Kia Ora Nuova Zelanda

Un viaggio in camper nella terra dei Maori e degli Hobbit da Auckland a Kaikoura
Scritto da: medea77
kia ora nuova zelanda
Partenza il: 13/02/2014
Ritorno il: 02/03/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €

Consigli per risparmiare in Nuova Zelanda

La NZ è un paese caro rispetto al valore attuale dell’euro, inoltre, le escursioni hanno spesso prezzi spropositati, d’altro canto dopo 34 ore di volo sarebbe un peccato rinunciarvi. Ecco alcuni consigli utili su come risparmiare durante il viaggio.

L’acqua in NZ è potabile quasi ovunque, perciò non sprecate soldi acquistandola nei bar o al supermercato. In molti siti turistici e banchi di escursioni ci sono rubinetti a disposizione del pubblico, perciò procuratevi delle bottiglie vuote e ricaricatele. Spesso anche nei ristoranti viene servita una bottiglia d’acqua del rubinetto inclusa nel servizio.

Campeggi: esistono centinaia di campeggi in tutto il territorio. Molti sono non attrezzati e gratuiti (o con low budget), la maggior parte accessibili solo ai camper attrezzati con doccia e bagno interno. Perciò se vi sembra caro il noleggio dei camper attrezzati, pensate a quanto potrete risparmiare evitando le piazzole a pagamento (circa 20$ a persona).

Patente Internazionale: non fatela! Noi eravamo molto in dubbio, nonostante avessimo scannerizzato la patente italiana all’agenzia di noleggio del camper e ci avessero detto che andava bene. Avevamo letto su molti siti che era sufficiente una traduzione in inglese ma alla fine non abbiamo fatto nemmeno quella. E, dopo che è stata controllata dal gentile poliziotto che ci ha fatto una multa di 80$ per eccesso di velocità, possiamo assicurarvi che andava bene.

Assicurazione: se vi interessa fate quella di annullamento viaggio, oppure quella sanitaria se avete o temete problemi di salute. Ma se cercate un’assicurazione che copra i rischi degli sport estremi non fatela! Il sistema sanitario nazionale ha un’assicurazione sugli infortuni che copre anche i turisti per qualsiasi infortunio, indipendentemente da dove e come sia avvenuto!

Cibo: se noleggiate una macchina o un camper cercate di pranzare al sacco o di cucinare il più possibile in campeggio, in giro trovate bar e ristoranti di qualsiasi prezzo, ma così risparmierete parecchio. Sconti: volete fare il bungee ma è al di fuori delle vostre possibilità? Non sapete scegliere tra le escursioni che vi interessano? Esistono diverse possibilità di sconti che vi permetteranno di non sceglierle ma di farle tutte! Http://www.bookme.co.nz/bookings/auckland/home. In questo sito troverete sconti che arrivano fino al 70% rispetto al costo di partenza. Dovete scegliere il giorno e l’ora e questo renderà meno all’avventura e più programmato il vostro viaggio, ma perché no se questo vi consente un notevole risparmio? http://www.aatravel.co.nz/main/listing.php?listingId=252841#voucherInfoContainer. Voucher da stampare con sconti di vario tipo da utilizzare sul posto, non validi per le prenotazioni online.

Se ancora non siete soddisfatti e non avete ancora trovato sconti per tutte le attrazioni che vi interessano non temete! L’aeroporto, gli I-Site e gli ostelli sono pieni di guide in cui all’interno si trovano inserti con sconti staccabili e usufruibili sul posto. Di solito sono del 10%.

Consigli di viaggio

Mezzi di trasporto: In NZ non tutti i luoghi sono raggiungibili attraverso i mezzi pubblici. Esistono dei pass convenienti per usare gli autobus, ma in alcune città passano anche una sola volta al giorno, perciò in questo caso dovreste programmare tutte le attività in base agli orari degli autobus. Un’automobile o un camper sono sicuramente un’ottima soluzione per vedere il più possibile nel più breve tempo possibile, anche se non vi sembrerà di risparmiare un granché rispetto agli spostamenti e ai pernottamenti, risparmierete sicuramente in cibo e in tempo e se avete il diesel ancora meglio.

App: la NZ offre l’opportunità di scaricare molte App che vi saranno utili durante il viaggio. CAMPERMATE è quella che abbiamo più utilizzato e trovato più utile in assoluto. Permette di trovare tutti i siti interessanti gratuiti, i campeggi (liberi o attrezzati), gli scarichi del pozzo nero, i bagni pubblici, le ricariche dell’acqua, i supermercati, le pompe di benzina. Scaricata l’app gratuita potrete selezionare una categoria in base a quello che state cercando e dalla mappa potrete localizzare i servizi più vicini e accedere al navigatore mediante le coordinate gps. Quante volte ci ha salvato la vita! Portate i cd originali, se noleggiate un’auto o un camper c’è rischio che il lettore non legga i duplicati.

Ricordate un adattatore per tutti i tipi di prese, e magari una presa multipla che si attacchi all’accendi-sigari in modo da ricaricare cellulari e macchine fotografiche anche durante il viaggio.

Noleggiate un’auto o un camper a diesel, il risparmio è notevole. Noi abbiamo speso circa 250 euro in due per circa 2000 km. Se noleggiate un camper includete il tavolino e le sedie da esterni. Sono indispensabili per un pic-nic davanti a un bellissimo panorama o anche per godervi un cielo stellato in mezzo al nulla.

Altri siti utili: Http://www.doc.govt.nz

Sito informativo del DOC sui punti di interesse naturalistici e sulle possibilità di campeggio.

Volo Emirates 1290 euro a/r. Partenza da Venezia giovedì 13 febbraio ore 15.30 con arrivo ad Auckland sabato 15 ore 13.45 (arrivo a Dubai alle 00.10 e partenza alle 10.10, segue ulteriore scalo di poche ore a Melbourne) e ritorno domenica 2 marzo ore 18.15 da Auckland con arrivo a Venezia lunedì 3 marzo ore 13.45 (arrivo a Dubai alle 5.25 del 3 marzo e partenza alle 10.05, scalo preceduto da quello a Brisbane). Con Emirates si viaggia sempre bene, comodi, spazio per le ginocchia, schermi larghi e ampia scelta di film (molti in italiano), musica e videogame. I pasti sono sicuramente superiori alla media. Inoltre, per i voli con scalo a Dubai superiore a 8 ore e inferiore a 24, la compagnia offre il servizio Dubai Connect, che comprende l’alloggio gratuito per una notte…e avere un letto dove dormire che spezza un volo di 34 ore è quello che ci vuole per la propria schiena! Ricordatevi di prenotarlo direttamente dal sito Emirates nella sezione “Gestisci la tua prenotazione”.

Arrivati in aeroporto ci sono un po’ di faccende da sbrigare: in primo luogo cambiare un po’ di soldi (essendo sabato fino a lunedì le banche sono chiuse) anche se il tasso di cambio non è molto vantaggioso.

In secondo luogo acquistiamo alla vodafone una scheda prepagata della durata di 2 mesi (costruita appositamente per i turisti) del costo di 59$. Ci serve per dare notizie di noi, anche se non ne avremmo affatto voglia, e per utilizzare internet, che si rivelerà di grande aiuto per usare l’App con le coordinate GPS dei campeggi.

A questo punto non ci resta altro che andare in albergo a sistemarci. Abbiamo due opzioni: prendere l’Airbus fino in centro Auckland per 16$ e poi da lì prendere un autobus che ci porti il più possibile vicino all’ostello, oppure lo Shuttle, che per 45$ in due ci porta direttamente sulla porta….siamo troppo stanchi, possiamo spendere qualche dollaro in più e risparmiare energie per la nostra prima passeggiata neozelandese!

Ponsoby Backpacker, 2 Franklin Road | Ponsonby, Auckland 1011

Tipico ostello neozelandese, molto belle soprattutto le aree in comune: il giardino, la cucina e la sala. C’è la possibilità di tenere le proprie cose in frigo, usufruire delle pentole della cucina e della lavanderia. Per i primi giorni ci siamo accontentati del bagno in comune. La camera era, invece, molto piccola con i letti a castello. Il lavoro ad incastro per aprire e chiudere la valigia ci è servito ad allenarci per il camper.

La nostra prima visita è One Tree Hill – Cornwall Park dopo esserci fatti indicare gli autobus da prendere alla reception. One tree hill non è niente di spettacolare di per sé, ma offre una meravigliosa veduta panoramica di tutta Auckland, compreso il golfo e il cono vulcanico di Rangitoto, simbolo della città. Cornwall Park è meraviglioso: ci sono degli alberi centenari, alcuni altissimi, altri che sembrano usciti da un parto gemellare con ampi tronchi divisi in due, alcuni con radici che si estendono per diversi metri, altri ancora con rami arzigogolati. Occorrono un paio d’ore per visitarlo.

Cornwall park e One tree hill – Sito: http://www.cornwallpark.co.nz/

Indirizzo: Accessibile Greenlane Rd, Manukau Road or Campbell Road.

Orari di apertura: 7.00-21.00.

Prezzo: gratuito.

Di ritorno prendiamo l’autobus e ci fermiamo ad Albert Park. In questi giorni c’è il festival delle lanterne: il parco è addobbato con centinaia di lanterne di varie forme e colori, l’atmosfera è molto suggestiva e tutta Auckland è presente: non vedremo mai così tanta gente radunata insieme in nuova Zelanda. Ne approfittiamo per mangiare qualche piatto asiatico alle bancarelle, ma siamo veramente cotti dal viaggio e lentamente ci avviamo a piedi verso l’ostello.

15/02/2014

La domenica decidiamo di prendercela con calma. Ci svegliamo alle 9.00, giusto per smaltire il fuso e recuperare un po’ di sonno perduto a causa di una ragazza che di notte ha tentato di buttare giù la porta cercando un’amica… e ovviamente sbagliando stanza. Andiamo al porto in trenta minuti di camminata e prendiamo il traghetto per Rangitoto, una tipica gita domenicale che col bel tempo ci permette anche di ammirare Auckland dal mare: padroneggiano la Skytower, circondata da barche a vela, e la stessa Rangitoto da lontano. Rangitoto è un’isola vulcanica il cui cono è completamente rigoglioso di alberi, ed offre la possibilità di diverse escursioni. Noi siamo ancora poco allenati e scegliamo il più breve e classico: la camminata che porta in cima al cono vulcanico attraversando il bosco, richiede un’ora ad andare e un’ora a tornare, il percorso è abbastanza facile, non impervio, ma alcuni tratti di salita sono faticosi. Si attraversano alcuni punti di rocce laviche e arrivati in cima la vista dell’Hauraki Gulf e di Auckland appaga tutte le fatiche. Abbiamo ancora qualche energia per arrivare alle grotte laviche, breve passeggiata che richiede circa 20 minuti a/r, armatevi di una torcia e procedete un po’ all’interno delle grotte. Inoltre ricordatevi di portarvi acqua e il pranzo al sacco perché a Rangitoto non ci sono negozi, solo delle toilette all’inizio del percorso in cui potrete ricaricare di acqua. Riprendiamo il traghetto alle 15.45 (quest’orario è presente solo la domenica) e ritorniamo a piedi in ostello, non prima di esserci fermati al supermercato New World, lì nei pressi, e fare scorte per l’indomani.

Traghetto per Rangitoto – Sito http://www.fullers.co.nz – Prezzo: 29$. Sconto del 10% con i voucher.

Di ritorno passiamo per il mercato del pesce ma non è esattamente come ce l’aspettavamo: negozi e pescherie dove acquistare pesce crudo e locali costosi sul lungomare, così torniamo in ostello. Ci riposiamo un poco nelle scarsamente comode stanze dell’ostello e poi andiamo all’esplorazione dei locali di Ponsoby Road. La strada non è piena come il sabato sera, e forse non si usa molto l’aperitivo in Nuova Zelanda, quindi si passeggia in tranquillità, ogni tanto passa qualcuno in tenuta ginnica che corre o cammina. Ma questo ad Auckland succede ad ogni ora e ad ogni dove. Ci sediamo in una vineria ad assaggiare il nostro primo vino bianco neozelandese e lo troviamo ottimo, poi ceniamo in un ristorante asiatico, e in fine un cocktail in un altro locale. Andiamo a dormire abbastanza presto: domani ci aspetta la nostra prima spiaggia oceanica!

16/02/2014

Forse era troppo ottimistica la speranza di prendere il traghetto alle 8. Ma dopo la preparazione dei panini ci mescoliamo alla passeggiata mattutina degli abitanti di Auckland e arriviamo al porto alle 9.00, con il biglietto fatto il giorno precedente, appena in tempo per salire sul traghetto per Waiheke. Nonostante avessimo fatto la traversata anche il giorno precedente, abbiamo ancora l’occasione di ammirare il golfo, costellato di isole, in una bella giornata di sole. Appena arrivati acquistiamo il biglietto giornaliero per l’autobus a 9$ e raggiungiamo Oneroa, spiaggia carina senza troppi entusiasmi. Invece la seconda, Palm Beach, è meravigliosa. Un angolo di paradiso, contornato da rocce, sabbia bianca e mare turchese. Oltre le rocce assume tonalità verde mare, ma non ci avventuriamo perché quello è il territorio dei nudisti!! Passiamo l’ora del pranzo ad un tavolino dove facciamo la conoscenza di due abitanti dell’isola che stanno ospitando un ragazzo svizzero che ha perso il traghetto per la Coromandel Peninsula, cosa quasi commovente…chi lo farebbe in Italia? Facciamo anche la conoscenza di un gruppo di passerotti e di uno stormo di gabbiani, aiutati dalla scorta di pane che li fa subito avvicinare a noi. E per la prima volta noteremo la diversità di ruoli che caratterizzano tutti gli stormi di gabbiani in cui spiccano due figure:

1) il lamentoso, quello che voleva proprio quella briciola fregata da un altro, e perderà la possibilità di cibarsi con altre briciole perché troppo impegnato a lamentarsi col suddetto gabbiano, generalmente caratterizzato da ali con sfumature marroni;

2) il rompiscatole, quello che non vuole il cibo ma che vuole evitare che altri lo prendano, correndogli dietro e rompendogli le scatole in tutti i modi, di solito questo gabbiano non solo assume un’aria truce ma ha una minacciosa gobba sopra la testa.

Dopo un pomeriggio di sole e relax, ritorniamo con l’autobus ad Oneroa dove ci fermiamo a degustare un altro ottimo vino da una signora greca.

Traghetto per Waiheke – Sito http://www.fullers.co.nz – Prezzo: 36$. 10% di sconto con voucher.

Ritornati all’ostello c’è già il nostro shuttle che ci aspetta per portarci all’albergo vicino all’aeroporto.

Airport Gateway. 206 Kirkbride Road | Auckland Airport, Mangere.

Abbiamo scelto questo hotel per l’ultima sera ad Auckland per essere vicino all’aeroporto il giorno dopo, visto che avevamo l’aereo alle 6.10 del mattino! Offrono una navetta gratuita per l’aeroporto inclusa nel prezzo. Per il resto la camera era spaziosa. Avevano detto che ci avrebbero dato la sveglia ma nessuno si è fatto vivo.

18/02/2014

Sveglia all’alba e volo ore 6.10 con JetStar Auckland-Christchurch. Arrivo alle 7.30. Dall’aeroporto prendiamo un taxi che ci porta con 50$ alla sede dell’Agenzia di Noleggio che dovrebbe essere aperta dalle 8.00 ma ahimè non c’è nessuno, quindi una conversazione telefonica quasi incomprensibile che non chiarisce i nostri dubbi se non quello di dover aspettare, ci fa temere il peggio. L’arrivo di un autoctono che richiama al numero segnalato ci rivela che il nostro camper è in autofficina per sistemare i freni…. Arriviamo alle 2 ore di ritardo. Adventure Rental non avrà delle buone recensioni da noi!! Abbiamo chiesto alla signora se ci faceva un piccolo sconto visto il disagio e il rischio di farci saltare la prima escursione a Kaikoura ma niente da fare, si è giustificata dicendo che l’aveva fatto per la nostra sicurezza…non so darle tutti i torti ma visto che sapeva saremmo arrivati alle 8 del mattino non poteva far sistemare i freni il giorno prima? E poi siamo rimasti lì fuori per due ore senza acqua né un bagno a disposizione e quando la signora è arrivata ci ha spiegato “tutto” in due minuti. Sì, tutto e niente. Quindi nel corso della giornata abbiamo scoperto che il lettore cd leggeva solo cd originali, rendendo vano il nostro lavoro di pre-partenza per fare delle compilation che ci rendessero più piacevole il viaggio, senza contare che nella maggior parte dei posti in NZ non si prende un canale radio; la pompa dell’acqua funzionava a colpi, e questo ha reso difficoltose le nostre docce; non era possibile caricare il telefono se il camper non era connesso a una presa elettrica. Anche questo piccolo inconveniente ci ha costretti a fare meno campeggio libero del previsto per non restare senza telefono (soprattutto per quell’app utilissima) e senza macchina fotografica. A parte questo a lungo andare ci siamo abituati ad altri piccoli inconvenienti (gli spazi ristretti, ricordarsi di chiudere la porta e fissare i cassetti prima di partire..) e ci siamo anche un po’ affezionati al nostro motorhome, che ci ha permesso di vedere il paese e di fare anche più cose di quante programmate.

Il primo impatto con la guida a sinistra va abbastanza bene e andiamo verso Kaikoura, nonostante il ritardo nella consegna del camper c’è anche il tempo per qualche sosta fotografica e per fermarsi ad un supermarket a fare una prima piccola scorta. A Kaikoura splende il sole! Bene per la nostra prima escursione: il Whale-Watching. Dopo la visione di un filmato ci caricano tutti sulla barca alle 15.30, ora prevista, e dopo una mezzora iniziano gli avvistamenti: il capitano parte a dirotta quando dal binocolo appare uno spruzzo e in men che non si dica usciamo tutti allo scoperto per gli avvistamenti. Nel pomeriggio vediamo in tutto 4 balene, così c’è anche il tempo per andare in esplorazione di uno stormo di albatros, una foca e persino uno squalo. Le balene sono meravigliose, sembrano ferme, ogni tanto fanno qualche spruzzo e il capitano, che le conosce molto bene, sa riconoscere l’ultimo respiro prima dell’immersione, così possiamo prepararci alla foto della “codata”.

WHALE-WHATCHING: Sito: http://www.whalewatch.co.nz/ – Indirizzo: The Whaleway Station, Whaleway Road, PO Box 89, Kaikoura – tel: Freephone (nz): 0800 655 121 +64 3 319 6767 – Durata: 3 ore e mezza. Partenza: 15.30 – Prezzo: 145$.

Dopo il tour facciamo un giro a Point Kean, sulla punta della penisola di Kaikoura, ma si vede soltanto una foca in lontananza, così, mano all’App. per la ricerca del nostro primo campeggio: Meat Work, un campeggio libero a pochi chilometri a nord di Kaikoura sulla spiaggia. E’ un campeggio con bagni pubblici ma solo per camper self-contained. La sera è un po’ infestato dalle farfalline, ma abbiamo imparato una cosa: se si vuole campeggiare bisogna conviverci. Ci prepariamo un piatto di pasta e ci piazziamo col tavolino e un bicchiere di vino fuori, aspettando le stelle. Ci saremmo aspettati di conoscere qualcuno nei campeggi, ma sono tutti appartati e si chiudono dentro. Così facciamo anche noi. Ma non prima di aver finito la prima bottiglia di ottimo vino neozelandese.

19/02/2014

Altra sveglia precoce. Alle 8.30 ci aspetta il bagno coi delfini. Il tutto è organizzato a meraviglia, peccato che io non sappia nuotare, e quindi all’ultimo, sicuramente anche aiutata da una muta strettissima tant’è che mi mancava l’aria, ho deciso che mi sarei accontentata di guardarli dall’alto. Luca si è divertito molto, i delfini gli correvano incontro per poi cambiare traiettoria all’ultimo minuto, oppure gli roteavano attorno, un’esperienza indimenticabile. Ma anche osservarli dalla barca dà una certa soddisfazione. Era un gruppo di circa 20 delfini, alcuni nuotavano davanti o di fianco alla nave, altri si tenevano ad una certa distanza, ma soltanto per stupirci volteggiando su se stessi e spiccando in tuffi laterali. Che animali meravigliosi! Siamo stati fortunati, infatti non è detto che capiti di incontrare gruppi così giocosi, invece è andata bene al primo colpo.

DOLPHIN ENCOUNTER – Sito: http://www.dolphinencounter.co.nz/ – Indirizzo: 96 Esplanade, Kaikoura, 7300, New Zealand – Tel. 0800 733 365 – Orari di inizio: 8.30-12.30 – Durata: 3 h 30 min. -Prezzo: 170NZD$. 135$ su Bookme.

Ritornati a riva ci cambiamo velocemente sul camper e ripartiamo in gran velocità verso Blenheim, dove ci attendono due mountain bike che ci porteranno a degustare i vini neozelandesi. …Forse anche troppa velocità. Un’auto della polizia esce da una stradina con le sirene e i fari accesi, proprio come nei film americani. Il poliziotto è stato molto cordiale, ci ha anche raccontato del suo viaggio in Italia. Ma non ci ha risparmiato gli 80$ di multa per eccesso di velocità, pagabili online entro 28 giorni. Ripartiamo con la coda tra le gambe e anche un po’ in ritardo rispetto alla tabella di marcia.

Arrivati a Blenheim posteggiamo il camper e affittiamo le bici per il resto della giornata, c’eravamo informati mandando alcune email e siamo andati dall’unico noleggio che non ci fissava l’ora del rientro alle 17.30-18.00 del pomeriggio, era sufficiente riportare le biciclette entro il tramonto. Ci hanno dato gli elmetti, i giubbotti gialli e la mappa spiegandoci dov’erano le vinerie più vicine, consigliandoci di andare da Herzog come ultima perché l’unica a tenere aperto anche a cena. E qui capiamo una cosa caratteristica di questo fantastico paese: il noleggiatore ci dice “Quando tornate, se non vedete nessuno, appoggiate pure le bici al muro e lasciatele lì”…la gente si fida! E come non rilassarsi in un posto del genere?

Il bike-tour in mezzo ai vigneti è stato divertente e rilassante allo stesso tempo, nonostante la fatica del ritorno causata dal nostro scarso allenamento.

Siamo stati in giro circa 4 ore incluse le soste alle vinerie, ci siamo fermati da Forest, dove non abbiamo potuto mangiare nulla causa la chiusura imminente della cantina, ci siamo accontentati di assaggiare un ottimo rosé e un favoloso Sauvignon blanc che non ritroveremo più da nessuna parte. La seconda e ultima meta è stata Herzog. Qui abbiamo degustato un Pinot Grigio accompagnato da pane, olio pregiato e alcune gustose salse. Il posto è chic ma accogliente e il giardino è verde e rilassante, come qualsiasi cosa della Nuova Zelanda.

BIKE2WINE – Sito: http://bike2wine.co.nz/our-rates – Indirizzo: 9 Wilson Street Renwick 7204 – Tel.: +64 3 5728458 – Costo giornata 30NZD$ (+10$ per venire a prenderti).

L’indomani mattina abbiamo un’escursione nei pressi di Havelock, quindi ci prepariamo a un altro paio d’ore di viaggio, e dall’App viene fuori che c’è un campeggio (attrezzato) a 10 minuti di strada dal luogo dell’escursione: più tempo di viaggio stasera, ma dormita più lunga domani mattina.

Smiths Farm Holiday Park: 35$. Questo campeggio è molto accogliente. C’è anche una piccola fattoria con pecore, una capra e un maiale, e un sentiero che termina con la vista dei glow-worm. Alla reception ci hanno dato la mappa del percorso e un po’ di cibo per sfamare gli animali. Dopo la doccia ci avviamo all’ora del crepuscolo, in modo da arrivare a vedere i glow-worm quando sarà buio, ma il sentiero è impervio. Bisogna aprire e chiudere i recinti esattamente come li si sono trovati. Ma già dentro il primo recinto vediamo degli animali enormi nascosti nel buio…saranno maiali? I maiali mordono!!! Invece erano 4 pecore obese!! Ovviamente ci fermiamo a dargli da mangiare ed è veramente difficile proseguire, ma alla fine ce la facciamo. Invece, non riusciamo ad arrivare in fondo al sentiero, nonostante la mappa: è troppo buio e ci fermiamo quasi all’ultimo step. Per fortuna incrociamo una coppia olandese che sta tornando indietro, altrimenti probabilmente saremmo ancora lì a vagare. Niente glow-worm, dovremo aspettare Waitomo!

20/02/2014

Ci svegliamo con una nebbiolina poco convincente e dopo aver sfamato ancora un po’ le nostre care pecore andiamo verso il Water Boat Safari. Leicester è un ex ingegnere navale, progettava grandi navi…un giorno si è stancato, aveva comprato una barchetta a motore a due posti per il figlio, si è accorto che era molto comoda per girare tra i sounds e ha fiutato l’affare. In questo lavoro si diverte di più, alcuni giorni è pieno di gente, altri, come oggi, meno. Per la precisione ci siamo solo noi, così abbiamo tutta la sua attenzione. Appena salpiamo la nebbia sale e al suo posto colori stupefacenti riempiono l’aria. Luca prende subito la mano anche questa volta con la guida e seguiamo a giusta distanza Leicester che ci fa percorrere insenature e baie per tutta la mattina. I Marlbourough sounds sono splendidi. Ci fermiamo anche ad osservare i pescatori di cozze, Leicester va a chiederne un secchio e metà ce le regala, le cucineremo domani sera in campeggio. A pranzo ci fermiamo in una baia a mangiare i nostri panini, lui ci offre del te e una lunga chiacchierata, piacevole ma un po’ faticosa per chi non parla la propria lingua, in cui apprendiamo qualcosa in più della vita dei neozelandesi. Ci consiglia di fare una breve passeggiata dove incontriamo anche gli alberi che hanno usato per fare Avatar, e proseguiamo per una mezzora nel bosco. Lui ci aspetta con le barchette dall’altra parte. Al ritorno Leicester ci permette di prendere le onde ed è molto divertente, come se fossimo sullo sci d’acqua. E alla fine ci regala un cd con tutte le foto che ci ha fatto nel corso dell’escursione. Consigliamo di fare la gita di un giorno intero perché i posti sono bellissimi e Leicester è simpatico e disponibile.

WATERWAY BOATING SAFARI – Sito: http://waterways.co.nz/ – Indirizzo: Waterways Boating Safaris, RD 2, 745 Kenepuru Road, Picton, New Zealand – Tel: +64 3 574 1372 – Orario: 9.30-16.00. – Prezzo: 150$.

Scendiamo verso Havelock dove ci fermiamo per cenare con un piatto enorme di enormi cozze verdi al Mussel Pot. Scegliamo quelle miste: bollite, grigliate, fritte, affumicate e marinate, con varie salse. Sono favolose, mai mangiato un piatto di cozze così buono in vita mia. Unica pecca: il posto è pieno di pappataci, a disposizione dei clienti ci sono spray antinsetti, metteteli subito e non aspettate, come noi, di essere divorati.

Riprendiamo il viaggio fino ad arrivare a Motueka, dove ci appostiamo per la notte al campeggio Motueka Beach Reserve, anche questo libero per self contained camper. E’ richiesta una donazione.

21/03/2014

Il cielo stamattina non promette niente di buono… ce la prendiamo comoda fermandoci a Motueka a fare un po’ di spesa al supermercato e a cambiare un po’ di soldi in banca. Visto che arriviamo a Kaiteriteri in tarda mattinata chiediamo al campeggio di fronte alla spiaggia se hanno delle piazzole con l’attacco della luce e ne approfittiamo per ricaricare tutti i nostri mezzi tecnologici e fare una lavatrice.

Motor Beach Camp Kaiteriteri-Sandy Bay Road, 45$ per due persone. E’ comodo alla spiaggia, ci sono ampie cucine con pratici fornelli e spazio per cucinare, all’esterno ci sono anche appositi lavandini per pulire il pesce. La cucina è però sprovvista di pentolame e utensili in comune. Anche i bagni sono ampi e spaziosi, la doccia funziona per 6 minuti con 1$. L’unica pecca di questo campeggio è che ci sono tantissimi camper e tende tutti ammassati, eppure anche qui non siamo riusciti a conoscere nessuno, a parte qualche scambio di parole in cucina. Inoltre il campeggio è popolato da diverse anatre che non hanno alcun ritegno nel prendere il cibo offerto dalle vostre mani (… è già tanto se una non è salita in camper), e nel boschetto che lo circonda vivono molti weka, i famosi cugini del kiwi che si incontrano spiaccicati sulla strada.

Il cielo non da segni di squarci celesti. Nonostante questo ci togliamo lo sfizio di mangiare un’insalata sui tavolini di fronte alla spiaggia. Qui abbiamo nutrito qualche passerotto, uno stormo di gabbiani comuni…e poi ne è arrivato uno più grande marrone…e poi ne è arrivato uno più grande, un gabbiano reale…. e poi… per fortuna basta! Anche se il cielo è coperto vale comunque la pena di fare una passeggiata sulla spiaggia, con sabbia perfettamente dorata, e spendere qualche foto: in alcuni punti l’acqua assume un bel verde, chissà come sarebbe stata col cielo sereno. Purtroppo però rinunciamo a qualsiasi gita o crociera alla scoperta dell’Abel Tasman Park. Un buon motivo per ritornare un giorno in Nuova Zelanda.

Dopo pranzo facciamo un pisolino riposante e poi percorriamo un sentiero di 40 minuti a/r che dal campeggio arriva in cima ad una collinetta dove si affaccia una bella vista di Kaiteriteri dall’alto.

La sera ci aspettano le cozze di Havelock, le puliamo e cuciniamo a rate, facendole bollire, un po’ le mangiamo con la salsa e un po’ in un bel piatto di spaghetti.

22/02/2014

Sveglia presto, avremmo potuto dormire un po’ di più ma speravamo che il cielo si aprisse e siamo stati in parte accontentati. Non era una splendida giornata di sole, ma quantomeno qualche squarcio di azzurro per mostrarci gli splendidi colori di Kaiteriteri.

E si parte, oggi abbiamo il traghetto che ci riporterà nell’isola del nord.

Il tragitto è un po’ più lungo di quanto stava scritto sulla carta, ma questo non ci impedisce di fare una breve sosta a Nelson da Jen Hansen, il famoso gioielliere che ha creato l’anello utilizzato nel “Signore degli Anelli”: si parcheggia, si entra, si fanno un paio di foto con l’anello e si riparte. Non se la prenderà se non comprate niente, anche perché i gioielli che vende hanno dei prezzi spropositati. Una cosa non ci è chiara…le dimensioni dell’anello, grande quanto una mano…siamo proprio sicuri che sia lo stesso utilizzato nel film?

Jen Hansen The Ringmaker, 320 Trafalgar Square, Nelson.

Da lì proseguiamo il cammino verso Picton dove arriviamo puntuali alle 13.00 per l’imbarco del camper e di noi stessi sul traghetto che ci porterà a Wellington.

Bluebridge: 290$ per due persone più il camper, un po’ meno di quello che avremmo speso con l’altra compagnia, l’Interislander.

Il tragitto sul traghetto è piacevole e dal ponte offre una meravigliosa vista della traversata tra i fiordi e le barche a vela, ma solo se avrete il coraggio di affrontare il vento!

Alle 17.30 approdiamo a Wellington, ma non abbiamo il tempo di fermarci, ci aspetta un lungo viaggio verso il lago Taupo.

Campeggio: Five Mile Bay Amenity Area. Quella più vicina alla città ma con vista notturna sul lago.

23/02/2014

Ho cercato di non pensarci per tutta la sera precedente, ma oggi è il grande giorno, quello in cui mi butterò da un ponte di 47 metri sopra a un lago. Il giorno del bungee jumping. Arriviamo là puntuali ma devo aspettare un’ora, ormai non mi posso più tirare indietro, e l’ansia cresce. Luca non parteciperà a questa follia, preferisce guardare da lontano e fare un video e qualche foto. Purtroppo, per motivi di sicurezza (dicono), non mi è consentito utilizzare l’action cam e riprendermi in soggettiva durante il tuffo. Ciò (e questa è sicuramente una furbata per spennare soldi ai turisti) ci costringerà ad acquistare il video della caduta. La ragazza che si è lanciata prima di me ha avuto un momento di panico, poi si è lanciata…io ho deciso di non pensare a niente, ascoltare pacificamente le istruzioni e poi lasciarmi accompagnare giù da una piccola spinta. L’emozione è indescrivibile, non sono riuscita ad urlare talmente mi mancava il fiato, un senso di vuoto pazzesco e adrenalina pura.

Dopo alcuni rimbalzi appare l’arcangelo Gabriele, il tipo che dalla barca ti fa afferrare un’asta di legno, così ci si può fermare e scendere. La cosa terribile e che per ritornare alla civiltà occorre fare un breve trekking di 10 minuti in salita, che dopo il bungy non è la cosa più semplice del mondo…

BUNGY JUMPING – Sito: http://www.taupobungy.co.nz/ – Indirizzo: 202 Spa Road, Taupo – Tel: 0800 888 408 – Prezzo: 169NZD$. 45NZD$ il pacchetto video.

A ora di pranzo ci aspetta il Jetboat, ma manca ancora un po’, quindi decidiamo di andare a vedere i Crateri della luna, che non sono molto distanti. Il posto è carino, il colore prevalente è il verde da cui escono fumarole grigie. Il percorso è fattibile in circa 45 minuti, non percorriamo il punto panoramico per non rischiare di fare tardi.

CRATERS OF THE MOON

Sito: http://www.cratersofthemoon.co.nz/ – Indirizzo: Karapiti Road, Taupo – Orari di apertura: 1 h. 8-30-17.30 – Prezzo: 8NZD$.

E poi eccoci al Jetboat, altra avventura. Il nostro capitano è veramente un pazzo che salta da una parte all’altra, arriviamo anche vicino alle Aratia, le rapide vere e proprie, su cui è impossibile salire. Usciamo da lì completamente lavati. Anche questa volta non ci lasciano usare l’action cam, ma non cadiamo nel tranello di comprare il video fatto da loro, e ci accontentiamo di serbare un bel ricordo.

RAPID JET – Sito: http://www.rapidsjet.com/ – Indirizzo: Nga Awa Purua Rd off Rapids Rd, Aratiatia, Taupo. – NZ free phone 0800 Rapids (0800 727 437 – Prezzo: 105NZD$ -Tempi: 10.30-12.30-14.30-16.00. 35 min.

Dopo esserci fermati fuori dalla segreteria del Jetboat a mangiare un panino aspettando che gli abiti si asciugassero un po’, ci avviamo verso Wai O’Tapu. Purtroppo non è la giornata giusta, Luca riempie il serbatoio di benzina anziché di diesel e restiamo bloccati al distributore. Per fortuna se ne accorge prima di partire. Ora che si fa? Se chiamiamo l’assistenza del camper chissà quanto ci fanno pagare….Una ragazza maori che si trova nei paraggi si attiva, e tutti quelli che passano si fermano per vedere se ci possono dare una mano. Splendidi. La ragazza chiama suo cognato, che arriva con un amico, due maori motociclisti che, come nei film, aspirano la benzina con un tubo per svuotare il serbatoio e ci salvano la vita.

Ora possiamo riprendere il viaggio, ma per Wai O.Tapu è troppo tardi, lo sposteremo a domani. Ci avviamo a Rotorua, dove troviamo ancora posti disponibili per il tour delle 18 al Tamaki Maori Village.

Il posto è bello, così come meravigliosi sono gli spettacoli, ma vogliono darcela a bere di vivere veramente in capanne in mezzo al bosco mezzi nudi. Inoltre tutti hanno i tatuaggi tipici sul mento…sarà, ma a me sembrano finti. Il gruppo sarà costituito da circa 100 persone, e considerando che non è l’unico della giornata, ci rendiamo conto per la prima volta della quantità di turisti che stanno visitando la NZ in questo momento. Dopo il rituale di incontro e benvenuto ci fanno entrare nel villaggio e veniamo divisi in gruppetti, che a rotazione vengono introdotti alle manifatture locali, ai giochi tradizionali e all’apprendimento dell’haka. A questo punto Luca può coronare il suo sogno, infatti, viene chiamato a fare questo mini corso. Poi tutto il gruppo viene portato nella sala comune dove i maori si esibiscono nei canti e nelle danze tradizionali, tra cui la mitica haka. Arriva, infine, il momento dell’hangi, dove possiamo mangiare il cibo (carne e verdure soprattutto), cotto nella terra e cercare un campeggio con la pancia piena.

TAMAKI MAORI VILLAGE

Sito: http://www.tamakimaorivillage.co.nz/rotoruawelcome

Indirizzo:1220 Hinemaru Street Rotorua, New Zealand.

Tel: +64 (0)7 349 2999

Tempi: 3 ore e mezza.

Prezzo: 110NZD$. Sconto di 10 dollari con i voucher stampati in Italia.

Lake Okareka Campsite: offre una bellissima vista di questo lago. Non è completamente gratuito in quanto viene richiesto di lasciare 8 dollari a persona in un box. E’ possibile campeggiare per tutti i tipi di camper. La stellata è meravigliosa, un po’ meno l’infestazione di zanzare.

24/02/2014

Questa mattina possiamo fare colazione con calma. Abbiamo la prenotazione a Waimangu Volcanic Valley tramite bookme.com alle 10.30.

Il percorso è bellissimo, c’è la possibilità di farne una parte a piedi e una parte in autobus. Consigliamo di percorrerlo a piedi all’andata e di ritornare in autobus in modo da poterlo vedere tutto. La valle è costellata da laghi fumanti in crateri vulcanici, ognuno con colori e sfumature diverse, colorazioni determinate dai diversi tipi di materiali. Alcuni uccellini dalle zampe lunghe si sono adattati a vivere in questi posti e arrivano molto vicino ai vapori senza calpestare la terra calda. Ovviamente non è possibile avvicinarsi alle acque che partono circa dagli 80 gradi. Il primo lago che si incontra ha uno straordinario verde palude, ma il più incantevole è il turchese cratere Inferno. Personalmente adoro le terrazze bianche di silicio variegate dal giallo sulfureo, è incredibile quello che sa fare la natura! Al termine trovate anche il lago Rotomahana dove vivono alcuni cigni neri, anche questo lago ha alcuni punti fumanti. Da qui parte anche la crociera in battello sul lago ma noi non l’abbiamo fatta. In tutto la visita è durata 3 ore.

WAIMANGU VOLCANIC VALLEY

Sito: http://www.waimangu.co.nz/

Indirizzo: 587 Waimangu Road off SH5 (main Rotorua – Taupo highway)

Tel: +64 (7) 366 6137

Prezzo: 34.5NZD$. 22.50 a testa acquistando il tour su bookme.com

Un pranzo al sacco veloce e pronti per la seconda camminata, anche questa di circa un paio d’ore comprensive di soste fotografiche, a Wai O Tapu. Anche questo sito è meraviglioso, pieno di cave sulfuree e pozze ribollenti di fango. In particolare è famosa per la Champagne Pool, di un colore azzurro intenso e terra rossa, fiancheggiata dalla Tavolozza del pittore. E’ difficile avvicinarsi a causa dell’intenso vapore. Al termine del tragitto si trova il “Bagno del diavolo” un altro cratere con un lago color “crema di piselli fluorescente” che è stupefacente.

Dopo Wai O’Tapu facciamo una sosta alle Mud Pools, che vengono spacciate per appartenenza a WAi O’Tapu, invece sono un sito a sé stante completamente gratuito, costituito da un lago di fanghi ribollenti e spumeggianti. Abbiamo, invece, evitato, di ritornare l’indomani mattina, per vedere il geyser Lady Knox che erutta artificialmente ogni giorno alle 10.30.

Wai O Tapu

Sito:http://waiotapu.co.nz/

Indirizzo: 201 Waiotapu Loop RoadRD 3, Rotorua 3073

Tel: Ph +64 7 366 6333

Orari di apertura: 8.30- 17.00.

Prezzo: 32.50NZD$. Sconto del 10% con i voucher.

E’ ora di un meritato riposo alle terme, preferiamo le Waikite, che sono in zona e costano meno delle più turistiche Polynesian Spa, anche perché abbiamo scoperto che hanno anche un campeggio, e cosa c’è di meglio di non doversi nemmeno muovere dopo le terme?

Waikete Valley Thermal Pool. 22 NDZ$ a testa per il campeggio. Unica pecca è che è l’unico campeggio che abbiamo trovato che non è dotato di pozza nera per lo scarico dell’acqua, ma questo è dovuto alla vicinanza alle sorgenti termali. La cucina è piccola, quindi preparatevi ad aspettare il vostro turno. Inoltre è molto vantaggioso perché comprende l’ingresso alle terme per gli ospiti, che da solo costerebbe 15 dollari. Le terme sono molto belle, hanno 7 vasche di diverse grandezze e diverse temperature, e non sono molto affollate.

Waikite Valley Thermal Pools

Sito: http://www.hotpools.co.nz/Waikite-Valley-Thermal-Pools

Tel: +64 7 333 1861

Indirizzo: Waikite Valley Road, RD1, Rotorua.

Orari di apertura:: 10.00- 21.00.

Prezzo:15$.

25/03/2014

La giornata di oggi è abbastanza piena con l’Ogo già prenotato e la passeggiata nella foresta di Rotorua….senonché lungo la strada vediamo un cartello accattivante, nello zoo vicino sono nati 2 cuccioli di leone 5 mesi fa, e il cartello recita “vieni a fare le coccole ai leoncini”….lo so, è una cosa molto turistica, ma la tentazione è stata troppa, così eccoci a cercare di incastrare tutto.

La prima tappa è l’OGO, scegliamo il tragitto rettilineo e la stessa palla in due. Un’automobile porta in cima alla collina sia noi che la palla e poi entriamo nella palla, il ragazzo addetto ci dà una bella spinta e cominciamo a rotolare giù dalla collina urlando come pazzi. Divertentissimo e consigliatissimo. Ci fanno diverse foto, ma queste brave persone ci lasciano usare anche l’action cam e ce la facciamo bastare. Si può scegliere l’acqua fresca o calda e al termine della discesa, dopo essere usciti dalla palla con parto podalico, c’è una piscinetta bollente che ci attende.

OGO

Sito: http://ogo.co.nz/index.html

Indirizzo: 525 Ngongotaha Road, Rotorua

Prezzo: 45NDZ per il rettilineo, 22.50 con preacquisto su bookme.com.

E’ il momento di una passeggiata rilassante nella foresta di Rotorua. Ci sono vari percorsi da fare, vista la giornata intensa scegliamo quello circolare di un’ora e mezza, che ci permette di ammirare le altissime sequoie rosse. Volendo ci sono numerosi altri percorsi che durano dai 30 minuti all’intera giornata, ed è un ottimo posto dove fare footing e girare in mountain bike. Un po’ invidio chi vive vicino ad un posto così. Ci sono anche aree pic-nic dove possiamo finire l’insalata di riso preparata il giorno prima. L’ingresso è gratuito.

Redwood Whakarewarewa Forest

Sito: http://www.redwoods.co.nz/index.php

Indirizzo: Redwoods Gift Shop & Visitor Centre Long Mile Road

Orari di apertura: 8.30-17.30.

C’è anche tempo per fare un giro al Kuirau Park, gratuito, che si trova al centro della città, anche questo con fumarole, fanghi ribollenti e acque sulfuree colorate. Il parco è molto bello ma l’attività geotermale non vi sembrerà un granchè dopo Wai O’ Tapu e Waimangu Vulcani Valley.

Indirizzo: Ranolf Street and Lake Road, Rotorua.

Dopo il pranzo ci avviamo al Paradise Valley Spring. La prima tappa è l’osservazione dei leoni mentre divorano enormi bistecche. Poi andiamo a vedere i leoncini, sono veramente belli e probabilmente appena nati li facevano tenere in braccio, ma a 5 mesi pesano circa come 10 gatti….Alle 15 è ora del pisolino, quindi li accarezziamo un po’ sulla pancia e decidiamo di tornare dopo un’oretta al loro risveglio, dopo aver terminato il giro di tutto il parco. Il bello di questo zoo è che si può dar da mangiare agli animali, così abbiamo la possibilità di interagire con cerbiatti, cavalli, montoni, alpache e caproni, anche se il più simpatico è sicuramente il wallabe, il cugino nano del canguro. E intanto arriva l’ora di ripassare dai cuccioli di leone, che sono svegli e pimpanti ma si lasciano accarezzare volentieri sulla schiena, l’importante è non accarezzarli sula testa perché potrebbero prenderlo come gesto di sfida. E’ incredibile vedere come si sono affezionati al ragazzo che li accudisce: stanno con lui tutto il giorno e la sera vengono riportati dalla mamma.

Paradise Valley Spring and Wildlife Park

Sito: http://www.paradisev.co.nz/

Indirizzo: 467 Paradise Valley Road, Rotorua.

Prezzo: 35$.

La visita in tutto dura circa due ore, quindi arriviamo con calma allo Skyline. Luca acquista il pacchetto funivia+ 5 giri di luge (45NDZ$) e io quello funivia+degustazione vini (35NDZ$) a cui viene applicato uno sconto del 10% grazie ai nostri voucher. Luca inizia dalla pista principianti e ritorna su con la funivia. Tocca poi alla pista intermedia. E infine 3 discese superadrenaliniche sulla pista difficile. Il Luge è davvero divertente e Luca torna entusiasta (e miracolosamente intero)!. Io vado nella vineria e degusto 5 diversi tipi di vini (pinot grigio, sauvignon blanc, chardonnay e due tipi diversi di pinot noir) e imparo dal proprietario un sacco di cose sulle zone vinicole, sull’aggiunta di spezie ai vini neozelandesi e sulle differenze tra vini maschi e femmine. In particolare resto colpita da uno chardonnay con fragranze di crema di vaniglia e pesca e un retrogusto affumicato….e l’indomani mattina ritorniamo a prenderne una bottiglia per 25$.

Siamo abbastanza stanchi, così ci avviamo sul presto a cercare un campeggio.

Alla fine ritorniamo al Lake Okareka Campsite, in quanto i campeggi in città, a Rotorua sono tutti a pagamento, e questo resta il più vicino.

SKYLINE ROTORUA

Sito:http://www.skyline.co.nz. – Indirizzo: Fairy Springs Road, PO BOX 2353. – Tel: +64 7 347 0027. Orari di apertura:9.00-18.00. Prezzo: 25$ solo la funivia.

26/03/2014

Questa mattina alle 9.00, abbiamo la visita al Whakarewarewa Thermal Village prenotata in super sconto su bookme. Arriviamo con un ritardo di 10 minuti ma facciamo in tempo a raggiungere il primo gruppo con la visita guidata. E’ molto interessante seguire le spiegazioni sulla vita maori in un vero villaggio termale. Qui ci sono case vere in mezzo ai fumi di zolfo, alle acque verdi e gialle e ai fanghi ribollenti, non case di paglia come al Tamaki. Ci sono anche negozi di arte maori, solita trappola per turisti, ma la maggior parte della gente ora è al lavoro e ritornerà verso le 17, orario di chiusura del villaggio, dove se ne possono stare tranquilli senza essere invasi dai curiosi. Il Te Puia è situato di fianco a questo villaggio e costa molto di più l’ingresso; la nostra guida sembra avercela un po’ con loro “nemmeno ci vivono realmente, ma hanno il Pohuto e anche un kiwi”. Il Pohuto è il geyser visibile da entrambi i villaggi, è dentro al Te Puia ma c’è un’ottima piattaforma anche per guardarlo anche dal Whakarewarewa. La nostra guida ha imparato a capire l’andamento del getto e ci consiglia di ripassare sulla piattaforma verso le 11, poco prima dello spettacolo, e infatti ecco lì il getto del geyser in tutto il suo splendore…un altro spettacolo della natura! Alle 11.15 il villaggio offre uno spettacolo di mezzora sui canti, le tradizioni e le danze maori, più breve e meno completo rispetto a quello del Tamaki, ma se si vuole ottimizzare e risparmiare qualcosa vi consiglierei di sceglierne uno dei due in base ai propri interessi. Anche qui si può prenotare l’hangi. La sorpresa più grossa di questo spettacolo è rivedere uno dei maori del Tamaki…..quindi costui vive in due villaggi?! Non solo…ma pare che il tatuaggio sul mento non ci sia più…avevo ragione, non erano veri nemmeno quelli!

Whakarewarewa Thermal Village

Sito: http://www.whakarewarewa.com/

Indirizzo: 17 Tryon Street-Whakarewarewa Village

Tel: +64 7 349 3463

Prezzo: 35NDZ$, 16 con bookme.

Si riparte, ci fermiamo a mangiare qualcosa lungo la strada e dopo un’oretta arriviamo a Matamata. Vista la bella giornata era giusto andare direttamente a Hobbiton! Nessuno sconto questa volta, l’apertura del parco è ancora troppo “fresca” per poter risparmiare qualcosa! Il parco è veramente bello, si trova all’interno di una terra brulla che è stata sorvolata e notata da Peter Jackson mentre cercava un sito dove girare “Il signore degli anelli”. Il proprietario gli ha concesso di farlo ma dopo i tre film è stato smantellato tutto. Così, la seconda volta, quando sono tornati a chiedere il permesso per girare la saga “Lo Hobbit”, il proprietario ha dato di nuovo il suo benestare ma chiedendo che questa volta le case degli hobbit fossero costruite con materiale permanente. Così si è garantito una bella rendita! Qui la terra è costantemente innaffiata in modo da restare verde e nonostante il prezzo alto, ne vale la pena. I colori intensi delle case degli hobbit in mezzo al verde vi rimarranno nel cuore, soprattutto dopo la speciale birra nella taverna dove potrete provarvi gli abiti appesi e sentirvi un po’ hobbit anche voi. Tra le curiosità c’è sicuramente da ricordare quella dell’albero sopra la casa di Bilbo, l’unico finto in tutto il parco. Un albero era stato trasportato per essere collocato in quella posizione per “Il signore degli anelli”, ma dopo alcuni anni è morto. Considerato che i fan sfegatati si sarebbero accorti delle differenze, Peter Jackson non si poteva limitare a portare un altro albero simile, così è stato rifatto identico in acciaio per un costo di un milione e mezzo di dollari! Arriviamo alle 13.45 e riusciamo ad acquistare il biglietto per il tour delle 14.30, si viene caricati su un pullman con una simpatica guida che vi seguirà passo passo una volta arrivati. La visita dura un paio d’ore.

HOBBITON

Sito http://www.hobbitontours.com

Indirizzo The Shires Rest Cafe-501 Buckland Rd- Hinuera Matamata 3472

Tel: Ph: +64 (7) 888 1505

Prezzo: 75NZD$.

Abbiamo ancora un po’ di strada da fare e questa sera abbiamo proprio bisogno di piazzarci in un campeggio attrezzato. Questa volta proviamo il Waitomo Top 10 Holiday Park, per un costo di 45$ in due con piazzola ad attacco elettrico. Campeggio ampio con cucina in comune attrezzata, doccia inclusa nel prezzo per tutto il tempo che si vuole (a discrezione del buon senso), nel mezzo di Waitomo e proprio davanti a Spellbound, l’agenzia che domani mattina ci porterà all’escursione alle grotte. Ma prima c’è un’altra cosa da fare, dopo un pasto frugale al crepuscolo raggiungiamo in macchina la Ruakuri Cave, dove dopo un percorso di mezzora, quando arriva la notte ecco apparire i primi glow-worm. Se prima occorre una torcia per esplorare il percorso, ora bisogna spegnere tutto per godersi questo miracolo. I glow-worm sono larve luminescenti che di notte si accendono e si confondono con le stelle. In Nuova Zelanda ci sono diversi posti che offrono questo spettacolo ma Waitomo è senz’altro il più famoso. Inoltre, per chi fosse a corto di tempo e soldi, è una gita breve e gratuita per un percorso naturalistico, senza bisogno di appoggiarsi alle solite agenzie spenna-soldi.

Waitomo Top 10 Holiday Park, Waitomo Caves Road 12, Otorohanga.

RUAKURI CAVE AND BUSH SCENIC RESERVE

Sito:http://www.doc.govt.nz/parks-and-recreation/tracks-and walks/waikato/waitomo-pureora/ruakuri-walk/

Indirizzo: 4 km from Waitomo Village, on Tumutumu Road

Tempo: 45 min a/r

27/03/2014

L’escursione alle grotte inizierà alle 10.00 perciò questa mattina possiamo permetterci qualche ora in più di sonno, una doccia calda in un posto più comodo e abbondante colazione.

Ottima l’organizzazione delle visite alle grotte con personale cordiale e preparato. Vicino alla grotta di glow-worm la nostra guida trova una grossa anguilla nel fiume e offre alcune spiegazioni sulla specie. Inoltre tra una grotta e l’altra ci offrono the, cioccolata e qualche biscottino. Per quanto riguarda le grotte, la prima è sensazionale: prima si fa un breve percorso a piedi dove già ci sono numerosi gruppi di larve luminescenti, in alcuni punti il soffitto è basso e se ne possono osservare le fattezze filamentose e sberluccicanti; poi si arriva alla barchetta sotterranea e si fanno alcuni metri in avanti; gli occhi si abituano sempre di più al buio e il soffitto diventa completamente ricoperto di stelle!

La seconda grotta è meno entusiasmante per chi ha già visto altre grotte con stalattiti e stalagmiti, come quelle di Frasassi, ma interessante per l’osservazione di cavallette neozelandesi sotterranee grandi quanto il pugno di una mano!

L’escursione ad ogni grotta dura circa 45 minuti, per un totale di 3 ore e mezza compresi gli spostamenti da e verso la sede e la pausa caffè.

Di questa attrazione non è possibile trovare voucher o sconti. E’ difficile fare foto dentro le grotte, ma se lascerete la vostra email il personale ve ne invierà alcune.

SPELLBOUND GLOWWORM CAVES

Sito http://www.glowworm.co.nz/

Indirizzo: 6 Te Anga Rd, Waitomo Caves 3943.

Prezzo: 73$.

Alle 13.15 sfrecciamo verso la Kiwihouse di Otorohanga, forse riusciamo a vedere mangiare i kiwi, cosa prevista verso le 13.30, ma purtroppo nonostante il breve tragitto arriviamo poco dopo, per fortuna la pappa arriva anche alle 15.30, anche se questo non è segnalato sul sito, così ce la prendiamo calma. Facciamo il biglietti e mangiamo un panino prima di entrare. Questa volta abbiamo un voucher paghi 1 prendi 2, quindi risparmiamo la metà del biglietto d’ingresso. I kiwi sono animali simpaticissimi, paffutelli e dal becco lungo, nessuna traccia delle ali, ma quando si alzano corrono abbastanza veloci. Ci sono 4 comparti nella kiwi house (dove purtroppo è vietatissimo fare fotografie, d’altronde probabilmente nemmeno verrebbero bene al buio e col riflesso del vetro), ognuna per un kiwi. Noi ne abbiamo visti 3 su 4. Uno era piuttosto grosso e tenerone, se ne stava in un angolo a lasciarsi ammirare. Gli altri due erano più piccoli e marroni e zampettavano in continuazione dentro la loro casa. In una delle due case dei kiwi marroni c’era un topolino: ci hanno spiegato che la visita non era prevista e che non sanno più come liberarsene. Per il resto la kiwihouse non offre un granché: anatre, weka (il cugino meno simpatico del kiwi che troverete spiaccicato su numerose strade della Nuova Zelanda), kea (simile al pappagallo). La visita dura circa un’ora ma dipende per quanto tempo vi fermate ad ammirare il kiwi… noi siamo rimasti due ore!

OTORHOANGA-KIWIHOUSE

Sito: http://kiwihouse.org.nz/

Indirizzo: Alex Telfer Dr- Otorohanga 3900

Tel: +64 7 873 7391

Orari di apertura: 9.00-16.30.

Prezzo: 20$.

Alle 16 partiamo con calma verso la Coromandel Penisola, ci vogliono due ore e mezza. Siamo indecisi se andare a dormire a Whitihanga, abbiamo già superato la zona di Hahei beach ma ci rendiamo conto che Whitihanga è troppo lontana così torniamo indietro, ma non prima di esserci fermati a mangiare qualcosa in un pub-taverna locale sulla strada. Non solo ci attirava il panorama di una mandria di mucche dall’altro lato della strada, ma abbiamo capito che faceva al caso nostro quando gli avventori locali ci hanno detto che “In Nz si parcheggia dritto”. Finalmente un posto dove fare due chiacchiere! Fish and chips è la parola d’ordine.

Dopo cena ritorniamo indietro e ci fermiamo nel parcheggio di Cathedral Cove, dove dalle 17.00 alle 8.00 i camper self-contained si possono fermare per il pernottamento. Prima di dormire ci mettiamo sulla panchina con due bicchieri di vino del nostro prezioso Chardonnay affumicato a goderci un luminoso cielo di stelle cadenti.

28/02/2014

Dopo alcune indecisioni decidiamo di spaparanzarci un’oretta su Hahei Beach in attesa dell’ora giusta per andare ad Hot Water Beach e lasciamo Cathedral Cove per il pomeriggio.

Bella giornata calda e soleggiata, questi giorni saranno dedicati a sistemare la tintarella. Hahei beach è una spiaggia lunga e bianca, molto rilassante. L’ora passa in fretta, dopo un quarto d’ora raggiungiamo Hot Water Beach, noleggiamo una pala in due per 5$ (più 20 di deposito che vengono restituiti quando si ritorna indietro la pala) e avvistiamo un gruppo di persone ammassate sulla spiaggia: chi sta scavando e chi è già disteso nella sua pozza privata. Questa spiaggia è famosa proprio perché in un punto preciso passano delle correnti calde sotterranee e due ore prima e due ore dopo la bassa marea se si scava si può creare la propria piscina calda privata. Dopo alcuni tentativi in cui trovavamo solo acqua fredda, per fortuna un paio di persone se ne vanno cedendoci la loro piscinetta calda. Consigliamo, quindi, di fare a meno del noleggio della pala e di recarsi direttamente lì in attesa che una pozza si liberi. Un’esperienza veramente rilassante.

Al pomeriggio, dopo un pranzo al sacco, iniziamo la piacevole passeggiata verso Cathedral Cove, dove consigliamo di esplorare anche le due baie che si incontrano lungo il tragitto anche se non c’è una vera e propria spiaggia, solo rocce. Cathedral Cove credo sia la spiaggia più bella che io abbia mai visto: una grotta che unisce due spiagge meravigliose costellate di rocce e gabbiani. E per quanto possa essere turistica c’è spazio per tutti. Su questa spiaggia hanno anche girato alcuni film come “Il Principe Caspian”, il terzo della saga “Le cronache di Narnia”.

La sera ci avviamo a Whitianga dove troviamo subito le piazzole del campeggio gratuito, che non è altro che un parcheggio piuttosto scialbo, ma, appunto, gratuito e vicino alla via di locali.

Dopo una rapida doccia andiamo a mangiare da Squid, segnalato dalla lonely Planet. Il personale è gentile e sorridente, e questo fa sempre piacere. Il cibo è ottimo, prendiamo una zuppa di pesce a testa e una pentola di cozze bollite in due, il tutto condito con una bottiglia di ottimo Sauvignon Blanc.

Dopo la cena andiamo al locale di fronte dove facciamo conoscenza con una coppia di Hamilton per un profondo scambio culturale di fronte ad una birra. Il locale sembra piuttosto movimentato nonostante non riusciamo a reggere oltre alle 23.00.

01/03/2014

Visto che ieri siamo riusciti a vedere tutte le spiagge della zona di Hahei, cambiamo un po’ i programmi degli ultimi giorni. Invece di tornare a sud, ci dirigiamo un’ora a nord della Coromandel Penisola e da lì ritorneremo verso tardo pomeriggio verso Auckland, non per fermarci ma per passare la serata da Spookers e poi dirigerci per una breve visita delle spiagge ad ovest prima della partenza.

New Chum’s Beach è un lembo di terra difficilissimo da raggiungere. Intanto il navigatore ci voleva far accedere da una proprietà privata, quindi consigliamo di chiedere informazioni ai primi passanti che incontrerete, anche se non ce ne sono molti. Una volta parcheggiato lungo una strada residenziale occorre percorrere un cammino di circa mezzora: all’inizio guadare un torrente che si riversa nel mare, camminare sopra gli scogli (portatevi un paio di scarpe adeguate) e, infine un breve tragitto nel bosco a ridosso del mare. Ne vale la pena, si aprirà davanti a voi una spiaggia bianca, quasi deserta, dove potersi godere un bagno e un sole meravigliosi.

Dopo il relax della spiaggia ripartiamo verso le 15.00, ci aspettano circa tre ore di strada, ma il tragitto lungo la Coromandel è meraviglioso, anche se intricato: montagne verdi con mandrie di mucche che pascolano e, oltre, il mare azzurro.

Verso le 18.00 arriviamo al campeggio, dovrebbe esserci una fattoria ma non ne vediamo traccia.

South Auckland Caravan Park, Ararimu Road, Ramarama. 35$ in due, meno rispetto agli altri. Doccia calda inclusa, uso della cucina.

Cena veloce e direzione Spookers. Spookers è un parco a tema horror aperto solo durante le ore serali, in cui troverete attori veri vestiti da zombie, streghe, pazzi usciti da manicomi, vampiri, licantropi e altre creature mostruose. Sono tre le attrazioni principali:

Haunted House: la classica casa stregata, trasformata in un vecchio manicomio in cui girano mostri che vi inseguiranno e diranno cose assurde. Peccato esserci persi alcune di esse a causa della difficoltà nel comprendere una lingua storpiata.

Disturbia: per questa attrazione vi verranno forniti degli occhialini 3D. E’ costituita da una serie di stanze con pareti colorate e oggetti fluorescenti appesi, altre stanze hanno pareti a cerchi o a quadri in bianco e nero, e due strani e inquietanti pagliacci che vanno su altalene o si soffermano sulla soglia delle porte guidandovi verso l’uscita.

Cornevil: il campo di grano più pazzo del mondo. E’ buio, vi serve una torcia (se non la portate con voi vi costringeranno a comprarne una per ogni gruppo di 4 persone), e già l’adrenalina inizia nel breve tragitto tra le piante prima dell’ingresso. Il campo di grano è come un labirinto, ma non vi preoccupate, mummie e zombie muniti di motoseghe vi scorteranno fino all’uscita.

Abbiamo trovato piuttosto scontata la casa stregata, mentre Disturbia è un trip allucinante, e il Cornevil è divertentissimo…ci siamo ripetuti mille volte che era un gioco, ma ogni volta che un mostro saltava fuori da una siepe non potevamo fare a meno di urlare scappando a gambe levate!!!

Per questa attrazione abbiamo usufruito di un buono sconto prendi 3 e paghi due.

Spookers

Sito: http://www.spookers.co.nz/

Indirizzo: 833 Kingseat Rd, Kingseat 2580, Nuova Zelanda +64 9-291 9002

Prezzo: 1 attrazione 25$, 2 x 35$, 3 x 50.

02/03/2014

Ultimo giorno, sembra incredibile che queste settimane siano volate così in fretta. Ma non per questo lo passeremo a rimpiangere i tempi andati. Ci alziamo presto per dirigerci verso le spiagge ad ovest di Auckland e ci fermiamo a Piha, i nuvoloni non ci impediscono di fare una passeggiata a piedi scalzi sulla sabbia grigia, lì dove sorge il lion rock e dove possiamo ammirare i surfisti cavalcare le onde.

E poi in pellegrinaggio a Karekare Beach, dove dicono ci siano onde così forti e pericolose che anche Eddie Vedder (noto cantante dei Pearl Jam) ha rischiato di annegare. Per arrivare alla spiaggia c’è un tragitto di circa 15 minuti in cui occorre guadare un fiume o, in alternativa, se incontrate un avventuroso surfista che ha fede nelle vostre capacità, attraversare un torrente in equilibrio sul tronco di un albero. Ce l’abbiamo fatta dopo mille dubbi, ma il nostro surfista ci ha seminato lasciandoci nei guai. Spiaggia lunghissima e cupa, dove hanno girato alcuni bei film, come lezioni di piano, e alcune cose di basso livello, come “Xena la principessa guerriera”, e a cui donano particolarmente le onde intense che si schiantano sulle rocce e i nuvoloni che oggi coprono il cielo. La sabbia nera è calda, e anche dopo l’apertura del cielo e qualche raggio di sole non perde il suo fascino.

A ora di pranzo ci fermiamo a mangiare i nostri panini alle Karekare Falls, che si raggiungono in 5 minuti dal percorso che inizia dopo il ponte situato a fianco del parcheggio, quindi è raggiungibile e ne vale la pena anche se siete un po’ di fretta. Prima delle cascate, lungo il percorso troverete un laghetto in cui si tuffa un torrente. Le cascate sono carine, nella media, dipende quante cascate avete già visto nella vostra vita. Ma i colori della Nuova Zelanda sono sempre unici.

Purtroppo è ora di andare, nel tempo che ci rimane dobbiamo pulire il camper, fare i bagagli e raggiungere il noleggio. Sembra tutto a posto, ma aspettiamo a dirlo perché dovremo aspettare un mese per il ritorno della caparra. Non ci resta che chiamare un taxi e arrivare in aeroporto per un altro viaggio interminabile. Questa volta verso casa, ma ancora una volta portando con noi i colori dei paesaggi, i sorrisi della gente, e un qualcosa di un modo di vivere a contatto con la natura.



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