Un sogno chiamato Australia

Incredibile tour in solitaria agli antipodi per scoprire il vero significato del termine libertà
Scritto da: Ermanno2310
un sogno chiamato australia
Partenza il: 07/12/2013
Ritorno il: 04/01/2014
Viaggiatori: 1
Spesa: 4000 €
Periodo: Dicembre-Gennaio (estate australiana)

Spesa approssimata per eccesso: 6.000 euro (tutti i voli sia nazionali che internazionali, dormire, mangiare, souvenir, tutti i tour = tutto compreso!)

Introduzione

Amo viaggiare, è la più grande passione che ho. Mi reputo una persona piuttosto fortunata perché ho sempre avuto la possibilità di coltivare questo mio hobby sin da quando ero bambino. Ma c’è sempre un qualcosa, un sogno, un desiderio che spicca in mezzo alle passioni che ciascuno di noi possiede. Il mio è sempre stato andare in Australia, visitare e scoprire questo luogo così sperduto, diverso e lontano da casa. Tuttavia, si sa, per viaggi del genere sono necessari parecchi giorni, vuoi per la lunga distanza da percorrere, vuoi per la grandezza della terra che devi esplorare ed essendo solo al mio secondo anno di lavoro dopo il termine degli studi sapevo che quel sogno lo avrei realizzato, anche se non a breve. Ma la vita è strana, tutto può cambiare in un attimo. Ed ecco che a Novembre 2013, all’alba dei miei 28 anni, vicino alla scadenza del contratto dell’azienda per la quale lavoravo, mi viene offerta una nuova, grande opportunità lavorativa. Un radicale e migliorativo cambiamento della mia vita che avrebbe avuto luogo a partire da Gennaio 2014. è la svolta! Porto a termine il mio contratto nella vecchia azienda rispettandolo fino alla scadenza ma con la mente sono già proiettato al prossimo impiego, che rappresenterà un nuovo inizio. Mi ritrovo, quindi, improvvisamente disoccupato per il mese di Dicembre 2013 ed ho la sensazione che sia una di quelle occasioni da cogliere al volo, uno di quei treni che passano una volta sola…Carpe Diem! Non ho bisogno di pensarci due volte ed in poco tempo mi organizzo quello che sarà il viaggio della vita…

Andata: 7-8 Dicembre 2013

In perfetto stile backpacker (zaino in spalla, guida turistica in mano e prenotazioni degli ostelli nel marsupio) parto verso questa grande avventura agli Antipodi.

Volo con la Cathay Pacific, partenza da Milano Malpensa a mezzogiorno ed arrivo a Melbourne la sera del giorno dopo alle dieci ora locale (in mezzo uno scalo ad Hong Kong di 3 ore).

Prime sensazioni: incredulità e gioia indescrivibile! Sogno questo momento da quando sono piccolo… Sono, finalmente, in Australia!

1° giorno: 9 Dicembre 2013 (Melbourne)

Ovviamente un fuso orario di 10 ore non può essere assorbito in tempi brevi e, quindi, mi ritrovo a passare una nottata quasi insonne. Di buon’ora sono già in piedi pronto per il mio primo giorno australiano. In un attimo eccomi fuori dall’ostello, solo, libero e a 17000km da casa… sensazioni splendide mai provate in precedenza! Dedico l’intera giornata all’esplorazione di Melbourne, una vasta città moderna ed elegante che trasmette la sensazione di essere uno dei luoghi migliori del Mondo dove poter vivere. Cammino liberamente passando da Federation Square, Southgate, lo Shrine of Remembrance (monumento dedicato ai caduti della guerra), i giardini botanici, la Government House, l’Olimpic Park (costruito in occasione delle Olimpiadi del 1956 e dove campeggiano il Tennis Center ed il Melbourne Cricket Ground, uno dei più grandi impianti sportivi del Mondo), Chinatown, Cartlon e Flagstaff Gardens per arrivare, infine, al Queen Victoria Market che, tra i numerosissimi mercati e shopping center della downtown è sicuramente il più caratteristico.

In serata, insieme a ragazzi conosciuti in ostello, scopro la vivissima night-life della città.

2°giorno: 10 Dicembre 2013 (Melbourne)

Dedico questa giornata alla visita delle zone più a sud della città e per l’occasione decido di affittarmi una bici (20euro per l’intera giornata). La rete di piste ciclabili è davvero comodissima ed essendo tutto collegato alla perfezione, la bici risulta essere un ottimo mezzo di locomozione per raggiungere i sobborghi più lontani. Attraversando i quartieri di South Yarra, Prahran e Windsor arrivo fino a St.Kilda, caratteristica perché pare rimasta ferma agli anni ’60 e famosa sia per il suo Luna Park in stile retrò sia per il molo che ospita una piccola colonia di pinguini azzurri.

Risalendo verso il centro città faccio una bella pedalata all’Albert Park sul tracciato del circuito che, ogni anno, ospita la prima prova del mondiale di Formula1. Nell’arco dell’intera giornata ho anche modo di constatare quanto sia pazzo il clima di questo luogo: ogni mezzora si passa da sole a picco a pioggia battente!

Per la serata mi regalo la splendida vista a 360° della città dallo Skydeck88 dell’Eureka Tower (il più alto punto panoramico artificiale dell’emisfero sud).

3°giorno: 11 Dicembre 2013 (Great Ocean Road)

Oggi mi aspetta la più celebre strada australiana che, costeggiando l’oceano, offre paesaggi mozzafiato! Attraversiamo le località balneari di Torquay e Anglesea fino a sopraggiungere al Port Campbell National Park famoso per le altissime scogliere a strapiombo sul mare e per la presenza dei mitici dodici apostoli (in realtà ne sono rimasti solo otto), formazioni rocciose sviluppate in verticale che resistono ancora all’erosione da parte dell’oceano. Dopo varie fermate in presenza di molteplici e spettacolari punti panoramici ecco che si ritorna, nel tardo pomeriggio, a Melbourne. Sono in Australia da 3 giorni e gli occhi già mi brillano!

4°giorno: 12 Dicembre 2013 (Adelaide)

In mattinata trasferimento in aeroporto e volo Virgin della durata di un’ora circa con destinazione Adelaide. Spendo il pomeriggio in questa città vittoriana passeggiando tra il vivissimo centro pieno di negozi e sculture (in particolare la via principale, la Rundle Mall Street), e i musei della zona nord come il South Australian Museum, l’Art Gallery ed il National Wine Centre (tutti gratuiti!). Tra quest’ultimi rimango particolarmente colpito dal primo che ho elencato, il quale presenta un vasto campionario di fossili rari e di artigianato e manufatti aborigeni. Tuttavia il pezzo forte del museo resta il calamaro gigante alto quattro piani! Non ci crederete finché non lo vedrete…

5°-6°giorno: 13-14 Dicembre 2013 (Kangaroo Island)

Tour di 2 giorni con partenza e ritorno ad Adelaide. Se amate i paesaggi mozzafiato, fauna e flora incontaminate non potete perdere questo splendido tour! Viste a strapiombo sull’oceano, foreste a perdita d’occhio, incontri ravvicinati con canguri, koala, opossum, leoni marini e tutte le specie di animali e piante caratteristiche dell’Australia.

7°giorno: 15 Dicembre 2013 (Adelaide)

È una calda giornata estiva quindi spendo l’ultimo giorno in questa città tra lunghe passeggiate e momenti di relax all’ombra degli alberi delle tantissime aree verdi presenti (pianificandomi le successive tappe del viaggio od osservando ragazzi impegnati in interminabili partite di cricket).

8°giorno: 16 Dicembre 2013 (Uluru)

Volo Virgin con destinazione il centro selvaggio dell’Australia, quello che comunemente viene chiamato outback. Dopo pranzo inizia un tour di 3 giorni nel deserto tra Ayers Rock (chiamato Uluru dagli aborigeni), Monti Olgas (Monti Kata Tjuta) e Kings Canyon.

Alla partenza ci viene raccomandato di avere almeno 3 litri d’acqua per ciascuna persona ed un cappello a causa delle elevate temperature di questa stagione. Pomeriggio dedicato ad una suggestiva passeggiata nei pressi dei Monti Olgas sotto un cocente sole (i 3 litri d’acqua durano davvero poco). Nel tardo pomeriggio veniamo trasportati in mezzo al nulla assoluto, un immenso deserto rosso pianeggiante nel quale riesce incredibilmente a crescere qualche forma vegetale ed arriva, infine, il momento che chiunque sogni l’Australia aspetta da sempre: l’incontro con l’Uluru, il più grande monolite del Mondo, alto 348 metri sovrasta prepotentemente la pianura che lo circonda, da tanti considerato il simbolo di questa terra. Lo vedi per la prima volta e già lo conosci, lo hai visto ovunque in fotografia o in tv ed è solamente un enorme sasso, ma le sensazioni che ti suscita non saprei descriverle…chiamatela magia, gioia, sorpresa, incredulità o come meglio preferite…vale semplicemente il prezzo del biglietto! Vederlo al tramonto mentre cambia rapidamente colore toglie letteralmente il fiato!

Sotto un incredibile cielo stellato consumo una cena indimenticabile a base di due specialità del luogo: carne di canguro e vino rosso proveniente dal South Australia…entrambe squisite!

9°giorno: 17 Dicembre 2013 (Uluru e Kings Canyon)

Andiamo ad ammirare l’Uluru all’alba e passiamo la mattinata a passeggiarci intorno alla ricerca di siti dove è ancora possibile ammirare le splendide pitture rupestri aborigene (eventualmente sarebbe stato anche possibile salire su questa immensa roccia grazie ad un sentiero collaudato ma essendo sacra per le popolazioni che hanno sempre abitato queste terre preferisco evitare in segno di rispetto). Tutto il pomeriggio è dedicato al trasferimento al Kings Canyon. Dista circa 300 km dall’Uluru ma essendo le autostrade dell’outback strette e costituite solo da due corsie (una per senso di marcia) il tempo per raggiungerlo non è trascurabile.

10°giorno: 18 Dicembre 2013 (Kings Canyon e Alice Springs)

Al mattino, di buon’ora, si parte per uno splendido trekking di 3 ore su un sentiero che si snoda intorno al Kings Canyon. Caldo, mosche e 2 litri d’acqua bevuti velocemente ma i paesaggi ammirati ripagano ampiamente la spesa energetica! Nel pomeriggio lungo trasferimento fino ad Alice Springs viaggiando per gran parte del tragitto sulla Stuart Highway (l’arteria di 3000km che taglia l’Australia da nord a sud collegando Darwin ad Adelaide). In serata cena in uno dei pub turistici di Alice Springs e successivo relax in ostello poiché la città, essendo costituita esclusivamente da resort ed hotel, non presenta attrattive per la vita notturna.

11°giorno: 19 Dicembre 2013 (Darwin)

In mattinata volo Qantas di 2ore con destinazione Darwin. Passo in poche ore dal caldo secco del deserto ad un ambiente tropicale umido e mi ritrovo in un agglomerato urbano completamente diverso da tutti gli altri di questa nazione. Piccola, con una storia non semplice (è stata rasa al suolo prima dai giapponesi durante la guerra e poi dal ciclone Tracy nel 1974), città di frontiera, con un numero limitato di grattacieli e dotata di una multietnicità decisamente più ampia rispetto a Melbourne o Adelaide. Darwin è la porta dell’Australia verso il sud-est asiatico ed è decisamente più facile incontrare persone provenienti da Indonesia, Guinea o Filippine rispetto che australiani camminando per le sue strade. E forse sono proprio queste caratteristiche a renderla unica nonostante mi accorga subito del fatto che per visitarla tutta non sia necessario troppo tempo.

Tuttavia ciò che di sicuro non manca a Darwin sono la gioventù e la night-life.

12°giorno: 20 Dicembre 2013 (Kakadu National Park)

Tour della giornata in questo luogo senza tempo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

È il parco naturale terrestre più grande del continente, ospita un numero ed una varietà incredibile di animali e piante. Sentieri che conducono ad antiche pitture rupestri aborigene, “crociera” sulle Yellow Waters con avvistamento di coccodrilli e molti altri animali, volo panoramico per osservare le molteplici cascate presenti in questo luogo, dingo e wallabies che ti tagliano continuamente la strada e molto altro…ormai non mi stupisco più del turbine di emozioni che questa terra mi regala ogni giorno! In serata cena in uno dei tanti pub di Darwin, con alcuni ragazzi italiani conosciuti in ostello, a base di carne di coccodrillo e birra…di sicuro non dimenticherò questo pasto!

13°giorno: 21 Dicembre 2013 (Darwin)

Decido di visitare le zone a nord della città e, con passo spedito, attraverso i giardini botanici con destinazione l’East Point Reserve, una splendida area protetta dove è possibile avvistare wallabies e far il bagno nel Lake Alexander. Successivamente scopro che quest’ultimo è anche l’unico punto balneabile nei dintorni della città a causa della presenza in mare di mortali meduse e di coccodrilli d’acqua salata! Sulla via del ritorno vengo sorpreso da una pioggia torrenziale tipica di queste zone ma ho la fortuna di trovarmi nei pressi dell’Art Gallery of Northern Territory Museum nel quale spendo il resto della giornata in modo del tutto casuale ma di certo interessante.

14°giorno: 22 Dicembre 2013 (Darwin)

Ultimo giorno nei Territori del Nord e dedico la mattinata al piccolo centro città esplorando in particolare il verdissimo Bicentennial Park ed il moderno Waterfront Precinct.

In serata trasferimento in aeroporto e volo Qantas per Cairns di circa 2ore non esente da turbolenze.

15°giorno: 23 Dicembre 2013 (Grande Barriera Corallina)

Tour della giornata a Green Island con partenza da Cairns per ammirare la barriera corallina.

Ho un primo approccio con questo paradiso sommerso grazie a un’imbarcazione con il fondo di vetro. Tuttavia ciò che resterà per sempre indelebile nella mia memoria sono state le 2ore di snorkeling successive… come ritrovarsi all’interno del più bell’acquario che possiate immaginare! Noi umani nominiamo spesso il paradiso “terreste” ma dopo un’esperienza come questa ti rendi conto che, forse, è subacqueo. Non credo, sinceramente, che una giornata sola sia sufficiente ad assaporare a pieno la Barriera Corallina ma a causa del mio intenso programma di viaggio so di non avere altro tempo a disposizione per essa, per cui giungo ad una conclusione: decido già che per il prossimo viaggio in Australia programmerò più tempo da dedicare a questa meraviglia della natura!

16°giorno: 24 Dicembre 2013 (Wooroonooran Rainforest)

Tour giornaliero attraverso questa foresta pluviale incontaminata parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Naturale. Calore ed umidità sono stati i miei compagni per l’intera giornata ma è stato fantastico vivere ed assaporare questo ambiente così fitto ed ostile per l’uomo di cui solo nei documentari avevo sentito parlare. La ciliegina sulla torta di quest’esperienza affascinante è stato fare il bagno alle Josephine Falls, un piccolo angolo di paradiso nascosto da questo impenetrabile ambiente. Un bellissimo tour che consiglio a tutti!

17°-18°giorno: 25-26 Dicembre 2013 (Brisbane-Surfers Paradise)

Dal momento in cui mi sveglio la mattina so già che sarà un Natale diverso dal solito, ma non per questo meno bello. Anzi, ditemi dove devo firmare per poter celebrare Natale agli antipodi tutti gli anni! Volo Virgin di 2ore con destinazione Brisbane e pomeriggio di passeggio in questa città semi-deserta a causa dei festeggiamenti. In serata salgo sul pulman per Surfers Paradise, l’Ibiza dell’Oceania, dove trascorrerò anche il giorno successivo tra spiaggia, oceano, relax e feste senza fine in attesa di ripartire per quella che sarà l’ultima tappa del mio viaggio: Sydney!

19°giorno: 27 Dicembre 2013 (On the road…)

Mi concedo un ultimo bagno nell’oceano e nel pomeriggio salgo sul pulman che mi porterà a Sydney il mattino seguente dopo un tragitto di circa 1000km e 16ore. È stata sicuramente la notte più scomoda di tutte ma ha contribuito anch’essa a farmi assaporare l’essenza di un viaggio all’avventura come questo!

20°giorno: 28 Dicembre 2013 (Sydney)

Questa città non ha bisogno di presentazioni e non credo di possedere un vocabolario abbastanza vasto di aggettivi positivi per poterla descrivere. È semplicemente da vedere! Il mio ostello era situato nel quartiere malfamato Kings Cross, ma anche questa zona della città ha un suo perché grazie alle mille luci dei ristoranti e dei locali notturni.

Spendo la giornata visitando prima il Jewish Museum poi dirigendomi verso le zone più ad ovest della città ovvero le più lontane dal mio ostello. Passo di fronte al vecchio municipio (Town Hall), entro al Queen Victoria Building (un elegante centro commerciale), attraverso Chinatown, consumo il pranzo al Fish Market (il secondo mercato del pesce più grande del Mondo) ed esploro il fantastico quartiere di Darling Harbour ricco di locali e musei tra i quali visito il Powerhorse Museum (scienza e tecnica) e il National Maritime Museum dove, sfortunatamente, non è stato possibile salire a bordo della ricostruzione dell’Endeavour (la nave con cui James Cook navigò e scoprì l’Australia) a causa di momentanei lavori di restauro.

Nel tardo pomeriggio trovo ancora tempo ed energie per una visita al Sydney Aquarium, ricco di una grande varietà di specie e di tunnel pedonali sottomarini che regalano la surreale sensazione di avere squali e mante che nuotano sopra le teste dei visitatori.

21° giorno: 29 Dicembre 2013 (Sydney)

È l’ennesima giornata di intense camminate e mi avvio deciso verso il cuore di Sydney. Esploro il quartiere The Rocks (il primo insediamento britannico in Australia), attraverso il maestoso Harbour Bridge godendomi le viste impagabili della metropoli e della baia dal ponte, visito il Museum of Contemporary Art, e, passando per Circular Quay, arrivo di fronte al simbolo della città: la mitica Opera House. Sembra incredibile che una struttura di questa stravagante forma possa rimanere in piedi, eppure è lì, imponente a dominare l’intera baia. Si hanno occhi solo per lei! Sulla via del ritorno in ostello attraverso i Giardini Botanici (all’interno dei quali campeggiano la Government House ed il Conservatorium of Music) e percorro la Macquarie Street, sulla quale si affacciano la State Library ed il Parliament of New South Wales, fino ad arrivare allo splendido Hyde Park, un altro fantastico polmone verde ricco di fontane e monumenti. Visitando ciascuna città australiana è facile notare che in tutte sono presenti i Giardini Botanici, a dimostrazione del fatto che questo Paese mantiene un perfetto equilibrio tra sviluppo tecnologico urbano e rispetto della natura.

22°giorno: 30 Dicembre 2013 (Blue Mountains e Jenolan Caves)

Per questa giornata mi sono programmato un tour alle Blue Mountains, una catena montuosa nelle vicinanze di Sydney. Il nome di tali montagne deriva da un curioso fenomeno per cui le sostanze oleose rilasciate dagli alberi di eucalipto presenti in questa località creano una particolare foschia bluastra dall’interazione con i raggi del sole. Il tempo è splendido e si gode di un ottimo panorama della zona dall’Echo Point, punto panoramico situato nella città di Katoomba. Dopo pranzo ci si avvia alla visita delle Jenolan Caves, imperdibili e maestose grotte che, risalendo a circa 400 milioni di anni fa, sono tra le più vecchie al Mondo. Si assapora una certa magia camminando tra stalattiti e stalagmiti di questa nascosta meraviglia della natura che, a parer mio, non è abbastanza pubblicizzata per lo spettacolo che offre.

23°giorno: 31 Dicembre 2013 (Sydney New Year Eve: il più bel capodanno del Mondo)

Essendo uno dei capodanni più famosi del mondo sono costretto a muovermi di prima mattina per cercare un buon punto in cui ammirare i fuochi. Con amici conosciuti in ostello riusciamo ad accamparci alla Captain Henry Waterhouse Reserve (per raggiungere la quale è necessario attraversare l’Harbour Bridge), dal quale si gode di una splendida vista del ponte e della città. Mi aspetto grandi cose da questo fine anno e lo spettacolo pirotecnico che mi viene offerto riesce ad andare ben oltre le più rosee aspettative! L’attesa del nuovo anno è stata lunga anche per via del caldo torrido e del sole a picco ma ne è valsa la pena senza dubbio! Ho assistito ad uno show davvero difficile da dimenticare…

24°giorno: 1 Gennaio 2014 (Sydney)

Dedico la mattina ad un profondo sonno restauratore per riprendermi dalla magnifica ma faticosa giornata precedente e dagli intensi festeggiamenti post-fuochi. Trascorro il pomeriggio a Bondi Beach, la spiaggia di Sydney famosa per il surf che si affaccia sul Pacifico. A collegamento delle località di Bondi a Coogee è presente un meritevole e semplice percorso di un paio di chilometri dal quale si possono osservare le caratteristiche scogliere frastagliate di questa costa.

Serata trascorsa con amici tra pub e feste in discoteca della vivissima Kings Cross.

25° giorno: 2 Gennaio 2014 (Sydney)

Domani si torna a casa quindi oggi sarà il mio ultimo giorno australiano e voglio godermelo. Vago senza una meta predefinita per la città semplicemente per viverla come se fossi un suo abitante…il “guaio” è che in Australia non hai bisogno di fingere di far parte di questa terra. I suoi abitanti hanno un’incredibile caratteristica: non ti fanno sentire straniero ma riescono a farti provare la sensazione di essere uno di loro grazie alla gentilezza, alla cortesia ed alla disponibilità che li contraddistingue. Non si può non provare nostalgia per un posto così!

L’ultima sera voglio che sia indimenticabile per cui decido di salire sulla Sydney Tower e di godermi la splendida vista della città illuminata.

Ritorno: 3-4 Gennaio 2014

Ultimi preparativi ed è, purtroppo, già ora di tornare a casa.

Volo con la Cathay Pacific, partenza da Sydney alle tre del pomeriggio ed arrivo a Milano Malpensa la mattina del giorno dopo alle sette (dopo uno scalo ad Hong Kong di 3 ore).

Per tutto il viaggio di ritorno mi passano per la testa mille cose, conclusioni, ricordi e riflessioni. Quando viaggi vai a reimparare tutto o quasi, a cercare la verità del Mondo, a crescere più velocemente di quanto non aiuti il tempo stesso, a conoscere ancora gli occhi, i visi, i sorrisi, le storie, i suoni ed i sapori di una terra sconosciuta. La tua mente si apre verso orizzonti infiniti e sarà come nascere per una seconda volta. La luce dell’indomani appare lontana ed il tempo acquista una particolare densità. Ho trascorso ore contemplando la maestosità dell’oceano, ho diviso il tempo con gente proveniente dagli angoli più remoti del globo, sono stato rapito da paesaggi unici e senza fine, ho scoperto che il paradiso è, in realtà, sommerso, ho visitato splendide città e conosciuto fauna e flora di un luogo che sembra provenire da un altro pianeta. Potrei scrivere per ore, giorni, mesi ma suppongo non esistano aggettivi abbastanza vigorosi per poter descrivere a pieno le emozioni provate in una tale avventura. Sono consapevole di essere una persona davvero fortunata per aver avuto l’opportunità di vivere un’esperienza come questa… un viaggio così ti cambia per sempre!

Grazie di tutto Australia!

Ci rivedremo…



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