Consiglio 18

KENYA CON AFRICAN SAFARI CLUB Ho appena trascorso, con mio marito, due settimane di vacanza al Watamu Beach Hotel (kenya). Senza nulla togliere al Paese visitato, che offre bellezze straordinarie, purtroppo devo segnalare i numerosi disagi sopportati con l'operatore svizzero AFRICAN SAFARI CLUB proprietario, nonchè gestore di numerose strutture...
dabi, 15 Feb 2010
KENYA CON AFRICAN SAFARI CLUB Ho appena trascorso, con mio marito, due settimane di vacanza al Watamu Beach Hotel (kenya).

Senza nulla togliere al Paese visitato, che offre bellezze straordinarie, purtroppo devo segnalare i numerosi disagi sopportati con l’operatore svizzero AFRICAN SAFARI CLUB proprietario, nonchè gestore di numerose strutture in Kenya tra le quali appunto il Watamu Beach Hotel.

Faccio un elenco molto sommario dei disguidi che quasi sicuramente si possono incontrare scegliendo di viaggiare con questo operatore turistico Safari – pur avendo prenotato e pagato dall’Italia con un discreto anticipo un certo tipo di safari (scelto non a caso, bensì dopo accurato esame dell’itinerario e dei servizi offerti) la cui effettuazione era confermata sui documenti di viaggio in nostro possesso, una volta giunti in Kenya la direzione comunica che il safari scelto non veniva effettuato e così, nonostante le proteste, è stato.

Devo segnalare che da parte della direzione non è stato fatto alcuno sforzo per cercare di farci fare il safari scelto. Semplicemente hanno comunicato che non si faceva e da quella posizione non si sono mossi.

Ci hanno dirottati su un diverso safari e non avevamo scelta o accettare quello proposto o niente (avremmo dovuto chiedere il rimborso di quanto pagato e attendere chissà quanto tempo per ottenerlo).

E’ immaginabile la delusione provata soprattutto se si tiene conto che la vacanza in Kenya era stata scelta non tanto per il mare, quanto per visitare determinati luoghi (Lago Nakuru e Masai Mara).

Altro motivo di disappunto è stato l’atteggiamento rivolto nei nostri confronti, in particolare di mio marito, dalla direzione dell’albergo per quanto riguarda l’abbigliamento.

Per abitudine in vacanza (al mare) non usa portare pantaloni classici lunghi. Mai avuto problemi in altri Paesi del Mondo per questa “cattiva” abitudine.

Dunque non possedendo altro che bermuda al ginocchio ogni sera frequenta il ristorante così abbigliato. Per qualche sera nessun problema, poi succede che qualcuno si sveglia (il direttore e tutto lo sfatt dirigenziale) e comincia a fare obiezioni fino ad arrivare al punto di non permettergli più di entrare al ristorante e quindi di restare senza cena.

Poco importa che sul catalogo non si fa cenno a questo “obbligo” … Insomma se si fosse saputo prima di partire che questa era una regola inderogabile, certamente in valigia ci sarebbero entrati anche un paio di pantaloni lunghi.

Questa vicenda ha suscitato molto scalpore tra tutti gli ospiti dell’albergo, perchè in un ambiente dove il cosiddetto “turismo sessuale” è permesso dalla Direzione non si comprende come mai la stessa Direzione sia inflessibile su una “cosuccia” come i pantaloni. Arrivando all’estremo di non far cenare un cliente che oltretutto ha già pagato tutti i servizi.

E’ sicuramente più oltraggioso vedere anziani ospiti europei che ostentano (al ristorante, al bar e nei luoghi comuni) giovanissime ragazze locali “comprate” per una o due settimane oppure le pubbliche (e disgustose) effusioni di mature anglosassoni nei confronti di giovani ragazzi del luogo.

Altro motivo per cui non consiglierei a nessuno di viaggiare con ASC è il trattamento alberghiero … Al mare, ai tropici ci si aspetta di mangiare pesce fresco e tanta frutta locale … Ahimè, ci hanno liquidato con zuppette (liofilizzate in busta probabilmente di fabbricazione svizzera) poche verdure (in scatola) e qualche grammo di pesce surgelato, frutta … Era sempre già finita! Da notare al massimo eravamo 40 ospiti e non funzionava così … Beati gli ultimi se i primi saranno onesti.

Devo inoltre aggiungere alla lista “nera” i seguenti argomenti: – cambio: a seguito di un elaborato (ma redditizio) sistema di conversione e riconversione dall’Euro allo scellino (moneta locale) e viceversa i prezzi lievitano del 10% (natualmente a favore degli svizzeri).

– annullamenti e spostamenti di voli (sia in arrivo che in partenza) e modifica di programmi (perfino crociere). Ognuno degli ospiti presenti, chi per un motivo chi per altri ha subito una o più modifiche al programma originale di viaggio.

I Signori di ASC non tengono conto che quando si programma un viaggio con una determinata data di inizio ed una di rientro è in funzione degli impegni che ogni singolo utente ha? Non pensano che spostando (a loro piacimento) gli arrivi e le partenze possono creare danni per appuntamenti non rispettati? Faccio un esempio se una persona deve rientrare a lavorare (perchè precaria) ad una data fissa ed ha prenotato la vacanza perchè il programma consentiva di rispettare questo impegno. Riuscite a immaginare cosa succede se, nel corso della vacanza, la direzione comunica che il volo di rientro è stato soppresso? Ci si potrebbe rimettere il posto di lavoro.

Concludo segnalando, inoltre, le tariffe applicate (ed intascate) da African Safari Club per il bagaglio in sovrappeso all’aeroporto … Ben 7,50 euro al kg.

Un furto vero e proprio se si considera che pesano anche il bagaglio a mano.

Credete è la prima volta che ci capita quanto sopra! Quindi termino così … Il Kenya è un Paese meraviglio che ha molto da offrire, la gente locale è splendida, ma fate attenzione a scegliere il Tour Operator giusto! NO AFRICAN SAFARI CLUB? SI GRAZIE