La strada più bella di Roma è lei: qui sembra di essere tornati ai mitici tempi della Dolce Vita

Povera Roma nostra forastiera. Così recita una vecchia canzonetta popolare che si lamenta della progressiva “globalizzazione” dell’Urbe, città eterna e amata dai turisti di tutto il mondo ma che conserva alcune sacche inalterate della sua storia lunga tremila anni. E tra questi luoghi atipici, sfuggiti al passare del tempo, c’è una delle strade più pittoresche del centro storico della Capitale, situata interamente nel rione Ponte. Una strada che esisteva già in epoca romana, parte integrante di una via retta che collegava diverse aree della città. Il suo nome, poi, deriva dai venditori di rosari e oggetti sacri che avevano i loro negozi proprio qui. Questa via era parte dell’itinerario per la basilica di San Pietro, percorsa dalla maggior parte dei pellegrini che entravano a Roma dalla Porta del Popolo. Durante il Rinascimento, la strada fu rinnovata e pavimentata per ordine di papa Sisto IV, Francesco della Rovere, il papa che diede il via ai lavori della Cappella Sistina e portò la nuova corrente artistica nel cuore della città.
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Una storia che risale al Rinascimento
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Ci troviamo nel cuore pulsante di Roma, non lontano da Largo di Tor Sanguigna. La strada è lunga circa 500 metri e corre in direzione est-ovest, formando il confine meridionale del quartiere di Tor di Nona ed estendendosi fino a Via di Monte Giordano, la strada sulla quale affaccia il quattrocentesco ed elegante Palazzo Orsini Taverna, oggi sede dell’Istituto europeo per l’innovazione e la sostenibilità, ma fino agli anni ’50 sede dell’Ambasciata francese presso la Santa Sede. Questa strada è famosa per aver mantenuto il carattere di una via antica italiana, con edifici per lo più eretti nel XV e XVI secolo, ovvero prima che la tradizionale architettura di Roma fosse ampiamente rimaneggiata, dapprima con gli ampliamenti rinascimentali e, dopo essere divenuta Capitale d’Italia nel 1870, dalle vere e proprie rivoluzioni architettoniche occorse tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. Ma Via dei Coronari non è solo palazzi: è anche nota per essere uno dei tre centri di commercio d’arte a Roma, insieme a Via Giulia e Via del Babuino. A partire dagli anni ’50, i negozi lungo la strada sono stati occupati da molti antiquari, trasformando la via in un centro di commercio d’arte. Negli ultimi anni, molti di questi negozi sono stati sostituiti da pizzerie, gelaterie e venditori di souvenir, servendo i turisti diretti a San Pietro e alterando in parte quell’atmosfera tradizionale e tipica di una Roma che forse esiste solo negli stornelli e nella memoria dei più anziani, ma che continua a conquistare l’immaginario di locali e visitatori.
Cosa vedere nei dintorni
Via dei Coronari si trova in una posizione strategica nel cuore di Roma, ideale per godere delle numerose attrazioni circostanti. A soli 500 metri dalla strada, in direzione sud, potrai raggiungere la magnifica Piazza Navona, uno dei luoghi più iconici di Roma, famosa per le sue fontane scolpite da Gian Lorenzo Bernini e per la Chiesa di Sant’Agnese in Agone del Borromini. Proseguendo per circa 700 metri in direzione ovest, arriverai al maestoso Castel Sant’Angelo, un altro simbolo della città eterna, collegato alla Basilica di San Pietro attraverso il suggestivo “Passetto”, un corridoio elevato lungo circa 800 metri. Se invece sei un amante dell’arte, a meno di 400 metri in direzione est troverai la Galleria Spada, che ospita una collezione di arte antica in un palazzo rinascimentale. Infine, per gli amanti della tranquillità, a circa 600 metri in direzione nord-est si trova il giardino di Sant’Ivo alla Sapienza, un’oasi verde nascosta nel cuore di Roma. Ogni angolo nei dintorni di Via dei Coronari offre un tassello unico nel mosaico culturale e storico di Roma, rendendo la tua visita un’esperienza indimenticabile.