La porta settentrionale del Lazio è un antico borgo che guarda dall’alto le meraviglie del Centro Italia

Un viaggio tra grotte, vicoli e panorami nascosti, nel cuore segreto dell’Italia centrale
Stefano Maria Meconi, 16 Ott 2025
la porta settentrionale del lazio è un antico borgo che guarda dall'alto le meraviglie del centro italia

Sospeso su uno sperone di tufo, tra il verde delle colline e il lento scorrere del fiume, questo borgo del Lazio custodisce secoli di storia e tradizioni. Le sue case si arrampicano lungo vicoli stretti, tra archi, scalinate e scorci che sembrano usciti da un’altra epoca. Qui il tempo sembra essersi fermato, e ogni pietra racconta un frammento di passato. Prima di addentrarci tra le sue strade, vale la pena scoprire le sue origini e le antiche tradizioni che lo rendono unico.

Un borgo scolpito nel tempo tra storie, popoli e trasformazioni

Stiamo parlando di Orte, un delizioso borgo arroccato su una rupe di tufo che domina la valle del Tevere, e che ha radici antichissime che affondano nell’Età del Bronzo. La sua posizione strategica, al crocevia tra Roma e l’Umbria, lo ha reso nei secoli un punto nevralgico per commerci, scambi e conflitti. Gli Etruschi lo abitarono stabilmente dal VI secolo a.C., lasciando tracce nelle necropoli e nei corredi funerari conservati oggi nei Musei Vaticani. Anche Virgilio, nell’Eneide, cita le hortinae classes, le flotte ortane, in battaglia contro Enea. Con la conquista romana, Orte divenne municipio e vide la costruzione della Via Amerina, che attraversava il Tevere sotto l’Arco di Porticata, e del porto fluviale di Seripola, potenziato in età augustea. Nel VII secolo fu elevata a sede vescovile, e nel Medioevo conobbe un periodo di grande sviluppo. In questo periodo furono costruite nuove mura, cattedrali e borghi suburbani. Nel 1330 contava circa 5.000 abitanti, un numero significativo per l’epoca. Nei secoli successivi, la città fu contesa da Longobardi, Bizantini e Arabi, e subì trasformazioni legate alle lotte interne, alle epidemie e al crollo del ponte sul Tevere nel 1524. Nonostante le difficoltà, Orte ha conservato un patrimonio storico e artistico di grande valore, visibile ancora oggi nei suoi palazzi nobiliari, nelle chiese e nei cunicoli sotterranei che raccontano una storia millenaria scolpita nella roccia e nella memoria.

Tra storia, tradizione e natura, andiamo a scoprire cosa fare e cosa vedere nel borgo di Orte

Passeggiare per le vie di Orte è come sfogliare le pagine di un libro di pietra. Il centro storico, arroccato su una rupe di tufo, conserva l’impianto medievale con vicoli stretti, archi in pietra e scorci panoramici sulla valle del Tevere. Tra le tappe imperdibili c’è il Duomo di Santa Maria Assunta, con la sua facciata barocca e l’interno ricco di opere d’arte, e il Palazzo Vescovile, che racconta il passato religioso della città. Ma Orte è anche famosa per il suo affascinante percorso sotterraneo, con un labirinto di cisterne, pozzi, cantine e acquedotti che testimoniano l’ingegno delle civiltà che l’hanno abitata. Chi ama la natura può esplorare i dintorni lungo i sentieri che costeggiano il Tevere o immergersi nel paesaggio collinare che circonda il borgo. Durante l’anno, tradizioni e rievocazioni storiche animano le piazze e tra le più celebri ci sono la festa di Sant’Egidio e l’Ottava di Sant’Egidio, con cortei in costume, giochi medievali e sapori locali. Orte è un luogo dove la storia incontra la quiete, e ogni angolo invita a rallentare, osservare e lasciarsi sorprendere.

Come arrivare a Orte: ecco qualche piccolo consiglio che può tornare utile

Raggiungere Orte è semplice e comodo, grazie alla sua posizione strategica nel cuore dell’Italia centrale. In auto, il borgo è facilmente accessibile dall’autostrada A1: basta uscire al casello di Orte e seguire le indicazioni per il centro storico, che dista pochi chilometri. Chi viaggia in treno può contare su collegamenti frequenti da Roma, con treni regionali veloci che impiegano circa 40 minuti. Anche da Firenze e Perugia sono disponibili tratte dirette o con un solo cambio. La stazione ferroviaria si trova nella parte bassa della città, a circa 3 km dal centro storico: da lì è possibile salire al borgo con autobus locali, taxi o, per i più avventurosi, anche a piedi. Qualunque sia il mezzo scelto, l’arrivo a Orte regala già un primo assaggio del suo fascino sospeso tra storia e natura.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio
In evidenza