È uno scrigno di natura e bellezza: si trova in Alto Adige ed è uno dei borghi più belli da vivere in inverno

Ci sono luoghi che non hanno bisogno di un nome per farsi riconoscere, basta lasciarsi guidare dal profumo dei boschi, dal silenzio delle vette e dal ritmo lento della vita. Proprio come questo piccolo angolo di mondo, in Alto Adige-Südtirol, dove ogni panorama sembra dipinto, dove le stagioni regalano emozioni sempre nuove e dove la tradizione convive con la natura in un equilibrio praticamente perfetto. Non è soltanto un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere con tutti i sensi, capace di restare impressa nel cuore di chiunque vi si avvicini.
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La voce della montagna: storie lontane tra memoria e tradizione
Tra le meravigliose valli che si aprono nel cuore delle Alpi, Rasun-Anterselva (Rasen-Antholz) custodisce una storia che affonda le radici in epoche lontane. Le tracce della presenza umana risalgono già alla prima Età del Ferro, quando queste terre erano abitate da comunità alpine che vivevano in armonia con i boschi e i pascoli. Nel Medioevo entrarono a far parte dei domini dei vescovi di Bressanone e, più tardi, dei conti di Tirolo. A testimonianza di quel tempo restano ancora oggi le rovine dei castelli che vegliano dall’alto, come Castel Rasun Vecchia e Castel Rasun Nuova, custodi silenziosi di secoli di vicende feudali. Il territorio si divide in due anime: Rasun di Sopra (Oberrasen) e Rasun di Sotto (Niederrasen), all’imbocco della Valle di Anterselva, una valle laterale della Val Pusteria, e nelle tre frazioni di Anterselva di Sotto (Antholz-Niedertal), di Mezzo (Antholz-Mittertal) e di Sopra (Antholz-Obertal), che si snodano lungo la valle fino al lago e al Passo Stalle (Staller Sattel), che collega l’Alto Adige-Südtirol con l’Osttirol austriaco. Questa articolazione geografica riflette la ricchezza della sua storia e delle sue tradizioni, tramandate di generazione in generazione. La spiritualità del luogo si esprime nella chiesa di San Giovanni, che da quasi mille anni accompagna la vita della comunità, mentre le lingue italiano e tedesco convivono e si intrecciano nella quotidianità, specchio di una meravigliosa cultura che ha saputo resistere e trasformarsi. Così, la storia di Rasun-Anterselva non è un capitolo chiuso, ma un racconto che continua a scriversi: dalle necropoli antiche ai castelli medievali, dalle feste popolari alle sfide sportive moderne, come il biathlon che ha reso celebre la valle nel mondo. Un intreccio di memoria e presente che rende questo territorio un luogo unico, dove la voce della montagna si fa ancora sentire.
Alla scoperta di Rasun-Anterselva: tra passeggiate, tradizioni e panorami incantati
Visitare Rasun-Anterselva significa immergersi in un mondo dove la natura e la cultura si intrecciano in ogni aspetto. Le passeggiate lungo i sentieri della valle conducono tra boschi dal profumo inebriante e grandi prati fioriti o innevati, a seconda della stagione, fino a raggiungere il suggestivo lago di Anterselva, uno specchio d’acqua alpino dal fascino unico che regala emozioni profonde in ogni periodo dell’anno. In estate è il punto di partenza per escursioni verso il Passo Stalle, mentre in inverno diventa cornice di paesaggi innevati che sembrano usciti da una fiaba. Chi ama lo sport trova qui un palcoscenico davvero unico. Anterselva è celebre per il biathlon, con gare nazionali e internazionali di assoluta importanza. E nel 2026 la voce di questo luogo si farà sentire forte e chiara, perché Anterselva sarà teatro delle gare olimpiche di biathlon, portando il borgo e la sua valle al centro della scena mondiale. Ma non mancano esperienze più intime e tradizionali, dalle feste popolari che animano i borghi, alle visite alle antiche chiese e ai castelli che raccontano storie di epoche lontane. E poi c’è la quotidianità, fatta di sapori autentici e di incontri con la gente del posto: un pranzo in malga, un bicchierino di schnaps dal sapore intenso, o un piatto locale come i deliziosi canederli, gli spätzle, un tagliere con speck e formaggio, o la rinomata Kaiserschmarren. Insomma, il calore di una tradizione che sa accogliere come si deve e accompagna ogni momento. Ogni passo a Rasun-Anterselva diventa così un viaggio tra panorami incantati e memorie vive, un’esperienza che resta impressa nel cuore di chiunque la visiti.
Come arrivare a Rasun-Anterselva: ecco qualche piccolo consiglio che potrebbe essere utile
Rasun-Anterselva si trova, come detto, nella Valle di Anterselva, una valle laterale della Val Pusteria, nel cuore dell’Alto Adige-Südtirol, ed è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Chi viaggia in macchina può percorrere l’autostrada A22 del Brennero fino all’uscita di Bressanone/Val Pusteria e proseguire lungo la statale della Val Pusteria in direzione Brunico, da cui il borgo dista circa 20 chilometri. In treno, la linea Verona-Brennero porta fino a Fortezza, dove si cambia per la Val Pusteria: la stazione più vicina è quella di Valdaora, collegata poi da autobus locali che conducono direttamente a Rasun e alle frazioni di Anterselva. Per chi arriva da più lontano, gli aeroporti di Bolzano, Innsbruck e Verona sono i punti di accesso principali, da cui si prosegue con treno o auto verso la valle.