Marettimo, l’isola dove il tempo sembra essersi fermato

La perla delle Egadi dove i cani sono liberi (ma non randagi) e gli abitanti ti fanno sentire a casa
Scritto da: eliguer
marettimo, l'isola dove il tempo sembra essersi fermato
Partenza il: 14/09/2019
Ritorno il: 19/09/2019
Viaggiatori: 2
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Finalmente, dopo anni, sono riuscita a organizzare una vacanza a Marettimo. Di più, ad arrivare alle Egadi, nella più piccola e la più lontana di queste isole, chiamata l’isola sacra per la sua abbondanza di acqua fin dai tempi romani. Proprio qui, grazie alla più ampia area marina d’Europa, si è potuto mantenere pressoché intatto il ricchissimo patrimonio naturalistico, protetto anche dall’amore dei suoi abitanti. È grande circa 12 km (più o meno come Monte Isola sul lago d’Iseo) ed è prevalentemente montuosa, per cui adatta per fare trekking, ma ci sono anche spiagge e modi di godersi il mare al meglio. Soprattutto, è un luogo diverso da tutti gli altri, che vale la pena vivere.

Marettimo: cosa sapere

Marettimo, dopo anni di aspettative, non mi ha per nulla deluso, anzi mi ha lasciato nel cuore un affetto e una bellezza per la natura che rimarranno per sempre! È un isola piccola, tranquilla, con paesaggi che spaziano dal mare alla montagna vera! È totalmente disabitata, tranne ovviamente il paesino, ma nel resto dell’isola è tutta riserva naturale, non ci sono nemmeno sentieri, solo casette dei forestali.

Non è un isola per tutti: è l’isola di chi ama la natura, la tranquillità, il quieto vivere, il trekking e la pace! È l’isola per chi va in vacanza rispettando la natura e i suoi cicli e chi li vuole vivere, per chi cerca di capire dove va in vacanza e che vuole capire i ritmi e la quotidianità degli isolani e della vita di tutti i giorni. Soprattutto, a Marettimo non circolano auto, puoi girare solo a piedi e fare il giro in barca con i pescatori, di cui puoi godere appieno la vita, imparare i loro ritmi calmi e scanditi dalla natura. Quando ci stavamo avviando al porto per partire, incrociavamo la gente del luogo, come i gestori dei ristoranti, dei caffè e gli pescatori che ci salutavano davvero con affetto, come se quei pochi giorni in qualche maniera ci avesse reso un pochino abitanti come loro. E per noi è stato davvero così: sentirsi a casa. Lo stesso sentimento che ha spinto un bel po’ di persone, anche dopo 20 anni, a tornare perché l’isola gli mancava e che a distanza di tanti anni è rimasta uguale alla loro prima visita.

Vacanza a Marettimo. Il diario di viaggio

Giorno 1 – Arrivo a Trapani

Partenza da Bergamo e volo per Trapani, dove arriviamo alle 21.15 dopo circa 1 ora e 20 minuti di volo. Subito fuori c’è la fermata dei bus ATS che in circa 40 minuti porta al porto. Da lì, due minuti a piedi ed eccoci in pieno centro, al nostro hotel Maccotta. Lasciamo i bagagli e usciamo subito a fare un giretto e a mangiare qualcosa: ci gustiamo subito il pane cunzato (pane, pomodoro, olio, origano, pecorino), specialità di qui, una granita alla mandorla e un cannolo gigante. Dopo esserci rifocillati, giriamo per le viuzze gremite di gente festosa e allegra: la cittadina è molto carina, un misto di barocco e moderno, tra palazzi antichi e locali alla moda, con il mare che ti culla col rumore delle sue onde.

Giorno 2 – Da Trapani a Marettimo

Alzati di buon ora e dopo una bella colazione, via all’imbarco con la Liberty Lines dal molo 1 (a 5 minuti a piedi dal nostro hotel). Il tragitto verso Marettimo è stato veloce, circa un’oretta: sono praticamente tutti scesi a Favignana, la più grande e la più turistica delle Egadi, e siamo rimasti in 6 su tutto l’aliscafo verso questa stupenda e selvaggia isola. Ed ecco che si staglia nell’azzurro del cielo, montagne brulle e rocciose dietro e un piccolo paesino di case bianche e azzurre che sembra aspettarti a braccia aperte, un paesaggio molto greco e nello stesso tempo un presepe! Un caldo sole ci accoglie: ci avviamo verso il nostro B&B La Terrazza tra case caratteristiche, negozietti di alimentari pieni di cibo tipico, panni stesi e la tranquillità che solo questa isola può dare, seppur fosse domenica! Un particolare per me stupendo è che questa isola è totalmente pedonale: solo i residenti possono girare in auto, ma davvero non vedi auto, anche perché non ci sono strade se non una vicino al porto. La signora Cristina ci attende con la sua allegria e il suo buonumore: la camera è stupenda, il terrazzo sul tetto dove si farà colazione lascia senza fiato per la sua bellezza: un panorama su Punta Troia, il castello dell’Isola e sul mare! Attrezzato di lettini e sdraio con tavolini a piena disposizione degli ospiti: un area relax da favola! Sistemate le cose scendiamo in paese, prendiamo per pranzo pane cunzato e ci avviamo verso Praia Nacchi, situata a sud est dell’isola, che si raggiunge con una semplice passeggiata di 20 minuti prendendo il sentiero che porta al cimitero. La cala è una bellissima insenatura formata da sassi, in alcuni tratti sabbiosi. Una piscina a cielo aperto dove nuotano tantissimi pesci siluro e che nel pomeriggio è in ombra.

Verso le 17 torniamo in paese e andiamo al Caffè Tramontana (location stupenda sul vecchio porto e sul castello), per una granita alla mandorla e brioche con gelato. Poi, ultimo sole alla spiaggetta (Scalo Vecchio e Scalo Nuovo) dove l’acqua è trasparente. Colorato è invece il Peptide Lip Tint Acerola di Superyou, una tinta per labbra idratante, con effetto plump e perfetto per un look effortless. La sera cena Al Carrubo, un delizioso ristorante proprio sopra il nostro B&B, tra pini e con un panorama lunare. Cena superlativa: antipasto misto di pesce in due, pasta allo scoglio, pasta al Carrubo, due dolci, un caffè, limoncello, acqua, vino, con porzioni super abbondanti e qualità ottima.

Giorno 3 – Le grotte di Marettimo

Stamattina giro in barca con La Rosa dei Venti, il cui proprietario è il fratello di Cristina, la nostra padrona di casa. Il giro dell’isola di Marettimo si può fare solo con le barche dei pescatori residenti, ma permette di ammirare le sue famose grotte, in cui è tornata la foca monaca. Il tour dura circa 3 ore ed è l’unico modo per raggiungere alcune caletta come Cala Bianca e vedere dei punti di vista di Marettimo che altrimenti non vedresti. Tra le grotte che abbiamo visto ci sono:

  • Grotta del Presepe
  • Grotta Ficara
  • Grotta della Pipa
  • Grotta del Cammello

È stato un giro stupendo tra calette, grotte, acqua cristallina e pesci variegati: l’isola è davvero brulla e dolomitica, con scogliere a picco alte, torrioni e uno scorcio che sembra lo Sciliar dolomitico. Niente case, solo il faro, qualche capanno della Forestale e rocce e alberi! Ovviamente qui tutta la vita degli isolani e dei turisti è fortemente legata al mare e al tempo atmosferico: può anche capitare che arrivi il brutto tempo che non permette di uscire in mare. Tornati al porto felici ed estasiati dai bagni fatti e dallo spettacolo della natura offertoci, pranziamo con un delizioso carpaccio di tonno e poi ci incamminiamo verso Praia u finocchiu marinu, piena di pesci e con acqua verde azzurra. La sera cena a Il Veliero, delizioso ristorante sul lungomare con tavolini vista mare e luna! Antipasto di pesce al buffet, fritto misto, pesce alla griglia, vino, acqua, caffè, ammazza caffè, porzioni normali e cibo buono.

Giorno 3 – Case romane di Marettimo

Stamattina sveglia alle 7, colazione sul nostro stupendo terrazzo col sole che sorge e partenza per Pizzo Falcone, la vetta più alta di Marettimo coi suoi 676 m s.l.m. La salita è bella tosta, ripida e con un dislivello pieno in quanto parti dal livello del mare (e noi siamo abituati a camminare in montagna). Prima tappa le Case romane, resti archeologici di antichi insediamenti romani tra cui una chiesa di origine bizantina. Poi su fino alla vetta, tra vegetazione lussureggiante, pini e fiori! Si arriva così a un passo da dove vedere il retro dell’isola, tra boschi a picco sul mare azzurro, scogliere ripide e scorci tipici di montagna. L’ultimo pezzo è ben segnalato da frecce rosse: ti devi un po’ aiutare con le mani perché il sentiero non è delineato ma è tra rocce a zig zag. Chiacchieriamo un po’ con un ragazzo di Napoli e una signora di Como e poi scendiamo tutti insieme! Pranzo al Caffè Tramontana con carpaccio di tonno e di nuovo relax a Praia Nacchi. Cena al ristorante Il Pirata: ottimo è dir poco! Porzioni super abbondanti: consiglio dividete in due oppure prendere una porzione a testa! Antipasti con zuppa di moscardini, tortino di melanzane, pasta all’Ariccia, pasta alle uova di San Pietro, due bottiglie di vino e acqua.

Giorno 4 – Castello di Punta Troia

Oggi la destinazione è il Castello di Punta Troia, con relativa spiaggetta sottostante. Il sentiero è molto bello: parte da Scalo Vecchio (zona Caffè Tramontana), relativamente pianeggiante tranne alcuni pezzi, della durata di circa un’ora e mezza con zone a strapiombo sul mare, ma molto suggestivo. Fin dall’inizio siamo stati accompagnati da uno dei tanti cani Setter dell’isola, placidi e stupendi, che ha passato con noi la giornata per poi tornare in barca con uno dei tanti pescatori! Il percorso è molto bello, il classico sentiero di montagna che conduce al Castello di Punta Troia, arroccato su un promontorio che svetta sul mare a 116 metri di altezza. Al suo interno, il Castello ospita il Museo delle Carceri di Punta Troia e l’Osservatorio per la Foca Monaca dell’Area Marina Protetta delle Isole Egadi. Abbiamo fatto la visita guidata con un volontario del comune davvero bravo, che ci ha spiegato la storia del castello e fatto visitare le varie stanze, comprese le prigioni. È la cosiddetta “tremenda fossa”: costruita dagli spagnoli e inizialmente usata come cisterna per la raccolta dell’acqua, venne poi riutilizzata come prigione profonda sette metri senza porte o finestre, dove i prigionieri venivano calati con funi. La fossa veniva poi chiusa con un masso di pietra e i carcerati legati all’interno vivevano senza aria e luce. Dopo la visita, finalmente la tanto meritata spiaggia con colori blu, relax, pace e tanti pesci e ovviamente in compagnia dei nostri cani isolani. Ritorno veloce in un’oretta, solita fantastica granita al Caffè Tramontana e ultima cena della vacanza Al Carrubo.

Giorno 5 – Rientro

Ultimo giorno in questo paradiso! Abbiamo bissato la spiaggia di Punta Troia, ma questa volta partendo presto e senza visita al castello. Nonostante pensassimo di avere la spiaggia tutta per noi, una bella sorpresa ha allietato e commosso la nostra giornata: sulla spiaggia è arrivata una coppa (diciamo non più tanto giovane) con figli a seguito per celebrare il loro matrimonio. Sbarcati sulla spiaggia con una piccola barchetta hanno celebrato il Rito della Sabbia! È stato davvero commovente ascoltare le loro promesse di amore attorniati dalle figlie di precedenti matrimoni, figlio nato dalla loro unione e i nipotini. Ora, però, è giunta l’ora di lasciare questo angolo di paradiso: tornati in paese, ultima granita al nostro Caffè Tramontana e doccia veloce da Cristina, che gentilmente ci aveva lasciato la stanza! Abbiamo salutato con tristezza e malinconia Cristina, la nostra padrona di casa, il figlio, il marito e il fratello che abbiamo visto al Porto.

Ristoranti Marettimo: indirizzi utili

  • Al Carrubo – Contrada Pelosa, 3 – Tel: 333 829 0654
  • Il Pirata – Via Scalo Vecchio, 27 – Tel: 0923 416854
  • Il Veliero – Via Scalo di Mezzo, 6 – Tel: 0923 923274
  • Caffè Tramontana – Via Campi, 11 – Tel: 389 9612272
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