Economica, vicina all’Italia e con pochi turisti occidentali: come godersi una settimana in Montenegro

Abbiamo deciso di visitare il Montenegro per abbinare il mare a qualche visita turistica. Abbiamo prenotato verso metà giugno un volo Lufthansa Firenze/Podgorica, con scalo breve a Vienna, al prezzo di € 150 a testa e siamo partiti una decina di giorni dopo. Purtroppo, l’ondata di caldo che ha colpito l’Europa a fine giugno ci ha un po’ limitati ed ha reso più pesanti le visite, ma devo dire che ho trovato meno umidità rispetto all’Italia e quindi più sopportabile il clima montenegrino, sebbene la temperatura fosse di circa 37/38 gradi.
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Storia e curiosità sul Montenegro
Il Montenegro è una piccola repubblica indipendente solo dal 2006 perchè fino a tale data, e a partire dal 1992, era unito alla Serbia con il nome di Repubblica di Serbia e Montenegro. Precedentemente al 1992 faceva parte della Yugoslavia. Ha subito per circa 3 secoli la dominazione veneziana e per questo si trovano cittadine che risentono dello stile artistico della Serenissima (tipo Kotor e Budva). Geograficamente confina con Serbia e Kosovo, si trova immediatamente a nord dell’Albania, con la quale condivide il lago di Scutari, e a sud della Croazia: la città dalmata di Dubrovnik, infatti, dista appena 50 km dalla montenegrina Herceg Novi. È concesso varcare il confine con un’autovettura a noleggio, ma è necessario informare il noleggiatore al momento del ritiro. In alta stagione tenete presente anche un po’ di perdita di tempo per passare la frontiera. Noi non avevamo abbastanza giorni a disposizione per andare anche a Dubrovnik.
Il Montenegro ha un’estensione di circa 13.000 kmq, corrispondente alla Campania o al Trentino Alto Adige, ma in un territorio di dimensioni così ridotte presenta una discreta varietà paesaggistica: montagne (Alpi Dinariche con la vetta del Durmitor), laghi (fra cui Scutari), mare con acqua limpidissima, nonché le famose bocche di Cattaro o Kotor in montenegrino, che sono una serie di baie collegate fra di loro, simili ad un fiordo, circondate da vette intorno ai 1500/1900 mt di altitudine. Il paesaggio è pertanto molto suggestivo. La popolazione è di circa 650.000 abitanti e la capitale è Podgorica con circa 140.000 abitanti.
Non fa parte dell’Unione Europea, ma per i cittadini europei è sufficiente la carta d’identità. Nonostante non appartenga alla zona Euro, ha adottato l’Euro come moneta ufficiale, così come prima aveva adottato il marco tedesco. Il paese è tranquillo, gli abitanti cordiali e disponibili: nelle località turistiche quasi tutti parlano inglese. Il costo di alberghi e ristoranti è un po’ più basso rispetto all’Italia, ma è anche vero che qualitativamente non è allo stesso livello del nostro paese. Comunque non si sta affatto male. Le spiagge sono in parte libere ed in parte attrezzate: il costo di ombrellone e due lettini è di circa 20/25 euro per la prima fila e 15/20 euro per le altre file. In molte spiagge ci sono bar e localini. I turisti occidentali sono ancora pochi (ho sentito parlare italiano solo una volta), ma comunque le spiagge sono prese d’assalto da serbi, bosniaci e russi, nonché dai montenegrini stessi, soprattutto nel fine settimana, come da noi.
Cosa vedere in Montenegro in 9 giorni
Avevamo a disposizione 8 notti e le abbiamo così suddivise:
- 2 notti a Perast (il paesino è piccolo, ma essendo arrivati in serata, abbiamo preferito rimanere due notti);
- 1 notte a Kotor;
- 4 notti a Budva;
- 1 notte a Podgorica (avevamo il volo la mattina alle 7, se no avrei evitato il pernottamento nella capitale).
Arrivati a Podgorica abbiamo ritirato l’auto a noleggio e siamo partiti per Perast, con una sosta al Monastero di Ostrog. Visita piacevole anche per i non religiosi.
Giorno 2 – Perast
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Il giorno successivo abbiamo visitato Perast e le due isolette di fronte. Abbiamo presto il taxiboat Luna (imbarco al molto di fronte alla chiesa di San Nicola al costo di € 5 a persona andata e ritorno) che ci ha portati all’isola della Madonna dello Scalpello, lasciandoci mezz’ora di tempo per visitare l’isoletta e la sua chiesetta. Nel tragitto si passa vicino all’isola di San Giorgio, sulla quale non si scende. Più o meno tutti organizzano la gitaallo stesso modo. Noi siamo andati con la prima barca delle 9 del mattino ed eravamo da soli. Dopo sono arrivate molte persone. Se non avete un albergo con parcheggio, praticamente a Perast è impossibile parcheggiare, ma ci sono parcheggi gratuiti solo per chi acquista il biglietto per l’isola (non conosco il costo di parcheggio+taxiboat perchè noi avevamo lasciato la macchina alla guest house ed il proprietario ci ha consigliato di prendere il taxiboat Luna dicendoci che era il più economico). Perast è piccolina, ma con un lungomare pedonale piacevole. Per andare al mare si utilizzano le piattaforme di cemento perchè non c’è spiaggia.
Giorno 3 – Kotor
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Il giorno dopo ci siamo recati a Kotor/Cattaro, che dista solo una ventina di chilometri. Kotor, forse la località più famosa del Montenegro, è circondata da mura ed il centro storico è pieno di localini e negozietti. Tutto molto affollato perchè a Kotor arrivano anche le navi da crociera (in estate tutti i giorni ce n’è almeno una). A Kotor c’è anche una piccola spiaggia, oltre alle solite piattaforme di cemento. La città è dominata dalla fortezza, raggiungibile con un migliaio di gradini: sarebbe stato bellissimo, ma con quasi 40 gradi abbiamo lasciato perdere.
Giorni da 4 a 7 – Budva
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Il giorno successivo abbiamo continuato il nostro viaggio in direzione di Budva, che dista circa solo 25 km. Noi abbiamo preferito però percorrere la strada più lunga che conduce al monte Lovcen, poi a Cettigne ed infine a Budva: in totale circa 70 km e quasi due ore di tempo. Per salire al monte Lovcen ci sono diversi tornanti, ma ci sono molte piazzole di sosta per ammirare il panorama prima su Kotor e poi, salendo, su tutte le Bocche di Cattaro fino al Mar Adriatico aperto. È stato molto bello. Per recarsi alla terrazza panoramica ed al Mausoleo di Pietro II è necessaria una deviazione di circa 12 km dalla strada principale, entrare nel Parco Nazionale e pagare il relativo biglietto (se non ricordo male € 5). Abbiamo poi fatto una sosta a Cettigne, l’antica capitale, che non ha niente di imperdibile.
A Budva siamo rimasti 4 notti ed abbiamo visitato le spiagge dei dintorni. La città ha delle spiagge affollate perchè facilmente raggiungibili: in particolar modo le spiaggettine di Mogren e Mogren 2 sono piene di ombrelloni attaccatissimi fra di loro. Budva è abbastanza carina: la città vecchia è circondata dalle mura e piena di negozi e locali, come Kotor, mentre la città nuova è cresciuta in maniera disordinata e poco omogenea. Ha una lunga e piacevole passeggiata lungomare. Di fronte a Budva c’è l’isola di San Nicola con la sua Hawaii beach, sulla quale si può essere rapidamente traghettati da Budva al costo di € 6 andata e ritorno. La spiaggia di Budva e alcune spiagge dei dintorni sono esposte a sud est, quindi il sole tramonta relativamente presto, anchè perchè le spiagge sono circondate da montagne piuttosto alte per essere al mare. Al contrario, Hawaii beach è illuminata fino a tardi. Da Budva si possono fare gite in barca di qualsiasi tipo e durata nei dintorni, alle Bocche di Cattaro e anche a Dubrovnik. Noi abbiamo girato in macchina perchè preferiamo essere indipendenti, sebbene la costa vista dal mare sia sicuramente molto bella.
Durante il nostro soggiorno in Montenegro, siamo stati alla spiaggia di Becici (parcheggio a pagamento vicino), Kamenovo (parcheggio a pagamento vicino o parcheggio gratuito sulla strada principale, sempre vicino, ma ci sono pochi posti), Sveti Stefan (parcheggio a pagamento vicino piuttosto caro o parcheggio sulla strada principale gratuito, ma c’è un po’ da scendere con le scale e risalire al ritorno), Drobni Pijesak (parcheggio a pagamento vicino), Jaz (parcheggio grande e gratuito sotto gli alberi vicino alla spiaggia). La spiaggia di Kamenovo è quella che ci è piaciuta di meno, mentre la spiaggia di Jaz è adatta alle famiglie, ma ci sono diversi locali piacevoli, meno cari e meno affollati di Budva. Le spiagge che ci sono piaciute di più sono quelle intorno a Sveti Stefan: se amate la vita di mare e non volete spendere troppo di parcheggio o affrontare la risalita dal mare ai parcheggi gratuiti (che non sono tantissimi) sulla strada principale, secondo me è meglio soggiornare in quella zona, vicino al mare, lasciare la macchina nel parcheggio dell’albergo e raggiungere a piedi le spiagge di Sveti Stefan, Milocer, Queen, recandosi a Budva solo per la cena e la sera.
Giorno 8 – Podgorica
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Dopo il soggiorno balneare siamo rientrati a Podgorica, visitabile in mezza giornata. Le guest house che si trovano lungo la strada che conduce all’aeroporto offrono il servizio di transfer gratuito, in genere. Se comunque volete andare a piedi, c’è il marciapiede per un pezzo vicino all’aeroporto e poi un vialetto laterale sullo sterrato abbastanza percorribile. Ad un certo punto troverete un binario del treno, ma si può attraversare perchè non c’è la rete e la visuale è molto buona.

