Tra gli ulivi della Puglia c’è una chiesa “trasparente”: è un capolavoro artistico unico al mondo

Stefano Maria Meconi, 19 Ott 2025
tra gli ulivi della puglia c'è una chiesa trasparente: è un capolavoro artistico unico al mondo

Pesa 7 tonnellate, è alta 14 metri, ma non è la classica chiesa che siamo abituati ad ammirare in Italia. A posto di magnifiche pale d’altare barocche, cappelle affrescate e che ospitano reliquie preziosissime, stucchi e decorazioni, qui si trovano rocce e filo spinato. È un sovvertimento pressoché totale di tutti i canoni artistici a cui siamo abituati, anche perché davanti ai nostri occhi non compare (solo) un sito archeologico, ma un’opera d’arte contemporanea chiamata a ricostruire le forme, almeno quelle perimetrali, di un edificio antichissimo, di cui oggi ci rimangono soltanto le fondamenta e poco più. Premiata con la Medaglia d’Oro all’Architettura italiana, questa opera-struttura ridefinisce il nostro legame con la fede, lo arricchisce di un nuovo elemento di riflessione e, soprattutto, ci accompagna alla scoperta di un angolo ancora poco conosciuto della Puglia. Pronti a raggiungerlo insieme?

Una basilica paleocristiana ricostruita in un modo davvero originale

Siamo a Siponto, frazione della città di Manfredonia, uno dei principali centri del Gargano. La Puglia settentrionale, quella di Peschici e Vieste, ma che oltre i suoi principali luoghi di turismo e fede (come San Giovanni Rotondo, la “città di Padre Pio”) è forse pressoché sconosciuta ai più. Qui, nel VI secolo, viene costruita una basilica paleocristiana, di cui si perdono le origini e le forme nei meandri della storia. 600 anni dopo, in pieno Medioevo, una nuova chiesa romanica ne prende il ruolo, la sostituisce, cancellando (quasi) per sempre le forme dell’edificio originario. Fino al 2016, quando il Ministero del Turismo e quello dei Beni Culturali, in collaborazione con il Parco archeologico di Siponto, danno il via a un innovativo progetto di restauro.

L’idea, targata Edoardo Tresoldi, è rivoluzionaria almeno per il panorama italiano: l’artista, tra i più apprezzati a livello internazionale e che si è sempre cimentato in sperimentazioni di tecniche e linguaggi artistici differenti, sotto la guida del pittore Mario Straforini, decide di ricostruire la basilica di Siponto. Ma non con le tecniche di un tempo, né con l’obiettivo di tornare ad avere un luogo di culto realmente fruibile. Lo fa, infatti, innalzando una struttura fatta di 4500 metri di rete metallica, per la quale afferma che sono stati necessari numerosi test e studi. La parte più complicata è stata quella dell’assemblaggio sul posto, per il quale racconta, è stato organizzato un vero e proprio cantiere. Il risultato è però di straordinario impatto scenico: le navate tornano percorribili, gli archi a sesto ribassato troneggiano sulle rocce calpestabili dell’antichissima basilica, le forme del tetto emergono in una sorta di radiografia dell’opera, che è volutamente incompleta, quasi come una scansione a raggi X della chiesa che fu. Il tema del dialogo generazionale e stilistico si avvale di illuminazioni artistiche e poco più, lasciando che l’evoluzione storica e la ricostruzione (non) anastatica dialoghino in maniera seamless, quasi come se il metallo fosse la naturale prosecuzione della roccia.

Il successo e la conferma

La struttura che compone la Basilica di Tresoldi, così come viene spesso chiamata ora, è permanente. L’intera opera, costata 900 mila euro,  si è guadagnata il più prestigioso premio d’architettura italiano istituito da La Triennale di Milano in collaborazione con il Mibact, ovvero il premio speciale alla committenza della Medaglia d’Oro all’Architettura italiana. Inoltre, Edoardo Tresoldi, nel 2017, è stato incluso dalla rivista Forbes tra i 30 artisti under 30 più influenti d’Europa e, nel 2018 ha partecipato al Coachella Valley Music and Arts Festival di Indio, dove ha realizzato l’installazione temporanea “Etherea”. Negli anni successivi ha inoltre creato opere simili ad Abu Dhabi, Reggio Calabria e altre città.

Come visitare la Basilica di Tresoldi a Siponto

La basilica di Siponto si trova all’interno del Parco Archeologico di Siponto, l’antica colonia romana risalente al 194 a.C. e sulle cui ceneri è sorta l’attuale città di Manfredonia. È possibile visitare l’opera di Tresoldi, la Basilica di Santa Maria Maggiore e la cripta. L’ingresso è possibile fino alle 17,30 in inverno, mentre il estate il parco chiude alle 21,30 con ultimo ingresso alle 21. Chiuso il lunedì. Ci si arriva da Manfredonia percorrendo Viale Giuseppe di Vittorio, un lungo rettilineo in direzione sud, per circa 4 chilometri. Gli autobus di SITA Sud transitano da queste parti con cadenza oraria. Le principali città nelle vicinanze sono Foggia (35 km), Barletta (76 km) e Bari, che dista 127 chilometri.



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