Sentieri panoramici e ville d’autore: viaggio alla scoperta di 6 arcipelaghi italiani poco conosciuti (ma bellissimi)

Stefano Maria Meconi, 28 Lug 2025
sentieri panoramici e ville d'autore: viaggio alla scoperta di 6 arcipelaghi italiani poco conosciuti (ma bellissimi)

Sono ben 800 le isole italiane, dalle grandezze da record di Sicilia e Sardegna fino alle 10 isole che non superano i 2 chilometri quadrati, tra cui nomi ben noti come Budelli, Ventotene o Murano, nella laguna di Venezia. Luoghi che raccontano storie, che disegnano paesaggi, che possono soprattutto dare una svolta all’estate di chi ancora non ha deciso le mete delle proprie vacanze. Che si scelga di viaggiare da soli, in famiglia o in coppia, l’Italia delle piccole isole è un tesoro ‘secondario’ con una bellezza da protagonista. Andiamo alla scoperta di 6 arcipelaghi poco conosciuti, veri e propri luoghi di sorpresa in cui la bellezza fa rima con relax, poco affollamento e, spesso, anche prezzi convenienti.

Arcipelago Spezzino, il gioiello del Mar Ligure

isola di palmaria

L’Isola di Palmaria, il Tino e il Tinetto sono le tre isole che compongono l’Arcipelago Spezzino, a ovest del Golfo di La Spezia e a sud della Punta di Portovenere, in Liguria. Le isole sono patrimonio UNESCO e la più grande delle tre è l’Isola di Palmaria: con oltre 500 specie floreali e sentieri immersi nella macchia mediterranea, il luogo è perfetto per lunghe passeggiate tra lecci, pini e ginestre, dai profumi inebrianti. Sull’isola sono presenti anche fortificazioni militari dismesse, come il forte Conte di Cavour. Costruzioni militari si trovano anche sull’Isola del Tino, mai veramente abitata; mentre il Tinetto è un posto privo di vegetazione arborea e sottoposto al vincolo della Marina Militare, che lo rende accessibile solo in occasioni eccezionali.

Le Formiche di Grosseto, un paradiso per i subacquei

formica di grosseto

Le Formiche di Grosseto sono tre isolotti che si trovano all’interno dell’Arcipelago Toscano (quello dell’Elba, del Giglio e di Montecristo), davanti alla costa del Parco Naturale della Maremma. Sulla più grande delle tre isole si trova il Faro delle Formiche di Grosseto, oggi alimentato da luce fotovoltaica, che risale al 1901 e fu attivato dalla Marina Militare dell’epoca (Regia Marina) per illuminare le isole. Le Formiche sono molto apprezzate dagli amanti delle attività subacquee, grazie ai punti dai quali è possibile fare immersioni: Secca di Zi Paolo, la Bifora e la Formichina. 

Isole Tremiti, in Puglia tra sport e cultura

isole tremiti

Le Tremiti sono considerate le “Perle dell’Adriatico”, le uniche isole di questo mare che offrono un panorama di rara bellezza fatto di macchia mediterranea, acque cristalline, grotte colorate. L’arcipelago si trova a Nord del Promontorio del Gargano ed è costituito da tre isole maggiori, San Domino, San Nicola e Caprara, e due minori, il Cretaccio, situato fra le tre isole più grandi, e Pianosa. Le Isole Tremiti sono l’ideale per gli appassionati di sport outdoor: nuoto, kayak, snorkeling sono attività perfette da praticare in acqua, mentre i sentieri presenti sulle isole faranno felici gli amanti del trekking. Per chi ha voglia di un po’ di cultura, l’arcipelago è ricco di luoghi suggestivi da visitare come l’Abbazia di Santa Maria a Mare e il Castello dei Badiali sull’Isola di San Nicola.

Arcipelago del Sulcis, la bellezza mozzafiato della Sardegna

arcipelago del sulcis

Sant’Antioco e Isola di San Pietro sono le isole principali dell’Arcipelago del Sulcis, in Sardegna, composto da altri cinque isolotti. Sant’Antioco è la più grande delle isole: un delizioso porticciolo e case colorate sono l’attrazione del luogo che ospita, nella sua parte settentrionale, anche il comune onorario di Calasetta. Quest’ultima è soprannominata “La Bianca” per il colore delle abitazioni, che creano un incantevole contrasto con l’azzurro intenso del mare. L’Isola di San Pietro, invece, è una meravigliosa striscia di terra, ornata da alte scogliere in cui si trova Carloforte, antico borgo ligure in terra sarda, in cui si parla ancora il tabarchino, un dialetto genovese. Questa miscela di influssi ha avuto un impatto anche sulla cucina locale: oltre ai piatti tipici della Sardegna, in questa zona è possibile gustare anche focacce, farinata di ceci e il tipico Tonno alla Carlofortina.

Isole Borromee, dove le isole incontrano il lago

isole borromee

Ville barocche, giardini botanici e fauna caratteristica: le Isole Borromee, in Piemonte, sono il luogo perfetto per una fuga di coppia, ma anche per i viaggiatori che amano godersi momenti di relax in ambienti raccolti. Situato nel medio Lago Maggiore, che bagna Stresa, Verbania e Baveno, l’arcipelago si compone di tre isole, un isolino e uno scoglio: Isola Madre, Isola Bella, Isolino di San Giovanni, Isola dei Pescatori e Scoglio della Malghera. L’Isola Madre ha una vegetazione rigogliosa in cui, oltre ad ammirare splendidi volatili orientali, dai piumaggi variopinti, è possibile visitare il Palazzo diventato prima dimora della famiglia Borromeo e poi museo. La forza dell’Isola Bella (dedicata a Isabella d’Adda) è un perfetto equilibrio tra natura e architettura, il cui punto di forza è lo splendido Giardino Barocco all’Italiana: progettato sapientemente, presenta fioriture multicolori di varie specie per tutto l’anno ed è un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

Arcipelago delle Sirene, misteri e leggende della Campania

area marina protetta punta campanella

Si chiama Li Galli, ma molti lo conoscono come l’Arcipelago delle Sirene ed è un incantevole gruppo di tre isole (Gallo Lungo, La Rotonda e Isola dei Briganti), appartenente al comune di Positano, in Campania. L’arcipelago è attualmente proprietà di un privato ed è accessibile solo su invito, ma si può ammirare da lontano, facendo un’escursione in barca. Parte del territorio dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, il luogo deve il suo soprannome a una leggenda: secondo la mitologia greca era abitato da sirene che, ammaliando i marinai di passaggio, li facevano naufragare in mare con il loro canto. Solo le navi di Ulisse e degli Argonauti erano riuscite a sottrarsi al triste destino. Ancora oggi l’Arcipelago delle Sirene è considerato un paradiso incontaminato e unico al mondo.



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