Città di Pomezia: la storia epica della città attraverso i suoi musei

Storia e musei della Città di Pomezia: dal passato epico di Enea alla bonifica di età fascista. Scopri il Museo Lavinium e il Laboratorio del Novecento.
Turisti Per Caso.it, 03 Set 2021
città di pomezia: la storia epica della città attraverso i suoi musei
L’estate sta finendo e un anno se ne va… ma di certo lascia il passo ai mesi ideali per gite fuori porta, visite a siti archeologici e passeggiate tra le vie delle città italiane, veri musei a cielo aperto da ammirare a testa in su. Anche la città di Pomezia, una delle località più famose del litorale romano e laziale, ha diversi assi nella manica per intrattenere le vostre domeniche autunnali. Tra storia recente e antiche vestigia, Pomezia vanta diversi musei che meritano una tappa.

Storia di Pomezia, storia recente in un territorio epico

I musei e i punti d’interesse di Pomezia testimoniano e conservano tesori risalenti alla vita del territorio attraverso i secoli. La fondazione dell’attuale città risale in realtà alla bonifica dell’Agro Pontino portata avanti negli anni Trenta del secolo scorso. L’intera pianura paludosa che si estendeva dal Mar Tirreno ai Colli Albani fu oggetto di un’imponente opera di bonifica indetta nel 1928 dal Governo Mussolini. Portata a termine l’impresa ingegneristica, vennero emessi dei bandi di concorso per la costruzione di città sul territorio. Il toponimo Pomezia si rifaceva al nome dell’antica cittadina Suessa Pomezia, citata in diversi documenti romani, ma la cui posizione precisa non è mai stata identificata.

Inizialmente la nuova città di fondazione fu popolata da povere famiglie contadine immigrate e provenienti per la maggior parte dalla zona del Veneto, dal Friuli e dalla Romagna. Nel dopoguerra Pomezia si è trasformata in un importante polo industriale del Lazio. Grazie al successo di Torvajanica nel corso degli anni ’60 come meta vacanziera balneare lanciata da Ugo Tognazzi, Pomezia si è affermata come una delle realtà più famose della costa laziale.

Se Pomezia è una città di recente fondazione, la storia del territorio è ben più antica e addirittura epica. Infatti Pratica di Mare, una frazione del comune, sorge intorno ad un borgo medievale il cui insediamento medievale si erge sulle antiche vestigia dell’antica Lavinium: la Civitas Religiosa dei Popoli Latini che, secondo la tradizione, sarebbe stata fondata dalla figura leggendaria di Enea. Stiamo parlando del protagonista dell’Eneide che, figlio della dea Afrodite, è considerato il capostipite della stirpe latina da cui discenderebbero Romolo e Remo e quindi Roma.

Cosa vedere a Pomezia: Museo Lavinium e area archeologica

La collezione del Museo Lavinium

Il Museo Archeologico Lavinium è stato istituito nel 2005 e sorge a Pratica di Mare, nelle vicinanze del borgo medievale della città di Pomezia. La collezione ospita i reperti archeologici rinvenuti sul territorio di Pomezia a partire dagli scavi degli anni ’50 e si articola attraverso cinque aree tematiche: Tritonia Virgo, Mundus Muliebris, Hic Domus Aeneae, Civitas Religiosa, Aeneas Indiges. Il museo conserva reperti databili tra il X sec. a.C. e l’età romana e tra questi ci sono alcuni veri tesori; ad esempio la Statua di Minerva Tritonia risalente al V secolo a.C., ma anche le statuette votive in terracotta che riproducono figure femminili provenienti dallo stesso santuario e i vasi a figure nere di importazione greca come la celebre Coppa dei Dioscuri del VI secolo a.C. Tra i reperti più antichi sono invece molto affascinanti i corredi funebri della necropoli protostorica che conserva tombe datate tra il X e il VII sec. a.C. e che includono monili, strumenti di lavoro femminili, fusi, fusaiole, pesi da telaio e rocchetti. Infine, nella suggestiva sala dedicata ad Enea a conclusione del percorso espositivo, non lasciano indifferenti gli oggetti del corredo funerario rinvenuti nel monumento sepolcrale dedicato all’eroe: la spada, le lance e il coltello sacrificale.

Allestimento interattivo

Il percorso museale è decisamente innovativo. Oltre ai tradizionali pannelli esplicativi, le sale sono arricchite da contenuti multimediali come proiezioni video, effetti sonori ed ologrammi che narrano la storia dei beni rinvenuti spiegandoli in maniera coinvolgente sia per gli adulti che per i bambini. Potremmo citare le “statue parlanti”, fanciulli dell’aristocrazia lavinate che raccontano il passaggio tra l’adolescenza e l’età adulta, la suggestiva “sala blu” che ricostruisce il viaggio di Enea nel Mediterraneo, la ricostruzione in 3D di una nave dell’età del Bronzo; ma anche la ricostruzione digitale che illustra la storia del Santuario degli Altari e il sacerdote “virtuale” che si rivolge direttamente ai visitatori. Insomma, un viaggio nell’antichità più profonda alle origini del territorio ma raccontata con strumenti all’avanguardia.

Museo Città di Pomezia, Laboratorio del Novecento

E dalle origini più profonde del territorio, alla storia più recente segnata dalla fondazione di Pomezia: il Museo Città di Pomezia – Laboratorio del Novecento sorge nel centro storico della città ed è stato aperto nel 2019, in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla fondazione di Pomezia. Si tratta di uno spazio ampio e dedicato alla cultura moderna e contemporanea. Cuore dell’esposizione è la ricostruzione che racconta, attraverso immagini, oggetti originali, documenti di archivio e filmati d’epoca, la storia di Pomezia a partire dalla progettazione del 1937 fino ad arrivare al periodo del boom industriale.

La collezione principale del museo è costituita dall’Esposizione Storica Permanente, suddivisa in cinque sezioni tematiche che sono: Pomezia in Cantiere; Città Governo e Territorio; Pomezia in Rassegna; Popoli Fondatori; Industrializzazione e Sviluppo. Un secondo spazio del Laboratorio del Novecento è dedicato ad mostre temporanee, ma anche a conferenze e incontri legati ai temi dell’architettura e. Il Laboratorio include poi altri ambienti come una biblioteca, un’emeroteca e un archivio con tutta la documentazione comunale risalente al periodo storico attraversato dalla permanente.

Il percorso museale esce dalle mura del Laboratorio per estendersi nel centro storico cittadino, con la musealizzazione del Nucleo Architettonico Aulico di Fondazione attraverso pannelli esplicativi che descrivono le architetture e gli edifici di maggior significato storico e simbolico di Pomezia.



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