Spighe Verdi 2025, i 90 borghi sostenibili da scoprire in tutta Italia e il primato “green” del Piemonte

Le Spighe Verdi 2025 sono state assegnate a 90 comuni, un numero in aumento rispetto alle passate edizioni. Le Spighe Verdi sono un riconoscimento che è stato creato nel 2016 da FEE Italia (Foundation for Environmental Education) insieme a Confagricoltura, allo scopo di premiare i Comuni rurali più sostenibili d’Italia. In sostanza se per premiare le spiagge più belle nei mesi scorsi sono state assegnate le Bandiere Blu, per quanto riguarda lo sviluppo rurale sostenibile l’equivalente è il riconoscimento delle Spighe Verdi 2025.
Per poter ottenere le Spighe Verdi, le amministrazioni hanno dovuto rispettare 67 indicatori ambientali suddivisi in 16 macro-aree che riguardano tematiche come: l’uso corretto del suolo e tutela del paesaggio, le pratiche agricole sostenibili, la valorizzazione dei prodotti locali, la gestione efficiente di acqua, aria, rifiuti e depurazione, la mobilità sostenibile, l’arredo urbano, l’accessibilità, l’educazione ambientale e il coinvolgimento della comunità. Nonostante l’aumento dei Comuni premiati, ottenere le Spighe Verdi come si può vedere non è per nulla facile.
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Le Spighe Verdi 2025 regione per regione
La cerimonia di assegnazione delle Spighe Verdi 2025 si è tenuta al CNR di Roma, alla presenza dei 90 sindaci vincitori provenienti da 15 Regioni. La Regione che ha ottenuto più Spighe Verdi in questo 2025 è il Piemonte – ben 15 -, con Calabria (10) e Marche (9) a seguire. Lo scorso anno sono stati 75 i Comuni premiati, con 17 nuovi ingressi quest’anno e 2 località che invece non sono state confermate. Ecco l’elenco presente sul sito ufficiale delle 90 Spighe Verdi 2025 divise per Regione.
Nord Italia
- Piemonte: Acqui Terme, Alba, Bra, Canelli, Carignano, Castiglione Falletto, Centallo, Cherasco, Chiusa di Pesio, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Narzole, Poirino, Pralormo, Santo Stefano Belbo, Volpedo.
- Liguria: Andora, Borgio Verezzi, Lavagna, Sanremo.
- Veneto: Montagnana, Porto Tolle.
- Lombardia: Ome e Sant’Alessio con Vialone.
- Emilia-Romagna: Parma.
Centro Italia
- Marche: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo.
- Toscana: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello.
- Umbria: Deruta, Gubbio, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi.
- Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Rivodutri, Sabaudia, San Felice Circeo.
Sud Italia
- Puglia: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia.
- Campania: Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Monteforte Cilento, Positano.
- Sicilia: Modica, Ragusa, Vittoria.
- Abruzzo: Gioia dei Marsi, San Salvo, Tortoreto.
- Basilicata: Nova Siri, Pisticci.
Perché il riconoscimento è importante
La decima edizione delle Spighe Verdi 2025 ha confermato che c’è un’Italia rurale che non si arrende, tendendo verso un modello di sviluppo sostenibile che mette al centro agricoltura, territorio, cultura e comunità. Le Spighe Verdi così sono importanti perché premiano comunità rurali che adottano politiche ambientali concrete, dall’economia circolare alla valorizzazione delle produzioni tipiche. Inoltre le Spighe Verdi stimolano un turismo responsabile, l’agro-turismo e le filiere corte, creando nuova occupazione e rafforzando l’identità locale.