Monasteri, cattedrali e moschee: 4 giorni in Bulgaria per scoprire il paese dove Europa e Oriente si incontrano

Scritto da: frasca giuseppe
monasteri, cattedrali e moschee: 4 giorni in bulgaria per scoprire il paese dove europa e oriente si incontrano

Complice la noia di mezz’estate, spulcio le partenze economiche dall’aeroporto di Catania e realizzo che, con € 73, c’è un volo A/R, della Ryanair, per Sofia. In effetti, in Bulgaria ci sono già stato nei lontani anni ’60 e, più recentemente, nel 1973. Però sono passati ben 52 anni e, mi dico, qualcosa deve essere cambiato. Coinvolti nel viaggio altri due amici, prenotiamo l’aereo e due stanze matrimoniali presso l’hotel Thracia, un quattro stelle situato al centro del pedonabile Vitosha Boulevard. L’ hotel ci fornisce gratuitamente il trasporto dall’aeroporto e ci costa, per tre notti, € 340 a camera.

Diario di viaggio di 4 giorni in Bulgaria

Giorno 1 – Sofia, Vitosha Boulevard

sofia

Considerati i pochi giorni a disposizione, decidiamo di riservare, alla visita di Sofia, l’ultimo giorno di permanenza in Bulgaria ed i pomeriggi e le sere degli altri tre giorni. Pertanto prenotiamo, per l’indomani, con l’agenzia Traventura, al prezzo di € 40, la visita ai Monasteri di Rila e di Bojana. Il pomeriggio e la sera del primo giorno la riserviamo alla scoperta del centro di Sofia  percorrendo l’affollatissima e vivace isola pedonale della Vitosha Boulevard, piena di  negozi, bar e ristoranti. Non poteva mancare la visita alla Cattedrale ortodossa di San Domenico situata alla fine del Boulevard.

Giorno 2 – Monasteri di Rila e Bojana

monastero di rila

Il secondo giorno partiamo, di buon’ora, dall’albergo, per prendere il bus che ci porterà a Bojana e a Rila e che parte da una traversa vicino la Cattedrale Nevskij. Prima e ultima fregatura: il tassista ci porta, per 20 minuti, a zonzo per Sofia e solo dopo le mie proteste, che fa finta di non capire, punta sulla Cattedrale distante 1500 metri dall’albergo. In compenso il pulmino è occupato da solo italiani e la guida è in italiano. Prima tappa dovrebbe essere il Monastero di Bojana, ma la prenotazione per l’ingresso del nostro gruppo è fissata per le 10,30 e, quindi, la nostra ottima guida ci fa fare un giro fra i magnifici boschi del monte Vitosha e ci fa visitare una modesta ma deliziosa chiesetta ortodossa. All’orario stabilito entriamo nella chiesa di Bojana, dichiarata patrimonio dell’UNESCO. La Chiesa è famosa per i suoi affreschi dipinti, a partire dal XII secolo, su altri affreschi dei due secoli precedenti. I volti raffigurati sono molto naturali e, secondo la guida, anticipano di tre secoli il Rinascimento italiano.

Ultima tappa della giornata il Monastero di Rila dichiarato, nel 1983, Patrimonio dell’UNESCO. Il Monastero è  a 1147 metri di altitudine, incastonato al  centro dell’omonima montagna e circondato da maestosi boschi. Al Monastero affluiscono pellegrini di tutto il mondo ortodosso. All’arrivo, visto da fuori, il Monastero sembra una fortezza. Una volta entrati ci si ritrova in un cortile molto ampio al cui centro c’è la chiesa della natività i cui muri,  esterni e interni, sono decorati di dipinti. Ben 1.200 scene, tratte dai vangeli, sono state dipinte nel  XIX secolo. Per pranzo mangiamo delle deliziose focacce calde acquistate, per pochi Lev, all’interno del Monastero. Al ritorno, dopo un breve riposo, prenotiamo primo un taxi che, per € 170, ci porterà il giorno successivo, al Monastero di Bachkovo e a Plovdiv e, poi, riprendiamo la visita di Sofia. Andiamo in giro senza un programma preciso. L’unico posto che riconosco è l’edificio che ospitava il Comitato Centrale del partito comunista. Mi faccio fotografare nella stessa posizione di un’altra mia foto del 1973. Proseguiamo per la moschea Banya Bashi, molto modesta all’interno. Curioso osservare una moschea, una chiesa ortodossa ed una cattolica costruite a poca distanza l’una dall’altra sotto gli occhi attenti della statua di santa Sofia, molto criticata dalla chiesa ortodossa per le sue forme sensuali. Ci spingiamo fino al ponte dei Leoni che si erge sul fiume Vladaya. La serata la concludiamo con una cena presso il ristorante Shtastliveca al n.27 di Vitosha Boulevard. È  un ristorante che consiglio per il vasto menù, per la presentazione dei piatti, per la location, per la disponibilità del personale e, non ultimo, per il prezzo (meno di € 20 ciascuno). Unica pecca: bisogna prenotare per l’enorme affluenza. Un altro buon ristorante, al n. 31 della stessa strada, è il Costantinoff: stessi prezzi ma menù ridotto.

Giorno 3 – Backovo e Plovdiv

Siamo al terzo giorno. Puntuale arriva il taxi il quale, in due ore, ci porta al parcheggio del Monastero di Bachkovo che raggiungiamo a piedi dopo una ripida salita di circa un km. L’ingresso del Monastero è ingentilito da due fontane di acqua purissima e freschissima. Al centro della cinta muraria si erge la chiesa di Sveta Bogoritsa del 1600. L’interno della chiesa conserva l’icona miracolosa di una Madonna e affreschi raffiguranti il giudizio universale, la vita di Gesù e della Madonna. Dopo la visita del Monastero ci dirigiamo a Plovdiv che dista circa Km 30. Siamo ad oltre 40 gradi. Iniziamo  stancamente la visita della città. Le strade sono acciottolate e pesanti da percorrere. Ammiriamo, dall’alto del colle Alyosha, la città ed alcune case del XVIII e XIX secolo. Ci fermiamo a pranzo in un ristorante locale e alla fine, distrutti dal caldo, chiamiamo il taxi per rientrare a Sofia.

Giorno 4 – Sofia

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L’ultimo giorno lo riserviamo al completamento della visita di Sofia. La prima visita la dedichiamo alla chiesa russa di San Nicola. È un piccolo gioiello, circondato da un giardino e con il tetto realizzato in maioliche e con cinque cupole d’oro a cipolla. L’interno, in stile bizantino, è piccolo ma suggestivo. Poco distante si erge la neobizantina cattedrale di Aleksandr Nevskij la cui costruzione fu terminata nel 1912. La cattedrale fu costruita per onorare 200.000 soldati russi e bulgari morti nella guerra russo/turca del 1877. Le cupole della cattedrale sono rivestite da lamine d’oro. L’interno è rivestito di marmi colorati, icone e murali del IV secolo. Non poteva mancare una puntata alla chiesa di Santa Sofia e a quella dei sette apostoli. Vicino a quest’ultima chiesa pranziamo, presso un ristorante locale, per € 7,50, provando buona parte delle specialità bulgare. Ovviamente non poteva mancare la visita al Palazzo Presidenziale dove, allo scoccare di ogni ora, c’è lo spettacolo del cambio della guardia. Nel tardo pomeriggio prendiamo l’aereo, lasciamo la Bulgaria in direzione Catania ed arriviamo a Siracusa alle ore 23.

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