Militello in Val di Catania, il borgo di Pippo Baudo

Lo abbiamo imparato a conoscere solo pochi mesi fa, quando è stato eletto il Borgo dei Borghi 2025. Ma oggi, il pensiero va a Pippo Baudo, il re della televisione italiana, scomparso qualche giorno fa e che proprio a Militello in Val di Catania era nato nel 1936. La scelta di celebrarne i funerali qui, e di essere tornato per l’ultima volta nella sua città, ci restituisce la dimensione più umana e il profondo legame che il conduttore aveva con quest’angolo di Sicilia. E ci invita a scoprire un angolo di Sicilia da cartolina.
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La storia di un borgo e il personaggio che ha fatto la storia della TV
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Di Militello in Val di Catania, almeno nelle sue forme primordiali, si può iniziare a parlare addirittura dall’età del rame, ovvero in piena preistoria. La Sicilia, del resto, è un crogiolo di culture che ci restituisce importanti testimonianze e siti archeologici, come le vicine necropoli di Dosso Tamburaro, Castelluzzo, Fildidonna, Santa Barbara e Santa Maria la Vetere. Sotto i Normanni Militello assume una forma primordiale simile a quella contemporanea, testimonianza di questo periodo che ritroviamo nei resti della torre dongione-normanna del XII secolo. La distruzione apportata dal terremoto del 1693 portò a una felice ricostruzione di Militello e di tanti borghi e città nei dintorni, secondo lo stile barocco che è molto in voga nel periodo e che farà di quest’angolo dell’isola un vero museo a cielo aperto. La vita di Militello in Val di Catania è quella, per anni, di Pippo Baudo, che muove i suoi passi nel mondo della musica e del teatro proprio qui, legando per sempre, nonostante abbia vissuto per gran parte della sua vita a Roma, il suo nome al borgo natìo della Sicilia.
Cosa fare e vedere a Militello in Val di Catania, un borgo tutto da scoprire
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Militello in Val di Catania che, come abbiamo visto, è noto in particolar modo per aver dato i natali a Pippo Baudo, ha molto da offrire. In questo Borgo, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio tra le città tardo barocche in Val di Noto, si trova un famoso percorso monumentale ricostruito dopo il sisma del 1693, compresa la Chiesa di San Nicola. Oggi accanto alla chiesa è possibile visitare il Museo omonimo, dove si trovano tanti oggetti sacri di varie epoche. Il centro storico vanta una ventina di edifici sacri e palazzi nobiliari. Visitando questo Borgo si potranno ammirare numerose bellezze storiche dunque: l’ex Abbazia di San Benedetto e la Chiesa Santa Maria la Vetere dell’anno 1090 sono assolutamente tappe da non perdere. Militello vanta anche un castello, il Castello Barresi, di cui oggi rimane in piedi solamente la torre e un cortile interno, dove c’è anche una bellissima fontana. Tutto l’abitato è tipico dei Borghi, con stradine e viuzze che regalano scorci verso le campagne circostanti, dove si trovano coltivazioni di fichi d’india. Il frutto fa parte della cucina siciliana ed è da Militello che arriva una speciale mostarda utilizzata in pasticceria. E a proposito di dolci, visitando Militello in Val di Catania è d’obbligo assaggiare le Cassatelline, create in origine dalle suore dei conventi locali. Si tratta di piccoli cestini di pasta frolla riempiti con frutta secca, cioccolato e liquore.
Come arrivare a Militello in Val di Catania
La località siciliana è servita alla stazione di Militello, uno scalo ferroviario che si trova lungo la linea Catania-Caltagirone-Gela. Assicurando il collegamento tra il Mar Ionio e quello Mediterraneo, possiamo dire che questa pur breve “ferrovia dei due mari” si immerge in un angolo di Sicilia davvero iconico, toccando, tra le altre, Caltagirone (la città delle ceramiche coloratissime di Sicilia) e Niscemi, ma anche Grammichele, una delle “città geometriche” d’Italia. In automobile, Militello dista circa 46 chilometri dal capoluogo catanese, raggiungibile in meno di un’ora percorrendo la SS417.