Barcellona, oltre la Rambla!

Guida pratica di Sara, guida per caso, per chi visita la città per la prima volta e per chi ci ritorna
_SaraS_, 25 Giu 2015
barcellona, oltre la rambla!
Uno speciale a cura della nostra guida per caso di Barcellona, Sara

Meta perfetta per un fine settimana fuori porta, Barcellona è diventata negli ultimi anni una delle città più visitate per il suo mix perfetto di cultura, eventi e divertimento. In molti arrivano infatti incantati dai romanzi di Zafon e di Montalbàn, affascinati dalle opere di Gaudì o semplicemente incuriositi dalla sua fama di città piena di movida. Qualunque sia la vostra motivazione, sappiate che questa città non vi deluderà. Barcellona è infatti una città piena di sorprese, dove è possibile passare dalle spiagge affollate della Barceloneta alla tranquillità della montagna del Montjuic, dai vicoli stretti del Barrio Gotico ai larghi viali dell’Eixample, passando per il verde del Montjuic o del Parco della Ciutadella. Negli ultimi anni ha saputo reinventarsi completamente diventando una città moderna e cosmopolita, ma ha conservato allo stesso tempo la sua identità profondamente catalana e soprattutto quella vivacità che la rende da sempre una città piacevole da vivere, anche se solo per pochi giorni.

Cosa vedere assolutamente

Per chi visita Barcellona per la prima volta ecco alcune cose assolutamente da non perdere:

LA RAMBLA. Il famoso viale alberato che arriva dalla centrale Plaça Catalunya fino al porto è sicuramente uno dei luoghi più conosciuti di questa città e per questo affollato ad ogni ora del giorno e della notte. Lungo la strada, che si articola in realtà in 5 tratti diversi (Rambla de Canaletes, Rambla dels Estudis Rambla de Sant Josep, Rambla dels Caputxins, Rambla de Santa Mònica ), è possibile ammirare edifici di valore storico come il Gran Teatre Liceu e il Palau de la Virreina, fare una sosta sotto i portici de la vicina Plaça Reial oppure fermarsi a mangiare qualcosa alla Boqueria, il più conosciuto mercato della città, dove si possono comprare prodotti di ogni tipo. Prima di andare via, inoltre, non bisogna dimenticare di fare un sosta alla Fontana de Canaletes: secondo la tradizione, infatti, chi beve da questa fontana farà sicuramente ritorno a Barcellona.

IL BARRIO GOTICO. Cuore medievale della città, in questa zona è possibile riscoprire la Barcellona più antica, passeggiando vicino alle antiche mura romane e visitando la cattedrale della Santa Croce e Sant’Eulalia, patrona della città. Per gli amanti dell’architettura (o per chi semplicemente vuole fare un veloce spuntino) da non perdere è anche il Mercato di Santa Caterina, recentemente rinnovato secondo il progetto dell’architetto catalano Enric Miralles.

L’ARCHITETTURA DI GAUDÌ. Barcellona è la capitale del modernismo, per cui è impossibile andare via senza vedere almeno una delle numerose opere dell’architetto catalano: la chiesa della Sagrada Familia, Casa Batllò e Casa Milà (meglio nota come “La Pedrera”) sono gli edifici più famosi in città e meritano per questo una visita, ma passeggiando lungo Passeig de Gracia o nel resto dell’Eixample è possibile vedere anche altri edifici realizzati nello stesso periodo da architetti a lui contemporanei. Per chi però non vuole rinunciare a Gaudì, un’altra tappa imperdibile è il Parc Guell, il parco da lui progettato situato nella parte alta della città.

– IL MONTJUIC. Riscoperta con l’Esposizione Universale del 1929, la montagna del Montjuic è diventato da allora uno dei luoghi più emblematici della città, sede di musei come la Fondazione Joan Mirò o il MNAC (Museo Nazionale di Arte Catalana), ma anche del castello del Montjuic e di alcuni impianti realizzati in occasione delle Olimpiadi del 92, come il Palau Sant Jordi e lo stadio Lluis Companys. Ai piedi della montagna, nei pressi di Plaza Espanya, si trova la Fontana Magica, famosa per lo spettacolo di luci, musica e giochi d’acqua che si tiene in serata ogni fine settimana.

– BARCELONETA. L’antico quartiere dei pescatori è diventato oggi uno dei luoghi più frequentati della città, soprattutto nei mesi estivi quando le spiagge vicine si riempiono di giovani e di turisti. Per chi vuole godersi un tranquillo pomeriggio al mare, però, si può sempre andare verso la zona del Port Olimpic, completamente realizzata in occasione delle Olimpiadi del 92.

Oltre la Rambla

In molti identificano Barcellona con la Rambla e la sua movida, commettendo un errore: per quanto infatti il famoso viale sino dei luoghi più emblematici della città, è anche un’immagina riduttiva di questa città, che conserva in alcune zone un’atmosfera completamente diversa. Per provare a cercare questa Barcellona “nascosta”, molto meglio quindi abbandonare la Rambla e addentrarsi ad esempio per i vicoli del Barrio Gotico, scoprendo angoli come la storica Plaça del Rei o Plaça Sant Felipe Neri, sulle cui mura si vedono ancora i segni della guerra civile spagnola. Da lì ci si può spostare nel quartiere di Sant Pere, Santa Caterina y la Ribera, una delle zone più antiche della città, dove si trovano lo splendido Palau della Musica Catalana e la chiesa gotica di Santa Maria del Mar. Quest’ultima si trova proprio nel cuore del Born, l’antico quartiere di artigiani caratterizzato da stradine strette e piazzette nascoste, dove si trovano oggi molti atelier di artisti, negozi di moda e locali all’aperto.

Completamente diverso è invece il Raval, quartiere multiculturale situato sul lato opposto della Rambla, noto un tempo come el barrio chino. Negli ultimi anni questa zona è stata riqualificata, grazie alla realizzazione di edifici come il MACBA, il museo di arte contemporanea, e il centro di esposizioni CCCB, nel cui cortile interno si tengono periodicamente eventi e concerti. In alcuni angoli si respira però ancora l’atmosfera di un tempo, descritta in molti libri di Montalbàn. Per ritrovarla basta fermarsi a bere qualcosa al London Bar o al Bar Marsella, il più antico della città, frequentati a suo tempo da personaggi come Dalì, Picasso ed Hemingway.

Una città che non ti aspetti

Lontano dal centro e dai luoghi più turistici, Barcellona offre ancora molto da vedere. Per chi vuole infatti scoprire zone diverse della città si può arrivare ad esempio a Gràcia, quartiere storico che conserva un fascino intellettuale e bohemien grazie alla presenza di negozi e gallerie d’arte. Tranquillo e silenzioso di giorno, la sera si anima invece di persone che si ritrovano a bere o mangiare qualcosa nella grande Plaça del Sol o in Plaça del Diamant.

Per chi volesse spingersi un po’ più lontano, c’è il Parc del Laberint d’Horta, nel quartiere di Horta Guinardò, dove si può passare un piacevole pomeriggio passeggiando per i vari giardini o cercando di orientarsi nel famoso labirinto. Tappa imperdibile è però il Tibidabo, uno dei più antichi parchi divertimenti in Europa, situato in cima sull’omonima montagna. Per arrivare bisogna prendere la metro, il tram (lo storico tram blau) e la funicolare, ma una volta arrivati l’attesa viene ripagata dalla splendida vista di Barcellona che si gode dalla terrazza.

Appuntamenti ed eventi da non perdere

La festa più importante è sicuramente La Mercé (24 settembre): per circa 3-4 giorni si festeggia infatti la patrona della città e ovunque ci sono eventi ad ogni ora del giorno. Tra questi da non perdere sono sicuramente alcune tradizioni tipicamente catalane come la sfilata del correfoc e la gara dei castellers (torri umane), ma anche lo spettacolo pirotecnico-musicale della Fontana del Montjuic, che si tiene ogni anno a chiusura della festa. In queste giornate inoltre musei e monumenti diventano a ingresso gratuito, per cui si può approfittare per fare qualche visita fuori programma. In alternativa alla Mercé, durante l’anno ci sono le feste di quartiere: ogni barrio ha infatti la sua fiesta major, durante la quale le strade si riempiono di eventi e concerti di musica dal vivo. La più famosa tra tutte è sicuramente quella di Gracia, a metà agosto, in occasione della quale le strade del quartiere vengono trasformate dai residenti con decorazioni che richiamano temi diversi.

Altra festa molto sentita è quella di Sant Jordi (23 aprile), considerata in Catalogna come una specie di San Valentino e in occasione della quale i ragazzi regalano una rosa mentre le ragazze un libro. La rosa viene da una antica leggenda su Sant Jordi, secondo la quale uccise un drago per salvare una principessa in pericolo: nel punto in cui il drago cadde a terra si formò infatti un roseto. La tradizione del libro invece è arrivata dopo, quando si è deciso di far coincidere con questa festa la giornata internazionale del libro. In questa giornata la città si riempie quindi di banchetti che vendono rose o libri e non è raro incontrare autori che firmano copie o spazi di lettura.

Cosa mangiare (e dove)

Come in ogni buona città spagnola, anche a Barcellona è impossibile rinunciare alle tapas: tortilla, patatas bravas, pimientos de padron, croquetas de bacalao sono solo alcuni dei piatti che vanno assolutamente provati, naturalmente accompagnati da un piatto di pà amb tomaquet (il tradizionale pane e pomodoro catalano).

Tra i posti migliori per mangiare tapas: la “Cerveceria Catalana” e “La Flauta” in zona Eixample, ma anche la “Bodega la Palma” nel Barrio Gotico.

Per il pesce, meglio spostarsi verso la Barceloneta, il quartiere dei pescatori, dove ci sono molti ristoranti in cui è possibile mangiare una tradizionale paella o, meglio ancora, qualche variante locale del famoso piatto spagnolo. Menzione a parte la merita invece “La Paradeta”, nel quartiere del Born (ma ce ne sono anche altri sparsi in città), dove si può scegliere cosa mangiare direttamente da un enorme bancone di pesce fresco situato all’ingresso, specificando anche come lo si vuole cucinato.

Per chi avesse voglia invece di assaggiare prodotti e sapori tipici catalani, una tappa la merita sicuramente anche “les llavors dels Origens”, ristorante con prodotti a km0 che riprende ricette tradizionali usando prodotti di stagione. Per un rapido spuntino, infine, la soluzione migliore sono i mercati (Boqueria e Santa Caterina in primis, ma anche quello di San Antoni) oppure locali Can Paixano, dove ci si può fermare a bere un bicchiere di cava (lo spumante locale) accompagnato da qualche tapas.

Dove alloggiare

Il Barrio Gotico è sicuramente il cuore della città, pieno di locali e negozi, ma anche molto turistico. Per chi volesse rimanere nel centro meglio spostarsi verso l’Eixample, il quartiere progettato da Cerdà famoso per la sua trama perfettamente regolare. L’area dell’Eixample è però molto vasta, per cui per muoversi a piedi meglio rimanere nei pressi di zone come Plaza Catalunya, Passeig de Gracia, Plaza Universitat o al più Arc de Triomf.

Altra zona strategica per visitare la città può essere quella di Sant Pere, Santa Caterina i la Ribera: da qui si possono infatti raggiungere facilmente a piedi il Barrio Gotico e la Barceloneta.

LINK/INDIRIZZI UTILI

MONUMENTI: Sagrada Familia, La Pedrera, Casa Batllò, Parc Guell.

LOCALI: La Paradeta, La llavor dels origens, Can Paixano, Bodega La Palma (Carrer de la Palma de Sant Just, 7), La Flauta (Carrer d´Aribau, 23), Cerveceria Catalana (Carrer de Mallorca, 236).

Sara

Guida per Caso di Barcellona