Food&design a Bilbao

Ecco come l'architettura ha cambiato la storia di una città. Che oggi è più vivace, stimolante. E golosa
Patrizio Roversi, 30 Dic 2011
food&design a bilbao
Ecco un’altra ex città portuale e industriale, che fino a 20 anni fa veniva snobbata dai turisti. Poi arrivò il Guggenheim Museum (www.guggenheim-bilbao.es) di Frank O. Gehry e tutto cambiò: architetture futuristiche (l’ultimo arrivato è il ponte rosso fuoco dello scultore francese Daniel Buren) e ristoranti iperstellati hanno invaso la capitale dei turbolenti Paesi baschi.

Architetture tra i vicoli

Un tour della città quindi si impone, per apprezzare il contrasto tra gli stretti vicoli d’antan e le splendenti architetture in titanio, vetro e acciaio: il Museo Guggenheim vale la visita anche solo dell’esterno. Per entrare e vedere la collezione d’arte moderna invece dovete spendere 8 euro (entrata gratuita per gli under 12). Persino la metropolitana a Bilbao è un’attrazione turistica. In particolare, l’entrata della fermata Sarriko, costituita da una grande volta di vetro che illumina di luce naturale tutta la stazione. Da vedere anche la stazione di Ansio, linea 2, le entrate, disegnate da Norman Foster (e per questo chiamate fosteritos), sono curiosi tubi di cristallo e acciaio che spuntano dal sottosuolo. Per girare la città con i mezzi pubblici può essere utile acquistare negli uffici del turismo la Bilbao Card, che offre sconti sui mezzi di trasporto e sugli ingressi ai musei: per un giorno costa 6 euro, per due 10 euro.

Nouvelle cuisine

Consigliato, infine, un assaggio della creativa (e carissima) nouvelle cuisine basca, bella da vedere come da mangiare. Provate il menu del dìa nel ristorante del Guggenheim, il conto è ridotto: circa 20 euro. Un’ottima alternativa è, come nel resto della Spagna, l’abbinata pintxos (così si chiamano le tapas, assaggini vari, à la basca) con un txikito (bicchiere di vino) in un pintxos bar. La cosa migliore è passeggiare tra i vicoli della Ciudad Vieja ed entrare in quello che vi ispira di più: tra i più gustosi c’è Eme (Calle Genreal Concha, famoso per i tramezzini) e Okela (Calle Maestro Garcìa Rivero).