Patagonia, il di mio viaggio della vita

Un tour meraviglioso alla scoperta della natura
Scritto da: pinuccia78
patagonia, il di mio viaggio della vita
Partenza il: 10/01/2015
Ritorno il: 25/01/2015
Viaggiatori: 1
Spesa: 4000 €
Costantemente… alla scoperta della Natura! Dopo anni e anni che desideravo visitare la Patagonia alla fine ce l’ho fatta anche se ho dovuto concentrare tutto in sole due settimane! Un viaggio meraviglioso a contatto con la natura e gli animali che mi ha reso veramente felice… più di quanto potessi immaginare. Dall’Italia prenoto solo i voli, gli ostelli e due escursioni il resto i proprietari degli ostelli mi han consigliato di veder sul momento perchè l’unica grossa incognita è la variabilità del tempo.

Il 10 gennaio parto da Pisa e arrivo a Iguazu (con vari scali) il giorno successivo passando dal freddo grigio della città al caldo umido che quasi mancava l’aria….

Il 12 parto per l’escursione, prenotata dall’Italia, alla visita delle cascate dal lato argentino con tanto di gita in gommone che ti porta quasi sotto al getto delle cascate…un’esperienza fantastica perchè le passerelle ti permettano di vedere tutte le cascate da varie prospettive e renderti conto di quanto siano immense e potenti nonostante il fiume sia tranquillo.

Il 13 giornata di voli… destinazione Ushuaia e, nonostante un volo cancellato per maltempo (alla fine alle 22:30), riesco a arrivare alla Fin del mundo. Rimango senza parole e dalla gioia mi scendano pure le lacrime. Il sole tramonta verso le 23:30 e vedo una piccola cittadina circondata da montagne innevate e pensando a dove ero arrivata da sola mi emoziono ancora di più. Dormo al Refugio del mochillero, il più vecchio degli ostelli di Ushuaia dove mi consulto con Alessandro per decidere che escursioni fare visto che qui tutto dipende dal vento che constantemente soffia… La mattina seguente mi dice che potevo fare la navigazione sul canale Beagle perchè il vento non era molto forte e allora corro al porto e con Patagonia express prenoto l’escursione (600 pesos) che comprendeva la visita al faro e una passeggiata su un isoletta nel canale… al ritorno il vento era aumentato ed è stato bravo il capitano perchè io vedevo il porto sempre lontano e le onde sempre più alte! L’escursione è su una barca piccola, la guida brava che ci ha saputo coinvolgere e farci divertire con tanto di colazione a bordo. Dopo nel pomeriggio prendo un transfer ( 120 pesos a/r) per la laguna esmeralda e li inizio un trekking da sola in un sentiero ben segnalato;anche se all’inizio avevo un pò di paura poi ho visto che via via incrociavo altre persone e dopo due ore di camminata quello che mi aspettava in fondo era spettacolare… una laguna davvero di color smeraldo circondata dalle montagne che mi ha lasciata senza fiato.

Il 15 gennaio faccio escursione trekking+canoa nel parco nazionale tierra del fuego (950 pesos compreso il pranzo Antatur adventure) e anche lì la natura ti ripaga delle fatica del percorso… gruppo piccolo ma riusciamo subito tutti a interagire e a divertirci soprattutto in canoa visto che eravamo tutti inesperti!

Il 16 volo a El calafate e con mia grande sorpresa: fa caldo da star in magliettina. Ne approfitto subito per farmi un giro alla laguna Nimez dove ci sono tantissime specie di uccelli e facciamo una passeggiata sul lago Argentino. Poi vado all’ostello Bla guest-house, ambiente molto giovanile dove mi sento subito a casa!

Il 17 giornata durissima faccio il Big ice (hielo & adventura), l’altra escursione prenotata dall’Italia che consiste nella visita alle passerelle del perito Moreno e poi il trekking sul ghiacciaio. Escursione dura a livello fisico ma di fronte a Moreno son rimasta a bocca aperta perchè qualsiasi foto non gli rende merito è di una bellezza unica con mille sfumature che vanno dal celeste al blu profondo….e il rumore dei blocchi che cascano per poi silenziosi disperdersi per il lago argentino. E’ senz’altro da vedere e provare a camminarci sopra è un’esperienza unica.

Il 18 giusto per riposarmi un pò faccio la cavalcata larga all’estancia Santa Teresita (1500 pesos). Sembra cara ma le vale tutte: colazione-pranzo-merenda incluse e i ragazzi che ci lavorano sono fantastici. Partiamo con una splendida giornata di sole passando anche per dei fiumi per arrivare in un punto piano nel mezzo alla steppa dove Sebastian ci prepara un ottimo asado con cipolle e cordero. Lo scenario intorno a noi durante la cavalcata: fenicotteri rosa che volano e il fits Roy che ci guarda, il ghiacciaio Viedma, gruppi di Guanacos, di mini nandù e di cavalli selvatici che ti fanno sentire una particella viva dell’universo. Mentre cavalchiamo ci spiegano come funzionano le estancie e le tosature delle pecore. Prima di rientrare andiamo a visitare un’altra estancia Santa Estrela bella ma a mio avviso un pò troppo moderna ho apprezzato tantissimo quella della cavalcata perchè mi sembrava di esser dentro un film di tanti anni fa…

Il 19 tre ore di pullman percorrendo parte della ruta 40 (550 pesos a/r) direzione El Chaltén per trekking da sola in montagna. I sentieri sono segnalati e prima di esser scesi dall’autobus ti fermano al centro dei visitatori per darti una cartina con distanze e le varie difficoltà. Io decido visto il poco tempo di farne uno medio verso la laguna Capri con vista sempre sul Fits Roy e dopo di farmi un giro di degustazioni di birre artigianali nel paesino… dopo il tanto camminare!

Il 20 a malincuore parto e mi dirigo a Puerto madryn località di mare… ma io sono lì per realizzare un sogno quello di vedere i pinguini nello loro habitat naturale a punta Tombo dove ce ne sono un milione… ed è bellissimo. L’unica pecca è che se uno non ci va con una macchina presa a noleggio le varie escursioni ti lasciano lì solo un paio d’ore 🙁 cmq ne vale la pena sono fantastici. Sempre a Puerto Madryn ho fatto escursione nella penisola Valdes alla scoperta di un sacco di animali tra armadilli, leoni marini, elefanti marini e un sacco di specie di uccelli che mi sembrava di esser licia Colò col binocolo,macchina fotografica e telecamera… è stato divertente (ho dormito all’ostello Hi patagonia dove Gaston è super esperto sulle maree e a consigliarti sulle escursioni da fare).

Il 23 sono andata a Buenos Aires per l’ultimo giorno e l’ultima notte. Che dire… passare da un viaggio di natura e arrivare in una grande città con 33 gradi è stato un bell’impatto ma non è stato difficile girare per le strade con i dovuti accorgimenti. E’ una città pericolosa ma fattibile anche da sola.

Il 24 all’aereoporto mi son scese le lacrime, ho realizzato il viaggio della mia vita ed è stato fantastico. Sono rimasta soddisfatta di me stessa e devo questo anche a tutte le persone che ho conosciuto soprattutto argentini che mi hanno fatto apprezzare questa terra lontana che per fortuna conserva la natura e siamo noi uomini a dover chiedere il permesso per poterla osservare. Potessi ripartirei anche subito. Parte del mio cuore è rimasto là fra le ande, i ghiacciai, le lagune, i pinguini, con il vento che ti accompagna costantemente alla scoperta di sua Maestà la Natura!



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