Antille Olandesi fai da te

Vacanze tra la selvaggia Curacao e la più turistica Aruba
Scritto da: Gabry1962
antille olandesi fai da te
Partenza il: 21/01/2018
Ritorno il: 04/02/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €

Otto giorni ad Aruba e 5 a Curacao. Isole delle Antille Olandesi, diverse tra loro, ma che meritano entrambe di essere visitate!

Ad agosto 2017 io e mio marito cerchiamo un volo KLM con partenza da Milano Mxp, via Amsterdam, per le Antille Olandesi. Come prima scelta avevamo optato per un volo A/R per Curacao a un prezzo veramente eccezionale (508,00 euro a pers.), poi, vista la vicinanza, abbiamo deciso di visitare anche l’isola di Aruba: così abbiamo scelto il volo di andata per Curacao (21 gennaio 2018) e ritorno con partenza da Aruba (4 febbraio 2018), sempre con scalo ad Amsterdam, al costo di euro 650,00.

Per lo spostamento tra le due isole prenotiamo un volo Inselair al costo di dollari 95 a persona (una delle due compagnie che vola da Curacao ad Aruba). Per l’andata prenotiamo anche una notte all’Hotel Citizen (89,00 euro senza colazione) che dista solamente 200 metri (a piedi) dall’uscita dell’aeroporto di Schiphol. Questo perché, nelle esperienze precedenti, partivamo da Aosta nel cuore della notte per arrivare nei Caraibi dopo 24 ore estenuanti, completamente distrutti e crollare a letto rovinandoci anche il giorno successivo. Possiamo sicuramente dire che la cosa ha funzionato! L’hotel modernissimo è completamente tecnologico, a partire dal check-in dove, non essendoci la reception, ci si registra tramite computer, che si trovano all’ingresso.

1° giorno (22.01.2018)

Partenza da Amsterdam con ritardo di mezzora (alle 13,00 anziché alle 12,30) e arriviamo a Curacao alle ore 18,00 locali (5 ore in meno rispetto all’Italia). Per risparmiare un bel po’ di coda ai controlli d’ingresso, consigliamo di compilare la carta immigrazione on line sul sito ufficiale dell’Ente del Turismo di Curacao (c’è una corsia preferenziale). Non sfuggirete comunque, alla lunga attesa per la consegna dei bagagli (un’ora). Che volete… siamo ai Caraibi! Usciamo e prendiamo un taxi fino al nostro hotel, il City Suites Curacao. Il taxi ci è costato 40 $, non lo so se la tariffa sia corretta. Sicuramente ci sarebbe convenuto prenotare il transfer dall’Italia, infatti avevamo trovato dei preventivi con società private (taxi luxury!) che con la stessa cifra ci offrivano anche bevande e snack, ma pensavamo che il taxi pubblico ci facesse di meno…

L’hotel City Suites Curacao, molto pulito, si trova in posizione strategica, a due passi dalla zona centrale. Avevamo trovato un’offerta su hotel.com, 389 € per 5 notti (compreso di tasse e servizio, senza colazione). Il parcheggio coperto, costa 10 $ al giorno.

Ci sistemiamo e usciamo subito per andare a cena e fare un giretto nel centro di Willemstad, molto carino e scenografico, soprattutto il famoso ponte mobile di barche Queen Emma, che la notte si illumina, e le casette colorate di Handelskade.

2° giorno (23.01.2018)

Ovviamente, a causa del fuso orario, ci svegliamo abbastanza presto e dopo aver girovagato per la città deserta in cerca di un posto dove fare colazione (fino alle 08.00 è tutto chiuso!) ritorniamo in hotel, dove alle ore 9.30 abbiamo un appuntamento con la Prins car rental. Su internet avevamo prenotato il noleggio di una piccola auto per 4 giorni, con assicurazione (senza franchigia), per $230. Anche qua, consigliamo di compilare il modulo di prenotazione con i dati della patente on line, così al momento del contratto troverete i documenti già pronti e risparmierete tempo. Ci danno un’auto con cambio automatico, un po’ vecchiotta, ma di categoria superiore a quella prenotata.

Partiamo quindi all’esplorazione dell’isola! Oggi destinazione Playa Cas Abao: si raggiunge facilmente, con l’ultimo tratto su una strada sterrata percorribilissima. L’ingresso alla spiaggia con parcheggio costa 6$ per auto, lo sdraio 3$ (gli ombrelloni sono liberi). E’ una delle spiagge più lunghe dell’isola, con un bel mare dai colori da favola. Ottimi snack nell’unico bar della spiaggia a prezzi ragionevoli (1 wrap, 1 toast, 2 CocaCola $16.00).

3° giorno (24.01.2018)

Oggi puntiamo verso le spiagge a nord dell’isola, e dopo circa 40 minuti, arriviamo a Playa Lagun, dove, appena parcheggiato, un vigilante ci richiama per aver lasciato troppo spazio con l’auto vicina. Da notare che in tutto il parcheggio c’erano solamente tre auto… La spiaggia, piazzata dentro a una piccola insenatura, non è grande, ma è molto carina. Molto bella la vista dal ristorante sopra la baia.

Proseguiamo per Playa Jeremi, piccola spiaggia frequentata da gente locale, non attrezzata, con sassolini. C’è di meglio. Ci fermiamo quindi nella bellissima spiaggia di Playa Kenepa, con un mare dai colori stupendi, quasi da far male agli occhi! Sicuramente la più bella di Curacao. Grande parcheggio gratuito. Ombrellone e 2 sdrai 15$ (con lo stesso ticket si può usufruire di analogo servizio alla vicina Kenepa Chiki). Snack nell’unico bar presente, con poca scelta e qualità molto scarsa. Al rientro ci fermiamo anche alla Playa Kenepa Chiki, ma si è un po’ annuvolato ed i colori non risaltano, così decidiamo di ritornare in hotel e ripassare il giorno seguente.

4° giorno (25.01.2018)

Prima tappa Shete Boka National Park, il cui ingresso costa 8 $ per auto, più 1 $ per la mappa (facoltativa). Arriviamo in auto sino a un parcheggio vicino alla Boca Kalki: non bellissima. Proseguiamo poi a piedi fino a Boca Pistol, che si raggiunge con una camminata di 20 minuti. Sicuramente il punto più bello del parco, dove le onde entrando in un buco degli scogli, vengono sparate fuori con un rumore simile allo sparo! Molto spettacolare! Andiamo anche a vedere Boca Table, bel punto panoramico. Per la passeggiata è necessario berretto e creme solari, in quanto con il vento che soffia fortissimo non ci si accorge del sole picchia!

Usciti dal parco ritorniamo sulla costa ovest e scendendo verso sud ci fermiamo in alcune spiagge:

Playa Kalki, attrezzata, mare dai bei colori e ottimo snorkeling;

Playa Piscado, la spiaggia non vale la pena, ma si possono avvistare le tartaruhe;

Playa Kenepa Chiki, piccolina e con pochi ombrelloni, che con il sole, rispetto al giorno precedente, è molto più bella, ma ovviamente la vicina Kenepa Beach non ha rivali….;

Mambo Beach, una spiaggia creata artificialmente, molto attrezzata e con una lunga serie di bar e ristoranti alle spalle. Non sembra di essere ai Caraibi, ma presso un resort, non fa per noi… Mangiamo un panino al Subway (abbastanza caro), facciamo qualche foto e ce ne andiamo;

Jan Thiel Beach, molto simile alla precedente, ma meno caos e musica a un livello più basso.

Rientro in hotel e, dopo una doccia veloce, visita della capitale Willemstad.

Il nostro hotel si trova nel quartiere di Punda, quello più commerciale. Quindi facciamo un giro tra i negozietti che chiudono alle ore 18.00. Poi attraversiamo il ponte di barche Regima Emma, che avevamo già visto di notte ma è molto bello e scenografico anche di giorno, e facciamo un giro nel quartiere di Otrobanda, meno turistica, ma che merita essere visitato per l’hotel Kura Hulanda. L’hotel ha recuperato, portandolo a nuova vita, un intero quartiere caduto in degrado. Si può girare all’interno di questo complesso ed in certi punti confrontare l’attuale aspetto con le foto del vecchio quartiere per vedere come è stato recuperato. Sempre nel quartiere di Otrobanda c’è il Riffort Village, un centro commerciale costruito all’interno di un vecchio forte, con molti negozi, ristoranti, bar e casinò. Bella fare una passeggiata la sera

5° giorno (26.01.2018)

La destinazione di oggi è l’ultima spiaggia che ci rimane: Playa Porto Marie. Prima però facciamo tappa al Flamingo Sanctuary Sin Willibrordus, dove avvistiamo i fenicotteri nella laguna. Non ce ne sono molti, ma è sempre un bel spettacolo. Da vedere. Ci fermiamo anche alla Playa Daaibooi Beach, attrezzata, con qualche sasso ma non un bel mare, per poi passare la giornata a Playa Porto Marie: una delle più belle spiagge di Curacao: mare da favola e sabbia bianca che sembra farina. Ingresso a pagamento 3,50$ a persona e lettini a 3$. Ottimo snack presso il bar della spiaggia con abbastanza scelta. Tra gli ospiti in spiaggia c’era anche un incrocio tra un maialino e un cinghiale, che si è aggirato tra gli ombrelloni per tutto il giorno.

6° giorno (27.01.2018)

Trasferimento per Aruba. Prima restituiamo l’auto presso il Rental Car Prins, senza nessun problema, poi come da accordi ci portano all’aeroporto. Avevamo prenotato, in agosto, un volo Curacao-Aruba con la compagnia Inselair, al costo di 95 $ a persona, con partenza alle ore 11.30. Ma quando ci presentiamo al chek-in, ci dicono che tutti i loro voli in partenza da Curacao erano stati cancellati fino a data da destinarsi per questioni irrisolte tra la compagnia e il Governo locale e che non potevano assicuraci un volo nemmeno per l’indomani. Così passiamo tutto il giorno in aeroporto, alla ricerca di un volo per Aruba e solamente alle 18.00 riusciamo ad acquistare gli ultimi 2 biglietti rimasti (per fortuna qualcuno non si è presentato al check-in) con Air Aruba per 267$. Una giornata intera in aeroporto per soli 20 minuti di volo!

Arriviamo sfiniti in tarda serata ad Aruba, e prendiamo un taxi. Il taxista molto gentile (già da subito capiamo che gli abitanti di Aruba sono molto più socievoli rispetto a quelli di Curacao, che si limitavano a dire poche parole, solo l’indispensabile) che, oltre a darci consigli per visitare l’isola, quando gli raccontiamo la nostra avventura ci dice che la compagnia Inselair, loro la chiamano “Cancelair”! Questo fa capire quanto sia affidabile questa compagnia.

Arriviamo al Bubali Bliss Studios (prezzo della corsa 22$), appartamenti in posizione strategica dietro il miglior supermercato di Aruba e vicino alla spiaggia più bella dell’isola: Eagle Beach (10 minuti a piedi). Buonissimo rapporto qualità-prezzo, 8 notti al costo di euro 978,00, comprese le tasse e il servizio. Avevamo prenotato on-line dall’Italia e ci avevano contattato prima della partenza per inviarci i codici per l’ingresso (quello del cancello principale e quello del nostro appartamento) e fornirci tutte le spiegazioni per il nostro soggiorno. Si può contattare direttamente il personale tutti i giorni (esclusa la domenica) alla reception dalle 9.00 alle 11.30. Molto disponibili e cordiali.

Visto l’orario ci rechiamo subito al supermercato (chiude alle 21.00) per acquistare alcune cose per la colazione dell’indomani, poi a piedi raggiungiamo il lungomare e ceniamo presso la Terrazza Italiana dove ci dicono che, non avendo prenotato ed essendo il ristorante pieno, potevano servirci solo la pizza. Vista la giornataccia e la nostra stanchezza accettiamo. Pizza discreta.

7° giorno (28.01.2018)

Alle 9.00 arriva puntualissimo alla reception, un dipendente della Carvenience Rent Car, che ci porta presso la sede, vicina all’aeroporto, per il ritiro dell’auto, già prenotata tramite il Bubali Bliss, al costo di $ 388 con cauzione di 500$ per 8 giorni. Ritiriamo l’auto, una Kia Venga nuovissima (solamente 900 km), e partiamo alla scoperta dell’isola, cercando di evitare le spiagge in quanto è domenica e queste sono affollatissime perché frequentate dai locali.

Così iniziamo con le Bushiribhana Gold Mill Ruins, resti di un vecchio mulino posizionati vicino all’oceano… vanno bene per fare qualche fotografia. Poi il Natural Bridge, rocce che formano un arco sull’oceano. Carino e si raggiunge facilmente in auto su una strada sterrata.

Poi visitiamo il Parco Nazionale Arikok, ingresso 11$ a persona. Si percorre quasi interamente con un’auto normale, facendo attenzione alle insidiose cunette; fatta eccezione per la Natural Pool dove serve necessariamente un fuoristrada. Da vedere Boca Prins, si arriva percorrendo la strada principale, Dos Playas, strada sterrata non in ottime condizioni e quindi bisogna percorrerla molto lentamente, e le grotte Quadirikiri. Spiagge selvagge sull’oceano, belle vedute con tanti cactus e tante belle foto! Pranzo nell’unico ristorante del parco, vicino a Boca Prins, ma non lo consigliamo per qualità (veramente scadente) e prezzi.

Sulla via del ritorno ci fermiamo nella capitale, dove è in corso la sfilata per i festeggiamenti del Carnevale. Qui ad Aruba, come in tutti i Caraibi, è molto sentito! La parata di questa domenica è composta da vari gruppi musicali, intervallati da gruppi di bambini vestiti con coloratissimi costumi. Quella riservata agli adulti invece si terrà il sabato sera successivo, da vedere assolutamente!

8° giorno (29.01.2018)

Ci alziamo con una leggera pioggerellina, così andiamo a visitare la capitale, Oranjestad, e per iniziare decidiamo di prendere il tram scoperto che fa il giro della città gratuitamente. Gli orari sono un po’ approssimativi e quando stavamo per rinunciare, vediamo arrivare il tram. Niente di particolare, ma ti rende l’idea di quello che può offrire la città. Facciamo poi un giretto nei due grossi centri commerciali. Nel frattempo è uscito il sole e così puntiamo sulla spiaggia di Palm Beach, molto bella, attrezzatissima, ma troppo caotica, non si riesce nemmeno trovare un lettino all’ombra. Vista l’ora di pranzo, andiamo al chiosco di Eduardo’s per gustarci degli ottimi snack salutari a base di frutta e dei saporitissimi smoothies! (10$ e 5$). Consigliatissimo! Ci ritorneremo ancora!

Facciamo una passeggiata sulla lunghissima spiaggia, ma poi torniamo alla nostra Eagle Beach, che è più spaziosa e tranquilla.

9° giorno (30.01.2018)

Anche oggi ci svegliamo con un po’ di pioggia, ma visto la giornata precedente, siamo fiduciosi e decidiamo di andare a Baby Beach, una spiaggia che dista circa 40 minuti a sud di Eagle Beach. Siamo fra i primi ad arrivare, dopo 5 minuti esce uno splendido sole e quindi ci appropriamo di una palapas ed affittiamo 2 lettini (16$). La spiaggia è molto bella, a forma di mezza luna, con sabbia bianchissima ed acqua azzurrissima. Unica nota dolente, la raffineria che si vede in fondo alla baia. Snack nell’unico beach bar dove c’è poca scelta (quasi tutto fritto),caro e gestito da personale non troppo cordiale (1 hot dog, alette di pollo e 2 bibite 29$). Rientrando facciamo tappa a Rodgers Beach, ma essendo già tardi i colori hanno già perso luminosità, così decidiamo di ritornare a vederla un altro giorno. Sulla strada del ritorno, passiamo da Seroe Colorado, un tratto di strada in mezzo ai cactus, arbusti e rocce, fino ad arrivare su un piccolo promontorio dal quale si gode di un bel panorama sull’oceano.

10° giorno (31.01.2018)

Giornata a Eagle Beach, nella nostra splendida spiaggia. La spiaggia è lunghissima, con sabbia finissima ed acqua bellissima, contornata in più punti dai famosi alberi fotografati su tutte le riviste per rappresentare Aruba, i Divi Divi. 2 lettini costano 20$. Il pranzo lo facciamo al Grand Food Plaza, dove c’è un self service che offre parecchi snack, panini o wraps. Mangiato bene a prezzi bassi.

11° giorno (01.02.2018)

Oggi andiamo ad Arashi Beach, dove occupiamo una palapas ed affittiamo 2 lettini (7 $ l’uno), poi riprendiamo l’auto e raggiungiamo il Lighthouse California, un faro dal quale si gode di una bella veduta. Volendo lo si può raggiungere a piedi, con 20-25 minuti di cammino. Poi raggiungiamo la spiaggia di Boca Catalina, una piccola spiaggia formata da sabbia e scogli, consigliata per lo snorkeling, anche questa è aggiungibile a piedi da Arashi. Arriviamo anche sino a Malmok Beach, una altra spiaggia formata prevalentemente da scogli, pochissimi ombrelloni, ma con angoli deliziosi per lo snorkeling e con i colori del mare che vanno dallo smeraldo al turchese! Non affollata, sicuramente da fermarsi per scattare qualche foto. Ritorniamo ad Arashi dove sosteremo per il resto della giornata e dove consumiamo uno snack nell’unico bar presente, non gestito al meglio, con poca scelta, hot dog e hamburger di bassa qualità. Consigliamo dunque di portarvi dietro qualcosa da mangiare e bere. Durante il rientro facciamo tappa all’Alto Vista Chapel, una piccola chiesetta, e a Hadicurari Beach, famosa per il kitesurf.

12° giorno (02.02.2018)

Oggi gita alla Renaissance Island, piccola isola di proprietà privata dell’omonimo hotel. Si raggiunge in 15 minuti di traghetto. Il ticket si acquista presso la reception dell’Hotel, 125 $ a persona, e comprende il trasporto sull’isola, uso dei lettini e ombrelloni, 1 cocktail e pranzo in ristorante. Sull’isoletta, molto ben curata, ci sono due spiagge. Una chiamata Flamingo Beach (riservata agli adulti) perché abitata da 6 fenicotteri rosa abituati alla presenza dei turisti. È possibile nuotare vicino a loro, fotografarli a distanza ravvicinata, e vederli passeggiare con la loro elegante camminata lungo la spiaggia ed in mezzo ai lettini. L’altra spiaggia si chiama Iguana Beach, sicuramente per la presenza sull’isola di molte iguane che ci sono venute a trovare nel pomeriggio. Il costo dell’escursione è un po’ caro, ma si trascorre una giornata da favola, che noi consigliamo fare, magari tralasciando altre cose!

13° giorno (03.02.2018)

Oggi finiamo di visitare le spiagge che ci mancano e ripassiamo in quelle dove siamo già stati, ma in orari che non ci avevano permesso di vedere i colori al massimo. Iniziamo con la vicina Manchebo Beach (praticamente la continuazione di Eagle Beach). Anche questa lunghissima, con sabbia bianca e mare cristallino e molto meno frequentata della vicina Eagle Beach. Comunque bellissima! Fermata poi a Druif Beach, lunga e stretta spiaggia sabbiosa, molto tranquilla. A seguire Surfside Beach (Nikki Beach), vicina all’aeroporto, con acqua non troppo trasparente. Dopodiché tappa a Mangel Halto Beach: spiaggia circondata da un fitta vegetazione e mangrovie, con mare dai colori stupendi! Non fermatevi nella prima spiaggia, come abbiamo fatto noi in un primo momento, bisogna oltrepassare un ponticello, che si vede sulla destra, percorrere un pezzo in mezzo alle mangrovie, per poi arrivare in cima ad una scogliera, dalla quale si vedono i colori del mare nelle tonalità più belle e da dove si possono fare meravigliose foto ricordo!

Poi riscendiamo fino alla Rodger Beach, che oggi vediamo con una luce del sole diversa. Semideserta, con delle capannine che si possono usare per stare all’ombra e con acqua molto bella e cristallina. Peccato per la vicina raffineria che deturpa il paesaggio. Ultima spiaggia Andicuri Beach, che raggiungiamo attraversando l’isola e puntando verso l’oceano. Si raggiunge percorrendo un pezzo di strada sterrata, e si arriva praticamente in una spiaggia deserta, dove si infrangono grandi onde. Molto bella, peccato che entrare in acqua è impossibile.

14° giorno (04.02.2018)

Ultimo giorno di vacanza. Abbiamo l’aereo in serata, quindi oggi tranquilli nella piscina del Bubali Bliss, con pausa a Palm Beach per gustarci un ultimo snack da Eduardo’s! Restituiamo l’auto al nostro rent a car e partenza per Milano, con scalo ad Amsterdam.

RISTORANTI CURACAO

Per colazione:

La Boheme Curacao (apre solo alle 8.00), vicino al nostro hotel, ottimi pancake con frutta fresca e smoothies (10$ per persona). Gentilissimo il proprietario che ci ha dato molti consigli per la nostra vacanza.

Ristoranti per la sera:

– Gouverneur de Ronville, ottima location, si può scegliere di cenare su un balcone vista mare o in uno splendido patio. Personale molto cordiale (2 piatti unici + bevande 63$). Consigliato!

Cantina del Patron. Non era tra quelli previsti, ma comunque si può scegliere tra varie tapas. Non male. Come in tutti i ristoranti di Curacao tanti cibi fritt, ma comunque buoni.

Kome. Prenotato il giorno precedente, si è mangiato bene, con porzioni non abbondantissime ed attesa molto lunga. 2 piatti unici con bevande 63$.

Steak & Ribs, situato presso il centro commerciale Rif Fort, carne ottima, non serve prenotare. Prezzi nella norma.

RISTORANTI ARUBA

Per colazione:

Linda’s Dutch (Palm Beach), dove sforna degli ottimi pancakes con varie composizioni proposte dal menù. Consigliamo di arrivare presto per non fare coda, perché è sempre pieno. Apre alle ore 8.00.

Ristoranti per la sera:

Terrazza Italiana (Eagle Beach), gestito da italiani gentilissimi (lei si chiama Mimma). Siamo stati due volte: la prima sera, che ci hanno accolti nonostante l’orario e il ristorante era pieno (2 pizze discrete, per essere ai Caraibi, 50$); la seconda verso la fine della vacanza (2 primi piatti e 1 dolce + bevande 61$).

The Lazy Turtle Aruba (Palm Beach), all’interno di un centro commerciale, qualità ottima: 2 piatti unici spiedini di angus e angus+gamberi e bevande 84$. Personale cordiale.

Bavaria (Palm Beach), prenotato, cena stile tedesco, 1 chicken Schnitzel e 1 Wiener Schnitzel + bevande 52 $. Buono.

Wacky Wahooo’s (Palm Beach): volevamo cenare qui ma non è stato possibile perché tutto prenotato per 10 giorni. Quindi se volete mangiare qui, prenotate appena arrivate e forse non basta neanche.

Fishes and More (Palm Beach): mangiato bene, antipasto di cozze, 10 gamberi alla griglia, 1 filetto di pesce e 1 dolce 115$

Red Fish, fuori dalla zona turistica, frequentato anche dai locali, si mangia bene e per una volta riusciamoa mangiare pesce alla griglia, non fritto o con qualche salsina strana. 2 piatti unici di pesce alla griglia con contorno e bevande 47$.

CONSIGLI

Curacao e Aruba sono due isole completamente diverse tra di loro. Curacao e più selvaggia, mentre Aruba è più votata al turismo.

Le spiagge più belle di Curacao, a nostro parere, sono tre: Casa Abou, Kenepa Beach e Santa Maria. Bellissima la capitale Willemstad, con le sue case colorate ed il ponte mobile, non per niente sono patrimonio dell’UNESCO. Alla sera non c’è quasi nulla da fare, a parte il giovedì sera, che c’è una festa locale con musica e bar aperti fino a tardi.

Aruba è un’isola che offre molto al turista, con delle spiagge bellissime. Le nostre preferite rimangono Eagle Beach e Baby Beach. Si trova di tutto dai ristoranti (molta più scelta di posti per mangiare) ai casinò, per non parlare dei servizi sulla spiaggia (giochi d’acqua ecc… ma non mancano spiagge più tranquille e meno affollate).

– Entrambe sono belle, ma ognuna ha la sua particolarità e meritano entrambe di essere visitate.

– Si può pagare tutto in dollari americani. C’è una leggera convenienza (ma non eccessiva e si può farne tranquillamente a meno) a fare il cambio con la moneta locale: il Fiorino delle Antille Olandesi. Da ricordarsi però che il Fiorino di Aruba non viene accettato a Curacao e viceversa.

– Gli ombrelloni (palapas) non si pagano perché sono pubblici.

– Wi-fi funzionante bene negli hotel, nei ristoranti e anche in alcune spiagge.

– È consigliato prenotare nei ristoranti, alcuni addirittura parecchi giorni prima.

– Prima di prenotare abbiamo avuto delle “dritte” dall’esperto caraibico “Caste” Forum Aruba, del famoso sito Trip, che ringraziamo molto.

Guarda la gallery
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Kenepa Beach - Curacao

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Eagle Beach - Aruba

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Baby Beach - Aruba



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