Argentina, la realizzazione di un sogno

La terra dei contrasti e dei colori
Scritto da: Aldo Carettoni
argentina, la realizzazione di un sogno
Partenza il: 16/01/2015
Ritorno il: 07/02/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Erano mesi, ma che dico mesi, anni, che sognavamo di fare un viaggio in Argentina, e quale migliore occasione per festeggiare il mio compleanno? Leggendo diversi racconti sul sito di TPC abbiamo notato che molti viaggiatori hanno utilizzato i servizi di Andrea Zuffo di “Argentina con noi” e cosí abbiamo deciso di contattarlo. Con il suo aiuto abbiamo scelto l’itinerario, ci ha consigliato quali escursioni prenotare in anticipo e dove sarebbe stato meglio noleggiare un auto per essere indipendenti. Ora non possiamo che ringraziarlo, perchè è grazie a lui se abbiamo realizzato il nostro sogno, l’organizzazione è stata perfetta, lui e il suo staff sono stati eccezionali.

16 gennaio

Finalmente si parte, scalo tecnico a Roma e poi, diretti a Buenos Aires. Siamo un po’ ansiosi, e non vediamo l’ora di conoscere Andrea.

17 gennaio

Arriviamo all’Hotel Two dove incontreremo Andrea per i dettagli del viaggio, vouchers, cartine e tanti buoni suggerimenti per far sí che la nostra avventura si svolga al meglio. Ci viene regalato un giro turistico per i vari quartieri con Marta, una simpatica signora Argentina che parla perfettamente l’italiano. Ci accompagna per una panoramica veloce della cittá : grandi viali, grandi piazze e tanto verde in questa metropoli sudamericana; plaza de Majo con la Casa Rosada, la Boca regno della squadra di calcio, la Recoleta con il famoso cimitero dove è sepolta Evita, Palermo Soho e San Telmo che ricordano tanto i quartieri di New York dove trovare mercatini e artisti, Retiro zona residenziale e infine il Microcentro dove c’è il nostro Hotel, la zona finanziaria vicinissima alla Casa Rosada. Ceniamo al Estilo Campo a Puerto Madero un bellissimo “barrio” molto moderno che ci ricorda un po’ i docks londinesi.

18 gennaio

Partenza all’alba per Ushuaia, la cittá piú a sud del mondo. Siamo molto emozionati! arriviamo con un vento polare che riporta il sole dopo giorni di pioggia. Nel pomeriggio, accompagnati dalla simpatica Florentia di CanalFun, il primo assaggio di trekking, un’escursione di circa 8 km alla Laguna Esmeralda con l’avvistamento dei castori. Per la cena, i ragazzi dell’agenzia hanno preparato per noi in una baita piatti a base di formaggio, salame e un’ottima zuppa di lenticchie. Soggiorniamo all’hotel Cap Polonio, un po’ vecchiotto come struttura ma in posizione centralissima.

19 gennaio

Escursione con Federico dell’agenzia al Parco nazionale della Terra del Fuoco, trekking di 3 ore e dopo una breve pausa per il pranzo, effettuiamo un percorso in canoa di circa 2 ore lungo un tratto del canale sul lago Roca, fino ad arrivare a Bahia Lapataia. Molto faticoso ma molto bello! Bellissimi i panorami con vista sul canale di Beagle! La cena è stata gentilmente prenotata dal ragazzo dell’agenzia al Ristorante Kaupe. Assaggiamo un’ottima “centolla” (king crab) e la marluza negra, il vino della casa vinicola Rutini è ottimo, incominciamo a conoscere le case vinicole Argentine. Direi che non potevo trascorrere giornata migliore per il mio 50 compleanno!

20 gennaio

Escursione sempre con l’agenzia del giorno precedente al lago Fagnano con la 4×4, penso sia stata la meno interessante tra le escursioni fatte, eccetto per aver visto da vicino una famiglia di volpi nel loro habitat naturale. Per cena seguiamo il consiglio della nostra fedele Lonely Planet e andiamo al Paso Garibaldi di Ushuaia, un posticino gestito senza pretese da una giovane coppia.

21 gennaio

Giornata libera, visitiamo il Museo Yamana per conoscere l’origine della popolazione della Terra del Fuoco e nel pomeriggio trasferimento in aereo a El Calafate. Arriviamo con un cielo limpidissimo e una temperatura inaspettatamente torrida, più di 30 gradi. E’ ormai tardi e decidiamo di cenare in albergo, l’Hotel Sierra Nevada, e poi una breve passeggiata in centro citta’ ad assaggiare il famoso gelato argentino, devo dire che è davvero buono! Domani ci aspetta il tanto atteso Perito Moreno.

22 gennaio

Partenza alle 8,30 in pullman verso il Perito Moreno. Dopo circa un paio d’ore eccolo che appare, il pullman ci lascia per la nostra giornata dedicata al Perito, lo riprenderemo nel pomeriggio per tornare in albergo. La visita si svolge camminando sulle passerelle di fronte ( si possono scegliere percorsi diversi, ma noi li facciamo tutti….) per osservarlo in tutto il suo splendore, la parete di ghiaccio alta circa 50 mt davanti a noi si mostra in tutta la sua imponenza! Il tuono rombante ad ogni caduta di ghiaccio è davvero emozionante!

Proseguiamo il nostro itinerario in barca per attraccare sulla sponda opposta e ammirarlo dall’acqua, è semplicemente fantastico. Ma non finisce qui, perchè abbiamo scelto di fare il minitrekking che consiste in una camminata di un paio d’ore sul ghiacciaio stesso! Le guide ci applicano i ramponi ai piedi e si parte… semplicemente affascinante! Un vero spettacolo della natura. Stanchi, ceniamo nel ristorante a fianco all’albergo, consigliato da Andrea e dalla nostra guida Lonely, il Pura Vida; ottima cucina casalinga e vino come sempre meritevole.

23 gennaio

Come ultima escursione a El Calafate abbiamo scelto di visitare l’Estancia Cristina. In pullman raggiungiamo Puerto Bandera dove ci imbarchiamo per un paio d’ore di navigazione nella sponda nord del Lago Argentino con spettacolari iceberg e un cielo da sogno fino ad arrivare alla spiaggia dell’Estancia Cristina. Da qui avendo scelto la formula Discovery, si parte per un percorso in 4×4 fino al “mirador” cioè fino al punto panoramico del ghiacciao Upsala, lo spettacolo è mozzafiato! Nonostante l’affollamento riusciamo a godere appieno di questa meraviglia. Ritorniamo all’Estancia per un pranzo davvero ben organizzato, e sicuramente di livello, memorabile il creme caramel… Infine una visita storica dove ci viene raccontata l’avventura della famiglia Master che fondó l’Estancia agli inizi del secolo scorso. Giornata stupenda.

24 gennaio

In mattinata partiamo in pullman per El Chalten, un piccolo villaggio montano situato nel Parco Nazionale los Glaciares, e cosi’ dopo circa 3 ore di viaggio; eccoci nella mitica “capitale del trekking”. Patrizia, la proprietaria del Kau si Aike, il B&B dove soggiorniamo ci dá ottimi consigli sui percorsi, così per non perdere tempo prezioso iniziamo subito nel primo pomeriggio con il sentiero che porta al Mirador e dopo alla cascata del Chorrillo. Le cime del Fitz Roy si lasciano ammirare tra un nuvola e l’altra.

25 gennaio

La mattina promette bene, il sole illumina il Cerro Torre! Evento straordinario! Dopo la colazione preparata dalla proprietaria del b&b con torte e confetture casalinghe, si parte! Oggi Laguna Torre, 22 km tra andata e ritorno…. Giornata fantastica, e lo spettacolo che ci attende alla laguna è unico nel suo genere. Sono diventata un amante del trekking! Cena da Pangea su suggerimento di Patrizia, pochi passi dal Kau si Aike. Cena perfetta, finalmente Lomo e Bife de Chorizo ( filetto e entrecote alla griglia).

26 gennaio

Ultimo giorno a El Chalten, peccato! Il sole ci sorride anche oggi e cosí decidiamo per il Laguna Capri, con piccola deviazione al Mirador Fitz Roy. In totale sono 16 km, devo dire senza grossi problemi, i panorami sono fantastici e indimenticabili! Nel tardo pomeriggio salutiamo la proprietaria del b&b e dopo circa 3 ore il pullman ci riporta a El Calafate, da dove domani partiremo per raggiungere la Penisola di Valdes. Ceniamo ancora al PuraVida, dove per un inconveniente ci regalano un primo piatto e un dolce…

27 gennaio

Partenza in aereo per Trelew, dove all’aeroporto noleggiamo l’auto e partiamo alla ricerca della Pinguinera di Punta Tombo. Devo dire che il primo impatto è impressionante, sia per la vicinanza con i piccoli pinguini di magellano che per la numerositá di esemplari, strombettano come pazzi per chiamarsi… La moltitudine di piccoli affamati è incredibile! Anche la tranquillitá con cui si avvicinano è incredibile, ma è assolutamente vietato dar loro cibo e tanto meno toccarli. Arriviamo in tarda serata a Puerto Madrin dove abbiamo prenotato all’ostello El Gaulicho… Come prima esperienza in un ostello devo dire che tutto sommato è andata anche bene… Puerto Madrin è una cittadina di mare come tante altre, è molto tardi e per cena scegliamo una surreale pizzeria aperta 24h su 24.

28 gennaio

Oggi la giornata è dedicata alla Penisola Valdes, piú di 4000 km quadrati di riserva faunistica che si allunga nell’oceano Atlantico. Facciamo prima una sosta a Puerto Pyramides, una graziosissima cittadina da dove partono le escursioni per gli avvistamenti delle balene. Sarebbe stato fantastico vedere le balene ma purtroppo non è la stagione giusta. Proseguiamo lungo una strada interminabile, sterrata e percorsa da molti pullman turistici, riduciamo la macchina da buttar via e un sasso ci scheggia il parabrezza (cosa che ci costerá 270euro all’autonoleggio). Raggiungiamo PuntaNorte, arriviamo alla spiaggia dove vive una colonia di leoni marini, l’aggettivo giusto è impressionante! Lungo gli altri punti panoramici vedremo ancora pinguini e qualche elefante marino. I nostri occhi si riempiono di immagini incredibili che credo porteremo per sempre con noi. Cena di pesce al Mariscos del Atlantico di Puerto Madrin, ristorante famigliare gestito dagli stessi pescatori.

29 gennaio

La giornata inizia male…. attacco intestinale, riconsegna auto in ritardo, volo con scalo a Buenos Aires per raggiungere Salta che inaspettatamente atterra all’aeroporto sbagliato e ci fa perdere il collegamento con l’altro volo… Alla fine arriviamo a Salta, una citta’ coloniale ai piedi della cordigliera delle Ande da dove inizieremo il nostro percorso alla scoperta del Nord-Ovest. All’aeroporto ritiriamo l’auto che ci accompagnerà per la prossima settimana. Il b&b che abbiamo scelto é molto carino, il Bloomers, facciamo quattro passi in piazza, si riesce comunque a percepire quale sia l’atmosfera, coloniale e tranquilla. Ceniamo al Dona Salta con un ottimo Bife de Chorizo “muy jugoso”.

30 gennaio

Si parte alla volta di Tilcara, attraverso la Cornica, nel mezzo di una nebbiosa foresta tropicale. Raggiungiamo prima Purmamarca, incantevole paesino andino con il classico mercato artigianale in piazza dove compriamo un telo coloratissimo per il nostro soggiorno. Cerchiamo con la scusa dell’acquisto di fotografare le donne al mercato, ma non vogliono assolutamente… Purmamarca è dominata dal Cerro de los siete colores, decidiamo di fare il percorso di 4km ad anello intorno al Cerro! Bellissimo, peccato che la luce non sia delle migliori, pioviggina. Arrivati a Tilcara, cittadina a 2500 mt sull’altipiano delle Ande a pochi kilometri dal confine Boliviano, alloggiamo alla Posadita, appena fuori dal paese. Ci consigliano di cenare a El Patio, sembra incredibile come in posti cosí isolati si trovino ristorantini cosí accoglienti.

31 gennaio

Oggi ci aspetta un percorso impegnativo, non nascondo la mia preoccupazione, perchè essendo nella stagione delle piogge in molti ci hanno messo in guardia dalle condizioni delle strade sterrate. Si parte subito per la Cuesta del Lipan e arrivati al passo a quota 4160 mt intravediamo la Salinas Grande, lo spettacolo è mozzafiato.

Camminiamo sulla salina stessa, una distesa di sale che si è formata migliaia di anni fa, e il sottile strato d’acqua che la ricopre rende lo spettacolo magico, ti senti davvero parte del mondo. Proseguiamo per la mitica Routa 40 fino a San Antonio de los Cobres, un paese che noi abbiamo definito “dimenticato da Dio”, per terminare con la Quebrada del Toro, dove accanto a noi corrono i binari del famoso, ma al momento in disuso, Tren de las nubes, fino a ritornare a Salta. Che sensazioni forti e inebrianti abbiamo provato oggi. Il silenzio assoluto ti libera la mente da ogni pensiero! Giornata fantastica! Ceniamo nuovamente al Dona Salta e dormiamo l’ultima notte al Bloomers.

1 febbraio

Anche oggi percorriamo una bellissima strada, la Quebrada de la Conchas per raggiungere Cafayate, la patria del vino. Il territorio ricorda molto la zona dei parchi degli Stati Uniti, canyons, rocce di arenaria erose dal vento e dall’acqua, uno spettacolo della natura che ti fa sentire piccolo come un granello di sabbia di fronte a tanta bellezza. Cena ottima (è stata eletta la seconda miglior cena della vacanza, dopo il Kaupè di Ushuaia) al Terruno, innaffiata da un ottimo Malbec. Dormiamo nel bellissimo hotel Killa.

2 febbraio

Ci spostiamo alla volta di Cachi, mattinata molto calda, per raggiungerla percorriamo la Valles Calchanquies sulla Ruta 40, anche qui ogni angolo è spettacolare! Soggiorniamo all’Aca hotel all’ingresso del paese. Cena letteralmente a “lume di candela” all’Ashpamanta, pasta fresca cucinata nella cucina a vista dietro al bancone… Sembra di essere a casa…

3 febbraio

Ultima giornata nel Nord Ovest e giá sentiamo nell’aria un pó di malinconia. Percorriamo la ruta 33 attraverso il Parco des los Cordones, che sarebbero i cactus giganteschi a forma di candelabro, e quindi l’affascinante Cuesta del Obispo una tortuosa strada di montagna che si inerpica attraverso vedute straordinarie fino ad arrivare a Salta. Abbiamo un paio d’ore per rivedere il centro di giorno, c’è un caldo torrido e la mia pressione ne risente… Riconsegna dell’auto e volo per Iguazù. Il nostro hotel è immerso nella foresta tropicale, si chiama Aldea Lodge una struttura costruita nel rispetto dell’ambiente e che ci ricorda molto i lodge africani. La terra rossa e la vegetazione rigogliosa generano nell’aria un odore che solo in Africa ho percepito. Cena in hotel decisamente valida.

4 febbraio

Giornata dedicata alle cascate, oggi visitiamo il lato argentino. Fortunatamente sul nostro cammino incontriamo Rino, un taxista di origini italo-brasiliane che ci accompagnerá in questi due giorni. Le cascate sono MERAVIGLIOSE, il parco è molto ben organizzato, con un trenino che accompagna i visitatori ai vari percorsi, inferiore, superiore e dulcis in fundo alla Garganta del Diablo! Non abbiamo piú aggettivi! È tutto incredibilmente bello!

5 febbraio

La mezza giornata che ci rimane la trascorriamo sul lato brasiliano delle cascate. Rino ci accompagna oltre la frontiera e ci verrá a riprendere all’ora stabilita. Anche qui l’organizzazione del parco è eccellente. Nel pomeriggio voliamo a Buenos Aires. Siamo agli sgoccioli della vacanza. Per cena scegliamo un ristorante italiano. Che di italiano ha solamente il nome. La Parolaccia di mare.

6 febbraio

Purtroppo è il nostro ultimo giorno in Argentina! Scegliamo di girare a piedi e in metropolitana per vedere un paio di zone, la cittá è davvero molto grande e le distanze notevoli…il biglietto della metropolitana costa solo 5 pesos, l’equivalente di 0,50 cent di euro. Iniziamo con la zona pedonale di Florida, dove ogni 5 metri c’è qualcuno che ti offre di cambiare dollari… è molto attivo il mercato del cambio parallelo… proseguiamo verso il quartiere della Recoleta, rivediamo brevemente il Cementerio e quindi ci spostiamo verso Palermo Soho, è davvero molto caratteristico e giovane, deve essere molto bello la sera con tutti quei localini e ristoranti. Per la nostra ultima sera invece, Andrea ci ha regalato una cena con spettacolo al Teatro Porteño, preceduta da una lezione di tango.Decisamente molto divertente!

7 febbraio

Si preparano le valigie… Questa volta è davvero finita, abbiamo giá il “mal di Argentina” voliamo verso casa, non prima di aver salutato e ringraziato il titolare dell’agenzia per questo meraviglioso viaggio che sicuramente ci terrá compagnia attraverso i ricordi, le sensazioni, le centinaia di fotografie per molto molto tempo! Un viaggio strutturato sulla base di tre settimane dove abbiamo cercate di cogliere il meglio di questo meraviglioso Paese.



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