Argentina : non solo tango!

Una volta nella vita capita di fare un viaggio gratis : stavolta è toccato a me e in Argentina, una mitica terra nell'immaginario collettivo. Sono Stato a Buenos Aires per lavoro e dopo aver quasi "corrotto" l'azienda dove lavoro,ho ottenuto una estensione del biglietto ( che viaggio di passione sulla compagnia nazionale nostra...) ho lasciato...
Scritto da: Ivan Dal conte 2
argentina : non solo tango!
Partenza il: 10/04/2000
Ritorno il: 22/04/2000
Viaggiatori: da solo
Spesa: 3500 €
Una volta nella vita capita di fare un viaggio gratis : stavolta è toccato a me e in Argentina, una mitica terra nell’immaginario collettivo. Sono Stato a Buenos Aires per lavoro e dopo aver quasi “corrotto” l’azienda dove lavoro,ho ottenuto una estensione del biglietto ( che viaggio di passione sulla compagnia nazionale nostra…) ho lasciato la cravatta e i grandi alberghi per avventurarmi da solo nel nord, sulle Ande al confine del Cile. Andiamo per ordine.Guida alla mano ( Argentina , edita da EDT, precisissima) ho camminato in lungo in largo per Buenos Aires : non è la città sognata e fantasticata come mi fece immaginare Guccini in “Amerigo”…O la mia insegnante di spagnolo, ma non mi dispiace. Megalopoli tremenda dove convivono il vecchio il nuovo ed il futuro senza che tu lo possa talvolta godere tanto ; occhio all trappole per turisti non per caso, come il tango, che si può vedere in molti posti ma godere e bailar in pochi . I veri argentini vanno ad esempio al Club Almagro, quasi solo per “portenos” appunto ( così si chiamano gli abitanti di Buenos Aires), e non perdetevi la milonga…; molte scuole di tango, oltre che alla famosa Academia de Tango mi è sembrata divertente la proposta della “Tangoteca”, una sorta di full-immersion in stile latino. Divertenti invece sono i negozi dedicati a scarpe e abbigliamento da tango. Una tristezza infinita Caminito, nel colorato quartiere della Boca , per nostalgici italiani e tangueiros che non esistono più… Da vedere e da lasciare appena possibile. Belli i viali, le piazze ariose, la Casa Rosada dove ti si accappona la pelle quando ci si accorge di calpestare le immagini dei desaparecidos dipinte ancora in terra… Splendida anche se fredda la ricostruita area del porto e dei Docks, pieni di vita la notte a prezzi folli…

E poi le librerie, stupende, con i bar annessi dove si può scegliere un libro senza che la commessa tamburelli sulla cassa perchè un altro cliente deve essere servito…La più bella che ho visto è a Recoletas, vicinissimo al Cimitero ( da vedere assolutamente…E una autentica “locura” cioè pazzia…) dove vi potete far autografare l’ultima copia di Mafalda da Quino in persona…A chi piace la letteratura sudamericana la sosta potrebbe rivelarsi quasi fatale : qui si respirano Borges e Cortazar come le volute di una sigaretta aromatica! I bar, dimenticavo, una sosta d’obbligo al caffè Tortoni, ma sarebbe uno schiaffo dimenticare i 10o altri più piccoli e sempre senza tempo .

D’obbligo una mangiata di carne colossale, cara ma ne vale la pena, non la si dimentica più nel profondo delle papille, cosi’ intimamente argentina…Mille i posti, io ricordo con piacere “los Remolinos” molto argentino e poco turistico, servizio gradevole , carne stupenda e prezzi abbordabili ( ricordo comunque che tutto in città e molto caro…). La gente ? Cordiale ma molto portena appunto, un misto di delicata arroganza e superiorità, di consapevolezza della loro fragile nobiltà d’animo con la povertà all’angolo prossimo.

Gli alberghi non di lusso? Preparativi ad uno standard molto basso e molto caro in relazione al sevizio: ce ne sono centinaia in compenso.

Il rio della Plata… Forse un sogno esagerato nell’immaginario collettivo appunto , secondo me un altro luogo da scegliere bene, forse Tigre e nulla più…Ma pecco di superbia forse avendo visto poco. L’Argentina dovrebbe chiamarsi “Immensità” e presto vi abituate alla dimensioni gigantesche in tutto : dalla bistecca, che può normalmente pesare 1-1,3 kilogrammi , fino alle distanze di 1.000 km che si fanno per lavorare di giorno…

Finalmente parto per la Provincia di Salta, nel nord, per intenderci a sinistra delle cascate di Iguazu. Una città a 1.200 mt con clima quasi marino, gente semplice e tranquilla, godibilissima e soprattutto tanti bimbi e giovani che qui non si vedono più. Consiglio vivamente , anche se umilissimi, il soggiorno in una Casa de Familia, in particolare da Amelia Rodò de Santander o da sua cugina Senora Maria de Toffoli : le conoscono tutti! Non dormirete bene per via del rumore ma sarete ospitati in casa a prezzi irrisori e avrete possibilità di lunghe chiacchiere di fronte ad un mate gentile…

Non perdetevi di perdervi al mercato , un bolgia latina bellissima…

Finalmente parto per le Ande con il Tren a Las Nubes : una altra follia argentina ma da fare ! La formula è per turisti su un treno spacciato di lusso ma che raggiunge appena la seconda classe dicoamo superiore. Tutto è organizzato, divertimento compreso . La mia guida , Julio, è un andino che racconta di tutto sul mito della Pacha Mama, la madre Terra, rapendoci nei suoi racconti che pian piano ci portano a oltre 4000 mt e ritorno in 14 ore su una ferrovia costruita con ingegno notevole. Il panorama rapisce anche l’animo più ateo e distaccato e la rarefazione dell’ossigeno si accompagna ad un sentimento che non ho provato mai in nessuna parte del mondo visitata : anche se è da turisti è da provare…

L’altitudine fa svenire decine di persone ( molti sono vecchi anche ottuagenuari o bimbi piccoli : ossigeno e medicamenti per loro, oper chi ha solo mal di testa un infuso di coca servito a bordo ( 1 pesos la tazza…) Julio intavola giochi al ritorno, c’è un premio quasi per tutti purchè tutti cantino tra un “grupo folklorico” e l’altro che sfilano : alla fine tutti si abbracciano, si piange ,ci si saluta nella consapevolezza che quelle 14 ore sono state intense e mai più si tornerà.

Dormo di nuovo nel letto di uno dei parenti della signora Amelia : all’indomani partirò per Buenos Aires, così’ diversa e lontana…Qui nessuno balla il tango e quando chiedo perchè mi rispondono ” …Bah… Roba da portenos…” Argentina? Correteci subito , ma prendetevi un buon mese .

Suerte!



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