Magiche Azzorre

Una settimana trascorsa tra le isole di Pico e San Miguel, incantevoli per natura e paesaggi
Scritto da: Rudy72
magiche azzorre
Partenza il: 25/04/2018
Ritorno il: 01/05/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Mercoledì 25 aprile 2018

La sveglia alle 3:15 della notte è davvero pesante, ma ne vale la pena visto che le Azzorre ci attendono!

Lasciamo come di consuetudine l’auto al Jet Park e partiamo da Malpensa con il volo delle 6:05 per Lisbona. Solo al momento in cui saliamo sull’aereo scopriamo che il volo è operato da Neos e non da TAP come da nostra prenotazione. La cosa davvero strana è che sul biglietto e sui display in aeroporto era citata solo ed esclusivamente TAP.

Poco male… il volo parte puntuale e alle 7:50 locali (un’ora in meno rispetto all’Italia) siamo a Lisbona. Il volo successivo per Ponta Delgada è davvero operato dalla TAP.

Atterriamo verso le 12:15 e imbarchiamo subito il bagaglio per il volo di questo pomeriggio che ci porterà finalmente a destinazione: Pico. Avendo 5 ore di attesa prendiamo un taxi (costo 8€) che in meno di 10 minuti ci porta in centro. Facciamo una breve passeggiata e andiamo a pranzo al ristorante Mercado do Peixe, dove ovviamente si mangia del buon pesce! Facciamo ancora una passeggiata lungo le strade di questo grazioso paese. La maggior parte degli edifici sono tenuti molto bene, colorati e puliti.

Le Azzorre sono state scoperte solo verso il 1.300, quindi abbastanza recentemente. Certamente la loro posizione nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico le rende strategiche, anche se proprio questo trovarsi così lontane dalla costa le ha rese sconosciute per lungo tempo. Riprendiamo il taxi per tornare in aeroporto e alle 17:35 il nostro volo SATA parte puntuale e alle 18:15 siamo già a Saõ Miguel do Pico. Ritiriamo l’auto noleggiata con Europcar e in 20 minuti siamo all’Aldeia Das Adegas, la nostra sistemazione per le prossime tre notti. Si tratta di una specie di piccolo villaggio fatto da tante singole abitazioni. Sono davvero graziose, con tanto di cucina attrezzata. Facciamo subito una doccia e usciamo per cena. In paese non ci sono molte opzioni e seguiamo l’indicazione che ci hanno dato al momento del check in e andiamo al Montana. Prendiamo sempre del pesce ed è davvero buono. Il tutto accompagnato dal vino bianco della casa, anche questo decisamente niente male. Siamo abbastanza stanchi vista la sveglia in piena notte, quindi verso le 23 decidiamo di abbandonarci a un sonno ristoratore.

Giovedì 26 aprile 2018

Ci alziamo verso le 7:30 e facciamo colazione in camera con delle cose che ci eravamo portati da casa. Purtroppo il bar adiacente alla struttura non è aperto… anche se teoricamente l’orario di inizio servizio sarebbe stato le 8. Poco male, ci arrangiamo.

La prima tappa di questa giornata è il Lago do Capitao, un luogo suggestivo dove si ha una bella vista sulla vetta del Pico. Facciamo una breve passeggiata attorno al piccolo laghetto e scattiamo qualche foto. Sin da subito siamo colpiti dall’assenza di traffico e dal numero davvero esiguo di persone e turisti in generale. Come seconda tappa avremmo voluto visitare Furna de Frei Matias, una grotta di formazione lavica, ma non riusciamo a trovare l’ingresso. Ci fermiamo però a Gruta das Torres, sempre una grotta lavica però più conosciuta della precedente e prenotiamo il tour guidato delle 13:30 (costo 8€). Visto che è ancora presto facciamo un salto alla vicina Madalena dove pranziamo al Tea & Wine House Atlantic bar. Per le 13:15 siamo di ritorno a Gruta das Torres. La grotta è di recente formazione, aperta al pubblico solo nel 2005. Si tratta di un posto affascinante, peccato però che non siamo stati particolarmente fortunati con la guida che ci accompagna nel giro. Oltre a noi ci sono 4 visitatori portoghesi e la guida passa ogni volta 10 minuti a parlare con loro e si limita a un solo minuto di traduzione per noi.

Il nostro giro termina verso le 15:45 e ci mettiamo in auto seguendo la costa verso sud est. Passiamo da Saõ Mateus dove ci fermiamo per qualche foto alla chiesta del paese, al faro e a delle piscine naturali. Tutta la strada lungo la costa offre vedute interessanti. A Saõ João c’è un bel mulino rosso proprio lungo la strada. Sulla cartina sono segnalati anche altri mulini a vento, ma non riusciamo a trovare alcuna indicazione lungo la strada. Torniamo in camera per una doccia e un po’ di relax.

Per le 19:30 siamo a cena a Madalena al Cella Bar, una costruzione molto interessante, che ricorda una botte di legno per il vino. La vista sulle piscine naturali antistanti è molto bella. Il ristorante offre del buon cibo anche se le porzioni non sono particolarmente abbondanti e i prezzi forse un po’ sopra la media. È il tipico locale per turisti, ma è talmente bello che vale la pena andarci.

Torniamo in camera per le 22:00 soddisfatti da questa prima vera giornata alle Azzorre.

Venerdì 27 aprile 2018

Questa mattina è dedicata interamente a un escursione in barca che abbiamo precedente prenotato da casa. Ci alziamo verso le 6:30 e dopo aver fatto colazione in camera ci dirigiamo a Lajes uno dei 3 principali centri urbani di Pico oltre a Saõ Roque do Pico e Madalena. Qui alle 9:00 inizia il nostro tour con Espaco Talassa. La prima parte consiste in una breve passeggiata lungo la costa per avvistare qualche uccello. Purtroppo non ce ne sono molti e il vento freddo che arriva dal nord è piuttosto fastidioso nonostante la bella giornata di sole.

Verso le 11:00 finalmente lasciamo il porto a bordo di uno Zodiac per 12 passeggeri e dopo 15 minuti, tra onde, vento e schizzi d’acqua vediamo le prime balene. Si tratta delle Humpback Whales, che avevamo visto solo di sfuggita quest’inverno a Cabo San Lucas (http://turistipercaso.it/baja-california-sur/78818/bassa-california-laltro-lato-del-messico.html).

Con un’imbarcazione così piccola è possibile anche avvicinarsi bene, sempre rispettando le distanze per non infastidire questi animali. Scattiamo delle belle foto e poco più avanti vediamo anche una tartaruga di mare che nuota solitaria sulla superficie. La guida ci dice che nascono di circa 5 cm ma crescono ogni anno di 3 cm e possono vivere fino a 100 anni, quindi possono diventare veramente molto grandi. Avvistiamo anche un gruppo di delfini Grampo, questi hanno la caratteristica di avere buona parte del corpo di colore bianco. La guida ci spiega che si tratta di cicatrici. Questi delfini tengono a mordersi tra di loro e più sono bianchi più sono anziani. Il giro segue la costa sud di Pico verso la punta est dove vediamo il faro e le formazioni laviche, da qui svoltiamo verso nord e proseguiamo verso l’isola di Saõ Jorge dove a Calheta approdiamo per le 13:45 per pranzare. Siamo infreddoliti ma soddisfatti. Per fortuna il sole, che si era nascosto dietro alle nuvole, torna a splendere e ci scalda. Abbiamo a disposizione un po’ di tempo per passeggiare separatamente fino alle 15:15 e noi andiamo al mirador dal quale si gode di una bella vista su Pico, la sua vetta e la costa sottostante.

Alle 15:15 saliamo nuovamente sullo Zodiac e puntiamo all’estremità ovest di Saõ Jorge. Qui vediamo dei bellissimi delfini bottom nose che saltellano un po’ fuori dall’acqua … sempre un piacere vederli. Passiamo vicino a Topo, un isolotto dove pascolano delle mucche. Da qui inoltre si vedono in lontananza Graciosa e Terceira, altre 2 isole principali delle Azzorre.

È il momento di tornare a Lajes e il viaggio dura circa 1 h e 1/2, con qualche sosta per cercare di avvistare altre balene.

Giungiamo al porto per le 17:30 completamente fradici e infreddoliti per il vento, ma dopo una bella doccia calda rimangono solo i bei ricordi di questa splendida giornata in mare.

Per le 20:00 siamo a cena al Casa Ancora, ristorante nel centro di Saõ Roque. Il pesce è molto buono e ben cucinato e anche il vino è piacevole. C’è molta gente, forse il locale più affollato che abbiamo visto fino ad ora. Siamo stati fortunati a trovare posto anche se non avevamo una prenotazione, ma consigliamo di riservare un tavolo perché altri ospiti arrivati dopo di noi hanno dovuto trovare altre opzioni e … non ci sono molte altre possibilità a Saõ Roque.

28 aprile 2018

Ci alziamo verso le 9:00 e dopo aver fatto colazione e preparato la valigia lasciamo Saõ Roque per esplorare la parte ovest dell’isola. Abbiamo praticamente tutta la giornata a nostra disposizione visto che il nostro volo SATA per Ponta Delgada partirà alle 17:45.

Seguiamo la costa nord verso est fermandoci a qualche Miraduro (punti panoramici) per ammirare la vista sull’isola di Saõ Jorge. Il vento è sempre quello del nord, davvero gelido, ma è una bella giornata di sole e il colore blu del mare e quello verde delle isole sono davvero brillanti. Arriviamo a Ponta da Ilha la punta est dell’isola dove si trova un faro, che avevamo visto ieri dalla barca.

Ci dirigiamo poi verso Lajes, però questa volta non lungo la costa, ma seguendo una tortuosa strada interna che sale attraverso i coni vulcanici situati lungo la parte centrale di Pico. La vista da qui è spettacolare. Giungiamo a Lajes verso le 14 e pranziamo al Whale il ristorante gestito da Espaco Talassa. Facciamo una passeggiata lungo la costa verso est dove si trovano delle suggestive piscine naturali. Qualche coraggioso si immerge nonostante il vento fortissimo.

Riprendiamo l’auto per un ultimo giro sempre verso est a Ribeiras dove scattiamo ancora qualche foto prima di dirigerci in aeroporto dove per le 16:45 restituiamo l’auto alla Europecar. Il nostro volo SATA parte puntuale alle 17:45 ma solo una volta a bordo scopriamo che faremo uno stop a Terceira… ecco spiegato il motivo del nostro arrivo per le 19:30. Una volta a Ponta Delgada ritiriamo l’auto sempre prenotata da casa con Europecar e in 10 minuti siamo all’Hotel Talisman. Non è disponibile un parcheggio interno e lasciamo l’auto a poche centinaia di metri. La struttura si trova in pieno centro ed è un bell’albergo 4 stelle. Doccia veloce e per le 21 usciamo per andare a cena. Non è semplice però trovare un locale che abbia un tavolo per 2… sono tutti già completamente pieni… è proprio tutta un’altra storia rispetto a Pico, così deserta. Alla fine riusciamo a trovare un tavolo al Alcide, ristorante che offre cucina tipica Portoghese e questa sera c’è anche il Faido, un’esibizione canora. La cena non è male anche se forse un po’ troppo condita … la dieta è ormai molto lontana.

Dopo cena facciamo una passeggiata digestiva per le belle vie del centro, con gli edifici illuminati Ponta Delgada è ancora più graziosa.

Domenica 29 aprile 2018

Sveglia per le 8:00 e dopo una ricca colazione siamo pronti per esplorare anche quest’isola di Saõ Miguel.

Ci dirigiamo subito verso la parte più famosa, quella di Sete Cidades, una serie di laghi vulcanici che offrono un panorama davvero meraviglioso. Il cielo è carico di nuvoloni e il vento è forte e freddo. Le previsioni per oggi danno acquazzoni nel pomeriggio ma per ora la visibilità è molto buona e la presenza del sole che spesso sbuca dalle nuvole rende i colori incredibilmente vividi. Parcheggiamo l’auto vicino alla chiesa centrale di Sete Cidades e con un taxi (12 €) ci facciamo portare all’inizio del trail che da circa 750 m di altitudine segue a semicerchio dall’alto il perimetro del lago e poi scende ripidamente (per fortuna solo negli ultimi km) verso il paese di Sete Cidades. È un percorso abbastanza semplice, con una ripida salita solo all’inizio, il tutto si estende per 11,8 km e la vista da qua sopra è davvero bellissima. Prima di prendere il taxi avevamo comprato panini e patatine in un bar nella piazza centrale e li consumiamo a metà strada mentre camminiamo. Dopo poco meno di 3h siamo nuovamente al paese, un po’ stanchi ma decisamente felici. Sono le 14 e abbiamo ancora buona parte del pomeriggio per girare un po’ lungo la costa seguendo la strada verso est. Facciamo qualche tappa ai vari Miraduro, a Mosteiros, Remedios e Capelas. Purtroppo inizia a piovere e la visibilità del panorama non è più il massimo. Rientriamo in camera verso le 17:00.

Proviamo a fare qualche telefonata per prenotare un ristorante per questa sera, ma sono già tutti pieni… è veramente incredibile.

Verso le 19 usciamo per andare a cercare un posto che abbia un tavolo per due. Usciamo in auto perché piove parecchio. Dopo 3 tentativi andati a vuoto riusciamo finalmente a trovare posto al Mercado De Peixe dove avevamo pranzato il giorno che eravamo atterrati alle Azzorre.

Per fortuna per domani non avremo questo problema visto che ieri sera abbiamo prenotato in un locale che non aveva posto il sabato, ma ci aveva ispirato.

Lunedì 30 aprile 2018

Sveglia verso le 7. Purtroppo il cielo e molto grigio, ma non piove. Oggi vorremmo riuscire a vedere quanto più possibile della parte est di Saõ Miguel. Seguiamo la costa sud verso est e facciamo tappa a Lagoa, Villa de Água de Pau e Villa Franca do Campo. Tutti paesini graziosi e con una bella vista sull’Atlantico. Saliamo verso Furnas e l’area geotermale per la quale questo luogo è conosciuto. Passeggiamo tra le fumarole, anche se ogni tanto piove e non è il massimo. In modo molto vago ci ricorda la giornata di pioggia a Rotorua in New Zealand (http://turistipercaso.it/nuova-zelanda/70444/lestate-piu-bella-un-inverno-in-nuova-zelanda.html).

La parte più graziosa è quella che si trova proprio sopra al paese di Furnas, con un bellissimo giardino. Qui c’è anche il giardino botanico di Terra Nostra, ma saltiamo la visita vista la pioggia. Ci sono anche delle strutture termali dove è possibile rilassarsi nelle acque calde del posto. Non abbiamo purtroppo tempo per questa sosta. Ci spostiamo a Povoação dove pranziamo al Cantinho Do Churrasco con vista sul mare. Il cibo non è male. Alle Azzorre si mangia discretamente, ma non abbiamo trovato nessun posto che ci abbia lasciati completamente appagati, ad ogni modo non morirete di fame. Facciamo una breve passeggiata digestiva per le vie di questo grazioso paese e poi riprendiamo l’auto e seguiamo la strada verso Água Retorta. Qui vicino si trova Terra de Chã, l’unico luogo in Europa dove si coltiva il tè. Proseguiamo poi verso Nordeste che offre delle bellissime viste sulle scogliere della punta est di Saõ Miguel. Qui è uscito un bel sole e il panorama ne è valorizzato. Tutta la strada che percorriamo sembra un giardino, bellissime piante con tanti fiori costeggiano la strada. Tutte curate molto bene. Rientriamo in autostrada e percorriamo la costa nord verso ovest e facciamo una sosta vicino ad Achada al Parco Ribeira Dos Caldeiroes, in pratica un grazioso giardino con cascatelle e casette storiche. L’ultima tappa per oggi è Ribeira Grande, graziosissimo paese dove anche qui si può ammirare un bel giardino.

Rientriamo in camera verso le 18:00 e iniziamo a preparare la valigia visto che domani si torna a casa.

Per le 20:30 siamo a cena all’Otaka, prenotato due sere fa. Si tratta di un locale sicuramente di recente apertura, non abbiamo trovato nulla su TripAdvisor. È un ristorante moderno che offre cucina giapponese di alto livello. Antipasto, piatto principale e dessert sono degli autentici capolavori sia dal punto di vista del gusto che da quello estetico. La miglior cena alle Azzorre.

Approfittiamo del fatto che non piove e facciamo una passeggiata verso il porto per goderci un’ultima volta Ponta Delgada illuminata per la sera.

01 maggio 2018

Sveglia verso le 7 e dopo la solita abbondante e soddisfacente colazione dell’Hotel Talisman facciamo il check out per le 9:00 e ci dirigiamo verso l’aeroporto per il volo di rientro. Come per l’andata è prevista una sosta a Lisbona.

Le Azzorre hanno assolutamente confermato le nostre aspettative dimostrandosi un luogo incantevole per natura e paesaggi. Sicuramente meno turistiche rispetto alle Canarie, anche per il clima, le due isole visitate si sono rivelate molto diverse tra loro e meritano entrambe un viaggio.



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