Questo piccolo borgo di montagna in Piemonte usa degli specchi giganti per ricevere la luce del sole

In un piccolo borgo incastonato tra le montagne, per quasi tre mesi all’anno il sole non riesce a raggiungere nemmeno la piazza principale. Non è colpa del maltempo, ma della sua particolare conformazione geografica. Il paese, infatti, è circondato da versanti così ripidi che, da novembre a febbraio, resta immerso nell’ombra. Per anni, gli abitanti hanno convissuto con questo buio naturale, finché un’idea tanto semplice quanto geniale ha cambiato tutto, facendo arrivare il sole dove prima regnava l’ombra, grazie alla tecnologia. In cima alla montagna è stato installato uno specchio gigantesco, capace di riflettere i raggi solari e restituire luce e calore al cuore del paese. Un progetto visionario che ha trasformato la vita quotidiana degli abitanti e attirato l’attenzione dei media internazionali.
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Tra silenzi e pendii: la storia di un borgo sospeso tra tradizione e ingegno
Stiamo parlando dell’autentico paesino di Viganella, un piccolo borgo alpino situato nella Valle Antrona, in Piemonte, oggi frazione del comune di Borgomezzavalle. Per secoli, la sua posizione geografica, incastonata tra ripidi versanti montani, ha definito non solo il paesaggio, ma anche il ritmo della vita quotidiana. La luce del sole, infatti, scompare dall’11 novembre al 2 febbraio, lasciando il paese immerso nell’ombra per ben 83 giorni consecutivi. Questo isolamento luminoso ha reso Viganella un luogo unico, dove l’inverno assumeva un carattere quasi simbolico, silenzioso, freddo, sospeso. La storia del borgo è legata a tradizioni contadine e artigiane, con radici che affondano nel Medioevo. Il nome stesso potrebbe derivare da vignarella, “piccola vigna”, a testimonianza della vocazione agricola del territorio. Nel corso dei secoli, Viganella ha mantenuto una forte identità locale, fatta di pietra, legno e resilienza. Ma è stato nel 2006 che il paese ha scritto una pagina nuova e sorprendente della sua storia. Grazie a un progetto visionario, infatti, è stato installato uno specchio di 40 metri quadrati sull’Alpe Scagiola, a 1.100 metri di altitudine. Questo dispositivo, controllato da un sistema computerizzato, riflette i raggi solari sulla piazza principale, restituendo luce e calore dove prima regnava l’ombra. Da quel momento, Viganella è diventata un simbolo di ingegno e adattamento, attirando l’attenzione di media internazionali e tanti visitatori curiosi. Un borgo che ha saputo trasformare una limitazione naturale in una vera e propria opportunità sia culturale che turistica, senza per questo rinunciare alla propria autenticità.
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Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo montano di Viganella
Passeggiare tra le stradine di Viganella significa immergersi in un’atmosfera sospesa, dove la luce ha un valore speciale e ogni angolo racconta una storia. Il primo punto d’interesse è naturalmente la piazza principale, cuore del borgo e protagonista del progetto dello specchio solare. Qui, nei mesi invernali, si può assistere al suggestivo riflesso dei raggi che illuminano il paese, un’esperienza unica che ha reso Viganella celebre in tutto il mondo. Tra le attrazioni più significative c’è la Chiesa di San Lorenzo, con il suo portale che viene simbolicamente “riacceso” dalla luce riflessa. Nei dintorni, si trovano sentieri escursionistici che attraversano la Valle Antrona, ideali per chi ama la natura e il trekking alpino. In inverno, il paesaggio innevato offre scorci mozzafiato e la possibilità di praticare sport all’aria aperta. Ogni anno, il 2 febbraio, il borgo celebra la Festa della Madonna della Candelora, una tradizione antica che coincide con il ritorno del sole. È un momento di festa, con celebrazioni religiose e iniziative culturali che coinvolgono tutta la comunità. Viganella è anche punto di partenza per esplorare il Parco Naturale della Valle Antrona, un’area protetta ricca di biodiversità, laghi alpini e panorami spettacolari. E per chi cerca un’esperienza autentica, vale la pena fermarsi in uno dei piccoli ristoranti locali, dove si possono gustare piatti della tradizione ossolana, semplici e genuini. In ogni stagione, Viganella offre qualcosa di speciale, luce, silenzio, natura e ingegno. Insomma, un luogo davvero speciale da vivere con lentezza, lasciandosi sorprendere dalla sua storia e dalla sua capacità di reinventarsi.
Come arrivare a Viganella: ecco qualche piccolo consiglio che può tornare utile
Raggiungere Viganella, incastonata nella suggestiva Valle Antrona in Piemonte, è più semplice di quanto si possa immaginare, anche se il borgo conserva il fascino di un luogo remoto. Il punto di riferimento principale è la città di Domodossola, ben collegata con il resto d’Italia tramite la linea ferroviaria nazionale. Da lì, Viganella dista circa 10 km e può essere raggiunta in auto o con i bus locali della linea 008. Per chi viaggia in auto, l’uscita autostradale più comoda è Gravellona Toce sulla A26, da cui si prosegue verso Domodossola e poi in direzione Valle Antrona. La strada è panoramica e ben segnalata, ma presenta alcuni tratti di montagna: si consiglia di guidare con prudenza, soprattutto in inverno. Chi arriva da più lontano può considerare l’Aeroporto di Milano Malpensa, che dista circa 60 km da Domodossola. Da lì, è possibile proseguire in treno fino alla stazione di Domodossola e poi completare il tragitto con un bus o un taxi. Una volta giunti a destinazione, il borgo è facilmente esplorabile a piedi. La piazza principale, il cuore del paese e punto di riflessione dello specchio solare, è il luogo ideale da cui iniziare la visita. Per chi ama camminare, i sentieri che si diramano dalla valle offrono scorci mozzafiato e un contatto diretto con la natura alpina.