Un labirinto di case in pietra che profuma di buon vino: in Molise c’è un borgo perfetto per accogliere settembre

Il Molise ha finalmente ottenuto la sua visibilità nel panorama italiano: assente per tanto tempo a causa della sua piccola dimensione e schiacciato dalla notorietà delle regioni limitrofe, particolarmente l’Abruzzo a cui “apparteneva”, ha sofferto l’indifferenza per molto tempo. Negli ultimi anni, una straordinaria operazione di marketing gli ha regalato il posto che merita, anche grazie alle indiscutibili qualità che lo caratterizzano, non solo a livello geografico e culturale, ma anche per il patrimonio enogastronomico. Non è un caso se oggi scoprirlo significa fare i conti con borghi meravigliosi, tradizioni millenarie, paesaggi incontaminati e tanto, tantissimo altro ancora. A partire da Oratino, una piccola ma preziosa perla di questa regione alle porte di Campobasso.
Indice dei contenuti
Una preziosa terra di mezzo
Oratino si trova in provincia di Campobasso, incastonato nei paesaggi panoramici di questa regione che vanta un notevole patrimonio artistico e naturalistico: il Molise è un concentrato di borghi antichi, castelli, paesaggi incontaminati, una dimensione che viaggia indietro nel tempo tra tradizioni e sapori. Grazie alla sua architettura medievale ben conservata, la visita ad Oratino si trasforma in un tuffo nel passato: questo piccolo centro è caratterizzato da un labirinto di strette strade, con le antiche case realizzate in pietra. Uno dei monumenti più importanti della città, risalente al XIV secolo, è la chiesa di Santa Maria Assunta, abbellita da affreschi e opere d’arte religiose. Oratino è rinomata per la sua tradizione di intaglio della pietra: qui gli artigiani sono maestri per la produzione di intricate decorazioni in pietra per edifici e monumenti religiosi. Grazie alla sua posizione elevata, Oratino offre viste mozzafiato sulla campagna circostante, un paesaggio punteggiato da dolci colline, foreste e campi coltivati.
![]()
Borgo diVino in Tour fa tappa a Oratino
Abbiamo accennato al gran carattere che sta venendo fuori da questa piccola regione a lungo dimenticata, e a Oratino come borgo che ne rappresenta e valorizza al meglio le caratteristiche. Ecco perché, anche quest’anno, l’evento enogastronomico itinerante Borgo diVino in Tour farà tappa a Oratino il 5, 6 e 7 settembre 2025. L’appuntamento, realizzato da Valica in collaborazione con l’associazione I Borghi più belli d’Italia, è un evento ad accesso libero, aperto a tutti nel quale è possibile acquistare un voucher per degustare una ricca selezione di vini del Molise e del resto d’Italia, magari da accompagnare alle specialità gastronomiche proposte in loco. E a proposito di vini, andiamo a scoprire di più sulle eccellenze che la regione propone.
Tintilia e non solo: viaggio nell’universo del vino molisano
![]()
La storia della Tintilia comincia nella seconda metà del ‘700, periodo a cui risale l’introduzione di questo vitigno per iniziativa dei soldati borbonici. Negli anni ‘60 si è rischiato di abbandonare questa coltura a favore di vitigni internazionali più redditizi in termini di resa, ma fortunatamente la spinta alla valorizzazione dei prodotti locali ha permesso il recupero di questa varietà. La lungimiranza nell’individuare la difesa dei vitigni autoctoni, ha fatto la differenza e ha guidato quel processo indispensabile alla costruzione dell’identità, facendo del territorio una grande risorsa. Tintilia è un vitigno rustico a bacca nera, con una grande resistenza al freddo e una produttività piuttosto bassa, cosa che ne aveva compromesso la diffusione.
L’area del Sannio – Molise ha conosciuto la viticoltura già in epoca preromana, quando i Sanniti padroneggiavano non solo la coltura delle viti, ma gestivano anche le fermentazioni, garantendo una produzione di vino che, con molta probabilità, avevano appreso dai Greci e dagli Etruschi. Ovviamente con la conquista romana, queste pratiche si intensificarono e furono effettuate operazioni di disboscamento per incrementare la viticoltura. Oggi le due grandi aree di Isernia e Campobasso si ritrovano nelle DOC, rispettivamente Pentro e Biferno: entrambe le denominazioni offrono vini rossi, rosati e bianchi. Biferno è una DOC dal 1983, i vini bianchi sono da uve Trebbiano toscano e Bombino Bianco, per i rossi abbiamo il Montepulciano, in percentuale maggiore, e l’Aglianico, un’uva che aggiunge complessità ai vini. Di base gli stessi uvaggi per la DOC Pentro, ma cambiano ovviamente i terroir: il Sangiovese è spesso utilizzato insieme al Montepulciano per una nota in più di frutti rossi e di acidità. Il Pentro Rosso si presenta di corpo medio, con un buon potenziale di invecchiamento.
La cucina tipica molisana, dove mare e terra si sposano alla perfezione
![]()
Vediamo qualche specialità di questa regione e cerchiamo di capire come sfruttare al meglio gli abbinamenti con i vini locali, per arricchire la nostra esperienza a Oratino con Borgo diVino in Tour. Partiamo dal Tintilia del Molise DOC rosato, dal color cerasuolo che si presenta al naso con tutta la sua delicatezza: arrivano subito sentori fruttati che sentiamo anche all’assaggio; questo vino dal gusto secco e fresco, risulta armonico ed è perfetto in abbinamento con il brodetto di pesce alla termolese. La cucina molisana è prettamente di terra, ma ‘’U bredett’’ è una ricetta da non perdere: è fatto di solo pescato fresco, piccoli pesci dell’Adriatico quali lo scorfano, la razza, la gallinella, la sogliola, la seppia, la triglia, a seconda della stagionalità e della disponibilità di giornata. Troviamo l’immancabile commistione mare – campagna che inserisce nella ricetta i peperoni e il pomodoro, ma solo e rigorosamente pelati. Un piatto semplice che nasce come ricetta povera e racconta la tradizione marinara, oggi patrimonio gastronomico che diventa eccellenza del territorio da offrire ai tanti visitatori che apprezzano i sapori tipici. Tintilia del Molise DOC rosso, è un vino ben strutturato si abbina molto bene con il Pecorino del Matese, Prodotto Agroalimentare Tradizionale: è un formaggio a media – lunga stagionatura, con un’antica storia legata ai tratturi e alla pastorizia transumante, fatto con latte di pecora e di capra. Tintilia del Molise DOC rosso riserva, è perfetto con l’agnello alla molisana, un tipico piatto delle feste, accompagnato da patate che assorbono tutto il condimento e i profumi della cottura dati dal lardo, rosmarino, salvia e aglio.