Bordeaux e dintorni: storia, natura, ostriche e buon vino

La sesta città della Francia è una destinazione perfetta da scoprire in un week-end settembrino. Una fuga all’insegna della storia e della cultura, quella dell’enogastronomia locale, eccellenza raffinata che le appartiene a pieno titolo: un brindisi a Bordeaux non è solo gioia da condividere ma tradizione che si fa arte, capace di trainare uno dei settori più fiorenti dell’economia del Paese. In vino veritas: la città è la regina dell’enologia francese, realtà consolidata e famosa in tutto il mondo grazie alla vasta regione vinicola che circonda il centro urbano. Il territorio borbonese è un inno a Bacco e al lavoro di molti produttori che contribuiscono a renderlo un’eccellenza davvero unica, ma rivela anche altre bellissime destinazioni da non perdere, in cui scoprire la Nuova Aquitania meno nota, splendida regione tra terra e mare, dove immergersi nella natura.
Questa settimana la rubrica “Altro viaggiare”, vi porta alla scoperta della “Cité du Vin” per svelare una delle città più autentiche di Francia, e delle splendide località da non perdere nei paraggi, eleganti destinazioni balneari dove respirare la brezza frizzante dell’Atlantico e l’ebbrezza di invitanti proposte enogastronomiche. Inoltre, vi racconta una vera e propria meraviglia della natura che lascia tutti a bocca aperta: la Dune du Pilat, la duna di sabbia più alta d’Europa.
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Bordeaux
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Cosa vedere nella “Cité du Vin”
Prima di tuffarsi nella natura accarezzata dalla brezza atlantica e pettinata dai vigneti che circondano la città, merita una visita il centro storico di Bordeaux. Vi troverete dolcemente spaesati in un labirinto di viette medievali che sembrano rievocare il passato, anche attraverso i loro stessi nomi: è curioso sapere che la maggior parte della toponomastica locale è intitolata agli artigiani del XIII secolo che qui avevano le loro botteghe. Bordeaux è un inno al saper fare e allo spirito creativo di una città suggestiva e per certi versi “imperfetta” e incredibilmente autentica, dalle pietre ricamate color del miele, annerite dal tempo e ammorbidite dal muschio degli angoli che guardano a nord.
Saint-Pierre, Saint Paul e il Triangle d’Or sono il cuore pulsante della città. Come prima tappa salite sul campanile della Cattedrale di Saint André, magnifico esempio di gotico fiammeggiante, consacrata nel lontano 1096, anno di costruzione della parte più antica. Lo stile che possiamo ammirare oggigiorno risale al XIII e XIV secolo, e la particolarità è che il campanile si trova staccato dalla chiesa, nonostante sia un’opera perfettamente in simbiosi con essa. Vale la pena salire i 231 gradini per ammirare una meravigliosa vista sulla città di Bordeaux, per poi scendere e perdervi nuovamente tra i vicoletti e le piazzette lastricate di Saint-Paul, risalenti al XIV secolo- XVI secolo, periodo d’oro per il commercio locale, quando scorrevano fiumi di vino e i palazzi sontuosi fiorivano in ogni dove.
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Concedetevi una passeggiata lungo il fiume Garonna, per scoprire una delle più belle e attrezzate banchine del mondo, sulla quale affacciano i tipici edifici in mattoni rossi un tempo magazzini, oggi riconvertiti in luoghi di cultura e divertimento. Percorrete la promenade fino all’elegante Piazza della Borsa dove si ergono due imponenti architetture gemelle, quella della Camera di Commercio, e del Museo delle Dogane. Entrambe si specchiano sul Miroir d’Eau, una fontana di soli due centimetri di profondità che crea uno specchio d’acqua e uno spettacolare gioco di riflessi.
Raggiungete anche la porta della Grosse-Cloche, che prende il nome dalla grande campana fusa nel 1775, la quale troneggia nell’ampio arco che la sovrasta. Questo edificio è il simbolo di Bordeaux, edificato nel XV secolo, nonché uno dei più importanti monumenti civili del Medioevo bordolese.
Nel centro storico, non perdete l’occasione di fermarvi in qualche ristorante tipico per assaggiare una particolare variante della rinomata cucina francese: qui troverete piatti di terra, di mare e di fiume. Tra i prodotti più rinomati spiccano il caviale della Gironda e le ostriche del Bassin d’Arcachon.
Le tappe da non perdere nei dintorni di Bordeaux
Médoc e Bassin d’Arcachon
Vale il viaggio la località di Médoc, a nord-ovest di Bordeaux, situata lungo la sponda occidentale dell’estuario della Gironda. Questo territorio è il paradiso dell’enologia francese: in quest’area fertile, formata dalla confluenza dei fiumi Garonne e Dordogne, si trovano alcuni dei vigneti più rinomati: vanta il Mouton Rothschild, Latour e Lafite Rothschild. Tappa anche a Pauillac, la cittadina che sorge sulle sponde della Garonna, nel cuore della regione vinicola. Qui potrete partecipare a magnifiche degustazioni di vini, accompagnati dai migliori prodotti gastronomici locali.
Se desiderate immergervi nella natura e godervi il mare, puntate la bussola verso il Bassin d’Arcachon, la destinazione più amata dai bordolesi quando vogliono fare una gita fuori porta e rilassarsi in spiaggia. La Baia di Arcachon si trova a 65 km a sud-ovest di Bordeaux, all’estremità sud della costa atlantica. Qui si rincorrono lunghissime spiagge dorate, facilmente raggiungibili anche in bicicletta poiché collegate da pratici percorsi ciclabili. Dalla cittadina di Arcachon, avrete la possibilità di noleggiare delle bici, e da lì potrete seguire la pista che fiancheggia la costa per 8 km in direzione sud, sino a raggiungere la magnifica Dune du Pilat.
Dune du Pilat
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La Dune du Pilat, la duna più grande d’Europa. Con un’estensione di 2,7 km ed un’ altezza che varia da 110 a 130 metri a seconda degli anni, questo spettacolo della natura è una formazione relativamente recente formatasi a partire dal XVIII secolo dalla distruzione di un enorme banco di sabbia che si estendeva davanti alla costa attuale e dal continuo apporto di sabbia da parte del vento. Salire sino alla cima è un’emozione, e dall’alto potrete ammirare un panorama mozzafiato sul bacino di Arcachon e sulla pineta marittima ai piedi dell’enorme duna di sabbia dorata. Dalla sua cima ci si sente smarriti dinanzi alla forza titanica del paesaggio.
Birdwatching sull’Isola degli Uccelli e a Cap Ferret
Per gli amanti del birdwatching, sempre da Arcachon, potete optare per raggiungere l’Isola degli Uccelli, nota per questa attività. Qui l’avifauna è straordinaria, si trovano numerose cabine nascoste per osservarla con attenzione. In alternativa potete fare tappa a Cap Ferret, facilmente raggiungibile in traghetto. Si tratta di un piccolo e pittoresco villaggio circondato da una fitta pineta, un autentico idillio francese, molto famoso per la coltura delle ostriche. Se desiderate fare un’esperienza gastronomica e assaggiare questa specialità locale, appuntate una degustazione nelle località di Gujan-Mestras, Biganos e Lanton.