Istria, la Croazia autentica dal fascino veneziano

Un’altra faccia del Paese, distante dalle isole mondane. Una terra ricca di storia in cui emerge l’eredità della Serenissima e qualche cameo dell’antichità, dove si parla ancora il dialetto veneto e l’enogastronomia è un intreccio di sapori e saperi
Elena Bittante, 02 Ago 2025
istria, la croazia autentica dal fascino veneziano

L’Istria è la penisola più a nord-ovest della Croazia, da alcuni considerata una incantevole “terra di mezzo”, per scomodare Tolkien, dove emergono consuetudini venete e tratti mitteleuropei, ma allo stesso tempo un mondo unico e identitario, distante dal Quarnaro e dalla Dalmazia, nelle quali aleggiano ancora atmosfere ottomane e la quotidianità è più votata ad un turismo di massa. Questa terra settentrionale è oggi un felice incontro di popoli, memori di una storia fatta di contese, dove spuntano borghi gioiello e meraviglie dell’antichità, come l’anfiteatro romano di Pula, un vero e proprio Colosseo in miniatura, o la Basilica Eufrasiana di Poreč dove risplendono mosaici bizantini tempestati di gemme. Un territorio disegnato dai paesaggi collinari dell’entroterra,  intrecciato da strade del vino e dell’olio d’oliva, e incantevoli scorci sul blu dell’Adriatico, destinazione perfetta per un tuffo nella natura e nella cultura, enogastronomia compresa. L’Istria offre anche tantissime belle località per una vacanza balneare rilassante e immersiva, meno affollate rispetto alle destinazioni delle isole e della costa meridionale. 

Questa settimana la rubrica “Altro viaggiare”, vi porta alla scoperta di questa penisola,incorniciata dalle Alpi Giulie e dalle Alpi Dinariche, e affacciata sulle acque del Golfo di Trieste e del Quarnaro, geograficamente un’appendice naturale di quella italiana, la destinazione perfetta per un viaggio tra colline, mare e buon cibo, ad un passo da casa. 

Una penisola di terra e mare

turistipercaso

L’Istria è una realtà incredibilmente diversa, a cominciare dall’Adriatico che qui ha tutt’altre sfumature. Sembra incredibile ma a parità di latitudine, rispetto alle spiagge del versante italiano, quelle istriane sono bagnate da acque cristalline grazie alla diversa tipologia dei fondali, prevalentemente di ciottoli e rocce, e per la costa incontaminata che le delimita. Questo fa delle sue località balneari un place to be per gli amanti del mare e delle immersioni che desiderano trascorrere una vacanza all’insegna della tranquillità, distante dalla movida. 

A differenza delle mete più a sud del paese, rinomate in tutta Europa per il divertimento, i litorali della penisola offrono proposte all’insegna di un ritmo lento e rilassato, un soggiorno impreziosito da un pizzico di autenticità. Questo è il bello dell’Istria che sembra non voler snaturarsi alla mercè delle masse, nonostante alcune località incentivino il turismo di qualità con proposte culturali, come la bella Pula, di origine romana, o Rovinj, che ospita lo storico museo della pesca, il più importante del Paese. L’interno dell’Istria è caratterizzata dalla natura selvaggia in cui spuntano piccoli borghi, famosi per la loro gastronomia, per l’ottimo vino, e per altre primizie del territorio tra cui il delicato olio d’oliva da gustare con gli asparagi selvatici, e i rinomati tartufi bianchi di Buzet, a nord della penisola. 

Cosa vedere in Istria

Le città gioiello

turistipercaso

Da non perdere la bella cittadina di Pula, (Pola), dove svetta uno degli anfiteatri meglio conservati al mondo, e rappresenta una straordinaria testimonianza dell’ingegnosità architettonica e di quanto fosse importante il suo centro nell’antica Roma. L’arena di Pula è un piccolo colosseo, edificato tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. che poteva ospitare fino a 20.000 spettatori. Fu il centro di riunioni pubbliche, spettacoli ma anche di cruente battaglie tra gladiatori e animali selvatici. Altra gemma cittadina è il piccolo Teatro Romano di Pola, costruito nel I secolo d.C., un tempo il cuore pulsante della città. 

Poreč, (Parenzo), è senza dubbio una perla del turismo croato all’insegna della cultura raffinata e immersiva. Qui si trova la Basilica Eufrasiana edificata nel V secolo, esattamente dove si trovava un precedente oratorio, eretto per volere del vescovo Eufrasio. Un’autentica gemma dell’architettura paleocristiana che custodisce magnifici mosaici bizantini risalenti al VI secolo che rappresentano scene bibliche, martiri istriani e arcangeli, un vero e proprio tesoro dichiarato patrimonio dell’umanità UNESCO.

Bellissima anche la città di Rovinj, (Rovigno), con le casette variopinte che affacciano sul porto e le viette strette e tortuose dove scorre la vita ancora autentica, distante dalle logiche del turismo di massa. Qui si trova Casa Batana, lo storico museo della pesca, il più importante del Paese, inserito nel Registro UNESCO delle migliori pratiche per la conservazione del patrimonio culturale immateriale del mondo. Si tratta di una preziosa esposizione dedicata alle batane, tradizionali barche a fondo piatto tipiche della zona, e alle usanze di mare, scrigno di affascinanti usi e costumi senza tempo. 

Anche la cittadina di Umag, (Umago) è da non perdere. Qui la cucina è un rito da conoscere ed apprezzare nei numerosi ristorantini affacciati sul blu dell’Adriatico. Il litorale, oltre ad essere una bella promenade, è un susseguirsi di proposte dove assaggiare la migliore gastronomia locale che mixa sapientemente sapori di mare e qualche contaminazione di terra. La località perfetta per una cena suggestiva con vista mare, scegliendo le proposte del giorno.

Le spiagge 

Le spiagge dell’Istria sono un “altro Mediterraneo”. La regione è famosa per i litorali orlati da fitte e profumate pinete, molto diversi rispetto al versante italiano dello stesso Adriatico: il mare qui è limpido e cristallino. La costa  presenta una diversa morfologia, prevalentemente di ciottoli e scogli, fatta eccezione per qualche lingua di sabbia fine tra le alte scogliere, come nella bellissima Penisola di Verudela, famosa per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling. Qui si trova Havajsko, chiamata la “spiaggia Hawaii”, similitudine che lascia intendere la sua bellezza, e dei vertiginosi canyon ad un passo dal blu. 

Un altro eden balneare a sud della penisola sono le Isole Brijuni, raggiungibili in traghetto con un’escursione in giornata. Si tratta di un parco nazionale, un vero e proprio paradiso dal mare color smeraldo e dalla terra disseminata di papaveri marini, una gita ideale anche fuori stagione per godere della bellezza incontaminata dell’arcipelago. Sempre nella parte meridionale dell’Istria, si estende capo Kamenjak, a sud di Pula, una riserva naturale ammantata di erica, arbusti e fiori selvatici dove si rivelano incantevoli calette isolate. Bellissima anche la spiaggia a ciottoli di Rabac, premiata con la prestigiosa Bandiera Blu.

L’entroterra istriano

turistipercaso

La parte interna dell’Istria è un invito a riscoprire i ritmi lenti, perdendosi nella bellezza di paesaggi incontaminati, dolci colline pettinate da vigneti ordinati. Qui si produce la Malvasia istriana, un bianco dal sapore fruttato perfetto per i piatti di pesce, ma ottimo da accompagnare anche ai piatti a base di tartufo e asparagi selvatici, primizie di questo territorio. Nella parte interna dell’Istria spuntano numerosi borghetti medievali, tra i più belli e pittoreschi impossibile non citare Labin, Albona, considerato una vera e propria perla dell’Istria orientale, caratterizzata dal labirintico centro storico, dove si intrecciano ripide stradine in salita tra case color pastello. 

Da non perdere anche Pazin, Pisino, nel cuore geografico della penisola istriana. La cittadina è conosciuta per il delizioso centro storico e il castello medievale, ma anche per essere la sede amministrativa della regione, punto di riferimento per tutto il territorio. Quello che incuriosisce maggiormente è la profonda foiba di Pazin, una cavità carsica a poca distanza dal centro che svela un mondo ipogeo di incredibile suggestione e valore geologico, tale da aver ispirato la fantasia di Jules Verne, dando vita al mondo sotterraneo del romanzo “Mathias Sandorf“. 




Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio
In evidenza