Ci sono le piramidi, ma non è l’Egitto: in Trentino c’è un curioso capolavoro della natura

Alessandro Cipolla, 22 Ago 2025
ci sono le piramidi, ma non è l'egitto: in trentino c'è un curioso capolavoro della natura

Le Piramidi di Segonzano sono una vivida dimostrazione della forza – e bellezza – della natura. Siamo in Val di Cembra, nel cuore del Trentino, in uno dei passi più belli anche da fare in moto. Immersi tra i tanti vigneti della zona, tra un tornante e l’altro ecco che di colpo è impossibile non notare come delle lunghe colonne di pietra spesso sormontate da massi. Ma di cosa si tratta? Le Piramidi di Segonzano sembrerebbero essere opera di uno scultore visionario e con manie di grandezza, invece sono il frutto di un processo iniziato niente di meno che durante l’Era Glaciale.
La natura così ha impiegato migliaia di anni per formare queste piramidi glaciali – dette anche piramidi di terra – di cui sono poche le testimonianze sia nel Vecchio Continente sia nel resto del mondo. Quelle di Segonzano sono uno dei siti più grandi e meglio conservati, visitabili tramite un comodo percorso – con dei prezzi assai contenuti – molto adatto anche alle visite didattiche. Cerchiamo allora di scoprire qualcosa in più in merito alle Piramidi di Segonzano. 

Come si sono formate le Piramidi di Segonzano

piramidi di segonzano, trento

La prima domanda è d’obbligo: come si sono formate le Piramidi di Segonzano? Se il quesito è semplice, la risposta invece per forza di cose deve essere un po’ più tecnica e complessa. Come detto occorre fare un salto indietro millenario fino all’Era Glaciale. Quando i ghiacciai si sono ritirati hanno lasciato dietro di sé enormi colate di detriti morenici: sabbia, ghiaia, ciottoli e massi. Col passare dei millenni, l’azione della natura – piogge e ruscellamenti – ha eroso questi materiali. Dove sopra questi cumuli di detriti era presente un grande masso, questo ha agito come un “ombrello naturale” proteggendo la colonna sottostante dall’erosione più rapida. Così intorno al masso rimasto in cima si è formata una torre slanciata rocciosa alta fino a 20 metri, sottile e fragile che sembra quasi sfidare le leggi della gravità.
Un’altra tipica forma è quella a cresta, la cui formazione è dovuta all’assottigliamento dello spartiacque compreso fra due canaloni. Ecco spiegato il motivo di questo spettacolo naturale, con le Piramidi di Segonzano che oggi assomigliano molto a un labirinto di pietra e, talvolta, queste alte colonne sono raggruppate a “canne d’organo”. Altra particolarità è che il sito è tuttora oggetto di possibili cambiamenti, con la pioggia che in ogni momento può mutare le piramidi creando nuove forme e consumandone altre. Quando poi un masso cade, a quel punto il ciclo vitale della colonna subisce una brusca accelerazione.

Il percorso

piramidi di segonzano

Non è difficile arrivare alle Piramidi di Segonzano: bastano infatti una quarantina di minuti di auto sia da Trento sia da Cavalese, in ogni caso andando verso la Val di Cembra. Una volta parcheggiato, occorre fare il biglietto d’ingresso che intero costa 3 euro e ridotto 2 euro, mentre le comitive scolastiche pagano 1 euro. Prezzi più che popolari. Per la visita bisogna calcolare che le piramidi sono racchiuse in tre gruppi. Il primo è il più accessibile e immediatamente spettacolare, con le iconiche torri sormontate da massi. Il secondo si sviluppa poco più avanti ed è formato da colonne più raccolte e meno alte. L’ultimo infine è più distante, con le piramidi che quasi si mimetizzano all’interno di un bosco.
Per visitare le piramidi è possibile scegliere tra due percorsi entrambi adatti a tutti. Il sentiero breve (1,7 km, 50 min) e quello più lungo (3,9 km, 2h30). Il sentiero Val di Cembra coast to coast (13,1 km, 4h30, medio) e Sentiero di Segonzano (13,9 km, 5h, medio), invece toccano anche altre destinazioni della Valle.



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