci trascinare dal clima di festa visitiamo il Duomo di Venzone, ricostruito dopo il sisma del ’76 per anastilosi (pietra su pietra) e poi visitiamo la Cripta del Battistero di San Michele dove sono conservate le cosiddette mummie di Venzone: la prima, chiamata la mummia del “Gobbo” fu trovata nel 1647 con lo spostamento di un sarcofago nel Duomo, invece le altre furono estratte nel XIX secolo. Il fenomeno della mummificazione a Venzone è dato da un fungo che vive nelle tombe del Duomo e che riesce a disidratare il corpo in un solo anno.

Ma è il momento di goderci i festeggiamenti e iniziamo a esplorare ogni angolino di Venzone: ci sono bancarelle di prodotti artigianali, palchi con musica e soprattutto tanti spettacoli di strada. Assistiamo a diverse esibizioni ma i mangiafuoco sono i miei preferiti: mi incuriosiscono e allo stesso mi fanno venire i brividi… che coraggio! Nell’aria c’è un profumino delizioso… tutte le taverne tipiche offrono menu a base di zucca e io e Domenico, da buone forchette, non resistiamo e facciamo una “merenda” a base di frico friabile con patate alla zucca e birra artigianale alla zucca. La serata prosegue fra musica medievale e spettacoli di tutti i tipi: danze, simulazioni di combattimenti, giocolieri e chi più ne ha più ne metta… Poi andiamo via per fare un salto a Tarcento, vedere le sue belle ville in stile Liberty e mangiare qualcosina di tipico.

Andiamo all’Ostaria Onjarut per assaggiare brovada e muset, ma purtroppo siamo sfortunati e non sono nel menu del giorno. Ci lasciamo così consigliare dall’oste che ci propone il frico (questa volta quello morbido) e goulashsuppe (piatto di origine austriaca, slovena, ungherese che si mangia anche in queste zone) accompagnati da un Refosco dal peduncolo rosso: uno dei vitigni autoctoni del Friuli Venezia Giulia: due ottime scelte che non ci fanno rimpiangere i piatti per cui eravamo venuti qui! Ma si è fatto tardi e domani è il nostro ultimo giorno in Friuli e ce lo vogliamo godere al massimo, quindi si rientra nel b&b per riposarci dopo questa bella giornata.

L’indomani ci alziamo presto e approfittiamo di qualche timido raggio di sole per fare una passeggiata tra le vigne. Raggiungiamo un punto strategico con la nostra Peugeot 508RXH in modalità ZEV (0 rumori e 0 emissioni) e poi proseguiamo a piedi per ammirare il bel panorama che si gode dalla colline. Poi salutiamo e andiamo via a nostro malincuore: siamo stati molto bene e l’Oasi Picolit merita davvero una visita!

Partiamo in direzione Udine, lì ci attende una guida speciale: Chiara, blogger e professionista della comunicazione digitale, che conosce molto bene la città perché ci ha vissuto per anni. Al nostro arrivo ci accorgiamo subito che Udine è come assopita: è domenica e fa molto freddo… forse non abbiamo azzeccato la giornata giusta per visitarla. Per fortuna Chiara e la sua amica Enrica, riescono a farci fare ugualmente un bel giro alla scoperta dei maggiori luoghi di interesse, come la Loggia del Lionello di Piazza Libertà: loggia pubblica in stile gotico veneziano risalente al XV secolo. Di fronte si trovano la Loggia e il Tempietto di San Giovanni, costruite nel 1533 dall’architetto lombardo Bernardino da Morcote. Sempre inglobata nel complesso della loggia di San Giovanni c’è la Torre dell’Orologio di ispirazione veneziana, con in cima i due mori che battono le ore su una campana. Purtroppo questi monumenti sono in ristrutturazione e non riusciamo a vederli in tutto il loro splendore. Accanto alla Loggia di San Giovanni c’è l’Arco Bollani di Andrea Palladio, che da accesso al Castello di Udine, imponente costruzione che domina la città. La leggenda narra che quando Attila nel 452 saccheggiò Aquileia, per godersi lo spettacolo da Udine, ordinò ai suoi soldati di costruirgli un colle. Per soddisfare tale richiesta i soldati riempirono i loro elmi di terra e gettandola tutta in uno spiazzo al centro della cittadella nacque il colle che oggi domina la città. Dopo la visita al castello passiamo in Piazza Matteotti, chiamata nel medioevo Piazza del mercato nuovo, poi detta Piazza San Giacomo dopo la costruzione dell’omonima chiesa nel 1399. Ma Chiara ci racconta che questa piazza è chiamata anche piazza della sedia, perché per un po’ di tempo c’è stata un’enorme sedia in legno al centro per ricordare il triangolo industriale della sedia appunto vicino a Udine.

Dopo un pranzo al volo, a base di salumi e formaggi locali, in uno dei pochi locali aperti, visitiamo Casa Cavazzini, storico palazzo oggi sede del Museo di Arte Moderna e Contemporanea, fresco di inaugurazione. Il museo ospita un’esposizione permanente su due piani e una sezione destinata all’esposizione a rotazione di altre opere del patrimonio mussale (circa 4.000 opere tra dipinti, sculture, disegni di architettura e grafica). Nel piano terra c’è invece una mostra temporanea: Metamorphosis con le collezioni di design e arte visiva di Moroso. Ma si è fatto tardi ed è arrivato il momento di rientrare a Milano: salutiamo e ringraziamo le nostre due guide speciali e ci rimettiamo in viaggio.

Ci lasciamo così alle spalle una regione molto bella che nonostante la pioggia e il freddo ha saputo accoglierci grazie al calore delle persone che abbiamo incontrato… Certo un raggio di sole in più non sarebbe stato male…ma io e Domenico torniamo a casa con il sorriso e soddisfatti per ciò che abbiamo visto e soprattutto assaggiato!

Arrivederci Friuli Venezia Giulia! Ci vediamo presto! 😉



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