St Martin di Daniele Somenzi di caraibi

L'atterraggio con Airbus A340 di air france a quest'isola è a mozzafiato, e è anche il motivo principale per il quale sono venuto qui. Mezza olandese e mezza francese, quest'isola caraibica, ha una particolarità,la parte est ,sul retro dell'aeroporto è collegata con una sola e piccola strada, dalla parte opposta non ci si puo arrivare perche...
Scritto da: storyvil
L’atterraggio con Airbus A340 di air france a quest’isola è a mozzafiato, e è anche il motivo principale per il quale sono venuto qui. Mezza olandese e mezza francese, quest’isola caraibica, ha una particolarità,la parte est ,sul retro dell’aeroporto è collegata con una sola e piccola strada, dalla parte opposta non ci si puo arrivare perche c’è il mare,Il problema è che questa strada è proprio alla fine della pista dell’aeroporto,che accoglie anche aerei grandi come il jumbo, e la stessa non si puo allungare perche dalla parte opposta oltre che ad esserci ancora il mare, ci sono anche le montagne, il risultato è che la pista è la piu corta al mondo dove atterrano i jumbo, e di conseguenza tutti gli aerei devono essere gia molto bassi per l’atterraggio, e ,chi transita su quella strada o prende il sole nella vicina spiaggia, si vede atterrare i grandi velivoli a solo 15 metri sopra la testa. una goduria per me che sono un’appassionato di aeroplani. Io e Mauro ci siamo portati dall’ Italia 2 bici graziella, che non appena rimontate, ci hanno portato a spasso per la parte francese dell’isola. Per visitare anche l’altra parte, prendiamo a noleggio un’auto per un giorno. È curioso perche qui non c’è dogana, e il confine tra l’olanda e la francia è segnata da una specie di lapide con le due bandiere. In oltre a Marigot, la capitale francese, si parla il francese, ma tutti sanno oltre che il l’olandese anche l’inglese, poi rientrando nella zona olandese approdiamo a Philipsburg con le sue belle spiagge, qui arrivano ogni giorno alcune navi da crociera che sbarcano migliaia di turisti da tutto il mondo, Molti residenti sono attrezzati per offrire ai turisti servizi vari di antrattenimento e negozietti con souvenirs, oltre che a tour dell’isola. Guidando l’auto, qui si guida a destra come da noi, ho notato una cosa che ha dell’originale, il bus giallo tipo quelli americani della scuola, ogni volta che si ferma davanti a noi per far scendere i ragazzi, mette la freccia a sinistra e si mette di traverso sulla strada impedendo al traffico contrario di proseguire, praticamente ad ogni fermata blocca tutti e non puoi ovviamente sorpassare, cosi che i ragazzi che passano la strada dal lato opposto non corrono pericolo di essere investiti. Poi riparte e si rimette sulla sua corsia di destra, e tutti qui nell’isola sanno di questo sistema furbo e portano pazienza. Da stare lassu sulla collina guardando le 4 navi da crociera parcheggiate in porto, noto che c’è anche la piu grande del mondo del momento, la queen elisabeth 2. Tornando alla fine della pista dove alloggiamo all’albergo Caravanserray proprio li accanto,mi diverto a star dietro agli aerei che dando la spinta massima dei motori per decollare, mi spingono indietro dal forte vento, riesco a farmi fare qualche foto che mi ritrae sulla spiaggia con un Airbus 340 a 10 metri sopra la mia testa. L’ultimo giorno, il tipo che lavora all’albergo, mi compera entrambe le biciclette per 40$ tanto a noi non servono piu. La ragazza della reception mette in mostra le sue unghie delle mani da record di 6 cm attorcigliate, dice che sono 3 anni che non le taglia, certo che lei i piatti non li lava a mano di sicuro. è arrivato il giorno della partenza, della prima delle 2 volte che vado all’isola di St martin. ciao ciao


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