Nelle Marche ai piedi dei Sibillini c’è un borgo gioiello dove la bellezza incontra la quiete

Nell’articolo di oggi andiamo nelle Marche, alla scoperta di un borgo gioiello ai piedi dei Monti Sibillini, dove il tempo sembra essersi fermato e la natura detta il ritmo. Stiamo parlando di un luogo autentico della tradizione marchigiana dove storia, cultura e spirito montano si fondono in un unico abbraccio dando vita a un’atmosfera da fiaba. Insomma, un borgo elegante tra pietra, silenzio e panorami infiniti che aspetta solo di essere scoperto.
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Tra Medioevo e rinascite: scopriamo l’anima storica di un borgo autentico marchigiano
Come anticipato ci troviamo nelle Marche, dove, incastonato tra i paesaggi del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si trova un borgo che ha saputo attraversare i secoli con grazia e carattere. È qui che nasce Amandola, un piccolo centro che affonda le sue radici nel Medioevo, quando tre castelli, Agello, Leone e Marrubbione, si unirono nel 1249 per formare una comunità fortificata. La città si sviluppò su tre colli, protetta da una lunga cinta muraria e cinque porte d’ingresso, delle quali oggi resta visibile solo Porta San Giacomo, in cotto e a sesto acuto. Ma la storia di Amandola è ancora più antica. Il territorio era abitato già in epoca pre-romana, con insediamenti piceni e romani legati alla Gens Caesia, una famiglia nota per l’allevamento ovino. Recenti scoperte archeologiche hanno rivelato che l’antica città di Interamnia Poletina, da tempo attribuita a un altro comune, si trovava in realtà proprio qui, confermando il ruolo centrale di Amandola nell’organizzazione agricola e amministrativa dell’Impero Romano. Dopo il crollo dell’Impero, il borgo ha vissuto trasformazioni profonde, ma ha sempre mantenuto un legame forte con il suo territorio. Oggi, passeggiando tra le sue vie, si respira un passato vivo, fatto di pietra, silenzio e tradizione. Amandola ha saputo rinascere più volte, anche dopo momenti difficili, conservando la sua identità con orgoglio. È un luogo dove la memoria si intreccia con la bellezza, e dove ogni angolo racconta qualcosa di vero.
Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo di Amandola
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Amandola è un borgo che si scopre con lentezza, lasciandosi guidare dai suoi scorci e dalle sue atmosfere. Il centro storico, elegante e raccolto, offre passeggiate tra palazzi nobiliari, vicoli in pietra e piazze che raccontano secoli di vita. Da non perdere la Piazza Risorgimento, cuore pulsante del borgo, con il suo loggiato e la Chiesa di Sant’Agostino, che conserva affreschi e opere d’arte di pregio. Per chi ama la natura, Amandola è una porta privilegiata verso il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Da qui partono sentieri escursionistici che attraversano boschi, prati e panorami mozzafiato, ideali per trekking, passeggiate a cavallo o semplici momenti di relax all’aria aperta. In autunno, il foliage regala colori spettacolari, mentre in primavera il risveglio della vegetazione è un vero spettacolo. Tra le esperienze da vivere, c’è anche la visita al Teatro La Fenice, piccolo gioiello architettonico che ospita eventi culturali e spettacoli. E per chi ama i sapori autentici, Amandola è famosa per il tartufo bianco pregiato, protagonista di sagre e piatti tipici che celebrano la cucina marchigiana. Che si tratti di arte, natura o gastronomia, Amandola sa accogliere con discrezione e bellezza, regalando momenti di pace e scoperta, per un’esperienza autentica che rimane nel cuore.
Come arrivare ad Amandola: ecco qualche piccolo consiglio per voi
Raggiungere Amandola è semplice, e per chi arriva in auto, il percorso più comodo è tramite la SS433, che collega il borgo ai principali centri marchigiani come Ascoli Piceno e Fermo. Da Roma, il viaggio dura circa 2 ore e 30 minuti, attraversando paesaggi collinari e strade panoramiche. Chi preferisce il treno può scendere alla stazione di Porto San Giorgio – Fermo e proseguire in autobus o taxi. In alternativa, si può arrivare in treno fino ad Ascoli Piceno e poi completare il tragitto su strada. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Ancona (circa 1h 30 di distanza) e Perugia. Una volta arrivati, il borgo si visita comodamente a piedi.