Granada e Cordova, una bellissima scoperta

Week end lungo alla scoperta delle bellezze dell'Andalusia
Scritto da: Giovanna C.
granada e cordova, una bellissima scoperta
Partenza il: 12/09/2019
Ritorno il: 15/09/2019
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Per l’annuale piccolo viaggio alla scoperta delle più belle città europee, stavolta scegliamo Granada, facilmente raggiungibile da Milano con Easyjet (biglietti comprati ad aprile al costo di circa 60€ a testa).

Abbiamo tre giorni pieni più una mezza giornata e decidiamo di noleggiare una macchina ed arrivare fino a Cordova, che molti ci hanno detto essere una meta interessante. Ottima scelta, si tratta di una città con un centro storico a misura di pedone, tranquilla e rilassata, visitabile in un giorno o due.

La strada tra Granada e Cordova attraversa chilometri di pianure intervallate da qualche collinetta e sterminate distese di oliveti e agrumeti. La terra è color ocra, il terreno secco, segno che le piogge in questa parte di Spagna non sono molto frequenti. Eppure il clima sta cambiando anche qui, una perturbazione molto intensa ha portato lungo la costa a nord-est della Andalusia precipitazioni fortissime, causato esondazioni e purtroppo anche vittime. Noi siamo stati fortunati e non abbiamo avuto alcun problema, ma la sera il telegiornale mostra immagini di devastazione mai viste in queste zone…

A Cordova ci aspetta il sole, parcheggiamo la macchina lungo il fiume Guadalquivir e attraversiamo il bellissimo Ponte romano costruito nel I secolo e diventato famoso anche per essere una location della saga televisiva Il Trono di spade. E’ lungo ben 247 metri, largo fino a 9 metri e permette di apprezzare a pieno la vista del fiume e della cittadina. Ai due lati del ponte due torrioni difensivi costruiti nel Medioevo dagli arabi: la Torre di Calahorra a sud e la Puerta del Puente a nord.

Entriamo nel centro storico e giriamo senza meta nel quartiere della Juderia, tra vicoletti che si aprono su piccole piazzette dove immancabilmente si mangia e si beve a tutte le ore del giorno (e della notte…). Visitiamo anche la sinagoga costruita nel 1315, una delle tre rimaste in Spagna (le altre due si trovano a Toledo). E’ piccola, ma riccamente decorata con motivi a stucco e iscrizioni in ebraico. La parte superiore ospita un loggiato, destinato alla preghiera delle donne, che si affaccia sulla sala di preghiera attraverso tre grandi finestre.

Almeno un paio di ore servono per visitare la magnifica Mezquita, oggi cattedrale dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima, considerato il monumento più importante della città e uno dei più importanti dell’architettura andalusa.

La sua storia è alquanto particolare: sorta sui resti di una antica chiesa visigotica, la sua costruzione iniziò a partire dal 785 ad opera dell’emiro Abd al-Raḥmān I, poi ingrandita dai suoi successori fino ad arrivare a 23.000 mq di estensione. Le 19 navate ospitano più di 800 colonne sormontate da doppie arcate bianche e rosse che danno a tutta la struttura un senso di maestosità e leggerezza. Quando Cordova fu riconquistata dai cristiani di Ferdinando III di Castiglia, nel 1236, la moschea fu convertita in cattedrale e completamente trasformata tanto che l’imperatore Carlo V disse: “avete costruito qualcosa che si può vedere ovunque, distruggendo qualcosa che invece era unico al mondo”. L’ingresso è gratuito tutte le mattine dalle 8.30 alle 9.30, altrimenti a pagamento (costo 10€ a testa).

Alloggiamo nel piccolo hostal Azahar proprio di fronte alla Mezquita, struttura molto accogliente e pulita dove la ragazza che ci accoglie ci fornisce anche ottimi consigli per la cena.

La mattina successiva entriamo all’Alcazar de los Reyes Cristianos, il palazzo-fortezza fatto costruire nel 1328 da Alfonso XI sul luogo in cui sorgeva un antico palazzo arabo. Il palazzo è stato per circa 300 anni anche sede dell’Inquisizione, poi presidio militare per le truppe di Napoleone Bonaparte ed infine carcere civile. Dal 1950 è diventato un monumento nazionale. Personalmente mi è piaciuto moltissimo, oltre al palazzo si possono visitare gli splendidi giardini arricchiti da una infinità di vasche, fontane e canali a cielo aperto oltre che ovviamente da aiuole fiorite di tutti i colori. Per visitare l’Alcazar bisogna considerare almeno un paio di ore, costo del biglietto 4,5€.

Dopo un ottimo e tardivo pranzo in uno dei tanti ristorantini della città, ripartiamo in macchina in direzione Granada percorrendo una strada diversa rispetto a quella dell’andata. Durante il tragitto facciamo una sosta nella piccola cittadina di Baeza, dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2003 per la bellezza del suo centro storico e la grande quantità di monumenti ed edifici di epoca rinascimentale che ospita.

Dopo avere restituito la macchina, prendiamo possesso dell’appartamento di Granada in cui trascorreremo le successive due notti, dotato di un panoramico balcone affacciato sulla Cattedrale. La prima sera la trascorriamo passeggiando nel vicino centro storico, totalmente pedonale e quindi a misura di turista. Ceniamo al ristorante La bodega de Antonio, ottimi piatti tipici, personale molto cordiale e (cosa che non guasta mai) prezzi molto bassi… Provate il baccalà veramente gustoso e attenzione alle porzioni che sono super abbondanti!

Ovviamente la perla tra tutte le attrazioni di Granada è l’Alhambra, che visitiamo il giorno successivo. Nata come cittadella militare, durante il regno di Yusuf I fu trasformata in un palazzo contenente splendidi cortili, giardini, fontane e ricco di giochi di luce e ombre. La cittadella fu chiamata Al-Qal aal-Hmbra, che in lingua araba significa “fortezza rossa”, il nome Alhambra è l’adattamento alla lingua spagnola ed è legato al colore dei mattoni cotti al sole che furono impiegati per erigere le mura esterne.

Il complesso dell’Alhambra comprende Palacios Nazaríes, Alcazaba, Palazzo di Carlo V (a mio parere il meno interessante), palazzo Generalife e ovviamente tutti i giardini circostanti.

La visita più entusiasmante è quella dei Palacios Nazaríes, considerato il più bel complesso arabo in Europa che a sua volta comprende tre palazzi principali – il Mexuar, il Palacio de Comares e il Palacio de los Leones. Una successione di sale riccamente decorate in stucco e piastrelle smaltate, portoni e soffitti in legno intagliato, grandi cortili (patios) con fontane circondati da colonnati, impossibile descrivere la meraviglia che abbiamo provato di fronte a tanta maestria e bellezza… Ogni sala è diversa e ogni volta lo stupore è maggiore!

Una bella passeggiata conduce al Generalife, la residenza estiva dei sultani Nasridi del Sultanato di Granada e permette di ammirare anche gli splendidi giardini circostanti.

Girovagando tra le stanze e i giardini, il tempo passa senza annoiarsi mai… Mettete in conto almeno una mezza giornata per la visita completa, noi siamo entrati alle 8.30 ed usciti verso mezzogiorno.

Consiglio di comprare i biglietti in anticipo, attenzione ad usare il sito ufficiale (http://www.alhambra-patronato.es) e non altri siti nei quali i costi sono superiori. Esistono diversi tipi di biglietti, quello più completo (indicato sul sito “Conjunto Monumental”) consente la visita ai palazzi ed ai giardini e costa circa 14€ a persona. C’è anche un’altra tipologia di biglietto meno costosa, ma consente l’accesso solo ai giardini ed al palazzo Generalife (Jardines y palacio del Generalife, 7€).

Abbiamo verificato di persona che all’ingresso sono molto fiscali, all’ora indicata sul biglietto occorre presentarsi altrimenti non si può entrare ai Palacios Nazaríes. Inoltre i biglietti sono nominali, a noi non hanno chiesto un documento ma possono farlo.

Alla fine, stanchi ma molto soddisfatti, usciamo dal complesso dell’Alhambra dal lato nord e ci troviamo direttamente nel bellissimo quartiere arabo dell’Albayzin. E’ una zona dove vale la pena perdersi tra i vicoletti, salire e scendere le scalinate che conducono a piazzette o punti panoramici (miradores) dai quali si possono ammirare splendide vedute dell’Alhambra, molto frequentati soprattutto al tramonto.

La sera ceniamo nell’ottimo ristorante Fogon de Galicia dove preparano una paella eccezionale e fatta al momento (vi avvisano che il tempo di attesa è di circa mezz’oretta), oltre che deliziosi fritti misti di pesciolini e molte altre specialità tipiche, il tutto ovviamente bevendo dell’ottima sangria… prezzi anche in questo caso mediamente bassi…

La mattina dell’ultimo giorno il nostro volo parte alle 11.50 quindi ci sta anche una sontuosa colazione in uno dei bar più famosi di Granada. Il Gran Cafe Bib Rambla offre colazioni a base di cioccolata calda e churros, una vera delizia anche se molto calorica… ma si sa, un viaggio in Spagna non può essere a basso consumo di cibo e vino!

Purtroppo anche questo weekend lungo è finito… adiós Andalusia, hasta pronto España!

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La Cattedrale di Granada



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