Amsterdam, un po’ freddina ma bellissima

Sei amiche alla scoperta di una città del nord Europa, che si prepara alle feste di Natale con addobbi, luci, decorazioni e ghirlande. Poesia per gli occhi e per il cuore
Scritto da: pippolina
amsterdam, un po' freddina ma bellissima
Partenza il: 07/12/2012
Ritorno il: 09/12/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
La meta del nostro weekend questa volta è Amsterdam. Abbiamo prenotato con largo anticipo il volo Alitalia da Torino Caselle per venerdi 7 dicembre alle 6.45, ma il viaggio inizia con un paio d’ore di ritardo causa nevicata su Amsterdam. Inganniamo l’attesa sonnecchiando e chiaccherando.

Viste le previsioni meteo, siamo imbacuccate come se dovessimo partire per il Polo Nord: calzamaglia termica, stivali imbottiti, maglioni spessi, guanti, scaldacollo, sciarpe e berretti di lana. La “vestizione” in questi tre giorni è stata sempre piuttosto laboriosa…

Giunte all’aeroporto Schiphol, recuperiamo i bagagli e ci dirigiamo verso l’ adiacente stazione ferroviaria per prendere il treno che collega Schiphol con la Stazione Centrale di Amsterdam. Prima acquistiamo i biglietti ai distributori automatici (3,80 euro).

Dopo 20 minuti di viaggio arriviamo in centro città: l’abbigliamento si rivela provvidenziale. Nevica, una patina di neve e ghiaccio a terra mette a dura prova la nostra abilità di viaggiatrici col trolley.

Di fronte alla stazione troviamo l’Ufficio del Turismo, dove acquistiamo l’abbonamento per i mezzi pubblici (72 ore – 16,00 euro).

Con il tram n. 13 raggiungiamo in pochi minuti il nostro Albergo, prenotato come sempre tramite Booking.com: l’Hotel Larende è un piccolo e carinissimo hotel in una tipica casa di Amsterdam, con la facciata alta e stretta ed il caratteristico gancio (usato per issare i mobili, perché le scale erano e sono tuttora ripidissime e strette).

Il personale è molto cordiale, gli ambienti nuovi e pulitissimi: ci hanno riservato l’intero 4 piano, composto di tre stanze. Ci sentiamo a casa!

Posiamo i bagagli e partiamo subito alla scoperta della città.

Nevica e fa molto freddo, ma nulla ferma gli indomiti ciclisti olandesi, che sfrecciano sulle corsie loro riservate, come se nulla fosse, e nemmeno troppo vestiti…

Siamo in piazza Dam, cuore pulsante della città. Un lato della piazza è occupato dal Palazzo Reale, un palazzo piuttosto insignificante e che necessiterebbe di un bel maquillage… Passeggiamo con il naso all’insù ammirando i palazzi e le decorazioni natalizie. Ci dirigiamo verso la Spui e da qui, aprendo una porta, ci troviamo nel Cortile delle Beghine, oasi di pace nel pieno centro di Amsterdam. Giungiamo poi al Mercato dei Fiori, dove, oltre ai caratteristici bulbi (che ovviamente comperiamo) ed ai fiori, sono esposti in vendita tantissimi alberi di natale (rigorosamente veri) e composizioni di ogni tipo, e vediamo che molte persone stanno proprio facendo gli acquisti per addobbare le case.

In giro vi sono parecchi turisti, notiamo che la maggioranza è composta da italiani e spagnoli, scambiamo anche qualche parola con due coppie di ragazzi greci (che strana coincidenza… la crisi non ci ferma).

Percorriamo una bella via pedonale, la Kalverstraat, entriamo da Cheese and More, un negozio di formaggi (e non solo, anche cioccolato, torroni, marmellate, liquirizie ecc. ecc.) dove si possono assaggiare liberamente tutte le specialità in vendita.

Gironzoliamo senza meta (tanto è tutto bello), facciamo foto, arriviamo all’Hard Rock Cafè, piccolo e deludente, camminiamo nella zona intorno alla piazza Leidseplein, piena di locali e ristoranti.

Viene buio presto, il freddo è pungente, la stanchezza per la levataccia si fa sentire: decidiamo di rientrare in albergo e cenare nell’annesso ristorante: ordiniamo una pizza (dimenticando che all’estero non bisognerebbe mai mangiare italiano…) ma ci consoliamo bevendo birra Heineken e pensando che il meteo per l’indomani prevede sole!

Sabato 8 dicembre

Le previsioni si rivelano azzeccate: il cielo è blu, ma la temperatura è di molto sotto lo zero; non importa, tanto noi procediamo nuovamente alla “vestizione” in stile Polo Nord. Facciamo una buona ed abbondante colazione e ci mettiamo in marcia. Il programma di oggi prevede una gita fuori porta nel Waterland, nei tre famosi paesini Edam, Volendam e Marken. L’ autobus 311 parte alle spalle della Stazione Centrale. Il biglietto per l’intera giornata si acquista a bordo e costa 10 euro. Ci dirigiamo prima ad Edam; il viaggio dura circa 30 minuti, dai finestrini ammiriamo il panorama: è tutto bianco, ci sono le casette tipiche lungo i canali, e ovviamente ci sono i ciclisti… Arrivate ad Edam (famoso per il formaggio), abbiamo l’impressione di essere in un paese delle fate: i canali sono ghiacciati, le papere camminano sul ghiaccio anziché nuotare; ogni villetta è decorata: alle porte sono appese ghirlande, le finestre non hanno tende e, camminando, ci ritroviamo a “curiosare” nei salotti delle case: in tutte vediamo l’albero di Natale, le persone siedono rilassate sul divano con un libro in mano, sui davanzali vi sono candele, addobbi, lucine. Ma sono veri? E’ tutto perfetto, ordinato, ma possibile che non ci sia una sola casalinga disperata in tuta da ginnastica e con l’aspirapolvere in mano? Fuori dalle case sono parcheggiate le biciclette: dal numero e dalle dimensioni delle stesse si capisce chi abita in quella casa. Bici da uomo scura, bici da donna colorata, biciclettine varie a seconda di quanti bambini ci sono… qui non esistono problemi di parcheggio per le auto. Ecco la vera Olanda! Scopriamo un delizioso negozietto di oggettistica e, per la gioia della proprietaria, decidiamo di acquistare lì molti regali di Natale. Torniamo al capolinea dell’autobus e ci spostiamo a Volendam. Qui c’è una discreta animazione, i residenti stanno comperando gli addobbi in un mercatino molto caratteristico e in un piccolo centro commerciale. Quasi tutti i passanti hanno qualcosa di natalizio o di floreale in mano. Ci sembra di essere capitate in un’enorme Ikea a cielo aperto! Passeggiando arriviamo al mare. Che bello questo paesino, sulla passeggiata a mare si trovano tutti i negozietti e i localini più caratteristici. Consigliate da una negoziante, entriamo in una gastronomia per fare pranzo. Si possono scegliere piatti a base di pesce freschissimo, nonché il famoso e tipico panino all’aringa marinata, che non ci facciamo mancare… Ci svestiamo (cosa piuttosto lunga e laboriosa…) e ordiniamo diversi piatti, molto gustosi. Per il dolce ed il caffè decidiamo di spostarci in un locale poco più in là, tutto in legno, molto accogliente e caratteristico. Ordiniamo delle enormi fette di strudel con panna ed il caffè.

E’ una giornata magnifica, siamo in una mondo distante anni luce da casa nostra.

I gabbiani e gli aironi osservano i turisti. Raccogliamo alcune conchiglie (sono pur sempre conchiglie del Mare del Nord!) e, dopo aver fatto alcuni acquisti, decidiamo di puntare verso Marken. Si verifica però un disguido con i mezzi pubblici, perdiamo due autobus a causa dello spostamento della fermata per via del mercatino natalizio e il cielo comincia ad imbrunire. Sono le 17, si è fatto tardi. Siamo costrette a rinunciare alla visita di Marken e saliamo sul bus che torna ad Amsterdam.

Arrivate alla stazione, andiamo subito ad acquistare il biglietto per il giro in battello. Anche questo è un “must” quando si viene ad Amsterdam, e farlo di sera con tutti i ponti illuminati dalle luci di Natale rende la cosa magica. La crociera dura un’ora ed è molto interessante, perché consente di avere una panoramica della città da un altro punto di vista, ammirando i palazzi più belli ed antichi. Sui canali si trovano anche molte Houseboat, regolarmente abitate. Anche qui non vi sono tendaggi e si vedono gli interni, elegantemente arredati. Tornate a terra, decidiamo di percorrere un pezzo del Damrak a piedi e spostarci sulla sinistra nel Quartiere a Luci Rosse. Vi è una gran ressa, vediamo alcune ragazze in vetrina, ma sinceramente la cosa è piuttosto squallida e ce ne andiamo rapidamente. E’ ora di cena. Vorremmo evitare il solito ristorante acchiappa-turisti, sarebbe bello trovare un localino caratteristico… camminiamo un po’ alle spalle di piazza Dam e decidiamo di cenare in una piccola birreria. Un cliente olandese sulla porta ci consiglia di entrare, perché questo è un tipico locale frequentato da olandesi e non da turisti. La fortuna ci ricompensa per il disguido del pomeriggio con i bus! Ordiniamo polpette fatte in casa e hamburger, oltre ovviamente alla birra. Sono le 22, torniamo in hotel. La giornata è stata intensissima ma bellissima.

Domenica 8 dicembre

E’ già ora di preparare la valigia. L’aereo è alle 20,30, così abbiamo tutta la giornata a disposizione per girare in città. Il meteo di oggi prevede pioggia e, ovviamente, non sbaglia. Lasciamo i bagagli in custodia alla reception e, dopo aver aggiunto al kit di sopravvivenza per il gelo anche l’ombrello… usciamo. Oggi ci dedicheremo all’arte. Con il tram n. 14 andiamo in Museumplein per la foto davanti alla scritta “I amsterdam”, comperiamo i biglietti (17 euro) per il museo di Van Gogh nel Museum Shop a fianco. Siccome il museo è momentaneamente chiuso per restauri, le opere sono state trasferite all’Hermitage Museum, così potremo vedere in un unico sito sia i quadri degli Impressionisti che quelli del grande Vincent.

Dedichiamo la mattinata all’Hermitage, nel frattempo ci asciughiamo anche un po’ e, ritemprate nel corpo e nello spirito, sempre con i tram, torniamo in centro. Pranziamo velocemente in una paninoteca e terminiamo gli acquisti nelle vie intorno a piazza Dam. E’ ora di recuperare i bagagli e rifare il percorso inverso in direzione dell’aeroporto. Non ci sentiamo di consigliare niente di particolare: è tutto bello, caratteristico, così diverso dalle nostre città.

Alcune osservazioni finali

Tutti, e sottolineo tutti, parlano inglese.

Gli olandesi che abbiamo incontrato sono molto gentili e disponibili con i turisti.

La cucina non è un granchè, i ristoranti rappresentano le cucine di tutto il mondo.

In città il traffico è inesistente, dato che le persone si spostano in bicicletta, con qualsiasi condizione meteo e anche di notte.

I mezzi pubblici sono efficienti, si utilizza prevalentemente il tram (con il bigliettaio a bordo).

Pur essendo tutte donne, non ci siamo mai sentite in pericolo, anche col buio.

Consigliamo vivamente di dedicare una giornata alla visita di Edam, Volendam e Marken.

Arrivederci Amsterdam! (magari in primavera…)



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