Forme differenti di Europa

Due amici alla scoperta di differenti forme culturali europee: dalla chiccosa Biarritz alla caotica Semana Grande di San Sebastian arrivando alla cosmopolita Berlino passando dalla campagna polacca targata Poznan in 23 giorni vissuti a mille!
Scritto da: andreacassano
forme differenti di europa
Partenza il: 08/08/2010
Ritorno il: 30/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Non volevo una vacanza all inclusive. Non volevo il solito villaggio vacanze. Ho voluto respirare forme differenti di Europa. Aria di culture vicine ma con una propria identità. Ventidue giorni, quattro paesi da visitare: Biarritz (Francia), San Sebastian (Spagna), Poznan (Polonia), Berlino (Germania). Alternanza di mare, cultura, gastronomia e relax. Scordate le comodità dei migliori hotel: ostelli, appartamenti ed uno zaino in spalla aiuteranno ad immergervi nelle tradizioni locali. Non narrerò tutto, non sono in grado e non ho la presunzione di farlo; mi piacerebbe semplicemente usare le parole sufficienti per rivivere un sogno.

Prima tappa Biarritz: 30.000 abitanti circa, situata sulla West Coast atlantica nel cuore dei Paesi Baschi francesi. Località balneare famosissima soprattutto tra l’elite parigina. Si vive a tutto surf grazie alle onde che l’oceano regala. Elemento caratterizzante è il vento incessante e l’estrema variabilità del meteo! Oltre al surf, da vedere una partita di pelota basca, antico gioco derivato dalla pallacorda. Il faro: di sera regala un paesaggio romantico. Qui spesso si possono trovare sagre locali e degustare pesce insieme ad un buon bicchiere di Bordeaux. Da visitare sicuramente la città di Bayonne, raggiunta in bicicletta: lungo il tragitto vale la pena un tuffo tra le onde di Anglet. Bayonne è un “borgo” ricco di fiori e con una cattedrale stupenda. Tra i vicoli rimarrete sicuramente colpiti da un dolcissimo profumo di dolci! Capitolo a parte è Dax: se visitata durante l’annuale “Feria”(metà agosto) regala un mix di cultura basca tra arte, corrida, danze tradizionali e fiumi di sangria! Fa niente se si attende il treno dormendo in stazione con centinaia di giovani e meno giovani di bianco vestiti e il foulard rosso al collo.

Una settimana dopo senza rendermi conto del tempo passato, mi ritrovai, in un’ora scarsa di treno, a San Sebastian (Donostia per i baschi), città della Spagna nord orientale affacciata sul Golfo di Biscaglia. Durante la Semana Grande gli stretti viicoli del centro cittadino, si riempiono di spagnoli uniti a turisti italiani e australiani, non svuotandosi fino alle prime ore del mattino! Sfilate allegoriche di maschere basche, bande musicali e concerti di ogni genere allietano le intere giornate accontentando tutti, dai più piccoli agli anziani.Ogni sera, per tutta la settimana, uno spettacolo di fuochi artificiali tiene a bocca aperta l’intera città. Da non dimenticare l’aspetto culinario: Pintxos (alias tapas basche) e una birra, non faranno altro che preparare il palato in attesa di una paella! Lungo i viottoli si osservano foto per la liberazione di terroristi baschi dell’ETA. Qui, non si è spagnoli, si è baschi, e il popolo ne va assolutamente fiero.

Sette giorni dopo, un ritorno di 24 ore in terra italica per cambiare zaino e vestiario e il terzo volo low cost mi accompagnava nella campagna nord occidentale polacca targata Poznan. Una frizzante temperatura di circa 10 gradi mi dava il benvenuto. Tempo di trovare l’ostello, e la rettangolare, rinascimentale piazza cittadina (Stary Rynek) dava il benvenuto nella penombra di pochi lampioni. Ai lati diversi ristoranti nei quali si cena con specialità polacche: dai pierogi, ravioli di pasta con diverse possibilità di ripieno (carne, cipolla, erbe, formaggio…ma anche frutta), sino alle carni speziate servite con pane agliato. Se un “profumo” accompagnerà il soggiorno in Polonia, sarà proprio quello di aglio! Il tutto da sorseggiare con la locale birra “Lech”, azienda principale della città. Il verde dei prati e la cordialità del popolo polacco caratterizzano Poznan. I trasporti sono funzionali e molto utilizzati, soprattutto i vecchi tram. Il Wifi è disponibile in ogni bar e nelle principali piazze cittadine! Da non dimenticare: a Poznan costa tutto poco!

Due ore e mezza di treno mi accompagnano a Berlino, non senza un accurato controllo della Polizei tedesca appena varcato il confine. Ospite di un’amica italiana, ho visitato la città sfruttando a giorni alterni metro e bicicletta. Quest’ultima è stata una vera amica dandomi massima mobilità con uno minimo sforzo: Checkpoint Charlie, Muro, Porta di Brandeburgo, Reichstag, Fernseheturm, Chiesa Gedächtniskirche nel quartiere di Charlottenburg…decine di siti visitati!Berlino è un fantastico mix di bellezze architettoniche: dallo storico al moderno in un susseguirsi di parchi verdi. Non sarebbe la stessa senza la sua parte est, e lo stesso si può dire senza la zona ovest. E’ una città policentrica che ospita un insieme di culture differenti (soprattutto turca), rispettose le une delle altre.

Ognuno può rappresentare il suo style senza essere deriso. C’è un grande senso civico. In fondo Berlino è caduta molto volte, ma non è mai morta. Nessuna guerra ne ha spento vita e fascino. Oggi rappresenta tutto ciò che una capitale europea dovrebbe essere, andate e vivetela! In fondo vi abbiamo persino vinto un Mondiale!..stanco ma felice Malpensa mi abbracciò!



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