Tra vicoli di pietra e tradizioni senza tempo, la “terrazza arcobaleno” dell’Asinara è un borgo che ti lascerà a bocca aperta

Tra vicoli di pietra, panorami mozzafiato e tradizioni che resistono al tempo, un angolo di Sardegna dove la storia incontra il mare
Matteo Meliconi, 31 Ago 2025
tra vicoli di pietra e tradizioni senza tempo, la terrazza arcobaleno dell'asinara è un borgo che ti lascerà a bocca aperta

Ci sono luoghi che sembrano sospesi tra cielo e mare, dove la pietra racconta storie e il vento porta con sé memorie antiche. Arroccato su uno sperone roccioso che domina la costa, questo borgo svela la sua bellezza passo dopo passo, tra scalinate di ciottoli, archi medievali e terrazze che si affacciano su un orizzonte infinito. Qui, il tempo non corre, si arrampica lentamente, come le stradine che salgono verso il cuore del paese. E mentre il mare riflette la luce dorata del tramonto, ogni angolo invita alla quiete, alla scoperta, alla meraviglia.

Dalle origini medievali alle leggende di mare: la storia scolpita nella pietra

castelsardo

Il borgo di cui parliamo è Castelsardo, un gioiello medievale incastonato sulla costa nord-occidentale della Sardegna, affacciato sul Golfo dell’Asinara. La sua storia è antica e stratificata, fatta di conquiste, resistenze e trasformazioni. Secondo la tradizione, il nucleo originario sorse attorno al Castello dei Doria, costruito alla fine del XIII secolo come roccaforte strategica per il controllo dei traffici marittimi. In epoca aragonese, il borgo fu rinominato Castellaragonese, e solo nel 1769, sotto il dominio sabaudo, assunse il nome attuale, Castelsardo. Le sue possenti mura e le diciassette torri difensive raccontano di un passato in cui il borgo era considerato inespugnabile. Oggi, il castello ospita il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, dedicato all’arte antica della lavorazione del vimini e delle fibre naturali, testimonianza viva della tradizione artigiana locale. Tra le sue stradine lastricate e le scalinate ripide, si incontrano edifici storici come la Cattedrale di Sant’Antonio Abate, con la sua cupola maiolicata che domina il mare, e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, custode dei riti della Settimana Santa, tra i più suggestivi dell’isola. Castelsardo è un luogo dove la pietra parla, dove ogni angolo conserva tracce di un passato che non è mai stato dimenticato. Un borgo che ha saputo attraversare i secoli mantenendo intatta la sua anima fortificata e il suo legame profondo con il mare e con la terra sarda.

Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo di Castelsardo, in Sardegna

spiaggia di lu bagnu

Castelsardo, arroccato su un promontorio che domina il Golfo dell’Asinara, è uno di quei borghi che sembrano usciti da una fiaba mediterranea. Il suo centro storico è un intreccio di vicoli lastricati, scalinate ripide e scorci che si aprono all’improvviso sul mare. Una delle tappe imperdibili è il Castello dei Doria, costruito nel XIII secolo, che oggi ospita il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, dedicato all’antica arte della cesteria. Qui si possono ammirare manufatti tradizionali realizzati con fibre naturali, testimonianza viva di una cultura artigiana che resiste al tempo. Poco distante, la Cattedrale di Sant’Antonio Abate, con la sua cupola maiolicata e il campanile che svetta sul borgo, offre una vista mozzafiato e custodisce opere d’arte sacra di grande valore. Per chi ama la natura, la Roccia dell’Elefante è una curiosa formazione rocciosa a pochi chilometri dal centro, modellata dal vento e dal tempo in modo da somigliare a un elefante accovacciato. Le spiagge nei dintorni, come Lu Bagnu, sono perfette per rilassarsi, nuotare o semplicemente godersi il sole in tranquillità. Castelsardo è anche tradizione viva e, se si visita il borgo durante la Settimana Santa, si può assistere a riti antichi e processioni suggestive che coinvolgono tutta la comunità. E per chi ama la buona cucina, le trattorie locali offrono piatti tipici come la zuppa di pesce, i malloreddus e i dolci sardi, il tutto accompagnato da un bicchiere di vermentino. Ogni angolo di Castelsardo è un invito alla scoperta e, che si tratti di arte, storia, natura o sapori, questo borgo sardo sa incantare con grazia e autenticità.

Come arrivare a Castelsardo: ecco qualche piccolo consiglio che può tornarvi utile

Raggiungere Castelsardo è più semplice di quanto si possa immaginare, e il viaggio stesso regala scorci che anticipano la bellezza del borgo. Il punto di partenza ideale è l’aeroporto di Alghero o quello di Olbia, entrambi ben collegati con l’Italia peninsulare e situati nel nord della Sardegna. Da Alghero, si può proseguire in auto lungo la SS291 fino a Sassari, poi imboccare la SS200 che costeggia il mare fino a destinazione. Da Olbia, invece, il percorso più diretto prevede la SS127 verso Tempio Pausania, passando per Valledoria e infine lungo la SP90 fino a Castelsardo. Chi preferisce muoversi con i mezzi pubblici può contare su autobus regionali che collegano il borgo con Sassari, Porto Torres e altre località della costa nord. I tempi di percorrenza variano, ma il tragitto è comodo e panoramico. In alternativa, noleggiare un’auto consente di esplorare anche i dintorni, tra spiagge nascoste e paesaggi collinari. Qualunque sia il mezzo scelto, arrivare a Castelsardo significa entrare lentamente in un mondo dove il tempo sembra rallentare, e ogni curva della strada è un invito alla meraviglia.



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