La prima ferrovia italiana è nata 200 anni fa per collegare Napoli a uno dei palazzi più belli del Sud

Stefano Maria Meconi, 14 Set 2025
la prima ferrovia italiana è nata 200 anni fa per collegare napoli a uno dei palazzi più belli del sud
Ascolta i podcast
 

Più vecchia della reggia di Caserta di quasi 10 anni, ma soprattutto un luogo simbolico per la storia italiana, almeno quella infrastrutturale. Perché nel 1839, quando il mondo era attraversato dai fermenti della rivoluzione industriale e dai primi segnali del Risorgimento, fu proprio il Mezzogiorno d’Italia a conoscere quella innovazione che oggi è una costante delle nostre vite: la ferrovia. 7250 metri appena, ma che segnarono una cesura tra passato e futuro, collegando la magnifica città di Napoli a una residenza nobiliare che ancora oggi, a 300 anni dalla sua nascita, continua a stupire ed emergere dalla nebbia dei secoli con una eleganza (e una centralità) ineguagliabili. 

Dall’antica Roma alla nuova Napoli, via treno

stazione di napoli centraleDa quasi duecento anni, Napoli (in foto la stazione Centrale-Piazza Garibaldi) e Portici sono collegate via treno

La costruzione della Reggia di Portici iniziò nel 1738 per volere di Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia. L’obiettivo era quello di avere una residenza estiva lontana dal caos della città di Napoli, ma vicina al mare. La scelta di Portici fu ideale grazie alla sua posizione panoramica e alla vicinanza con siti archeologici come Ercolano, motivo per cui la zona era già ampiamente frequentata dalle classi più agiate sin dall’epoca romana. Nel corso degli anni, la Reggia divenne un punto di riferimento per la nobiltà europea, attirando ospiti illustri e diventando teatro di eventi e feste grandiose. Fu però Ferdinando II di Borbone, che governò sul Regno delle Due Sicilie dal 1830 al 1859, a dare un nuovo impeto a questo luogo, già ricco in frequentazione e storia, quando autorizzò la costruzione della Ferrovia Napoli-Portici. Poco più di 7 km di ferrovia, ma con due record: fu la prima del Regno delle Due Sicilie, e la prima in tutta l’Italia geografia. Del resto venne costruita nel 1839, quasi duecento anni fa, quando – salvo che nel Regno Unito – ancora molti paesi non avevano visto la nascita delle strade ferrate. A una velocità record, e non solo per il periodo, di 50 km/h, il breve viaggio inaugurale da Portici a Napoli fu completato in meno di 10 minuti. Per lo stupore di tutti i presenti, nobili e non.

La Reggia di Portici, un capolavoro di eleganza alle porte di Napoli

reggia di porticiUno scorcio interno della Reggia di Portici

La Reggia di Portici, l’abbiamo detto, è uno dei gioielli architettonici e storici della Campania. Questo magnifico complesso, che si estende lungo la costa del Golfo di Napoli, offre ai visitatori un tuffo nel passato, tra eleganza barocca e storie di re e regine. Ancor prima che Caserta, con uno stile più neoclassico, quella di Portici è un esempio lampante di architettura barocca, con influenze sia italiane che francesi. L’edificio principale si sviluppa su due piani, con un imponente frontone sostenuto da colonne corinzie. La facciata della Reggia, rivolta verso il mare, è caratterizzata da una serie di balconi e terrazze che offrono una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli. Gli esterni sono arricchiti da giardini all’italiana, fontane e statue, creando un’atmosfera di eleganza e maestosità. Gli interni della Reggia sono un trionfo di stucchi, affreschi e decorazioni dorate. Sale e corridoi sono adornati con opere d’arte, tra cui dipinti di artisti famosi dell’epoca. Particolarmente notevole è la Sala del Trono, dove il re riceveva i suoi ospiti in occasioni ufficiali. Infine, i giardini della Reggia di Portici sono un vero e proprio capolavoro paesaggistico. Divisi tra giardini all’italiana e all’inglese, offrono ai visitatori un’oasi di pace e bellezza. Tra viali alberati, fontane e aiuole fiorite, è possibile ammirare specie botaniche rare e preziose.

Si può visitare?

Oggi la Reggia di Portici non è più un luogo di residenza, ma di studio e cultura. Al suo interno, infatti, trovano spazio alcune facoltà dell’Università di Napoli ma allo stesso tempo i MUSA – Musei della Reggia di Portici permettono di ammirare l’Appartamento Reale, l’Herculanense Museum e l’Orto Botanico. Il biglietto da 12 euro, comprensivo della visita guidata che include anche la Sala cinese, la Biblioteca storica e la Serra delle succulente, permette l’accesso al sabato e domenica nelle fasce orarie 10:00, 11:30, 15:00, 16:30 (questa solo in estate). Normalmente, il complesso è invece visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00 (18.00 in inverno) ed è chiuso il lunedì. Per maggiori informazioni sul complesso è possibile consultare il sito centromusa.it.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio
In evidenza