Giardino Pojega di Negrar: 54mila metri quadrati di verde e meraviglia per il capolavoro del Settecento in Veneto

A pochi chilometri da Verona, immerso nel cuore verde della Valpolicella, il Giardino di Pojega e la storica Villa Rizzardi offrono un’esperienza unica, dove arte, architettura e natura dialogano in un equilibrio perfetto. Questo luogo incantato, frutto di visione illuminista e gusto romantico, racconta secoli di cultura, ospitalità e creatività, regalando al visitatore un percorso immersivo tra scenografie vegetali, sculture mitologiche e spazi pensati per rigenerare corpo e mente.
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Labirinti di verde e simbolismo classico: perdersi nel bello è naturale qui
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Nel cuore della Valpolicella, incastonato tra le dolci colline di Negrar, sorge il Giardino di Pojega, un’autentica meraviglia del tardo Settecento italiano. La tenuta, appartenente alla famiglia Rizzardi sin dal 1649, ospita un giardino straordinario commissionato dal Conte Antonio Rizzardi all’architetto Luigi Trezza nel 1783. Visionario e appassionato di “architettura in verde”, il Conte desiderava creare un luogo d’incontro tra uomo, natura e arte, in perfetta sintonia con lo spirito illuminista del tempo. Il risultato fu un giardino scenografico di 54.000 metri quadrati, articolato su tre livelli e perfettamente adattato alla morfologia della collina. In questo spazio, la geometria del giardino all’italiana si fonde con l’estetica pittoresca emergente del Romanticismo, generando un paesaggio in cui l’ordine formale dialoga con la sorpresa visiva. Templi, gallerie verdi, percorsi labirintici e un teatro di verzura ispirato alla Grecia classica invitano il visitatore a un viaggio sensoriale e intellettuale. I quattro percorsi principali – Via del Giorno, della Notte, della Conoscenza e della Virtù – conducono a tappe simboliche, ciascuna con un significato profondo, trasformando la passeggiata in un’esperienza di scoperta e riflessione. La struttura del giardino, volutamente priva di una visione d’insieme immediata, stimola la curiosità e invita alla contemplazione, facendo del visitatore il protagonista di una narrazione in continuo divenire.
Villa Rizzardi: dove tre stili si intrecciano e la cultura fa ancora da padrona
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L’esperienza si arricchisce ulteriormente grazie alla presenza della storica Villa Rizzardi, edificata tra il 1868 e il 1870 su progetto dell’architetto Filippo Messedaglia. La villa, con la sua pianta a ferro di cavallo e l’elegante corte interna, si apre scenograficamente verso il parterre e il Viale dei Carpini, creando un continuum visivo che esalta la bellezza del paesaggio circostante. L’architettura fonde elementi barocchi, rinascimentali e neoclassici, testimoniando la volontà di unire epoche e stili in una sintesi armoniosa. Non è solo una dimora nobiliare, ma anche luogo di cultura: durante la Seconda Guerra Mondiale accolse l’architetto Piero Gazzola e opere del Museo di Castelvecchio, mentre più recentemente ospitò per oltre trent’anni lo scultore Miguel Berrocal. Il giardino ospita oltre sessanta statue attribuite all’artista vicentino Pietro Muttoni, realizzate in pietra calcarea e disposte lungo i viali, nelle nicchie o nei teatri verdi. Queste sculture raffigurano divinità classiche, personificazioni allegoriche e animali esotici, arricchendo lo spazio di simbolismi che intrecciano mitologia e filosofia. Tra i luoghi più suggestivi spiccano il Tempio Circolare, con le statue di Venere, Ercole, Diana e Minerva, e il Teatro di Verzura, animato dalle muse Melpomene e Talia. L’intero complesso è oggi anche un centro per eventi culturali e benessere: durante l’estate ospita appuntamenti olistici aperti al pubblico, come yoga, meditazione sonora e mindfulness, trasformando il giardino in un rifugio per il corpo e lo spirito. Il Giardino di Pojega e Villa Rizzardi non sono solo un patrimonio paesaggistico e architettonico, ma anche un’eredità viva e in continua evoluzione, dove storia, arte e natura si fondono per offrire al visitatore un’esperienza unica e profondamente rigenerante.