La Linea di San Michele, un percorso di 4000 chilometri che unisce Irlanda e Israele all’insegna di fede e misteri

Il mistero più chiacchierato dell’antichità è la linea immaginaria sui luoghi dell'Arcangelo
Francesco De Luca, 11 Ago 2025
la linea di san michele, un percorso di 4000 chilometri che unisce irlanda e israele all'insegna di fede e misteri

È una linea retta, ideale, immaginaria, che, molto probabilmente, sul versante storico e documentario, trova poche conferme. Eppure, a ben guardare, la linea di San Michele è un fil rouge che lega gli edifici dedicati all’arcangelo Michele – almeno quelli disseminati dall’Irlanda alla Palestina – e che esiste davvero. “Chi è come Dio?”, questo il significato del nome Michele, il principe degli angeli nell’Antico Testamento, fra i messaggeri preferiti da Dio, colui che pesa le anime e ne cura il passaggio nel momento della morte. Quando è rappresentato, a livello iconografico, l’Arcangelo è spesso intento a uccidere il drago – per antonomasia, simbolo del male –, e porta con sé in una mano la bilancia e nell’altra la spada, l’attributo che, più di tutti, ci rimanda a questa lunga e ininterrotta linea.   

San Michele fra Oriente e Occidente

L’origine del culto micaelico è orientale, su questo non ci piove; per la precisione, siamo in Anatolia – grossomodo corrispondente all’odierna Turchia –, e, in particolare, nella Frigia, regione storica collocata nel versante centro-occidentale. La Frigia – insieme a Costantinopoli, dove l’imperatore Costantino, nel IV secolo, fece costruire uno dei primi santuari dedicati all’Arcangelo – è dunque la zona in cui si attesta la devozione più antica e radicata. Dando un rapido sguardo a quest’area della Turchia, e cercando di rispondere alla domanda perché qui e non altrove, possiamo subito individuare i punti a favore, quelli che, anche negli altri 7 siti di nostro interesse, si ripresentano e permettono l’installazione del culto in un luogo piuttosto che in un altro:

  • L’acqua, direttamente collegata al potere guaritore dell’Arcangelo;
  • Una grotta;
  • Un luogo di culto pensato e costruito in altezza, sia esso su una montagna o su altre alture.

Sia chiaro, non è necessaria la compresenza di tutti e tre gli elementi; tuttavia, come vedremo a breve, almeno uno di questi è sempre presente. La nostra linea, che termina sul Monte Carmelo in Israele, inizia parecchio a nord.

I sette siti della Linea di San Michele

linea di san michele
La mappa della linea di San Michele. Copyright: Enryonthecloud/Wikimedia

Sette siti seriali, sette edifici in cui Michele è l’unico e indiscusso protagonista: affascinanti, imponenti, e, soprattutto, volontariamente pensati e costruiti in altezza, verso il sole, verso il cielo e verso Dio.

  • Monastero di Skellig Michael, Irlanda
  • St. Michael’s Mount, Regno Unito
  • Mont Saint-Michel, Francia
  • Sacra di San Michele, Italia
  • Santuario di San Michele, Italia
  • Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis, Grecia
  • Monastero di Stella Maris, Israele

Monastero di Skellig Michael, Irlanda

skellig michael, irlanda

Il Monastero di Skellig Michael in Irlanda, risalente a prima dell’VIII secolo, si trova sull’omonima isola a largo dell’Oceano Atlantico; qui, secondo la tradizione, san Patrizio – poi patrono d’Irlanda –, avrebbe ricevuto la visione dell’Arcangelo. Entrato a far parte del Patrimonio UNESCO dal 1996, il sito ha più di una carta in regola per ospitare il culto di san Michele: posto parecchio in alto, con dei tratti a strapiombo sul mare, Skellig Michael conta anche delle grotte e delle celle, costruite, fra l’altro, interamente a secco.

St. Michael’s Mount, Cornovaglia, Regno Unito

st michaels mount

È la copia anastatica in salsa inglese del francese (e che vedremo a breve) Mont Saint-Michel, di cui riprende il nome, la tipologia architettonica, il posizionamento tanto insolito quanto originale. St. Michael’s Mount in Cornovaglia, precisamente a Penwith, è un isolotto su cui sorge una fortezza, trasformazione di una abbazia benedettina fondata da religiosi francesi in seguito all’apparizione micaelica del 495. Ci si arriva non a piedi, come nella controparte francese, ma in traghetto da Marazion, piccola e antichissima città della Cornovaglia, ed è uno dei sette luoghi che tracciano la linea di San Michele.

Mont Saint-Michel, Normandia, Francia

mont saint-michel

Le somiglianze fra St. Michael’s Mount in Cornovaglia e Mont Saint-Michel in Normandia sono parecchie, sebbene il secondo sia di gran lunga più famoso e visitato del primo. Entrambi ubicati parecchio in alto rispetto al territorio circostante, quasi a volerlo scrutare e dominare, condividono ulteriori caratteristiche, anzitutto il fatto di essere due santuari costruiti su un isolotto collegato alla costa da una lingua di terra. Proprio questo legame mare-terra sarebbe alla base della scelta, da parte dell’Arcangelo, di palesare la sua apparizione prima a St. Michael’s Mount, nel 495, e poi a Mont Saint-Michel, nel 709; il perfetto binomio uomo-Dio, rispettivamente le isole, soggette a scossoni e all’impeto delle maree, e la terraferma. Da secoli, ambedue sono, anche e soprattutto in virtù della linea di San Michele, meta di parecchi pellegrinaggi e incontri spirituali.

Sacra di San Michele, Piemonte, Italia

sacra di san michele

La linea di San Michele entra in Italia con la Sacra di san Michele in Val di Susa, Piemonte. Siamo a quasi 1000 metri d’altitudine, sulle terrazze del monte Pirichiano, fra le Alpi Cozie – che, già in epoca romana, erano attraversate dall’omonima via –, e la Pianura Padana. La Sacra è imponente, con l’aspetto di un qualcosa di inattaccabile e inespugnabile; nei giorni di nebbia, scomparendo e apparendo all’osservatore, dà l’idea di essere sospesa fra cielo e terra. Qui, l’apparizione dell’Arcangelo avvenne più tardi; siamo, infatti, intorno all’anno 1000, periodo grossomodo accreditato come quello della sua costruzione, che, fra le altre, ricevette le cure e le attenzioni di Silvestro II, il papa mago e matematico.

Santuario di San Michele, Monte Sant’Angelo, Puglia

linea di san michele, monte sant'angelo

Il santuario garganico, incluso, dal 2011, nel sito seriale UNESCO Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774), gode di una fama millenaria: passato, nei secoli, sotto le grinfie e le attenzioni di papi, duchi longobardi, mercenari e conti normanni, conserva una collocazione unica, a circa 800 metri d’altitudine. Qui, gli elementi ci sono tutti: la grotta, la fonte d’acqua, lo slancio architettonico verso il cielo; ma non è tutto. Le impronte dell’Arcangelo nella Sacra Grotta, le iscrizioni runiche di pellegrini vichinghi e anglosassoni risalenti al VII secolo, gli echi di divinità pagane e nordiche, fanno di questo luogo un vero e proprio fossile culturale vivente.

Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis, Simi, Grecia

panormitis

Seguendo la linea di San Michele voliamo in Grecia, per la precisione sull’isola di Simi, beata e galleggiante nell’azzurro del mar Egeo. Il Monastero di San Michele di Panormitis, per essere precisi, sorge sulle rive di questa isola incantata dell’Egeo meridionale; qui, neanche a dirlo, il rapporto con l’acqua è più evidente di quello con la terraferma. La datazione si attesta intorno alla metà del V secolo, un periodo che dovette essere abbastanza florido per la diffusione del culto micaelico fra Oriente e Occidente; l’esterno, che richiama uno stile architettonico di matrice veneziana, gioca e gode del contrasto fra la colorazione del campanile, tendente ai colori di un deserto, e il bianco della strutta circostante.

Monastero di Stella Maris, Haifa, Israele

monastero di stella maris

Arriviamo al capolinea con il Monastero di Stella Maris in Israele, anch’esso in regola con le leggi di san Michele, in quanto ubicato sul Monte Carmelo nell’attuale città di Haifa. Un monte di non poco conto, celebre non certo grazie all’Arcangelo; già nella Bibbia, infatti, si narra di come, qui, Elia sfidò alcuni profeti fenici. Il monastero stesso, fra l’altro, si ipotizza che sia stato costruito direttamente sulla grotta in cui dimorò Elia. Il Monastero della Stella del mare, questa la traduzione – anche quello del Monte Carmelo, infatti, come quello di Simi, sorge vicino al mare –, risale al periodo bizantino, siamo dunque intorno al V-VI secolo, e, dal periodo delle Crociate, passò nelle mani dei Carmelitani, ordine eremitico nato proprio sull’omonimo monte.



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