In questa città della Francia c’è un Colosseo in miniatura: dopo 2000 anni ancora ospita concerti e spettacoli

Arles da secoli vanta un invidiabile soprannome “la piccola Roma dei Galli”. Il motivo del resto è facilmente intuibile. Da oltre 2000 anni nel cuore di questa città da poco più di 50.000 anime – posizionata tra Marsiglia e Montpellier, nell’affascinante regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra – splende un Colosseo che in loco è più correttamente chiamato Amphithéâtre d’Arles. Forse non tutti sanno che nel mondo in totale esistono oltre 200 anfiteatri romani, simbolo della grande espansione dell’Impero. Oltre a quello maestoso e iconico di Roma, quello di Arles è tra i meglio conservati insieme a quelli di Nîmes, El Jem e Verona. Un monumento imperioso che ha saputo resistere a guerre, pandemie e alla tentazione dell’uomo di usarlo come cava, un vizio questo che noi conosciamo molto bene.
Non a caso Arles è una rinomata città turistica, visitata ogni anno da circa mezzo milione di persone. Il titolo di patrimonio UNESCO è più che meritato: questo gioiellino ospita infatti uno dei più grandi complessi monumentali francesi dell’antichità che, oltre all’Arena, comprende anche le Terme di Costantino, il Teatro Romano, il chiostro di San Trofimo, una necropoli romana e il criptoportico del foro. Insomma, il luogo ideale per ogni amante della storia e della cultura.
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Il Colosseo di Arles
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Tiberio Cesare Augusto ordinò l’urbanizzazione locale e, grazie all’Anfiteatro, rese Arles una delle più grandi città romane della Gallia. Inaugurata nell’80 d.C., l’Arena di Arles è stata edificata prendendo ispirazione dal Colosseo di Roma. Eretto sul fianco di una collina, il colossale monumento è lungo 136 metri, largo 107 metri e alto 21 metri. La sua forma è ellittica con 60 archi a tutto sesto. Il centro dell’arena era composto da un pavimento in legno ricoperto di sabbia, sotto al quale era allestito un incredibile sistema di botole e montacarichi per creare effetti e cambiare scenografie.
La sua funzione era quella di anfiteatro per spettacoli gladiatori e cacce con animali, potendo ospitare fino a 20.000 spettatori. Nel Medioevo l’Anfiteatro invece è stato trasformato in una vera e propria città fortificata, con la funzione di rifugio per la popolazione durante i periodi critici. Solo nel XIX secolo – grazie a dei lavori di restauro – il Colosseo è stato liberato dalle costruzioni medievali e riportato alla sua funzione monumentale.
Gli Orari
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Il Colosseo di Arles oggi è incredibilmente ben conservato grazie anche a dei recenti lavori di restauro durati dieci anni e costati 25 milioni di euro. Il sito così al giorno d’oggi è aperto al pubblico e visitabile con biglietto d’ingresso. Come avviene a Roma è possibile salire le gradinate e rivivere l’atmosfera di 2000 anni fa. Gli orari per la visita sono stagionali: da marzo a ottobre la visita è consentita dalle 09:00 alle 19:00, mentre nel resto dell’anno l’orario è ridotto dalle 10:30 alle 16:30.
I biglietti
Quanto ai costi, il prezzo del biglietto standard per l’ingresso singolo all’anfiteatro è di 7 euro, ma il consiglio è quello di fare dei biglietti combinati per ammirare anche le altre bellezze della città. In più è possibile prenotare anche delle visite guidate. Inoltre al pari di Verona, il Colosseo di Arles è utilizzato anche per concerti, rievocazioni storiche e spettacoli culturali, specie nel periodo estivo. Molto frequenti sono le corride, ma non mancano anche ricostruzioni di combattimenti tra gladiatori organizzate da squadre di animatori professionisti. Per tutte le informazioni sui biglietti e sugli spettacoli il consiglio è quello di visitare il sito ufficiale dell’Arena.