La ghost-town d’Abruzzo: nemmeno 200 abitanti e tutto il fascino di un antico borgo abbandonato

Alessandro Cipolla, 25 Set 2025
la ghost-town d'abruzzo: nemmeno 200 abitanti e tutto il fascino di un antico borgo abbandonato

Parlare di Corvara non è semplice, visto che come scritto da Giacomo Leopardi le parole – “lingua mortal” – spesso difficilmente riescono a descrivere le sensazioni. Per prima cosa una precisazione: non stiamo parlando di Corvara in Alta Badia, celebre località turistica del Trentino, ma di un piccolo borgo montano in provincia di Pescara e posizionato nel cuore dell’Abruzzo. Questo caratteristico centro arroccato a oltre 600 metri su uno sperone, conta meno di 200 abitanti – 193 per la precisione stando ai dati Istat di quest’anno – e spesso è considerato come una sorta di paese fantasma.
Un secolo fa però c’erano mille abitanti in più a Corvara e, a questo punto, una domanda potrebbe sorgere spontanea: che fine hanno fatto? L’Abruzzo è una terra molto bella e suggestiva, ma nella sua storia si sono susseguiti diversi terremoti. Quello del settembre 1933 che interessò la zona della Majella ebbe delle conseguenze anche a Corvara, con il borgo storico dichiarato inagibile in seguito anche per dissesto idro-geologico. Nonostante il ritorno dell’agibilità negli anni ’90, ormai il paese si era spopolato: adesso Corvara è al centro di diversi progetti di recupero e ripopolazione, perché questo borgo ha ancora molto da offrire.

Corvara, la ghost-town d’Abruzzo

 

corvara, foto sito anci abruzzo
Corvara, foto sito Anci Abruzzo

Il termine “ghost town” (città fantasma) spesso affibbiato a Corvara è ingeneroso. Questo piccolo comune infatti non solo continua a essere abitato, ma sta cercando anche di avere una nuova vita. La sua storia del resto è antichissima. La zona in cui sorge infatti era abitata dai Vestini già in epoca pre-romanica, per cambiare poi diversi “padroni” in epoca feudale fino allo spopolamento avvenuto durante il secolo scorso. Ora che anche questi tipi di borghi suscitano una sempre maggiore attrazione turistica, si sta pensando al modo di rilanciare il paese.
La Regione Abruzzo così nel 2021 ha stanziato dei fondi per incentivare la ripopolazione dei comuni montani definiti come marginali: 2.500 euro l’anno per tre anni alle famiglie che spostano la residenza in questi luoghi, Corvara compresa. L’idea più intrigante però è quella di trasformare l’antico centro in un albergo diffuso, con diversi eventi che negli ultimi anni sono stati realizzati proprio per cercare di portare avanti questo progetto. Adesso poi ci sarebbero a disposizione anche dei fondi del PNRR, il tutto per scrollarsi definitivamente di dosso l’etichetta di città fantasma.

Cosa vedere

campanile di corvara, abruzzo

In passato Corvara è stato un luogo strategico per la sua posizione arroccata ai piedi del Monte Aquileio. Questa zona ora fa parte del comprensorio montano Vestino e del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga; del resto la prima cosa che ti colpisce di questo luogo è il suo isolamento essendo totalmente immerso nella natura selvaggia abruzzese, con diversi itinerari escursionistici che passano da queste parti. Nonostante questa posizione ascetica, il luogo è abbastanza facilmente raggiungibile dalle autostrade A24 e A25, mentre autobus e treni arrivano fino a Scafa che dista circa 15 chilometri.

Il paese

Oltre all’aspetto paesaggistico, anche il centro abitato di Corvara ha molto potenziale. Cosa c’è allora da vedere? Per prima cosa l’intero borgo antico ha un fascino incredibile. Con buona parte della popolazione che ora abita più a valle nelle abitazioni ricostruite dopo il terremoto, le antiche case in pietra dette “pagliare”, ancora intatte e costruite con le rocce del Monte Aquileio, tramandano tutta la storia secolare di questo borgo montano. Poi è caratteristico anche il campanile della chiesa di Sant’Andrea che si erge sulla parte più alta del paese, dove ora sono presenti anche delle strutture ricettive che non mancano pure nelle vicinanze.
Infine non va dimenticato l’aspetto culinario: a Corvara si mangia la vera cucina tipica dell’entroterra abruzzese, tra arrosticini, agnello, pasta alla chitarra e polenta ai funghi o con sughi di carne. Insomma, se volete scoprire un luogo fuori dagli schemi dove vivere un’esperienza autentica, allora questo piccolo paese abruzzese è la soluzione giusta per voi.

Foto immagine iniziale Comune di Corvara



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