2 giorni a Parma, la città “grassa” a misura d’uomo

Capitale italiana della cultura nel biennio 2020-2021, antica capitale, città universitaria e musicale: un curriculum di tutto rispetto per una destinazione turistica da vivere nel cuore dell’Emilia-Romagna, dove abbiamo deciso di passare 2 giorni a Parma, la città “grassa” a misura d’uomo, che decidiamo di scoprire con un piccolo tour culturale ed enogastronomico.
Indice dei contenuti
2 giorni a Parma: racconto di viaggio
Giorno 1 – Duomo, Battistero, Monastero di San Paolo, Santa Maria dello Steccato
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Arriviamo a Parma alle 13, una passeggiata di 10 minuti dalla stazione fino al centro città, con in mezzo una piccola pausa per assaggiare i famosi tortelli di zucca. Che dire? Ottimi! Posiamo la piccola borsa in un hotel, il Button, situato nel cuore di Parma (Borgo della Salina, 7) e partiamo alla volta di un po’ di cultura. Visitiamo il Duomo, considerato il più bell’esempio di Romanico lombardo. Correggio nel 1500 realizzò la grande cupola con un ciclo di affreschi ispirato all’assunzione della Vergine. Il colpo d’occhio è maestoso, sfarzoso, scenografico. Di seguito, nella stessa piazza, visitiamo il Battistero. Costruito da Antelami a fine 1100, l’esterno è in marmo rosa di Verona, ed è tutto un racconto per immagini sulla vita di Gesù, di Maria, la morte e la resurrezione ,la cupola interna racconta una Gerusalemme dopo la fine del mondo. Imperdibile.
Procediamo camminando sotto il sole di una meravigliosa giornata azzurra e ci fermiamo alla mostra dei burattini con ingresso gratis nel Monastero di San Paolo. Una mostra che nasce dalla collezione di Giordano Ferrari, molto carina. Questo monastero di San Paolo contiene un capolavoro del Rinascimento italiano, La Camera della Badessa, affrescata dal Correggio sempre nel 1500. Lo straordinario sta nell’affresco che ha un effetto illusionistico, la camera, quasi cubica è quasi nascosta dalle decorazioni, putti, pergolati di fronde, teste di ariete, figure mitologiche. Superba
È tardo pomeriggio e ci fermiamo nella meravigliosa basilica di Santa Maria dello Steccato. Il nome è dovuto al fatto che durante la costruzione a fine 1300 apparve l’immagine di una Madonna. Accorsero tantissime persone per vederla e fu necessario costruire uno steccato. Per proteggere quella preziosa immagine fu eretto questo santuario. Il capolavoro è il sottarco della cupola del presbiterio affrescato dal Parmigianino, ultima sua opera prima della pazzia. Ci capitiamo durante la messa. Ne siamo rapiti. Finiamo il nostro giro nel quartiere Ghiaia, con i suoi negozietti, la piazza, i ristoranti ed i tanti locali dove bere un aperitivo. Ceniamo alla Degusteria Romani in Borgo Palmia 2, nel cuore di Parma, con ottimi taglieri e buon vino.
Giorno 2 – Complesso della Pilotta
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Dopo una mega colazione lasciamo la valigia in hotel e ci rechiamo alla Pilotta che apre alle 8,30. Il palazzo della Pilotta è un complesso monumentale, bellissimo e grande, ben visibile appena si entra nel cuore della città. Oggi questo palazzo ospita il Museo archeologico nazionale, il Teatro Farnese, la biblioteca palatina, la galleria nazionale e il museo bodoniano. Il costo del biglietto è di 18 euro e permette di vedere tutto quello che contiene il Palazzo. Entriamo nel Teatro Farnese, esempio in tutto il mondo. Edificato in legno e stucchi dipinti nel 1600 fu costruito in pochissimo tempo e fu il primo teatro moderno dell’Occidente. Un teatro in legno, vasto e creativo, che conserva ancora oggi il ricordo della fastosa vita di corte. I Farnese lo usarono come teatro privato, non aprendolo mai alla città. Fu distrutto in gran parte sotto le bombe Nel 1944, recuperato negli anni 50, fu ricostruito sul disegno originario. Bellissimo
Continuiamo all’interno del Palazzo visitando la Galleria nazionale, ammirando nelle sue sale i dipinti, dal ‘400 al tardo ‘700, con un percorso cronologico scopriamo capolavori del Medioevo, Beato Angelico, Correggio, Parmigianino, Leonardo, Caracci, Tintoretto, Tiepolo ed altri. Sono le 11 del mattino e nel percorso per recuperare la borsa all’hotel ci attende un’altra meraviglia: Il monastero di San Giovanni Evangelista, formato dalla chiesa, dal convento e dalla antica spezieria di San Giovanni. La chiesa è stata affrescata in gran parte dal Correggio, la cupola ha uno straordinario gioco prospettico, un immaginario cielo aperto sulle cui nubi sono appoggiati gli apostoli con al centro la figura di Gesù. Accanto si accede al Monastero con i suoi 4 chiostri e alla spezieria o farmacia.
È ora di andare in stazione per ritornare verso casa, ci dispiace. Parma è una cittadina a misura d’uomo, ricca di cultura, buon cibo, accogliente, elegante. La sua storia ci ha parlato di illustri signorie (dai Visconti agli Este, agli Sforza, ai Farnese, ai Borboni) i cui sfarzi sono ancora ben visibili e la fanno risplendere. È una città verde, i suoi parchi sono un polmone importante per la città. È piccola, ma non bastano poche ore per visitarla, merita una visita più attenta e non frettolosa. Un’eccellenza, in tutti i sensi.
