Giringiro in Andalucia, Corsica e Sardegna… io e lei

In aereo, in macchina, in moto, in barca abbiamo fatto moltissimi chilometri e... ringraziamo le persone che abbiamo incontrato e gli amici che ci hanno accompagnato lungo questo magnifico viaggio
Scritto da: Urubamba
giringiro in andalucia, corsica e sardegna... io e lei
Partenza il: 29/07/2013
Ritorno il: 18/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
In viaggio… Matte & Vero tra l’Andalucia la Corsica e la Sardegna (2013). Decidiamo di fare un bel viaggetto insieme io e Veronica per le ferie estive, il primo nostro lungo viaggio.

Partiamo il 29 Luglio in aereo, Bergamo – Siviglia – per un giro in Andalusia che ho organizzato come sempre raccattando informazioni qua e la tra Lonely Planet, turisti per caso e google maps.

Questa volta scelgo di leggermi durante le vacanze “cosa sognano i pesci rossi” di Marco Venturino, un mio collega, un nostro collega nella speranza di condividere con lei anche questa lettura.

Il programma prevede pero’ di spezzare il giro il 7 agosto rientrando a casa per un pomeriggio cosi’ che Veronica potra’ decidere se proseguire o meno per la Corsica e la Sardegna dato che e’ piuttosto spaventata di passare 20 giorni con il suo ragazzo, non lo ha mai fatto… ma nemmeno io in realta’.

Beh tra me e lei ci sono quindici anni di differenza, lei e’ragazza ed io un uomo, un mondo a detta di molti, ma noi due stiamo talmente bene che non ce ne accorgiamo davvero mai, almeno fino ad ora non e’ successo.

Atterriamo a Siviglia e gia’ siamo in trepidante attesa di scoprire che macchina ci portera’ in giringiro, sicuramente una economica, ma mai ci saremmo aspettati una fiammante Mii bianca.

Che diavolo di macchina e’? sorpresi ma felici per la novita’, partiamo per Granada.

Particolare non trascurabile e’ che la Mii ha la presa Usb per cui possiamo viaggiare muovendo le teste, tra le note di Dylan, Springsteen, RHCP, Marley, un po’ di sano punk & ska…..e di qualche “tunza” che fa impazzire Veronica. Molto bene!

L’alhambra la vedremo un’altra volta, non ce la sentiamo di affrontare il caldo torrido delle citta’spagnole, io lo conosco e quindi il mio piano e’ quello di andare direttamente in Sierra Nevada!

La montagna nevosa fa da sfondo a Granada, imbocchiamo come due bimbi minkia, la prima strada per la montagna che vediamo, e raggiungiamo la cima della Sierra, passeggiata, qualche foto ed un bell’incontro con una coppia di 50 enni spagnoli motociclisti con cui scambiamo due parole per entrare nel clima del viaggiatore aperto alle nuove esperienze ed ai nuovi incontri, o meglio io scambio due parole perche’ Veronica ha girato molto poco e di lingue ne sa quanto di geografia!

Prima di lasciarci, ci chiariscono le idee su dove siamo finiti, la strada per Las Alpujarras, regione a sud dove avevamo intenzione di dormire, e’oltre che sbagliata, lunga da qui e sono gia’ le sei del pomeriggio: Veronica mi sorprende come sempre e mi dice “vabbe’ Matte se viaggiamo così non ci dobbiamo stressare, prendiamoci una birra e poi ripartiamo”. Geniale!

Inizio a comprendere gia’ di non aver sbagliato compagno di viaggio, di aver avuto intuito, e capisco perche’ lei mi piace cosi’ tanto ma non riesco ad astenermi nel chiedermi “forse che dovevamo prendere una cartina un po’ piu’ precisa e non accontentarci di quella fornita dall’autonoleggio o dalla Lonely? Fenomeni!”

Riscendiamo i 3500 metri tra paesaggi mozzafiato per chi adora come noi la montagna, e ci dirigiamo verso Motril, deviando per Ogiva, da cui iniziamo a percorrere una stradina immersa nel verde, popolata dai pueblos blancos, piccoli pittoreschi villaggi sonnolenti nei centri abitati ma in posizioni davvero suggestive.

Qui ci attende un percorso tortuoso e duro soprattutto perche’ fatto la sera, ma che ci portera’ involontariamente a Trevelez, dopo aver esplorato sempre involontariamente mulattiere senza sbocco per una oretta, e finalmente incontriamo il primo campeggio alle 22.

Avevamo deciso di fare una parte del viaggio in tenda, cosi sara’.

Lungo il cammino lascio la macchina a Veronica per una ventina di Km… ci attraverseranno la strada la piu’ numerosa comunita’ di animali di specie diverse mai vista da un lunotto, ma chi sei? San Francesco?

Il tempo di montare la tenda in due minuti e riusciamo a mangiare al piccolo ristorante del campeggio (Camping Rural de Alta Montagna 26 euro per una tenda due persone e la macchina, colazione inclusa): ordino la temibilissima Morcilla, una specie di sanguinaccio, lui ci guarda un po’ incuriosito, ci chiede se sappiamo cosa sia, lo riguardiamo, confermiamo e gli facciamo intendere che siamo dei duri. Per inciso Veronica non sa assolutamente nulla sulla morcilla, nemmeno se sa di carne o di pesce ma la faccia da sfida con la nuvoletta “ mangio Morcilla da quando sono nata” le viene benissimo: ovviamente ne provera’ una forchettata e mi chiedera’ poco dopo che cosa ho preso da mangiare.

Terminata la cena ci fermiamo poi a sorseggiare yerba buena con il padrone di casa ed una coppia di Italiani e mentre discutiamo ci accorgiamo che fa fresco fresco e non abbiamo un saccopelo perche’ viaggiamo leggeri leggeri… nessun problema ci dice il campeggiatore, ve ne affitto uno io a 2 euro! Splendido!

Il giorno seguente guidiamo tra aridi pendii, dirupi e villaggi sonnolenti verso il deserto di tabernas passando da Andarax: non aspettatevi un vero e proprio deserto, vi troverete di fronte ad un paesaggio desolato e arido e incontrerete gli studios ove giravano i film western: non so se rendo ma Carlo Bronzone detto Charles Bronson e Sergio Leone hanno camminato in questa landa in culo ai lupi!

Lascerei stare la ricostruzione all’Oasys – mini holliwood, fate un salto di un oretta agli studios Fort Bravo Texas Hollywood ( entrata a 17,90 euro): qualche foto in bianco e nero la merita.

Continuiamo il nostro giro verso il Parco Naturale di Cabo de Gata ma io voglio girovagare lungo il litorale, quindi la prendo piu’ a nord da Carboneras. Non c’è una vera e propria strada che costeggia il litorale, quantomeno noi non l’abbiamo trovata, ma abbiamo avuto la pazienza di entrare in ogni golfetto da li a Cabo de Gata…altra storia rispetto alla costa del sol, aspra e selvaggia, protetta, lontana dalle “sperimentazioni umane”. Proseguiamo fino ad imbatterci casualmente in un paradiso terrestre e messo le tende al camping “ La Caleta” parque natural de cabo de Gata – Las Negras – per 24.81 euro: strade sterrate, paesaggio incontaminato, scogliere da capogiro! Questa e’ vita!

Cabo de gata non ci e’ sembrata cosi’ bella ma potremmo sbagliarci dato che ci abbiamo dato davvero una rapida okkiata e poi siamo tornati indietro a Las Negras in realta’: ci e’ costata la macchina per una sassata al lunotto…quando la sassata forma la stellina poi si aspettano 5 secondi e la stellina diventa una cometa ci si caga un po’ addosso e si teme per le mutande ma ne valeva la pena.

La mattina seguente ci godiamo un po’ di mare e riposiamo sulla spiaggia, ci addormentiamo in questo generoso silenzio, davanti alle meravigliose scogliere e grazie a questo turismo educato: amore mio sono le 12, dovremmo smontare la tenda…”dormi Matte, dormi, dobbiamo riposare”. Arriviamo alla reception alle 13.30 …non ci fanno pagare la penale, ci fanno un sorriso e ci augurano buon viaggio, paghiamo 24 euro per le solite cose, ripartiamo felici e soddisfatti.

Giorno successivo a malincuore si riparte per l’aeroporto di Almeria per cambiare il lunotto dell’auto, ci fanno aspettare 5 minuti e ci consegnano con nostra sorpresa una macchina nuova: da una splendida Mii bianca facciamo il grande salto per una piu’ grigia Mii color topo ma non ci facciamo prendere dal panico…e’ che c’eravamo quasi affezionati alla nostra “lavatrice bianca”.

Proseguiamo per Ronda lungo mare, ci fermiamo a mangiare in un paesino sperduto di cui non ricordo il nome ma ricordo quello del Ristorante, El Paraiso, dove incontriamo Bernardo…un curioso settantenne spagnolo col pancione che ha lavorato In Italia e che ora e’ ritornato nella sua Spagna…riconosce Veronica come una “dulze puledra Italiana”, scambiamo due parole, tutte rivolte a Veronica (ne sa tanto in fatto di donne il nonnino) e ci offre un drink prima di proseguire il viaggio per Malaga e deviare poi per Coin, El Burgo, ed attraversare la Sierra Grazalema.

In alternativa si puo’ tagliare a nord da San Roque ma il percorso e’ davvero meno affascinante: qln ha detto che “il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta: il fine del viaggiare e’ il viaggiare stesso e non l’arrivare” e sono totalmente d’accordo e particolarmente in questo caso direi che e’ piu’ bello arrivare a Ronda che Ronda stessa.

Ronda e’ una citta’ cmq da visitare, aggrappata su uno sperone roccioso e nota per la passione per la corrida: molto bella la plaza de Toros, bene culturale del patrimonio storico Spagnolo.

Dormiamo nel Campeggio El Sur poco al di fuori del paese con soli 24.40 euro.

Campeggio bello e frequentato da personaggi coloriti tra cui ricordo il Vikingo, un omone biondo con la coda che ho incontrato in bagno nudo come mamma l’ha fatto ma coperto almeno dalle mutande e dagli stivali, lo trovera’ nelle stesse condizioni anche Veronica poco dopo camminando per le piazzole del campeggio in tutta tranquillita’ e la notte credo l’abbia anche sognato dato che sentendo alcuni passi e muovere la tenda mi ha obbligato ad uscire (ovviamente anche io in mutande) per controllare che non succedesse nulla.

Dal 2 Agosto al 7 Agosto ci fermiamo a Tarifa, tre sono i motivi che ci fanno tornare spesso in questo posto: il primo riguarda la tranquillita’ e la gentilezza degli abitanti, il secondo l’aspetto naturalistico, il terzo il Kite: ritengo sia l’antidoto alle coste Italiane ed alla Costa del Sol Spagnola e per tipologia di turismo, e per prezzi e per atmosfera poco commerciale.

Solitamente vado fuori stagione ma quest’anno ho deciso di passare proprio qui il mio compleanno e il 4 agosto 15 amici hanno raggiunto Tarifa per festeggiarlo con me…un privilegio per me vedere tanto affetto.

Tarifa ha una piccola citta’ vecchia circondata dalle mura e una porta, e a 100 mt da questa sulla sinistra troverete l’Hostal El Asturiano ed i proprietari, Diana e Jesus che sono ormai amici vi tratteranno molto bene e l’hostal e’ davvero molto carino anche se dovrete spenderci un po’ di soldini.

Da non perdere il ristorante El Mirlo circa 7 km fuori dalla citta’,nella vecchia zona militarizzata, Los Melli ( il migliore) taperia in citta’ e per la sera un salto alla Teteria e una bella bevutina si devono fare.

Fuori citta’ vince la natura…come sempre, come piace a me, come e’ scritto nella storia del mondo, come sara’ per l’eternita’: ho imparato una legge fondamentale nella mia vita, non giocare mai con lei, non sfidarla, non minacciarla, seguila e basta e non ti verra’ fatto del male perche’ e’ l’unica cosa che puoi fare.

Per il Kite consiglio tutta la vita il KTS, un curioso argentino e due Italiani vi faranno godere tra le onde dell’Atlantico: tra questi il Matte, veneto fulminato, è il mio maestro personale di Kite e di vita…ve lo consiglio sia per il Kite che per una birrettina sulla spiaggia o la sera per le stradine di Tarifa.

“ Matte hai ancora quella splendida fiat uno rossa degli anni 80 col chiavistello sulla portiera?”

“ No me l’hanno requisita, ora sono a piedi”. Eccelso!

Ah! Dimenticavo… davanti a voi a 14 km avete il Marocco per chi vorra’ fare una scappatella oltre europa.

Il 7 Agosto purtroppo torniamo a Siviglia a prendere l’aereo, Ryanair economica ma dobbiamo arrivare alle 5.30 di mattina in aeroporto.

In due ore siamo a Siviglia ma al solito non ricordo la strada per l’aeroporto, fortunatamente mentre Veronica se la dorme che e’ un piacere, incontro al semaforo una coppia di Sivigliani, tiro giu’ il finestrino e chiedo delucidazioni…seguici mi dice lui, dobbiamo andare in aeroporto anche noi.

Li seguo per un po’ ma ad un tratto riconosco il centro di Siviglia con le sue innumerevoli viuzze….dove ci sta portando questo? Ad un certo punto si ferma, piazza la macchina in garage e ci dice…andiamo! Uahahhaha mica mi avevi detto che vi avremmo portati noi!.

Veronica, che non e’ ancora pronta per queste cose ha la faccia che dice: “ perche’ dici a due sconosciuti di salire sulla nostra macchina alle 5 del mattino?”

Morale della favola, li portiamo in aeroporto, li facciamo scendere subito perche’ hanno il primo aereo per il nord della spagna e rischiano di perderlo, noi prendiamo poi la strada per il rent a car ma sbagliamo e ci ritroviamo in direzione Siviglia, ora siamo noi ad essere in ritardo! Riusciamo comunque a fare tutto ma ovviamente dimentico di riportare le chiavi nella cassetta del rent a car, passiamo la perquisa e toh! Chi vediamo rimbalzati in aeroporto ed affiancati da due poliziotti? I nostri due amici di Siviglia! Io e veronica ci guardiamo negli okki…chissa’ chi diavolo erano…sapevano anche un po’ di vinazza…”dai Veronica, non facciamo gli italiani!”.

Atterriamo il mattino a Bergamo, alle 10.30 siamo a casa, lavanderia, zaino, tenda, moto e…a Veronica e’ piaciuto il viaggio, quindi si riparte alle 22 con il traghetto per la corsica da Savona: passaggio ponte ovviamente, dormiamo sui divani…cosa chiedere di piu’? Nulla!

Veronica ha la febbre quindi andiamo subito a Solenzara – Camping Gran Blue (14 euro per una notte due persone tenda e moto), ci sono gia’ stato due volte, ti pulisci i cessi con gli spazzoloni, non c’è la carta igienica ma il posto e’ una meraviglia, una piccola lingua di terra dove lasci cadere la tenda e a tre metri da te…la spiaggia e il mare.

Nel pomeriggio ci facciamo una scampagnata a 2000 mt sulla Bavella, abbiamo il tempo anche per berci un bicchiere di Pastis, prima di beccarci l’unico acquazzone della nostra vacanza, eventualmente spingetevi fino a Zonza a mangiare il cinghiale, e poi di nuovo giu’ lungo il fiume Solenzara: magnifico.

Il viaggio itinerante prosegue da Bonifacio in traghetto per la Sardegna, diretti ad Oschiri: prendiamo la vecchia statale prima di monti e ci immergiamo in moto e visiera aperta nel regno dei sugheri… per un motociclista bella strada per un osservatore un paesaggio da contemplare.

Ad Oschiri ci aspetta la famiglia di Roberto, mangiamo il maialino sardo, le panade, passiamo a salutare un po’ di amici Oschiresi, ma prima io devo sistemare i miei 4 capelli e desidero farlo dal parrucchiere ufficiale del paese: Gesuino, parrucchiere sopraffino! Non descrivo le maniere e il locale, dico solo che alla fine mi ha spruzzato sul collo l’acqua di colonia…imperdibile salto nel passato Italiano!

L’indomani sulla mia Suzukina corriamo ad Agrustos per partecipare con Roby e Mickets al raduno Harley di San teodoro: Roberto ne ha appena comprata una, divertente vederlo tronfio su una moto da 350 kili!

E’ l’11 Agosto e Veronica mi ricorda che anche lei ha diritto di fare un po’ di vacanza con i suoi amici, dunque partiamo, attraversando la Sardegna intera alla volta di Villasimius…”eccoti accontentata cucciolo”.

In questi giorni torno a leggere la gazzetta in spiaggia, torno a fare la gita in gommone, incontro un fratello rossonero e gli amici di veronica sono due cuochi sopraffini…ci sta, ci sta, ci sta bene dopo questo lungo viaggio!

Arriva Mercoledi’14 e per Veronica termina il viaggio, l’accompagno a Cagliari a prendere l’aereo….deve lavorare domani! Le guardo gli occhietti, credo le sia piaciuto, credo sia cresciuta in lei l’idea che una vacanza itinerante non sia poi cosi’ male, non e’ abituata a questo tipo di viaggio ma la ragazza si adatta veramente a tutto ed e’ aperta alle sorprese…“ mi mancherai more mio”.

Solo come un palestrato alla scala di Milano, risalgo su due ruote l’isola Sarda, in solitaria dopo 18 gg passati con lei, per trascorrere gli ultimi 3 giorni delle mie ferie a casa di Roby ad Agrustos…ritorno alle grigliate di un tempo, ritorno agli amici sardi di un tempo, serata indimenticabile alla Luna di S Teodoro dove ci accoglie la mitica Teresa, a festeggiare il compleanno il 16 notte.

Io e roby per dodici lunghissimi anni abbiamo festeggiato insieme praticamente ogni ricorrenza ma ultimamente abbiamo preso strade che ci hanno un pochino allontanati, questioni anche di punti di vista su amicizie e situazioni…lo so, sono davvero particolare, lo so sono un po’ permaloso, lo so…ma io amo la purezza, amo gli Indiani d’america, amo gli Irlandesi, amo i laghi e le montagne, amo chi combatte per le giuste cause, amo i miei amici, amo il vino rosso e il salame! Non chiedetemi di fingere e di amare chi credo finga, non chiedetemi di fare finta di nulla…non chiedetemelo.

Ogni tanto ci dedichiamo” One” di Johnny Cash su fb a ricordare che ci vogliamo ancora bene ma entrambi sappiamo quello che è successo, almeno io me ne sono accorto: questa sera, la sera del suo compleanno e questi tre giorni ho rivisto pennellate del disegno che stavamo dipingendo insieme, in amicizia, quindi un primo ringraziamento a questo viaggio lo devo fare ad Agrustos.

Il 17 sera e’ tempo di ripartire, ciao Sardegna, ciao corsica, ciao andalucia…grazie grazie ed ancora grazie

In aereo, in macchina, in moto, in barca abbiamo fatto moltissimi Km…ringraziamo le persone che abbiamo incontrato e gli amici che ci hanno accompagnato lungo questo magnifico viaggio.

Ora sto dando un’occhiata alle foto, quelle che ha fatto Veronica hanno ogni tre fotografie un palo, un guard rail…beh non sapra’ fotografare ma e’ stata davvero una compagna di viaggio fantastica…grazie anche a te topo!

Matteo



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