Viaggio low cost a Barbados

Eccoci qui, di nuovo tra queste lugubri 4 mura a rimpiangere i ritmi lenti e rilassanti di Barbados. Un'isola che, soprattutto sulla costa est e nell'interno, offre scenari incantevoli (in particolare Batsheba e il Northpoint), spiagge da cartolina (Palmetto Beach su tutte) e paesaggi in cui il tempo pare essersi fermato e dove il silenzio della...
Scritto da: milanchamp
viaggio low cost a barbados
Partenza il: 06/03/2008
Ritorno il: 16/03/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Eccoci qui, di nuovo tra queste lugubri 4 mura a rimpiangere i ritmi lenti e rilassanti di Barbados. Un’isola che, soprattutto sulla costa est e nell’interno, offre scenari incantevoli (in particolare Batsheba e il Northpoint), spiagge da cartolina (Palmetto Beach su tutte) e paesaggi in cui il tempo pare essersi fermato e dove il silenzio della natura è interrotto solo dalle onde che si infrangono sulle scogliere. E’ invece molto più caotica e turistica nel tratto di costa tra Holetown e Oistins, dove si concentra la vita notturna e dove purtroppo stanno edificando parecchi resort di lusso che conferiscono a Barbados la nomea di luogo esclusivo e costoso in netto contrasto con il carattere umile e generoso dei barjans.

Invece in pochi sanno che anche a Barbados è possibile spendere pochissimo, scegliendo di alloggiare nelle guesthouses o negli appartamenti invece che negli hotels e mangiando nei locali tipicamente Barjans invece che nei ristoranti turistici.

Noi siamo andati più volte al mercato del pesce di Oistins, dove con circa 8 eur a testa servivano ottimi flying fish, tonni e marlin alla griglia (consiglio lo stand del simpatico Uncle George). Non ci siamo poi fatti mancare una puntata al citatissimo Chicken Rita (deve essere caduto parecchio in disarmo negli ultimi mesi, perchè il locale era deserto e fatiscente e, a parte un discreto pollo, ci hanno servito chips un pò stantie e un’insalata al sapore di cloro) e un paio di cene in un locale tipicamente Barjans, dove con una manciata di euri sceglievamo da un ricco buffet di specialità locali. Ovviamente, i piatti erano un optional (le pietanze vengono servite in contenitori di polistirolo) ma non si può avere tutto.. 🙂 L’unico aspetto un pò deludente è stato il il mare, perchè anche nel tratto caraibico diffcilmente era così caldo e tranquillo da permettere ore e ore di ozio a mollo come mia abitudine. Inoltre il fondo sabbioso e il moto ondoso sempre sostenuto rendono lo snorkeling piacevole ma non eccezionale e, comunque, per nulla paragonabile ad altri posti caraibici o, per intenderci, al Mar Rosso. Ma Barbados è adatta per chi ama una vacanza non dedicata esclusivamente alla vita balneare, poichè oltre alle innumerevoli spiagge permette di trascorrere bellissime giornate facendo trekking nella natura, oppure ammirando alcune vecchie case coloniche, le numerose e caratteristiche chiese o i tanti giardini lussureggianti sparsi all’interno dell’isola.

Con un’auto presa a nolo per 3 gg.

(70 US$ al gg. Con l’ottima e precisa Drive Matic, benzina e assicurazione incluse) abbiamo girato in lungo e in largo tutta l’isola (a proposito: sfaterei la leggenda delle scarse indicazioni stradali di Barbados, perchè con l’aiuto di un’ottima cartina distribuita in aereporto e di qualche info reperita prima di partire su Google Map ho trovato senza problemi tutte le mete in cui ero diretto), visitando in particolare il Northpoint, Flower Forest e Orchid World (molto bella la prima; deludente il secondo, soprattutto per chi come me ha visto lo splendido Orchid Garden di Kuala Lumpur), la fabbrica del rum di Foursquare e la Sunbury Plantation House (una magione vittoriana molto suggestiva, da consigliare come location per il pranzo di nozze a chi volesse fare la pazzia di sposarsi a Barbados!).

Abbiamo alloggiato a Dover, tranquilla località ricca di locali e accomodations che ritengo un ideale base d’appoggio in quanto posizionata a 2 passi dal Gap (la cui “movida” è IMHO un pò sovrastimata) ed affacciandosi su una bella spiaggia. Inoltre è servitissima dagli efficientissimi bus/minibus, che permettono con pochi cents di girare tutta l’isola in breve tempo.

Abbiamo dormito alla guesthouse Dolphin Inn di Dover: una stanza molto spaziosa al prezzo di 55 US$ con la possibilità di usare una cucina in comune fornitissima di utensili, ciò che ci ha consentito un paio di cene fai da te all’italiana a base di pasta con verdure (dopo un pò eravamo stufi di patate!). L’unico difetto della guesthouse (non da poco, a mio parere) è determinato dal fatto che tutte le 4 stanze hanno un bagno “privato” diviso dalla zona notte solo da un muro ad angolo alto circa un paio di metri, dove la privacy è garantita da una semplice tendina che funge da porta. Insomma, in giro si può trovar di meglio e d’altronde la stessa guesthouse offre nel suo giardino appartamenti molto più lussuosi a un prezzo ovviamente superiore.

Purtroppo in quei giorni non erano disponibili e quindi abbiamo dovuto adattarci e per pigrizia non ci siamo fatti sfiorare dall’idea di trovare un’altra sistemazione.

Concludendo: Barbados è la meta ideale per chi vuole “staccare” dai grigiori invernali e regalarsi a poco prezzo un piacevolissima vacanza in un clima caldo, ma temperato. Ma la posizione abbastanza favorevole la rende una meta piacevole anche d’estate, perchè pare che sia un’isola quasi sempre al riparo dagli uragani e i prezzi sono ancora più bassi (l’alta stagione finisce a Pasqua).

Resto ovviamente a disposizione per chi volesse ulteriori info.

Buon viaggio a tutti!



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