Alsazia in camper

Gruppo di amici camperisti in viaggio lungo la via del vino sino al Parlamento europeo di Strasburgo
Scritto da: GUELFO32
alsazia in camper
Partenza il: 12/06/2009
Ritorno il: 20/06/2009
Viaggiatori: 20
Spesa: 1000 €
Quest’anno il Camper Solidale Mantova ha deciso per una meta tranquilla tra, natura, storia, Istituzioni e ottimo vino francese.

Venerdì 12 giugno ore 8,30 – 8 camper sono in fila davanti all’area sosta camper di Grazie di Curtatone MN, ne mancano due che ci aspetteranno a Mulhouse, la nostra prima tappa francese. Ultimo controllo audio del “baracchino” radiotrasmittente e si parte. Attraversiamo la Svizzera senza alcun problema, il paesaggio ti ricorda la pubblicità del cioccolato, manca solo la mucca viola. Le montagne hanno le cime ancora innevate, e il torrente di fianco l’autostrada rinfresca l’aria. Breve sosta pranzo al S. Gottardo prima di attraversare i 17 km di tunnel, poi ancora il bel panorama del lago di Lucerna e verso le 18 arrivo al Camping de l’Ill a Mulhouse (Francia). Riusciamo a fare un breve giro con la bici a Place de la Reunion e ci rendiamo conto che regna la pulizia, la gentilezza, la tranquillità.

Sabato 13 giugno ore 9 – partenza del gruppo in bici verso il “Musée sur etoffes”.

All’interno la struttura è suggestiva, alle pareti vari tagli di tessuto variopinto, la riproduzione della lavorazione a mano dei tessuti, le tecniche dell’ imprimere le stoffe con lastre colore e martello, i pantografi in legno a pedale del diciottesimo secolo con i rulli intarsiati dell’epoca, si pensi che la prima manifattura d’impressione tessile fu creata a Mulhouse nel 1746. Dalla fantasia delle stoffe passiamo alla meccanica del più grande museo dell’automobile. Qui l’impatto visivo è molto diverso, le 400 auto schierate sono tutte d’eccezione dalla prima automobile a vapore del 1878 alla Bugatti Royale del 1929 (valore attuale 12.000.000 di Euro) alle varie Torpedo, Rolls Royce, Peageot, Mercedes e ovviamente non manca la nostra Ferrari e la nostra sempre attuale Fiat 500.

L’ora è tarda e abbiamo tutti un certo languorino.

Nel pomeriggio visita alla Citta del treno. Qui inevitabile ripercorrere la storia del treno dalla Macchina a vapore del 1900 circa ai vagoni ristorante e vagoni letto arredati con poltroncine e mini salotti sino alla simulazione del record del mondo di velocità Km 587,4 aprile 2007. Prima di ritornare in campeggio riusciamo ad entrare al Temple Saint Etienne per ascoltare le ultime note del concerto che ogni sabato viene eseguito gratuitamente dalle 17 alle 18.

La giornata è stata veramente piena, inizio a scrivere sul mio computer in www.viaggiericordi.com

Domenica 14 giugno si riparte verso il nord dell’Alsazia. Breve sosta a Wesserling al Giardino dei 6 sensi. Un gradevole luogo ricco di ortaggi, erbe aromatiche e fiori disposti in aiuole con un insolito percorso da fare a piedi nudi. Altra breve sosta a Thann dove visitiamo la collegiale Saint-Thiebaut che pur avendo all’interno magnifiche vetrate ha una stupenda facciata con 150 scene e 500 personaggi intarsiati. Dopo la sosta pranzo proseguiamo sino al villaggio Ecomuseo di Ungersheim. Qui siamo tornati tutti un po’ bambini rivedendo le vecchie case, come si viveva e si lavorava un tempo. Il gruppo delle donne si è divertito nel percorso in barca mentre gli uomini sono salito nel carro trainato dal trattore.

Proseguendo verso Colmar la strada attraversa vigneti a perdita d’occhio.

Finalmente – ci sarà il vino d’Alsazia.

A sera i camper sono entrati nel Camping de Trois Chateau a Eguisheim. Dopo una bella doccia calda siamo al ristorante per una cena regionale a base di Choucroute (carne Wuster e crauti) con un bicchiere di Riesling locale.

Lunedì 15 giugno nonostante la pioggia usciamo a piedi alla scoperta di Eguisheim che risulta essere veramente un bel paesino a forma circolare valorizzato dalle case a graticcio, la piazza principale con la statua di Leone IX e le numerose cantine. Entriamo e cominciamo a degustare e acquistare, degustare e acquistare, devo dire che forse siamo ritornati al camper un pochino barcollanti con diverse bottiglie nello zaino, però se strada del vino è ………. Purtroppo il cielo è grigio e spiovicchia ma noi proseguiamo nel nostro percorso destinazione Colmar, capitale dei vini d’Alsazia. Nel parcheggio in centro non c’è spazio e preferiamo per nostra tranquillità entrare nel Camping de L’Ill di Horbourg. I campeggi sono confortevoli e non sono cari, attenzione però che il supplemento per l’energia elettrica è elevato. Ci sistemiamo tutti vicini vicini, pranziamo, riposiamo, bagoliamo e alle 15 tutti sul bus n. 1 per Colmar. La giornata pare aprirsi al bel tempo, entriamo nella chiesa San. Martin poi passeggiamo nel quartiere Piccola Venezia tra i piccoli canali d’acqua (non proprio azzurra) e tanti bellissimi fiori, poi ecco passare il trenino bianco e allora…… “tutti in carrozza” con l’audioguida che ci illustra il percorso. Comodamente seduti ci scorrono davanti la più piccola casa del paese (12 metri quadrati) la più antica,la stazione, il mercato coperto e le varie statue create da Bertholdi. In Francia alle 18 si chiudono musei, chiese, negozi non ci resta che tornare al camping col bus.

Martedì 16 giugno la giornata si presenta già dal mattino presto con il sole. Inforchiamo le biciclette verso il centro, ieri in bus pareva così lontano oggi controllando sono solo 2,5 km. Entriamo nella chiesa domenicana per ammirare la “Vierge au Buisson de Roses” del 1473 dipinta da Shongauer, pittore nato a Colmar, Il quadro della La Vergine col manto rosso in mezzo a un roseto, ha tanti piccoli particolari con significati molto profondi che colpiscono hanno inesperti di arte come noi. Finiamo il nostro giro in bici con la foto ricordo davanti la statua di Bertholdi e la piccola statua della Libertà da lui creata. ore 11,30 lasciamo il campeggio per spostarci di circa 7 km immersi in vigne a perdita d’occhio e arrivare a Kaysersberg dove visiteremo il centro con il suo fascino medievale, le inconfondibili case a graticcio tutte colorate. Considerando l’ora pranzo decidiamo di acquistare un piatto localegià pronto con il dolce tradizionale fatto nella formina ondulata da budino. Come era già successo in questi giorni la gente sorride nel vedere il nostro gruppo arrivare e capiamo bene il perché; siamo ciarloni, rumorosi, confusionari, però infondo simpatici, allegri e apprezzati proprio perché “italiani”.

Percorriamo 5 km circa e altra sosta a Riquewihr , molto ricca di begli edifici, sempre in pietra con le travi trasversali, ma anche di pozzi e fontane tutti adornati di tanti tanti fiori. Verso le 5 arrivo al borgo dei suonatori ambulanti – la città di Ribeauvillè. Come sempre ci sistemiamo al camping municipale “Pierre De Coubertin” dove ci accoglie una cicogna che passeggia nel prato. Tutti veloci a fare la doccia, stasera grande cena al ristorante L’Ami Fritz.

La serata in compagnia a tavola mangiando piatti tipici e ovviamente bevendo vino bianco d’Alsazia è stata veramente piacevole, purtroppo al momento del conto abbiamo scoperto che il vino non è solo molto buono ma anche molto caro.

Mercoledì 17 giugno oggi sino alle ore 15 il gruppo è libero.

Qualcuno decide per la passeggiata in centro, altri per riposare in campeggio, noi con le bici raggiungiamo il parco delle cicogne a Hunawihr, due km circa dal centro. Scopriamo che la cicogna non è solo l’uccello che porta i bambini ma è il simbolo dell’Alsazia, che nel 1982 erano rimaste solo due coppie e che per salvaguardare la specie è stato creato questo centro di reintroduzione delle cicogne, oggi in questo parco si sono annidiate oltre 400 coppie. Ci sono nidi ovunque e si riesce a vedere la cicogna bianca con i suoi piccoli da molto vicino, lo spettacolo merita la visita. Prima di rientrare saliamo faticosamente alla piccola chiesa sulla collina, arrivati in cima l’esclamazione è unanime “Quanta vigna” Dopo pranzo Franca ci offre la sua gustosa torta per festeggiare il compleanno del marito Fiorenzo e di Ivano, con un bel brindisi a noi, al nostro viaggio, all’amicizia.

Alle 15 la colonna si sposta per Mont Saint Odile .

Stavolta si sale al monastero in mezzo ai boschi sino a 750 mt di altezza. Intorno alla chiesa a picco sulla roccia, la terrazza con vista mozzafiato sulla valle, si riesce a vedere Strasburgo e la foresta nera. Entriamo nelle piccole cappelle des Anges e des Larmes con pareti arricchite di bei mosaici dorati..

A sera siamo parcheggiati nell’area sosta camper a Obernai, altro borgo alsaziano, che conserva le mura fortificate. Dopo la passeggiata in centro ci ritroviamo tutti seduti a cerchio nel piazzale con caffè e liquori, Claudio comincia a sparare qualche barzelletta e la serata si chiude ridendo a più non posso mentre il sole alle 10 non è ancora scomparso.

Giovedì 18 giugno dentro le mura il mercato richiama la gente del paese e anche noi che prima di ripartire per l’ultima meta ci fermiamo a fare qualche acquisto. C’è chi compra frutta e verdura chi invece ne approfitta per comprare qualche ricordo o qualche prodotto tipico francese. Alle 10 si parte; il percorso è breve infatti dopo una trentina di chilometri entriamo a Strasburgo. Arriviamo al camping “De la montagne verte” verso le 11, il gruppo si schiera sul prato e non si perde tempo perché alle 13,30 dobbiamo essere tutti sul tram verso il Parlamento.­­­­­­

Anche qui come avevamo visto in precedenza i tram hanno una forma aerodinamica moderna , l’interno altrettanto bello e confortevole molto diversi, purtroppo, da quelli italiani.

Alla fermata del tram ecco davanti a noi l’imponente edificio di vetro del Parlamento.

l’integrazione europea.Ci accomodiamo nella sala d’attesa e alle 14,30, come da prenotazione, l’addetto invita il gruppo del Camper Club Mantova ad entrare seguendo la guida. Non posso nascondere che è stato emozionante, siamo al Parlamento Europeo, l’istituzione che rappresenta i cittadini a livello europeo che decide il 60% delle leggi per quanto riguarda l’ambiente, le energie rinnovabili, la salute, i diritti umani, l’immigrazione, l’evoluzione e La guida ci accompagna spiegandoci che l’edificio è stato costruito dai francesi e ricorda la forma del cappello di Napoleone, la struttura sembra non finita perché l’Unione non è ancora finita e la luminosità simboleggia la trasparenza delle istituzioni. Attraversiamo la sala stampa, con le postazioni delle maggiori testate giornalistiche e naturalmente la Rai, l’ingresso dei capi di Stato dominato dalla grande scala elicoidale progettata dal “nostro” Leonardo da Vinci, guardiamo un filmato relativo al’attività del Parlamento, poi finalmente arriviamo al Grande Emiciclo. Entrando è spontanea l’esclamazione di sorpresa per le dimensioni della sala, le tante poltrone disposte a semicerchio, le postazioni dei traduttori tutt’intorno. La guida comincia a darci i numeri: 50 anni fa gli stati membri erano 6 oggi sono 27, 785 i seggi di cui 78 quelli italiani, 7 i gruppi politici, 23 le lingue parlate. E’ senza dubbio un meccanismo abbastanza complicato ma è auspicabile che tutto giri nella direzione giusta per dare ai cittadini Europei grandi benefici.

Dopo un paio d’ore usciamo soddisfatti e vista la bella giornata ci portiamo in centro. La guida al Parlamento ci aveva consigliato di fare il giro in barca ed eccoci tutti seduti nella barca che percorriamo i canali della Petite France per sostare alla chiusa e aspettare il dislivello delle acque di 1,60 metro e arrivare nuovamente a vedere dal canale il grande palazzo di vetro del Parlamento.

Venerdì 19 giugno – piove. Con il tram arriviamo in centro ed entriamo alla cattedrale per vedere l’orologio astronomico in movimento. Dopo un ora di attesa arriva il rintocco, un pò deludente, il movimento è minimo e si riduce al gallo che canta tre volte. Ovviamente al ritorno in campeggio le imprecazioni non sono mancate. Nel pomeriggio il tempo è ancora inclemente ma non possiamo rinunciare all’ultimo pomeriggio a Strasburgo. Torniamo in centro per una bella passeggiata e un ottima cena.

Sabato mattina il gruppo si scioglie, ci salutiamo , alcuni proseguiranno per un’altra settimana verso la foresta nera, noi ritorniamo con calma a casa perché lunedì ci aspetta il lavoro e come diciamo sempre noi camperisti ……………”ciao e alla prossima”

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