San Pedro – Ambergris Caye

Perché andarci il Belize non è una meta molto comune per noi italiani e per gli europei in genere, mentre è molto frequentata dagli americani (li troverete dappertutto). Credo ci si vada per le rovine Maya e per la barriera corallina e volendo comunque evitare la confusione della costa messicana; noi almeno ci siamo andati per questo. Se invece...
Scritto da: Fiore1959
san pedro - ambergris caye
Partenza il: 01/05/2009
Ritorno il: 10/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
Perché andarci il Belize non è una meta molto comune per noi italiani e per gli europei in genere, mentre è molto frequentata dagli americani (li troverete dappertutto). Credo ci si vada per le rovine Maya e per la barriera corallina e volendo comunque evitare la confusione della costa messicana; noi almeno ci siamo andati per questo. Se invece cercate il mare da cartolina (lunghe spiagge bianche e bagni da favola), allora preferite un’isola dei Caraibi (ad esempio Antigua) o le Maldive.

Infatti, il mare del Belize dentro la barriera (almeno quello di Ambergris) è molto basso e pieno di alghe.

Inoltre, la barriera corallina è molto lontana dalla spiaggia e quindi dimenticatevi snorkelate a portata di pinna : le escursioni in barca sono indispensabili se volete vedere lo spettacolo che c’è sotto l’acqua.

Detto questo, precisiamo che il viaggio a noi è piaciuto e che è sicuramente un posto da visitare almeno una volta.

Il programma il programma del viaggio dipende da quanti giorni avete a disposizione. Noi ne avevamo 9, trasferimenti compresi, e quindi abbiamo ripiegato su una base unica a San Pedro, dalla quale poi partire per escursioni giornaliere. In questo modo si possono abbinare snorkeling e/o diving con escursioni culturali a Lamanai e Altun Ha; restano fuori però i siti archeologici del sud ovest, che sono troppo lontani da raggiungere dai caye (abbiamo rinunciato anche a Xunantunich). Se avete più tempo, allora potete organizzarvi con 2 o più basi e fare tutto.

Le prenotazioni Noi abbiamo fatto tutto via internet, prenotando il volo diretto da FCO per Miami delle 9,25. Con fusi orari (6 ore in questo periodo), alle 17 siete già in hotel e, se avere ancora forze, potete fare un giretto la sera. La sosta è obbligatoria, perché non ci sono voli utili per Belize City. Noi ci siamo fermati all’Intercontinental West Miami, che è un ottimo albergo a 20 minuti dall’aeroporto, ma c’è solo l’imbarazzo della scelta. Quasi tutti gli alberghi hanno il servizio shuttle con l’aeroporto, che potete quindi usare gratuitamente, risparmiando i soldi del taxi (non costano poco).

Il giorno dopo abbiamo preso il volo dell’American Airline delle 10,10 per Belize City, che arriva alle 10,20 perché ci sono altre 2 ore di fuso orario (in questo periodo ci sono quindi 8 ore di differenza con Italia). Arrivati a Belize City, potete decidere se proseguire per San Pedro in barca (circa 90 minuti di un rumoroso e folkloristico motoscafo) o in aereo (circa 15 minuti di un rumoroso e folkloristici monoelica). Noi abbiamo preferito l’aereo, anche per avere uno sguardo dall’alto. Se anche voi preferite questa soluzione, allora potete scegliere tra Tropic Air e Maya Island Air : i prezzi sono uguali, gli orari pure ed anche gli aerei mi sono sembrati tutti sullo stile Indiana Jones.

Al ritorno potete fare il percorso inverso anche senza pernottamento a Miami, perché in teoria gli orari dei voli lo consentono: dipende solo dalle vostre forze, da quanto vi piace rischiare sulla precisione degli orari e dalla volontà o meno di approfittare dell’occasione per visitare Miami.

La struttura Abbiamo scelto San Pedro perché è il centro più turistico (sempre rapportato alla realtà del Belize) e quindi con i maggiori servizi. La scelta dell’albergo è infatti molto ampia e vi basta fare una ricerca su Google con “Ambergris resort” o “San Pedro Belize resort” e me trovate per tutte le tasche. Sostanzialmente i resort possono dividersi in 3 grandi categorie : quelli in paese, quelli a sud e quello a nord. Quelli in paese hanno il vantaggio che potete muovervi a piedi, ma ci sono sembrati i meno esotici e romantici (il Ramon ci è sembrato il migliore) e hanno spiagge più piccole.

I resort ubicati a nord del paese sono i più nuovi (molti sono praticamente ancora in costruzione) e con le spiagge più grandi, ma sono lontani dal centro. La strada è difficilmente percorribile (è una sterrata sconnessa) e comporta l’attraversamento di un ponte a pagamento, che segna l’ingresso in paese; di fatto i collegamenti con San Pedro sono assicurati da barche, ma non so cosa succede dopo il tramonto.

Noi abbiamo scelto un resort a sud, a circa 3 km dal paese, che si chiama Victoria House resort ; se vi va di spendere un po’ per regalarvi una vacanza con i fiocchi, ve lo consigliamo perché è veramente molto bello e ben tenuto ed è abbastanza piccolo da evitare l’effetto grande villaggio. Dai resort a sud potete comunque spostarvi in taxi o in bicicletta, perché la strada e pavimentata. Se volete spostarvi a piedi, è anche illuminata.

Molti resort hanno in realtà una struttura a condominio, con edifici di 4 o 5 piani. Altri hanno strutture più basse a due piani o casette indipendenti con il tetto di paglia (cabanas) o di legno (casitas).

Quasi tutti offrono camere con angolo cottura, sul modello americano. L’offerta comprende anche interi appartamenti con due o più camere da letto.

Come muoversi Se avete optato per una struttura in paese, allora vi bastano i piedi per avere tutto ciò che vi occorre. Altrimenti potete usare le biciclette (molti resort le danno gratis ai clienti, ma bisogna riconsegnarle al tramonto), oppure prendere un taxi (5 dollari Usa dal Victoria a San Pedro) o ancora noleggiare una macchinina di quelle utilizzate sui campi da golf. Qui ce ne sono tantissime, elettriche o a benzina e si possono noleggiare a ore, per mezza o una giornata intera o anche per più giorni; qualunque combinazione scegliate, preparatevi comunque ad una spesa significativa (25 USD per 2 ore o 55 USD per 10 ore). Se volete esplorare Ambergris Caye, la golf cart è però indispensabile, a meno che siate dei buoni ciclisti (per vostra informazione, le biciclette hanno il freno a pedali); noi siamo arrivati a nord fino al Mata Chica (ci abbiamo messo circa un’ora e un quarto) e a sud fino al quinto miglio. Se sperate di trovare una spiaggia con un fondale che vi consenta di fare il bagno, vi disilludo subito; comunque la parte nord è interessante, se vi piace guidare per sentieri in terra e le buche non vi spaventano.

La cucina Essendo rimasti in Belize solo 6 giorni, non abbiamo fatto una grande esperienza. L’impressione è che domini la cucina messicana, ovviamente con una forte connotazione “marinara” (gamberetti, aragoste e il mollusco locale che chiamano conch). Al gusto americano sono concessi hamburger e sandwich. Troverete anche pizza (che vi sconsigliamo) e pasta (lasagne, fettuccine, ecc.) che però non abbiamo avuto il coraggio di provare. Un particolare curioso: alla reception del nostro resort, che pure ha il suo ristorante, erano comunque disponibili i menu di tanti altri ristoranti di San Pedro; non so se si tratta di una particolarità o è la regola.

I ristoranti principali sono segnalati dalla guida e su internet trovate cartine con i riferimenti (una mappa con molte informazioni utili è distribuita anche in loco).

Un’ultima informazione; in questo periodo (che credo vada da metà febbraio a metà giugno) è sospesa la pesca all’aragosta e quindi le proposte succulente che trovate nei menu dei ristoranti sono soltanto illusioni.

La guida Noi abbiamo trovato una Lonely Planet nuovissima (edizione gennaio 2009) e pensavamo di essere stati fortunatissimi. Dopo qualche giorno e la vana ricerca di ristoranti non più esistenti, ci è venuto qualche dubbio al riguardo. Considerando però che la scelta non è sicuramente ampia, probabilmente la ricompreremmo. Le cartine e la gran parte delle informazioni si sono infatti rivelate complete ed affidabili e forse è solo non troppo aggiornata.

La escursioni Tutti gli operatori locali propongono i tour classici e praticamente a prezzi molto simili, a parità di servizi (cioè stesso tipo di trasporto, con o senza pranzo, ecc.). Se volete risparmiare qualcosa, allora prenotate in città, ma fate attenzione, perché non tutti vengono a prendervi al molo del vostro albergo (ce n’è praticamente uno ogni 50 metri) e quindi dovete eventualmente aggiungere i costi del taxi.

Potete scegliere escursioni sul mare o nell’entroterra. Le escursioni di mare più comuni, per quanto riguarda lo snorkeling, sono Hol Chan marine reserve, Mexico rock e Bacalar Chico (le prime due di mezza giornata e la terza a giornata intera (per il diving allora c’è ovviamente Blu Hole ed altri siti). Il costo varia dai 25-30 USD per persona per una escursione di mezza giornata, con qualche variazione secondo dove prenotate (in città – come detto – costano meno dell ‘albergo). Vi sono anche escursioni per snorkeling di una giornata intera (Bacalar Chico) e il costo si aggira intorno a 100 USD per persona.

Quelle di terra sono invece dirette a Lamanai, Altun Ha, Xunantunich e Tikal. Nelle escursioni di terra le guide si soffermano anche ad illustrare durante il viaggio alcuni aspetti notevoli della flora e della fauna lungo i percorsi. Gli operatori sono moltissimi e propongono tutte le escursioni. Una delle differenze fra le diverse proposte consiste nei mezzo di trasporto e in particolare nella possibilità di utilizzare l’aereo per Belize City o per Flores, se volete andare a Tikal. Se preferite l’aereo allora potete rivolgervi direttamente a Tropic Air, che ha gli uffici all’aeroporto (che è dentro San Pedro). Come riferimento per i prezzi considerate che Lamanai costa intorno ai 145 USD per persona con la barca o 215 con l’aereo; Altun Ha costa invece intorno ai 90 USD per persona e con la barca. Due operatori molto attivi sono Seaduced e Searious e trovate programmi e prezzi su internet (www.Seaducedbybelize.Com e www.Seariousadventuresbelize.Com).

Noi abbiamo fatto 2 escursioni sulla terra (Lamanai e Altun Ha) e 2 di mare (Hol Chan e Bacalar Chico), che vi raccontiamo di seguito. Hol Chan marine reserve è un tratto di barriera poco a sud di San Pedro. L’escursione dura circa 3 ore e prevede due soste per lo snorkeling. Nel nostro caso, abbiamo fatto la prima sosta sul lato interno della barriera, nei pressi di un canale di accesso al mare e la seconda in un punto di raccolta di pesci.

L’impressione che ne abbiamo tratto è che i coralli sono ben vivi e imponenti, ma non hanno i colori del Mar Rosso. I pesci sono meno colorati di quelli delle Maldive, ma hanno dimensioni maggiori. Altun Ha Si tratta di un piccolo centro Maya a nord di Belize City. Ci si arriva con poco meno di una ora di barca, fino ad un approdo fluviale e quindi con altri 30 minuti di pulman. Il sito è piccolo, ma molto poco frequentato e quindi il giro, anche se breve, è piacevole. Poiché per visitare Altun Ha occorre poco tempo, normalmente l’escursione prevede una seconda sosta e quindi i vari tour proposti si differenziano proprio per l’oggetto di tale seconda tappa. Nel nostro caso siamo andati al Maruba resort jungle Spa, che è però solo un posto dove pranzare tranquilli e rilassarsi un po’, magari con qualche massaggio.

Lamanai Rispetto ad Altun Ha è molto più interessante, ma anche più lontana.

Il viaggio dura complessivamente oltre 3 ore. Anche in questo caso c’è prima un tratto in motoscafo da San Pedro a Belize City di circa 1 ora e 15 minuti; durante il percorso sfiorerete alcuni caye coperti di mangrovie e all’arrivo il motoscafo si infilerà in un fiume che risalirà per un tratto (nel nostro caso diverso da quello di Altun Ha). Quindi sarete trasferiti su un autobus che vi porterà in circa 1 ora (la strada è discreta) ad un nuovo molo fluviale. Da qui con una ulteriore ora di barca arriverete al sito.

La visita delle rovine è abbastanza interessante, sia perché il sito è più ampio e i templi più imponenti di Altun Ha, sia perché il tutto si svolge in mezzo ad una lussureggiante vegetazione.

Bacalar Chico Non è una escursione molto frequente, perché gli operatori cercano di raccogliere un numero minimo di partecipanti. Si tratta di un’area marina protetta a nord di San Pedro, al confine con il Messico. Ci si arriva in barca attraverso la laguna ad ovest di Ambergris, perché dal lato mare occorrerebbe uscire dalla barriera per superare Rocky Point (è dove la barriera e la terra si toccano). Dopo il viaggio in laguna (già piacevole), c’è una sosta alla base dei guardiaparco e poi 3 soste per snorkeling nei pressi del lato interno della barriera, di cui l’ultima dopo un pranzo leggero in spiaggia. I punti negativi sono la forte corrente durante lo snorkeling e la spiaggia del pranzo (piena di spazzatura e priva di qualsiasi attrezzatura). Per il resto è una giornata piacevole (per la barriera vale quanto già detto).

San Pedro e i suoi abitanti Gli abitanti di San Pedro sono cortesi, disponibili e affatto invadenti. Sono discretamente efficienti e sempre pronti a chiacchierare con voi, se ne avete voglia, tutti sono almeno bilingue (inglese e spagnolo) e molti parlano anche lingue locali. Ne abbiamo trovato perfino alcuni che dicevano qualche parola di italiano, soprattutto con riferimento al calcio.

La città è in realtà un paesino sul mare, con case basse in cemento armato o in legno.

Il paese è stretto fra il mare e la laguna ed è costituito da 3 strade che corrono parallele alla spiaggia. Di giorno è molto animato e rumoroso, ma la sera diventa più tranquillo: i ristoranti cessano il servizio alle 21 e chiudono alle 22, qualche negozio resta aperto fino alle 23 e solo i bar e i locali notturni vanno un po’ oltre.

Notizie utili Innanzitutto i soldi: portatevi dollari perché qui l’euro è quasi sconosciuto. Le carte di credito vanno benissimo. Attenzione a non fare confusione fra dollari Usa e dollari beliziani, che valgono la metà dei primi; di solito è precisato, ma se siete in dubbio, chiedete sempre (magari l’equivoco è voluto, anche se a noi non è mai capitato).

Portatevi un adattatore per le prese americane (quelle con i due contatti piatti), perché quelle europee non esistono (nemmeno nei bagni per il rasoio).

Ricordatevi che qui gli orari sono adattati ai turisti nord americani; in particolare dopo le 21 non si cena da nessuna parte (esperienza personale!).

Durante tutte le escursioni vi offriranno il rum punch, che è un miscuglio (buono) di rum, succo misto di frutta e ghiaccio; ricordatevi che la dose di rum è solitamente generosa.

La birra locale si chiama Belikin; è buona ed esiste in 4 varianti : regular, premium, stout e lighthouse (la più leggera. La versione in bottiglia vi sarà servita senza bicchiere, stappata e con il collo protetto da un cappuccio di carta. Ovviamente esiste anche la versione alla spina. Esiste inoltre la Guinness prodotta in loco su licenza.

Un ultimo dettaglio: per tutta la settimana siamo stati tormentati da un vento continuo e intenso, che al confronto quello di Sharm è una brezza piacevole. Non so se sia un fatto frequente (ci hanno detto essere un fenomeno stagionale che dovrebbe terminare a metà aprile), ma non è poi un gran problema visto che non avete alcun motivo per andare per forza in spiaggia (considerato che non potete fare il bagno), ma potete trovarvi un angolo riparato per prendere il sole in mezzo al verde o a bordo piscina.



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