Baguette, amore e fantasia: 4 giorni a Parigi per celebrare l’anniversario di matrimonio

Scritto da: Patty71
baguette, amore e fantasia: 4 giorni a parigi per celebrare l'anniversario di matrimonio

Abbiamo deciso di festeggiare il nostro 25esimo anniversario di matrimonio a Parigi! Grande traguardo per una coppia, per cui Parigi era la meta perfetta, la città dell’amore! 

Diario di viaggio a Parigi

Giorno 1 – Tour Eiffel

Siamo partiti il 18 Ottobre con ritorno fissato per il 21 Ottobre tardo pomeriggio. Il volo era fissato per le 11:00 con ITA esperienza relativamente positiva, arrivati a Parigi avevo prenotato un transfert con Paris Shuttle, che proponeva i prezzi più bassi. Purtroppo l’autista ha avuto difficoltà a raggiungerci agli arrivi, ma alla fine tutto ok.

L’Hotel scelto, dopo varie ricerche, era  l’Eiffel Saint Charles in rue Saint Charles e devo dire che lo abbiamo trovato più che adeguato alle aspettative! stanza piccola ma negli standard parigini, pulito, confortevole, una vera boutique a 3 stelle, ma con tutto quello che poteva servire inclusa colazione (ma si può anche scegliere senza). Propongono acqua, caffè e bevande varie a disposizione tutto il giorno gratis, cosa da non dare per scontata. Dal nome dell’hotel è facile rendersi conto di non essere distanti dalla Torre Eiffel, così per la sera avevo già fissato la visita alle 19:00 per vederla illuminata. Mi sono rivolta a GetYourGuide (il biglietto d’ingresso con accesso opzionale al Summit costa 39 euro e si può comprare qui) molto professionali, ma con guida unicamente in inglese. Ci siamo adeguati e concentrati su obiettivo Torre, tutto si è svolto con estrema semplicità, così abbiamo raggiunto il gruppo, superato i controlli e finalmente preso l’ascensore fino al 2 piano. La torre da qualche anno, dalle 19:00 viene illuminata con dei Led che si accendono e spengono ad intermittenza per 5 minuti, per ogni ora scandita, rendendo la torre una signora davvero moderna ed affascinante. 

Giorno 2 – Giardini delle Tuileries, Notre Dame

Il 2 giorno era stato dedicato ai Giardini delle Tuileries, situati tra il Louvre e Place de la Concorde a Parigi, la metro a Parigi è molto funzionale ha diverse linee distinte con nomi e numeri e colori. Abbiamo fatto una tesserina su cui caricare di volta in volta i biglietti che ci occorrevano, scelta migliore e più economica di tutte quelle che propongono. Avevamo la visita al museo del Louvre alle ore 13:00 ma purtroppo benché sembri assurdo, coincideva con un furto perpetrato la notte stessa, per cui tra lo stupore, la rabbia, le immagini di poliziotti non ci siamo potuti nemmeno accostare alla piramide di vetro. Sarà un ricordo simpatico e assurdo che ci porteremo di questo viaggio avventura. Così un po’ tristi, ci siamo diretti a visitare la Basilica di Notre Dame. Devo dire che non serve assolutamente fare prenotazioni con guide a costi esorbitanti, la fila è semplice e si snoda lungo un percorso organizzato in pochi minuti. Dentro abbiamo potuto affittare l’audio-guida in Italiano a 6 euro e in mezz’ora con poco esborso ci siamo goduti questa immensa opera d’arte e di Spiritualità. La sera dopo tanti chilometri in giro, abbiamo deciso di lasciarcela libera. Abbiamo cenato nei dintorni dell’Hotel in un buon ristorantino italiano chiamato Goya.

Giorno 3 – Invalides

Il 20 Ottobre era arrivato, ecco il giorno del nostro anniversario, 25 anni in un attimo erano trascorsi e noi eravamo a Parigi, la città dell’amore per eccellenza! Da Roma avevo prenotato con Paris.it una intrigante visita al Dome des Invalides che proponeva un’esperienza immersiva, ma il resto del giorno era tutto da inventare. Consiglio vivamente Paris.it perchè è l’unica agenzia on line che dispone di guide in Italiano, l’avventura del Dome Invalides che custodisce la Tomba di Napoleone è stata molto bella e la consiglio, direi anche rilassante! Prima di arrivare alle 19:00 serali però, avevamo deciso in mattinata di andare a visitare Notre-Dame des Victoires per affidargli il nostro matrimonio. Abbiamo così scoperto forse uno dei quartieri meno pubblicizzati, più belli e più eleganti di Parigi: Les Halles. Appena usciti dalla Basilica Santuario, famoso anche per Santa Teresa di Lisieux, aggirandoci per le strade abbiamo potuto godere di tanti ristorantini, lucine, fiori che adornavano le pedane dei cafè, fino a scegliere un’ottima Boulangerie, ci siamo soddisfatti la fatica con due ottime baguette! A cena, intorno all’Invalides invece quasi per un caso fortuito scopriamo il ristorante Claudia (51 Av. de la Motte-Picquet), lo potete facilmente individuare dal giallo degli arredi, lampadari simili a limoni appesi, maioliche in stile Ischitano alle pareti, insomma tutto richiama alle nostre isole di Ischia! Probabilmente il nome è un tributo alla nostra attrice Claudia Cardinale, l’ho desunto da alcune foto dell’attrice appese ai muri fronte tavolini interni. Comunque abbiamo gustato ottimi arancini e una pizza napoletana di buon livello. A letto eravamo esausti ma felici.

Giorno 4 – Montmartre

Per il giorno dopo ci eravamo lasciati nella mattinata Montmartre e Sacre Coeur. L’indomani non troppo freschi, inizia a farsi sentire l’età, dopo una buonissima petit-dejeneur ci dirigiamo alla metro con fermata verso Montmatre, devo dire che quel quartiere si raggiunge poi facendo una bella camminata di 20 minuti in salita. Arrivati lì, ci si aprono caratteristici angoli e vicoli con pittori e negozietti artigianali, piccole pasticcerie che vendono i caratteristici dolcetti macarons (carissimi), e tutto il resto! Abbiamo fatto shopping, l’aria frizzante e autunnale ci ha stuzzicato l’appetito e decidiamo di provare una crepe alla nutella con “sucre de glasse” ottima. Ripartiamo per l’albergo, ma mentre tornavamo come perderci il Moulin Rouge? Giriamo così per raggiungerlo lo ammiriamo, facciamo qualche foto e poi ci dirigiamo verso l’Hotel, il transfer ci aspettava alle 14:15. Purtroppo era giunta l’ora dei saluti a questa splendida città, che ha fatto da colonna sonora al nostro secondo viaggio di nozze. Sicuramente il Museo del Louvre ci aspetta per essere visitato, un nodo alla gola e tanto rammarico per non aver potuto vedere la Gioconda. Dobbiamo pensare a ritornare, chissà! 

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